Iom Kippur giorno dedicato all’espiazione dei peccati. Secondo il lunario di quest’anno, questa giornata dedicata a D-o, inizia alle ore 18,15 di domenica 1° ottobre e termina,col suono dello shofar, il 2 ottobre alle ore 19,20, Il digiuno termina alle ore 19,32..
Yom Kippur (יום כפור yom kippùr, Giorno dell'espiazione) è la ricorrenza religiosa ebraica che celebra il giorno dell' espiazione. Nella Torah viene chiamato Yom haKippurim (Ebraico, "Giorno degli espìanti"). È uno dei cosiddetti Yamim Noraim (Ebraico, "Giorni di timore reverenziale"). Gli Yamim Noraim sono Rosh haShana e Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due e gli ultimi due giorni dei Dieci Giorni del Pentimento.
Nel calendario ebraico Yom Kippur incomincia al crepuscolo del decimo giorno del mese ebraico di Tishri (che cade tra Settembre e Ottobre del calendario gregoriano), e continua fino al crepuscolo del giorno successivo.
Yom Kippur cadrà nei prossimi anni del calendario gregoriano nei seguenti giorni:
2006: 2 ottobre
2007: 22 settembre
2008: 8 ottobre
2009: 27 settembre
2010: 17 settembre
2011: 7 ottobre
2012: 26 settembre
2013: 13 settembre
2014: 3 ottobre
Attenzione: la festività inizia al tramonto del giorno precedente.
Il dieci del mese di Tishrì cade lo Yom Kippur, giorno considerato come il più sacro e solenne del calendario ebraico. E’ un giorno totalmente dedicato alla preghiera e alla penitenza e vuole l’ebreo consapevole dei propri peccati, chiedere perdono al Signore. E’ il giorno in cui secondo la tradizione Dio suggella il suo giudizio verso il singolo. Se tutti i primi dieci giorni di questo mese sono caratterizzati dall’introspezione e dalla preghiera, questo è un giorno di afflizione, infatti in Levitico 23:32 è scritto "voi affliggerete le vostre persone". E’ un giorno di digiuno totale, in cui ci si astiene dal mangiare, dal bere e da qualsiasi lavoro o divertimento e ci si dedica solo al raccoglimento e alla preghiera; il digiuno che affligge il corpo ha lo scopo di rendere la mente libera da pensieri e di indicare la strada della meditazione e della preghiera. Prima di Kippur si devono essere saldati i debiti morali e materiali che si hanno verso gli altri uomini. Si deve chiedere personalmente perdono a coloro che si è offesi: a Dio per le trasgressioni compiute verso di Lui, mentre quelle compiute verso gli altri uomini vanno personalmente risarcite e sanate.Ci si deve avvicinare a questo giorno con animo sereno e fiduciosi che la richiesta di essere iscritti da Dio nel "Libro della vita", sarà esaudita. La purezza con cui ci si avvicina a questa giornata da alcuni è sottolineata dall’uso di vestire di bianco.E’ chiamato anche "Sabato dei sabati", ed è l’unico tra i digiuni a non essere posticipato se cade di sabato. Kippur è forse la più sentita tra le ricorrenze e anche gli ebrei meno osservanti in questo giorno sentono con più forza il loro legame con l’ebraismo. Un tempo, gli ebrei più lontani venivano detti "ebrei del Kippur" perché si avvicinavano all’ebraismo solo in questo giorno.L’assunzione della responsabilità collettiva è un altra delle caratteristiche di questo giorno: in uno dei passi più importanti della liturgia si chiede perdono dicendo "abbiamo peccato, abbiamo trasgredito….". La liturgia è molto particolare e inizia con la commovente preghiera di Kol Nidrè, nella quale si chiede che vengano sciolti tutti i voti e le promesse che non possono essere state mantenute durante l’anno.Questa lunga giornata di 25 ore viene conclusa dal suono dello Shofàr, il corno di montone, che invita di nuovo al raccoglimento, e subito dopo dalla cerimonia di "separazione" dalla giornata con cui si inizia il giorno comune.
30 settembre, 2006
1/10/1906 – 1/10/2006 CENT’ANNI DOPO Compleanno a Milano
La Cgil nacque a Milano e a Milano torna, il primo ottobre 2006, per festeggiare un compleanno storico. Il 1 ottobre del 1906, infatti, si tenne nella sala della Camera del lavoro meneghina il congresso costitutivo della Confederazione Generale del Lavoro. Vi parteciparono 500 delegati inviati da 700 Leghe, in rappresentanza di 250 mila iscritti. Quegli uomini e donne rappresentavano appena un ventesimo dell’intera massa operaia industriale e un terzo di quella organizzata. Erano dunque un’avanguardia, una minoranza cosciente che si diede il compito di elaborare una strategia dando al movimento sindacale una configurazione strutturale. Come si sa erano anni di scontri aspri, all’interno del sindacalismo e del socialismo italiani, tra riformisti e rivoluzionari, tra visioni opposte della lotta sociale e politica: questo per ricordare che quel congresso costitutivo di cui oggi la Cgil celebra l’anniversario fu segnato da duri contrasti.
Ciononostante la Confederazione Generale del Lavoro riuscì a costituirsi, e non a caso in un anno, il 1906, che si collocava nel mezzo di un decennio di trasformazioni intense dell’economia italiana, di crescita dei ceti operai ma anche del conflitto sociale.
"Cent'anni dopo", questo è il titolo della manifestazione che si svolgerà a Milano per ricordare quell’evento e quei protagonisti così lontani eppure vicini. Il programma della giornata, a partire dalle ore 9.30 presso il teatro degli Arcimboldi, prevede la prolusione storica di Adolfo Pepe (Preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo e direttore della Fondazione Di Vittorio) e l'introduzione di Onorio Rosati (segretario generale della Camera del lavoro di Milano); gli interventi di John Monks (segretario generale della Ces), Guy Rider (segretario generale della Cisl internazionale) e Guglielmo Epifani; presiede il convegno Susanna Camusso (segretaria generale della Cgil Lombardia). Nel pomeriggio, alle ore 15 presso il Teatro alla Scala, si terrà il concerto della Orchestra Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Riccardo Chailly. In programma esecuzioni di Igor Stravinskij e di Ottorino Respighi.
Ciononostante la Confederazione Generale del Lavoro riuscì a costituirsi, e non a caso in un anno, il 1906, che si collocava nel mezzo di un decennio di trasformazioni intense dell’economia italiana, di crescita dei ceti operai ma anche del conflitto sociale.
"Cent'anni dopo", questo è il titolo della manifestazione che si svolgerà a Milano per ricordare quell’evento e quei protagonisti così lontani eppure vicini. Il programma della giornata, a partire dalle ore 9.30 presso il teatro degli Arcimboldi, prevede la prolusione storica di Adolfo Pepe (Preside della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Teramo e direttore della Fondazione Di Vittorio) e l'introduzione di Onorio Rosati (segretario generale della Camera del lavoro di Milano); gli interventi di John Monks (segretario generale della Ces), Guy Rider (segretario generale della Cisl internazionale) e Guglielmo Epifani; presiede il convegno Susanna Camusso (segretaria generale della Cgil Lombardia). Nel pomeriggio, alle ore 15 presso il Teatro alla Scala, si terrà il concerto della Orchestra Filarmonica della Scala diretta dal Maestro Riccardo Chailly. In programma esecuzioni di Igor Stravinskij e di Ottorino Respighi.
Polo direzionale Pietralata, al via l'assegnazione delle aree
Prende il via la nuova "Centralità di Pietralata": il Consiglio Comunale ha approvato la prima assegnazione di aree, quella per gli uffici Istat. Dopo quarant'anni di dibattiti e alterne vicende, comincia così a prendere corpo il progetto urbanistico per il polo direzionale-universitario, erede dello SDO. A breve il Consiglio avrà in esame la delibera per le aree da destinare all'università La Sapienza. Si potrà così avviare la realizzazione di 2.500 alloggi per gli studenti e degli impianti sportivi, utili anche per i Mondiali di Nuoto del 2009. Sarà il nuovo 'campus' della prima università romana, che permetterà di decongestionare l'ateneo più antico della capitale e di riqualificare i quartieri che vi gravitano attorno. Previsto l'insediamento di uffici direzionali, attività formative, laboratori di ricerca, spazi di promozione sociale per studenti e cittadini. Si tratta – ha sottolineato il sindaco Veltroni – di un importante tassello del programma capitolino per "equilibrare e armonizzare il rapporto tra il centro e la periferia".
Linea Atac 308 e linea 344 per le scuole attiva dal 2 ottobre 2006.
Al Presidente ATAC
Al Sindaco di Roma on.le Walter Veltroni
Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Oggetto: Linea Atac 308 e linea 344 per le scuole attiva dal 2 ottobre 2006.
Facendo seguito alla nostra lettera del 13 settembre il Coordinamento AQ30 avanza considerazioni e relative proposte in merito alle due linee in oggetto con relativa cartina.
308 – l’autobus nel percorso che va Monte Sacro a Casal Monastero è costretto sulla “bretella Nomentana”a superare il cavalcavia del GRA accanto a Torraccia. La proposta è quella far fare una fermata in modo tale che chi utilizza questa linea non è costretto per una sola fermata a prendere anche il 404. Questa soluzione renderebbe più appetibile l’uso di questa linea. Inoltre troppo spesso questo autobus salta le corse svilendo la politica ATAC e comunale del maggior utilizzo del mezzo pubblico.
344 – sarà attiva questa linea specifica per i ragazzi che vanno a scuola. Per rendere ottimale il servizio sarebbe sufficiente aggiungere alla fermata di Torraccia di via Cappi una al centro della zona a via Donato Menichella all’altezza del civico 166 dove fa fermata il 444 direzione Rebibbia in modo da prendere più utenti studenti possibile.
Duole dire, che nel caso di questa nuova linea, non sia stata data nessuna comunicazione alla nostra associazione che avrebbe potuto, come in altre occasioni, collaborato con le istituzioni a trovare soluzioni condivise.
Ringrazio come sempre per l’attenzione che vorrete porre alle nostre considerazioni e proposte.
Roma 26 settembre 2006 Il presidente
Roberto Chiappini
29 settembre, 2006
Verbale dell’incontro, in Campidoglio, tra Comune di Roma e il Laboratorio Quinto al quale ha partecipato anche il Coordinamento AQ30.
Il 29 settembre alle ore 11.00 si è effettuato l’incontro richiesto dal Laboratorio V con il Comune di Roma.
Oltre allo staff del Sindaco e agli uffici della mobilità e dei lavori pubblici e, per il Municipio Roma V sono stati presenti gli Assessori Di Virgilio e Guardati.
I temi affrontati sono stati:
* il temi della mobilità quali il prolungamento della Metropolitana a Casal Monastero oltre che le linee Atac e Sita che operano sul territorio del Quartiere 30;
* situazione scuole a Casal Monastero
* gli elettrodotti da interrare
* il completamento dell’urbanizzazione dei piani di zona di Torraccia e Casal Monastero.
Rispetto alla mobilità ha preso la parola per l’Assessorato alla Mobilità Alessandro Ferrari. Ci ha spiegato a che punto è la situazione prolungamento Metro B. Una delle criticità progettuali era quella del capolinea di Casal Monastero che si doveva edificare dove si trova il vecchio casale soggetto a vincolo di sovrintendenza. Per la sovrintendenza il prof. Galletti ha dato il placet alla demolizione della struttura e alla sua successiva ricostruzione dello stesso. Inoltre sta arrivando il nulla osta in merito al vincolo ambientale da parte del dr.D’amato. Si pensa che tutto l’iter si dovrebbe completare entro aprile 2007.
Nell’immediato verrà firmato (12 ottobre 2006) il contratto con il Consorzio Ravennate il lavoro per la verifica della sovrintendenza su tutta la tratta del prolungamento Metrò B.
Poi, con gli uffici ATAC si è posto il problema autobus 308 e della nuova linea 344 per le scuole che parte il 2 ottobre.
Per il 308 l’AQ30 ha proposto una fermata nel tratto sul GRA per evitare che gli abitanti di Torraccia che devono prendere questa linea siano costretti, per una fermata, ad attendere prima il 404 o poi il 308. E’ stata richiesta anche una fermata all’altezza della Centrale del Latte. Nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo.
Per il 344 è stata richiesta una fermata in via Donato Menichella all’altezza del civico 166 (edicola) per prendere più studenti possibile.
Poi si è parlato dei lavori pubblici.
Si è posto il problema scuole a Casal Monastero. Per la media di alta qualità è previsto l’inizio lavori a fine di questo anno. Per l’elementare ci vuole più tempo.
Si è parlato dell’interamento dell’elettrodotto di C.Monastero che però prevede ancora un lungo iter di progetto e di finanziamento (4 anni).
Per la piazza 10, davanti all’Eurospin, i lavori partiranno a fine ottobre 2006.
Per la struttura dell’asilo nido e del centro multifunzionale è prevista la cantierizzazione ad aprile 2007.
Il 2 ottobre si svolgerà una nuova riunione per trattare gli altri temi attinenti il territorio.
Oltre allo staff del Sindaco e agli uffici della mobilità e dei lavori pubblici e, per il Municipio Roma V sono stati presenti gli Assessori Di Virgilio e Guardati.
I temi affrontati sono stati:
* il temi della mobilità quali il prolungamento della Metropolitana a Casal Monastero oltre che le linee Atac e Sita che operano sul territorio del Quartiere 30;
* situazione scuole a Casal Monastero
* gli elettrodotti da interrare
* il completamento dell’urbanizzazione dei piani di zona di Torraccia e Casal Monastero.
Rispetto alla mobilità ha preso la parola per l’Assessorato alla Mobilità Alessandro Ferrari. Ci ha spiegato a che punto è la situazione prolungamento Metro B. Una delle criticità progettuali era quella del capolinea di Casal Monastero che si doveva edificare dove si trova il vecchio casale soggetto a vincolo di sovrintendenza. Per la sovrintendenza il prof. Galletti ha dato il placet alla demolizione della struttura e alla sua successiva ricostruzione dello stesso. Inoltre sta arrivando il nulla osta in merito al vincolo ambientale da parte del dr.D’amato. Si pensa che tutto l’iter si dovrebbe completare entro aprile 2007.
Nell’immediato verrà firmato (12 ottobre 2006) il contratto con il Consorzio Ravennate il lavoro per la verifica della sovrintendenza su tutta la tratta del prolungamento Metrò B.
Poi, con gli uffici ATAC si è posto il problema autobus 308 e della nuova linea 344 per le scuole che parte il 2 ottobre.
Per il 308 l’AQ30 ha proposto una fermata nel tratto sul GRA per evitare che gli abitanti di Torraccia che devono prendere questa linea siano costretti, per una fermata, ad attendere prima il 404 o poi il 308. E’ stata richiesta anche una fermata all’altezza della Centrale del Latte. Nei prossimi giorni verrà fatto un sopralluogo.
Per il 344 è stata richiesta una fermata in via Donato Menichella all’altezza del civico 166 (edicola) per prendere più studenti possibile.
Poi si è parlato dei lavori pubblici.
Si è posto il problema scuole a Casal Monastero. Per la media di alta qualità è previsto l’inizio lavori a fine di questo anno. Per l’elementare ci vuole più tempo.
Si è parlato dell’interamento dell’elettrodotto di C.Monastero che però prevede ancora un lungo iter di progetto e di finanziamento (4 anni).
Per la piazza 10, davanti all’Eurospin, i lavori partiranno a fine ottobre 2006.
Per la struttura dell’asilo nido e del centro multifunzionale è prevista la cantierizzazione ad aprile 2007.
Il 2 ottobre si svolgerà una nuova riunione per trattare gli altri temi attinenti il territorio.
28 settembre, 2006
Liceo Classico del Quartiere 30. In attesa della nuova conferenza di servizio questo è il progetto preliminare.
Come anticipato il 2 agosto, e in attesa di conoscere la data in cui si svolgerà la nuova conferenza di servizio, pubblico il progetto preliminare del liceo classico di Torraccia. Ricordo che questa struttura dovrà avere 5 sezioni pari a 25 aule.
Durante la nuova conferenza di servizio, che si dovrebbe tenere entro il prossimo mese di ottobre, dovranno essere confermata la disponibilità da parte del Comune di Roma e segnatamente dall’assessorato all’ambiente la disponibilità a prendere possesso dell’area dove è prevista la costruzione del plesso. Inoltre dovrà essere confermato il primo finanziamento dell’opera e la progettazione definitiva.
Durante la nuova conferenza di servizio, che si dovrebbe tenere entro il prossimo mese di ottobre, dovranno essere confermata la disponibilità da parte del Comune di Roma e segnatamente dall’assessorato all’ambiente la disponibilità a prendere possesso dell’area dove è prevista la costruzione del plesso. Inoltre dovrà essere confermato il primo finanziamento dell’opera e la progettazione definitiva.
Questa mattina è stato inaugurato l’asilo nido all’interno di Alenia.
Questa mattina è stato inaugurato l’asilo nido all’interno della struttura industriale di Alenia alla presenza del Ministro della Famiglia Rosi Bindi, dell’Assessore del Comune di Roma Roberto Morassut e del Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna.
Dopo aver sottoscritto con il Comune di Roma e l’Unione Industriali di Roma un Protocollo di Intesa per la creazione di nidi aziendali, SELEX-SI ha provveduto ad una richiesta di finanziamento, che permetterà un contenimento degli investimenti aziendali almeno nella prima fase di vita del Nido stesso.
Il Progetto, che costituirà un Progetto Pilota, è stato realizzato all’interno del perimetro dello Stabilimento di Roma ed avrà un’utenza complessiva di 50 bambini (di cui 10 provenienti dalle liste comunali) in una fascia di età compresa dai 3 mesi ai 3 anni.
L’asilo viene attivato immediatamente.
In Italia sono sempre più numerose le aziende che dimostrano maggiore attenzione alle esigenze dei propri dipendenti, identificando soluzioni e servizi che permettano soprattutto di conciliare attività lavorativa e famiglia, migliorando la qualità della vita nel suo complesso.
Dopo aver sottoscritto con il Comune di Roma e l’Unione Industriali di Roma un Protocollo di Intesa per la creazione di nidi aziendali, SELEX-SI ha provveduto ad una richiesta di finanziamento, che permetterà un contenimento degli investimenti aziendali almeno nella prima fase di vita del Nido stesso.
Il Progetto, che costituirà un Progetto Pilota, è stato realizzato all’interno del perimetro dello Stabilimento di Roma ed avrà un’utenza complessiva di 50 bambini (di cui 10 provenienti dalle liste comunali) in una fascia di età compresa dai 3 mesi ai 3 anni.
L’asilo viene attivato immediatamente.
In Italia sono sempre più numerose le aziende che dimostrano maggiore attenzione alle esigenze dei propri dipendenti, identificando soluzioni e servizi che permettano soprattutto di conciliare attività lavorativa e famiglia, migliorando la qualità della vita nel suo complesso.
27 settembre, 2006
Asilo nido all’interno di ALENIA per i dipendenti e per il territorio.
Domani 28 settembre alle ore 10,30 alla presenza del Ministro per la famiglia Rosi Bindi, dell’Assessore del Comune di Roma Roberto Morassut e del Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna verrà inaugurato l’asilo nido all’interno di ALENIA.
Questa struttura è nata per dare un servizio oltre che ai figli dei dipendenti anche alle famiglie che vivono in questo territorio.
Questa struttura è nata per dare un servizio oltre che ai figli dei dipendenti anche alle famiglie che vivono in questo territorio.
Eutanasia: è necessario riflettere ed è importante evitare confusioni tra eutanasia e testamento biologico.
Vorrei valutare soggettivamente alcuni aspetti del problema partendo dall’esperienza maturata in alcuni paesi europei.
In Europa ci sono due esempi di pratica di eutanasia quello Olandese e Belga e quello Svizzero. In Olanda c’è una recente legge che regola la materia anche se la pratica era già accettata dagli anni 70: Si tratta di eutanasia attiva e volontaria per cui il medico su richiesta del paziente che si trova in condizioni di salute irreversibile pratica una iniezione letale. Sull’eutanasia in Olanda sono state fatte molte inchieste volute proprio dal governo già dal 1993. E’ emerso che,in una percentuale di casi, il medico agisce in assenza di richiesta del paziente facendo così una eutanasia involontaria. Ultimamente inoltre si sta discutendo sulla possibilità di estendere l’eutanasia anche ai neonati affetti da patologie terminali anche se questo è un aspetto che lascia perplessi e preoccupati.
In Svizzera invece l’eutanasia attiva privata è vietata e non si può attuare. E’ possibile invece in suicidio assistito. L’articolo della legge svizzera che vieta l’aiuto al suicidio è formulata così: chi per motivi egoistici aiuta qualcuno a suicidarsi è punito ecc. ecc.. Questa legislazione però afferma che se non viene fatto per motivi egoistici ma si dimostra che il malato era particolarmente sofferente questa pratica si può fare. In cosa consiste:al paziente viene fornita una bevanda letale che prende da solo: Quindi è suicidio. Questa bevanda è fornita dai volontari delle associazioni pro eutanasia. Non è necessario che ci sia un medico. Essi vanno dai soci che ne hanno fatto richiesta e portano questa bevanda. Questa pratica garantisce molto di più l’autonomia e la volontà del paziente e mette a riparo da possibili abusi. Inoltre in questo caso non è lo stato ad intervenire tramite il suo servizio sanitario. E’ una questione privata tra il paziente e chi lo aiuta. Così viene evitato il problema più grosso per accettazione dell’eutanasia. Non è tanto lo scontro tra morale religiosa e morale laica, per il fatto che lo stato,che ha il dovere primario di difendere il diritto alla salute dei cittadini e per primo la salute di quelli più deboli, non cominci a fare delle eccezioni per quanto giustificate si voglia a questo suo dovere fondamentale. E’ questa la ragione per cui l’eutanasia non è permessa nel mondo quasi in nessun paese. Solo l’Oregon negli Stati Uniti accetta il suicidio assistito. Credo che di questo dobbiamo molto parlare. Il Testamento biologico è un’altra questione che con l’eutanasia non ha nulla a che fare. E’ un altro problema che non bisognerebbe confondere.
In Europa ci sono due esempi di pratica di eutanasia quello Olandese e Belga e quello Svizzero. In Olanda c’è una recente legge che regola la materia anche se la pratica era già accettata dagli anni 70: Si tratta di eutanasia attiva e volontaria per cui il medico su richiesta del paziente che si trova in condizioni di salute irreversibile pratica una iniezione letale. Sull’eutanasia in Olanda sono state fatte molte inchieste volute proprio dal governo già dal 1993. E’ emerso che,in una percentuale di casi, il medico agisce in assenza di richiesta del paziente facendo così una eutanasia involontaria. Ultimamente inoltre si sta discutendo sulla possibilità di estendere l’eutanasia anche ai neonati affetti da patologie terminali anche se questo è un aspetto che lascia perplessi e preoccupati.
In Svizzera invece l’eutanasia attiva privata è vietata e non si può attuare. E’ possibile invece in suicidio assistito. L’articolo della legge svizzera che vieta l’aiuto al suicidio è formulata così: chi per motivi egoistici aiuta qualcuno a suicidarsi è punito ecc. ecc.. Questa legislazione però afferma che se non viene fatto per motivi egoistici ma si dimostra che il malato era particolarmente sofferente questa pratica si può fare. In cosa consiste:al paziente viene fornita una bevanda letale che prende da solo: Quindi è suicidio. Questa bevanda è fornita dai volontari delle associazioni pro eutanasia. Non è necessario che ci sia un medico. Essi vanno dai soci che ne hanno fatto richiesta e portano questa bevanda. Questa pratica garantisce molto di più l’autonomia e la volontà del paziente e mette a riparo da possibili abusi. Inoltre in questo caso non è lo stato ad intervenire tramite il suo servizio sanitario. E’ una questione privata tra il paziente e chi lo aiuta. Così viene evitato il problema più grosso per accettazione dell’eutanasia. Non è tanto lo scontro tra morale religiosa e morale laica, per il fatto che lo stato,che ha il dovere primario di difendere il diritto alla salute dei cittadini e per primo la salute di quelli più deboli, non cominci a fare delle eccezioni per quanto giustificate si voglia a questo suo dovere fondamentale. E’ questa la ragione per cui l’eutanasia non è permessa nel mondo quasi in nessun paese. Solo l’Oregon negli Stati Uniti accetta il suicidio assistito. Credo che di questo dobbiamo molto parlare. Il Testamento biologico è un’altra questione che con l’eutanasia non ha nulla a che fare. E’ un altro problema che non bisognerebbe confondere.
Vade retro traffico: a Roma arrivano i poteri speciali
Firmato ieri dal Presidente del Consiglio il decreto che attribuisce al Sindaco della capitale poteri speciali -fino al dicembre 2008- riguardo ad interventi e opere strutturali per la mobilità, il traffico, la riduzione dell'inquinamento. Già stamane in Campidoglio è in calendario una riunione operativa, convocata dal sindaco Veltroni con gli assessori competenti, per predisporre le prime ordinanze, tra cui il piano sulle opere strutturali da realizzare: il decreto sui poteri speciali, atteso da anni, per Roma può concretamente rappresentare un punto di svolta. In sintesi, il decreto si traduce in iter più rapidi per attuare opere e interventi che migliorino la mobilità e combattano il traffico: un corposo pacchetto in cui rientrano sì i parcheggi, ma anche viabilità, trasporto pubblico, corsie preferenziali. E anche assunzioni di vigili urbani. Riconosciuta l'emergenza traffico che affligge la capitale, Veltroni come commissario straordinario potrà avere in materia di traffico e mobilità poteri analoghi a quelli riconosciuti sin dal 2001 al sindaco di Milano e poi successivamente ai primi cittadini di Catania e Palermo. I poteri attribuiti in genere ai sindaci consistono essenzialmente nella possibilità di intervenire per regolare il traffico e la mobilità, ad esempio istituendo parcheggi, aree pedonali, corsie preferenziali, oppure installando nuovi impianti per il controllo della sosta e della mobilità acquistati con procedure accelerate; nella realizzazione di parcheggi pertinenziali, a rotazione o di scambio, anche in deroga alla legge che regola tali interventi; in interventi per il potenziamento del trasporto pubblico, con l'acquisto di mezzi, e la realizzazione di opere di completamento di quelle già in corso; nella realizzazione e qualificazione delle infrastrutture viarie del trasporto e della mobilità. Tutti questi interventi possono essere attuati derogando, entro limiti dati, alle normative sugli appalti pubblici e a quelle in materia urbanistica, snellendo le procedure -fermo restando il parere delle sovrintendenze. Dunque i nuovi poteri del sindaco potranno incidere sui tempi di realizzazione del pacchetto di opere già messe in programma dal Campidoglio, che ammontano a circa 793 milioni di euro: non si tratta, infatti, di fondi aggiuntivi, ma della possibilità di spendere risorse già disponibili nel bilancio comunale in maniera accelerata.
24 settembre, 2006
In Italia sabato 23.09.2006 sarà il 1 Ramadan 1427, auguri a tutti.
Il Ramadan è il nono mese dell'anno secondo il calendario musulmano.È il mese dell'anno nel quale, secondo la tradizione islamica, è iniziata la rivelazione del Corano. Per i fedeli musulmani è il mese della preghiera islamica e della meditazione.
Il digiuno ( sawm ) durante tale mese costituisce il quarto dei Cinque pilastri dell'Islam e chi ne negasse l'obbligatorietà sarebbe kāfir, colpevole cioè di empietà massima e dirimente dalla condizione di musulmano.Nel corso del mese di Ramadān infatti i musulmani praticanti debbono astenersi - dall'alba al tramonto - dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali.
Dal momento che lo scopo del devoto è quello di purificarsi da tutto quello che di materiale esiste nel mondo corrotto e corruttibile, e dal momento che ogni ingestione gradevole è considerata corruzione del corpo e dell'anima, è vietato anche fumare e, secondo alcuni, profumarsi perché in entrambe le azioni s'ingerirebbero sostanze estranee e da entrambe le azioni si trarrebbe un godimento illecito che distoglierebbe dagli aspetti penitenziali cui mira l'istituzione. L'ingestione involontaria di cibi, di sostanze liquide o gassose non costituisce comunque rottura di digiuno.Vale la pena però sottolineare che l'uso del profumo nel corso del digiuno è ammesso da una parte dei dotti musulmani che vietano esplicitamente solo l'inalazione di incenso. Il motivo di questa relativa tolleranza sta forse nel fatto che il profeta Muhammad amava molto i profumi e ne faceva abbondante uso per il fastidio che egli provava per i cattivi odori, tanto da vietare a chi avesse mangiato aglio o cipolla di partecipare alla preghiera collettiva del mezzodì di venerdì in moschea.
In occasione del Ramadan è anche richiesto di evitare di abbandonarsi all'ira.
Per alcuni dotti dello Sciismo, come ad esempio Najm al-Dīn al-Muhaqqiq al-Hillī, invece, se il fumo e il profumo non costituiscono violazione dell'obbligo, in caso di rapporti carnali, la prima violazione dell'obbligo di astensione nel corso del digiuno comporterebbe la fustigazione e, in caso di recidiva, addirittura la pena di morte. Varrà la pena comunque ricordare che l'opinione di un dotto, sia pur autorevole come al-Hillī, rimane pur sempre un'opinione e che l'irrogazione della pena è lungi dal costituire una realtà di fatto.
Le donne incinte o che allattano, i bambini e i malati cronici sono esentati dal digiuno e dovrebbero al suo posto, secondo le loro possibilità, fare la carità come ad esempio nutrire le persone bisognose indipendentemente dalla loro religione, gruppo etnico o dalle loro convinzioni. Le donne durante il loro ciclo o le persone in viaggio non devono digiunare ma lo possono rimandare.
Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto. La tradizione vuole che si debba mangiare un dattero perché così faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d'acqua.
Dato che il calendario mussulmano è composto da 354 o 355 giorni, il mese di Ramadan di anno in anno cambia tutte le stagioni.
Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi. Si attribuisce ad esempio al digiuno la dote di insegnare all'uomo l'autodisciplina, l'appartenenza ad una comunità, la pazienza e l'amore per Dio.
Varie le ricorrenze del mese festeggiate o commemorate dai musulmani. Il giorno 6 infatti sarebbe nato il nipote di Muhammad, al-Husayn ibn ‘Alī. Il giorno 10 sarebbe morta la prima moglie del Profeta, Khadīja bint Khuwaylid. Il giorno 17 sarebbe stata vinta la battaglia di Badr. Il giorno 19 sarebbe stata conquistata dai musulmani la città di Mecca. Il 21 sarebbero morti ‘Alī ibn Abī Tālib e il suo discendente, l'Imam sciita ‘Alī al-Ridā.
Il digiuno ( sawm ) durante tale mese costituisce il quarto dei Cinque pilastri dell'Islam e chi ne negasse l'obbligatorietà sarebbe kāfir, colpevole cioè di empietà massima e dirimente dalla condizione di musulmano.Nel corso del mese di Ramadān infatti i musulmani praticanti debbono astenersi - dall'alba al tramonto - dal bere, mangiare, fumare e dal praticare attività sessuali.
Dal momento che lo scopo del devoto è quello di purificarsi da tutto quello che di materiale esiste nel mondo corrotto e corruttibile, e dal momento che ogni ingestione gradevole è considerata corruzione del corpo e dell'anima, è vietato anche fumare e, secondo alcuni, profumarsi perché in entrambe le azioni s'ingerirebbero sostanze estranee e da entrambe le azioni si trarrebbe un godimento illecito che distoglierebbe dagli aspetti penitenziali cui mira l'istituzione. L'ingestione involontaria di cibi, di sostanze liquide o gassose non costituisce comunque rottura di digiuno.Vale la pena però sottolineare che l'uso del profumo nel corso del digiuno è ammesso da una parte dei dotti musulmani che vietano esplicitamente solo l'inalazione di incenso. Il motivo di questa relativa tolleranza sta forse nel fatto che il profeta Muhammad amava molto i profumi e ne faceva abbondante uso per il fastidio che egli provava per i cattivi odori, tanto da vietare a chi avesse mangiato aglio o cipolla di partecipare alla preghiera collettiva del mezzodì di venerdì in moschea.
In occasione del Ramadan è anche richiesto di evitare di abbandonarsi all'ira.
Per alcuni dotti dello Sciismo, come ad esempio Najm al-Dīn al-Muhaqqiq al-Hillī, invece, se il fumo e il profumo non costituiscono violazione dell'obbligo, in caso di rapporti carnali, la prima violazione dell'obbligo di astensione nel corso del digiuno comporterebbe la fustigazione e, in caso di recidiva, addirittura la pena di morte. Varrà la pena comunque ricordare che l'opinione di un dotto, sia pur autorevole come al-Hillī, rimane pur sempre un'opinione e che l'irrogazione della pena è lungi dal costituire una realtà di fatto.
Le donne incinte o che allattano, i bambini e i malati cronici sono esentati dal digiuno e dovrebbero al suo posto, secondo le loro possibilità, fare la carità come ad esempio nutrire le persone bisognose indipendentemente dalla loro religione, gruppo etnico o dalle loro convinzioni. Le donne durante il loro ciclo o le persone in viaggio non devono digiunare ma lo possono rimandare.
Quando tramonta il sole il digiuno viene rotto. La tradizione vuole che si debba mangiare un dattero perché così faceva il Profeta. In alternativa si può bere un bicchiere d'acqua.
Dato che il calendario mussulmano è composto da 354 o 355 giorni, il mese di Ramadan di anno in anno cambia tutte le stagioni.
Il significato spirituale del digiuno è stato analizzato da molti teologi. Si attribuisce ad esempio al digiuno la dote di insegnare all'uomo l'autodisciplina, l'appartenenza ad una comunità, la pazienza e l'amore per Dio.
Varie le ricorrenze del mese festeggiate o commemorate dai musulmani. Il giorno 6 infatti sarebbe nato il nipote di Muhammad, al-Husayn ibn ‘Alī. Il giorno 10 sarebbe morta la prima moglie del Profeta, Khadīja bint Khuwaylid. Il giorno 17 sarebbe stata vinta la battaglia di Badr. Il giorno 19 sarebbe stata conquistata dai musulmani la città di Mecca. Il 21 sarebbero morti ‘Alī ibn Abī Tālib e il suo discendente, l'Imam sciita ‘Alī al-Ridā.
23 settembre, 2006
Rosh haShana Capodanno Ebraico 5767 auguri!!!
Rosh haShana (in ebraico ראש השנה, letteralmente testa dell'anno) è il principale dei capi d'anno previsti nel calendario ebraico.
Rosh haShana è il capo d'anno in base cui fanno riferimento i contratti legali, per la cura degli animali e per le il popolo ebraico. La Mishnah indica in questo capodanno quello in base al quale calcolare la progressione degli anni e quindi anche per il calcolo dell'anno sabbatico e del giubileo.
Nella Torah vi si fa riferimento definendolo "il giorno del suono dello Shofar" (Yom Terua, Levitico 23:24). La letteratura rabbinica e la liturgia descrivono Rosh haShana come il "Giorno del giudizio" (Yom ha-Din) ed il "Giorno del ricordo" (Yom ha-Zikkaron).
Nei midrashim si racconta di Dio che si siede sul trono, di fronte a lui i libri che raccolgono la storia dell'umanità (non solo del popolo ebraico). Ogni singola persona viene presa in esame per decidere se meriti il perdono o meno.
La decisione, però, verrà ratificata solo in occasione di Yom Kippur. E' per questo che i 10 giorni che separano queste due festività sono chiamate i 10 giorni penitenziali. In questi 10 giorni è dovere di ogni ebreo compiere un'analisi del proprio anno ed individuare tutte le trasgressioni compiute nei confronti dei precetti ebraici. Ma l'uomo è rispettoso anche verso il proprio prossimo. Ancora più importante, allora, è l'analisi dei torti che si sono fatti nei confronti dei propri conoscenti. Una volta riconosciuto con se stessi di aver agito in maniera scorretta, occorre chiedere il perdono del danneggiato. Quest'ultimo ha il dovere di offrire il proprio perdono. Solo in casi particolari ha la facoltà di negarlo. E' con l'anima del penitente che si affronta lo Yom Kippur.
La festa dura 2 giorni sia in Israele che in diaspora, ma è una tradizione recente. Esistono infatti testimonianze di come a Gerusalemme si festeggiasse solo il primo ancora nel XIII secolo. Le scritture recano il precetto dell'osservanza di un solo giorno. E' per questo che alcune correnti dell'ebraismo, tra le quali i Karaiti, festeggiano solo il primo. L'ebraismo ortodosso e quello conservativo, invece, li festeggiano entrambi.
Rosh haShana è il capo d'anno in base cui fanno riferimento i contratti legali, per la cura degli animali e per le il popolo ebraico. La Mishnah indica in questo capodanno quello in base al quale calcolare la progressione degli anni e quindi anche per il calcolo dell'anno sabbatico e del giubileo.
Nella Torah vi si fa riferimento definendolo "il giorno del suono dello Shofar" (Yom Terua, Levitico 23:24). La letteratura rabbinica e la liturgia descrivono Rosh haShana come il "Giorno del giudizio" (Yom ha-Din) ed il "Giorno del ricordo" (Yom ha-Zikkaron).
Nei midrashim si racconta di Dio che si siede sul trono, di fronte a lui i libri che raccolgono la storia dell'umanità (non solo del popolo ebraico). Ogni singola persona viene presa in esame per decidere se meriti il perdono o meno.
La decisione, però, verrà ratificata solo in occasione di Yom Kippur. E' per questo che i 10 giorni che separano queste due festività sono chiamate i 10 giorni penitenziali. In questi 10 giorni è dovere di ogni ebreo compiere un'analisi del proprio anno ed individuare tutte le trasgressioni compiute nei confronti dei precetti ebraici. Ma l'uomo è rispettoso anche verso il proprio prossimo. Ancora più importante, allora, è l'analisi dei torti che si sono fatti nei confronti dei propri conoscenti. Una volta riconosciuto con se stessi di aver agito in maniera scorretta, occorre chiedere il perdono del danneggiato. Quest'ultimo ha il dovere di offrire il proprio perdono. Solo in casi particolari ha la facoltà di negarlo. E' con l'anima del penitente che si affronta lo Yom Kippur.
La festa dura 2 giorni sia in Israele che in diaspora, ma è una tradizione recente. Esistono infatti testimonianze di come a Gerusalemme si festeggiasse solo il primo ancora nel XIII secolo. Le scritture recano il precetto dell'osservanza di un solo giorno. E' per questo che alcune correnti dell'ebraismo, tra le quali i Karaiti, festeggiano solo il primo. L'ebraismo ortodosso e quello conservativo, invece, li festeggiano entrambi.
22 settembre, 2006
Nuova Fiera di Roma, oggi si inaugura
Il sindaco Walter Veltroni, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, insieme con il presidente della Camera di Commercio di Roma e di Fiera di Roma Spa Andrea Mondello, il presidente e l'amministratore delegato di Fiera Roma Srl, Roberto Bosi e Marco Sogaro, partecipano alla cerimonia di apertura delle attività della nuova Fiera di Roma. Con l'inaugurazione di "Orocapital", rassegna riservata esclusivamente agli addetti ai lavori, apre il primo blocco della nuova Fiera di Roma, sulla Roma-Fiumicino. Comincia così a prendere corpo un progetto atteso da decenni, quello di dare alla capitale un quartiere fieristico all'altezza delle grandi fiere europee. Una volta completata, la nuova Fiera progettata da Tommaso Valle vivrà all'insegna dei grandi numeri: 101 mila metri quadri di area espositiva, 19 mila metri quadri di servizi, 22 padiglioni collegati da una passerella meccanizzata a sei metri da terra, quattro ingressi, 12 mila posti auto. La nuova fiera sarà facilmente raggiungibile grazie al treno metropolitano Fiumicino-Fara Sabina, sulla cui linea aprirà a dicembre una fermata apposita. Fino ad allora, la fermata utile è Ponte Galeria, da dove partono per la Fiera – oltre ai taxi – bus-navetta in coincidenza con l'arrivo del treno. In attesa dell'apposito collegamento del treno metropolitano Fr1, che raggiungerà l'ingresso della nuova struttura, e sarà in funzione tutti i giorni dalle 6.55 alle 19.55 nei giorni feriali, dalle 6.40 alle 20.10 nei festivi, prende servizio la linea di bus "F" che collega Ponte Galeria ai padiglioni. I bus, tutti accessibili ai diversamente abili e con a bordo macchinette per i biglietti, fermeranno davanti alla stazione della Fr1 e all'ingresso della Fiera, in via Alexandre Gustave Eiffel, dove arriva anche la 808 da via dei Capasso. Per chi arriva alla nuova Fiera in macchina, invece, ci saranno tre parcheggi a disposizione con una capienza di oltre 3300 posti auto, di cui 70 per i diversamente abili. Raggiungibili dalla "Porta est", le aree P5 e P6 si troveranno ai due lati di ingresso, mentre il P1 sarà situato tra via Portuense e l'autostrada. Costerà 5 euro nei giorni feriali, 7 nei festivi. Tutto sul nuovo polo fieristico in www.nuovafieradiroma.it
21 settembre, 2006
Invalidità civile e 'accompagno', l'Asl Rm B apre nuovi sportelli per le domande
Novità di rilievo per chi fa domanda di invalidità civile e indennità d'accompagno alla Asl RM B: l'azienda sanitaria decentra lo sportello, finora nell'unica sede di via Filippo Meda 35, presso gli i CUP (Centri Unici di Prenotazione): più sedi, meno fila e la possibilità di trovare facilmente il servizio vicino casa. Dal 26 luglio si possono presentare le domande di invalidità e accompagno presso quattro CUP di altrettanti poliambulatori: I Distretto Sanitario – V Municipio: largo D. De Dominicis 6-8 II Distretto Sanitario – VII Municipio: via Bresadola 56 III Distretto Sanitario – VIII Municipio: via Tenuta di Torrenova 138 IV Distretto Sanitario – X Municipio: via Cartagine 85 L'orario è: dal lunedì al venerdì, dalle 13,30 alle 17,30. Visto l'esito positivo di queste prime nuove aperture, dal 2 ottobre prossimo il gradimento di questa prima a verifica della 1° fase del Progetto, e la valutazione positiva che ne è derivata, hanno determinato l'avvio della 2° fase che vedrà dal 2 ottobre l'apertura di ulteriori Sportelli CUP, con orari differenziati a secondo della struttura organizzativa di ogni singolo Sportello, dei seguenti Poliambulatori: I Distretto – V Municipio:Via Mozart, 25 orario: dal lunedì al venerdì ore 13,30 – 17,30 II Distretto – VII Municipio: Via della Rustica, 218 orario: lunedì e mercoledì ore 11,00 – 17,30 martedì-giovedì-venerdì ore 11,00 - 13,00 III Distretto – VIII Municipio:Via D. Cambellotti, 11 orario: dal lunedì al giovedì ore 13,30 - 17,30 IV Distretto – X Municipio: Via Antistio, 15 orario: dal lunedì al venerdì ore 13,30 – 17,30 Via Stazione di Ciampino, 31 orario: lunedì e mercoledì ore 11,00 – 17,30 martedì-giovedì-venerdì ore 11,00 - 13,00 Per altre informazioni: www.regione.lazio.it
Un’incontro a nel 120° circolo a San Basilio con il Ministro dell’Istruzione Fioroni.
Cronaca di un’incontro
Oggi il Ministro Fioroni ha incontrato, presso la scuola elementare Gandhi a San Basilio, i bambini , i docenti e i genitori confermando le linee di indirizzo del governo Prodi.
A questo incontro erano presenti l’Assessore alle politiche educative del Comune di Roma Maria Coscia ed il presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna.
Il Ministro viene accolto dalla banda dei bambini della scuola Federico Fellini al suono dell’inno italiano.
Alle ore 11 ha preso la parola il direttore didattico prof. Mirabelli che ha regalato il cappellino giallo che è il simbolo dell’amicizia della scuola nei confronti del Ministro. Gli viene regalato inoltre un cacciavite, rigorosamente giallorosso, in quanto il ministro ha affermato a più riprese che “la politica da fare è quella del cacciavite che deve gradualmente smontare quanto di sbagliato c’è nella riforma Moratti”.
Il direttore riconosce come positiva la politica dell’ascolto del Ministro. La scuola si deve rinnovare con strumenti compresi da tutti non soltanto da chi governa.
No più tagli alla scuola pubblica in quanto ormai gli è stato tagliato tutto. Insieme a Caradonna abbiamo risolto il problema delle aule del plesso di Torraccia proprio con un lavoro sinergico con le istituzioni.
Prende la parola l’Assessore Coscia. Porta i saluti del Sindaco Veltroni e conferma la centralità della scuola per tutta la società italiana. Evidenzia anche tutto il lavoro fatto negli anni precedenti anche in presenza di normative nazionali non condivise e che finalmente stanno per essere rimosse. Anche per il Comune di Roma è centrale la capacità d’ascolto nei confronti della scuola fonte di integrazione con il territorio.
A preso poi la parola il Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna che ha portato il saluto del municipio. Evidenzia le potenzialità del territorio di San Basilio ed ha ricordato il lavoro fatto in questi anni per la scuola e nel progetto in corso per la costruzione qui in un liceo classico.
I bambini hanno letto e consegnato al ministro un documento redatto dal consiglio dei bambini
Alcune insegnanti ha avanzato al ministro una serie di richieste tra le quali :
maggiori risorse finanziarie;
maggiore sostegno alle famiglie;
certezze sull’organico;
accesso più semplice per i docenti per i corsi di aggiornamento
risolvere il problema dei precari nella scuola.
Questo territorio non deve produrre soltanto calciatori di successo.
Ha chiuso l’incontro il Ministro Fioroni ribadendo la centralità della scuola non soltanto a parole. “La scuola non è un’azienda, è una comunità in cammino, libera e plurale nell’autonomia. In questa vostra scuola vedo buone pratiche di valorizzazione delle risorse umane che hanno dato e continuano a dare buoni risultati perché la riforma è vissuta e partecipata. In quel quotidiano fare che è la regola che io auspico diventi, nella scuola italiana, buona abitudine, Perché questo auguro alla scuola italiana e per questo ci stiamo impegnando: assicurare serenità e tranquillità, contro quel virus da riformite acuta che da troppi anni pervade il nostro sistema scolastico”. “Credo in un scuola di quotidiane garanzie e certezze – ha aggiunto il ministro Fioroni – e per questo non intendo certo promettere l’ennesima riforma. Abbiamo alcuni obiettivi importanti: innalzare l’obbligo scolastico a 16 anni, mantenere scuole di qualità anche nelle zone disagiate e di montagna, per impedire che ci siano studenti di serie A e di serie B; avviare un impegno concreto contro la piaga del lavoro minorile. Ci strappiamo le vesti per le ingiustizie nel mondo e ci dimentichiamo che in Italia 150 mila bambini lavorano per una manciata di euro al giorno. Consapevolezza e opportunità: queste le linee direttrici attorno alle quali la scuola deve far tornare protagonisti i docenti e gli studenti. Per cinque anni ci hanno raccontato della liberalizzazione dentro la scuola: peccato che con quel termine, nei fatti, si intendesse la centralità del profitto e non dello studente. Credo invece in una scuola all’insegna della sussidiarietà, capace di attenzione verso i deboli e i diversamente abili, senza per questo rinunciare a valorizzare le eccellenze. Tutto il contrario di quell’appiattimento che l’opposizione cerca di disegnare attorno al nostro impegno. Credo in una scuola dove i docenti non sono meri esecutori ma si assumono il rischio e la sicurezza dell’educazione ”.
Oggi il Ministro Fioroni ha incontrato, presso la scuola elementare Gandhi a San Basilio, i bambini , i docenti e i genitori confermando le linee di indirizzo del governo Prodi.
A questo incontro erano presenti l’Assessore alle politiche educative del Comune di Roma Maria Coscia ed il presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna.
Il Ministro viene accolto dalla banda dei bambini della scuola Federico Fellini al suono dell’inno italiano.
Alle ore 11 ha preso la parola il direttore didattico prof. Mirabelli che ha regalato il cappellino giallo che è il simbolo dell’amicizia della scuola nei confronti del Ministro. Gli viene regalato inoltre un cacciavite, rigorosamente giallorosso, in quanto il ministro ha affermato a più riprese che “la politica da fare è quella del cacciavite che deve gradualmente smontare quanto di sbagliato c’è nella riforma Moratti”.
Il direttore riconosce come positiva la politica dell’ascolto del Ministro. La scuola si deve rinnovare con strumenti compresi da tutti non soltanto da chi governa.
No più tagli alla scuola pubblica in quanto ormai gli è stato tagliato tutto. Insieme a Caradonna abbiamo risolto il problema delle aule del plesso di Torraccia proprio con un lavoro sinergico con le istituzioni.
Prende la parola l’Assessore Coscia. Porta i saluti del Sindaco Veltroni e conferma la centralità della scuola per tutta la società italiana. Evidenzia anche tutto il lavoro fatto negli anni precedenti anche in presenza di normative nazionali non condivise e che finalmente stanno per essere rimosse. Anche per il Comune di Roma è centrale la capacità d’ascolto nei confronti della scuola fonte di integrazione con il territorio.
A preso poi la parola il Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna che ha portato il saluto del municipio. Evidenzia le potenzialità del territorio di San Basilio ed ha ricordato il lavoro fatto in questi anni per la scuola e nel progetto in corso per la costruzione qui in un liceo classico.
I bambini hanno letto e consegnato al ministro un documento redatto dal consiglio dei bambini
Alcune insegnanti ha avanzato al ministro una serie di richieste tra le quali :
maggiori risorse finanziarie;
maggiore sostegno alle famiglie;
certezze sull’organico;
accesso più semplice per i docenti per i corsi di aggiornamento
risolvere il problema dei precari nella scuola.
Questo territorio non deve produrre soltanto calciatori di successo.
Ha chiuso l’incontro il Ministro Fioroni ribadendo la centralità della scuola non soltanto a parole. “La scuola non è un’azienda, è una comunità in cammino, libera e plurale nell’autonomia. In questa vostra scuola vedo buone pratiche di valorizzazione delle risorse umane che hanno dato e continuano a dare buoni risultati perché la riforma è vissuta e partecipata. In quel quotidiano fare che è la regola che io auspico diventi, nella scuola italiana, buona abitudine, Perché questo auguro alla scuola italiana e per questo ci stiamo impegnando: assicurare serenità e tranquillità, contro quel virus da riformite acuta che da troppi anni pervade il nostro sistema scolastico”. “Credo in un scuola di quotidiane garanzie e certezze – ha aggiunto il ministro Fioroni – e per questo non intendo certo promettere l’ennesima riforma. Abbiamo alcuni obiettivi importanti: innalzare l’obbligo scolastico a 16 anni, mantenere scuole di qualità anche nelle zone disagiate e di montagna, per impedire che ci siano studenti di serie A e di serie B; avviare un impegno concreto contro la piaga del lavoro minorile. Ci strappiamo le vesti per le ingiustizie nel mondo e ci dimentichiamo che in Italia 150 mila bambini lavorano per una manciata di euro al giorno. Consapevolezza e opportunità: queste le linee direttrici attorno alle quali la scuola deve far tornare protagonisti i docenti e gli studenti. Per cinque anni ci hanno raccontato della liberalizzazione dentro la scuola: peccato che con quel termine, nei fatti, si intendesse la centralità del profitto e non dello studente. Credo invece in una scuola all’insegna della sussidiarietà, capace di attenzione verso i deboli e i diversamente abili, senza per questo rinunciare a valorizzare le eccellenze. Tutto il contrario di quell’appiattimento che l’opposizione cerca di disegnare attorno al nostro impegno. Credo in una scuola dove i docenti non sono meri esecutori ma si assumono il rischio e la sicurezza dell’educazione ”.
19 settembre, 2006
Nasce rivista interconfessionale di Roma. I capi religiosi in Campidoglio: dialogo indispensabile
Non c'è alternativa al dialogo: lo hanno detto gli alti rappresentanti delle tre religioni monoteiste oggi in Campidoglio, durante l'incontro odierno con il sindaco Veltroni per la presentazione della nuova rivista interconfessionale, voluta e sostenuta dal Comune di Roma. Il forte invito al confronto costruttivo tra fedi e culture è venuto dal cardinale Poupard (presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso), dal rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni, dall'imam della Moschea di Roma Sami Salem; e ancora, dal segretario generale del Centro Culturale Islamico di Roma Abdallah Redouane, dal presidente della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi, dal presidente della Comunità Ebraica di Roma Leone Paserman. "In un momento in cui più forte si avverte l'esigenza di dialogo fra culture e religioni", sottolinea il Campidoglio in un comunicato, "si concretizza il progetto di una pubblicazione che offra alle comunità di ogni credo uno spazio permanente" che consenta di parlarsi e "far conoscere ad un più vasto pubblico la propria cultura". "Questa iniziativa", ha aggiunto il sindaco, vuole essere un ulteriore contributo di Roma, città che fa dell'accoglienza un tratto fondamentale della propria identità, all'affermazione dei valori della pacifica convivenza e del reciproco rispetto".
La nuova rivista sarà trimestrale e il primo numero è atteso per gennaio 2007.
La nuova rivista sarà trimestrale e il primo numero è atteso per gennaio 2007.
Il Ministro dell'Istruzione Fioroni fa visita al 120° Circolo di San Basilio
Il 21 settembre alle ore 10.00 il Ministro dell'Istruzione Fioroni fa visita al plesso scolastico del 120° Circolo della scuola elementare Gandhi a San Basilio.
Entro fine mese partono i lavori della piazza del nuovo S.Basilio
Entro la fine di settembre partono i lavori della piazza del piano 2V a San Basilio Nuova. In un'incontro con gli abitanti di questa parte del Quartiere 30 alla presenza dell'Assessore alle periferie del Comune di Roma Dante Pomponi e del presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna è stata data comunicazione del'inizio lavori. Per questo motivo le linee ATAC seguiranno un nuovo percorso intorno alla "vecchia piazza".
Domenica Ecologica il 24 Settembre 2006.
Roma si muove, in bici a piedi in metro in bus.Dalle ore 10 alle ore 18 pedonalizzazione di alcune strade nei quartieri romani. Nel Municipio V, pedonalizzazione di Via Casal Bertone nel tratto di Via degli Asinari di San Marzamo a Via Mezzocapo; Via Cesare Ricotti da Piazza S.Maria Consolatrice a Via Perrucchetti; Via Antonio Baldissera da Piazza S.Maria Consolatrice a Via Panelli.Le Attività e Manifestazioni saranno sportive e animatrici, giochi di strada, mostra sui temi dell'ambiente e sui prodotti del commercio equo-solidale.Incontro alle ore 12 con la soprintendenza per i beni archeologici a Casal Bertone; visite guidate al Parco Archeologico Tiburtino, al Parco dell'Aniene, alla Casa del Fiume e agli Studios De Paolis, per valorizzare la Memoria del Territorio.
In mostra a Roma il fasto della Cina imperiale
"Cina. Nascita di un impero" apre al pubblico il 22 settembre alle Scuderie del Quirinale. E' la più vasta raccolta di reperti mai concessi dalle autorità cinesi in Occidente. Allestimento di Ronconi
In questi giorni alle Scuderie del Quirinale di Roma si lavora alacremente all'allestimento della mostra "Cina. Nascita di un Impero" che aprirà al pubblico giovedì prossimo, 22 settembre (fino al 28 gennaio). Sotto la supervisione di Luca Ronconi e Margherita Palli, che firmano la "regia" dell'esposizione, e di Maurizio Scarpari e Lionello Lanciotti, curatori della medesima, si sta procedendo alla sistemazione del più alto numero di reperti mai concesso dalle autorità cinesi per una mostra in Occidente: oltre 300 pezzi per il racconto di un millennio di storia e arte cinese, dalla dinastia Zhou (1045-221 a.C.) al Primo Impero (221 a.C.-23 d.C), durante il quale si plasmò e consolidò un impero che ebbe continuità, con la sua raffinata cultura e la capillare struttura amministrativa, per oltre ventuno secoli.
Le opere, provenienti da 14 musei cinesi, comprendono, oltre ai famosi soldati di terracotta del Primo Imperatore, guerrieri, cavalli, carri da combattimento, tutti a grandezza naturale, bronzi cerimoniali, lacche, coppe, un sarcofago, una splendida veste in giada, oltre a 150 statuette, alte fino a 70 cm, raffiguranti animali domestici, cavalli, fanti e soldati a cavallo.
In questi giorni alle Scuderie del Quirinale di Roma si lavora alacremente all'allestimento della mostra "Cina. Nascita di un Impero" che aprirà al pubblico giovedì prossimo, 22 settembre (fino al 28 gennaio). Sotto la supervisione di Luca Ronconi e Margherita Palli, che firmano la "regia" dell'esposizione, e di Maurizio Scarpari e Lionello Lanciotti, curatori della medesima, si sta procedendo alla sistemazione del più alto numero di reperti mai concesso dalle autorità cinesi per una mostra in Occidente: oltre 300 pezzi per il racconto di un millennio di storia e arte cinese, dalla dinastia Zhou (1045-221 a.C.) al Primo Impero (221 a.C.-23 d.C), durante il quale si plasmò e consolidò un impero che ebbe continuità, con la sua raffinata cultura e la capillare struttura amministrativa, per oltre ventuno secoli.
Le opere, provenienti da 14 musei cinesi, comprendono, oltre ai famosi soldati di terracotta del Primo Imperatore, guerrieri, cavalli, carri da combattimento, tutti a grandezza naturale, bronzi cerimoniali, lacche, coppe, un sarcofago, una splendida veste in giada, oltre a 150 statuette, alte fino a 70 cm, raffiguranti animali domestici, cavalli, fanti e soldati a cavallo.
18 settembre, 2006
Festa del Cinema, biglietti in vendita dal 27 settembre
Questa iniziativa anche nel territorio del nostro municipio presso il cinema Tristar.
Da mercoledì 27 settembre sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti per la visione dei film della Festa del Cinema, il festival che si terrà nella Capitale dal 13 al 21 ottobre. La vendita sarà inizialmente limitata alle proiezioni che si terranno nelle quattro sale dell'Auditorium Parco della Musica (Sala Santa Cecilia, Sala Sinopoli, Sala Petrassi, Sala Teatro Studio) e presso il cinema Metropolitan. A gestire la prevendita saranno la stessa biglietteria dell'Auditorium e LIS (Lottomatica Italia Servizi), società del gruppo Lottomatica dedicata alla vendita online di biglietti. Le biglietterie dell'Auditorium, in viale de Coubertin, saranno aperte sette giorni su sette dalle 11 alle 18, mentre l'acquisto tramite LIS potrà essere effettuato direttamente online, alla pagina www.listicket.it o presso i punti vendita autorizzati LIS (l'elenco è nello stesso sito). Sarà inoltre attivo, sia per informazioni che come servizio vendita, il numero unico nazionale a pagamento 199 10 97 83, mentre dall'estero si potrà chiamare il numero +39 06 37 001 06. I prezzi delle proiezioni all'Auditorium e al cinema Metropolitan, dalle ore 16 in poi, vanno dai 3 ai 7 euro, a seconda della sezione e degli orari. Ad esempio: per la sezione "Première", presso la Sala Santa Cecilia dalle ore 20, 10 euro; per la sezione "Cinema 2006 – Concorso e Fuori Concorso", nella Sala Sinopoli dalle 17 in poi, 7 euro. Il quadro complessivo di prezzi, orari e convenzioni è on line nel sito della Festa del Cinema, www.romacinemafest.org. Per qualsiasi informazione sulla Festa, attive inoltre due linee telefoniche: 06-45496767 e 06-45496776. A partire da lunedì 16 ottobre, i film della Festa arriveranno poi nelle sale delle periferie e della provincia. A Roma saranno i cinema Broadway, Antares, Galaxy, Tristar e Cineland Multisala di Ostia ad ospitare le proiezioni speciali; in provincia, il cinema Palma di Trevignano, il Multisala Politeama di Frascati, il Planet Multicinema di Guidonia e il cinema UGC Ciné Cité Parco Leonardo. Gli spettacoli nelle sale esterne al circuito centrale costeranno tutti 4 euro. Modalità e orari di acquisto dei biglietti saranno quelli di ogni cinema.
Da mercoledì 27 settembre sarà possibile acquistare in prevendita i biglietti per la visione dei film della Festa del Cinema, il festival che si terrà nella Capitale dal 13 al 21 ottobre. La vendita sarà inizialmente limitata alle proiezioni che si terranno nelle quattro sale dell'Auditorium Parco della Musica (Sala Santa Cecilia, Sala Sinopoli, Sala Petrassi, Sala Teatro Studio) e presso il cinema Metropolitan. A gestire la prevendita saranno la stessa biglietteria dell'Auditorium e LIS (Lottomatica Italia Servizi), società del gruppo Lottomatica dedicata alla vendita online di biglietti. Le biglietterie dell'Auditorium, in viale de Coubertin, saranno aperte sette giorni su sette dalle 11 alle 18, mentre l'acquisto tramite LIS potrà essere effettuato direttamente online, alla pagina www.listicket.it o presso i punti vendita autorizzati LIS (l'elenco è nello stesso sito). Sarà inoltre attivo, sia per informazioni che come servizio vendita, il numero unico nazionale a pagamento 199 10 97 83, mentre dall'estero si potrà chiamare il numero +39 06 37 001 06. I prezzi delle proiezioni all'Auditorium e al cinema Metropolitan, dalle ore 16 in poi, vanno dai 3 ai 7 euro, a seconda della sezione e degli orari. Ad esempio: per la sezione "Première", presso la Sala Santa Cecilia dalle ore 20, 10 euro; per la sezione "Cinema 2006 – Concorso e Fuori Concorso", nella Sala Sinopoli dalle 17 in poi, 7 euro. Il quadro complessivo di prezzi, orari e convenzioni è on line nel sito della Festa del Cinema, www.romacinemafest.org. Per qualsiasi informazione sulla Festa, attive inoltre due linee telefoniche: 06-45496767 e 06-45496776. A partire da lunedì 16 ottobre, i film della Festa arriveranno poi nelle sale delle periferie e della provincia. A Roma saranno i cinema Broadway, Antares, Galaxy, Tristar e Cineland Multisala di Ostia ad ospitare le proiezioni speciali; in provincia, il cinema Palma di Trevignano, il Multisala Politeama di Frascati, il Planet Multicinema di Guidonia e il cinema UGC Ciné Cité Parco Leonardo. Gli spettacoli nelle sale esterne al circuito centrale costeranno tutti 4 euro. Modalità e orari di acquisto dei biglietti saranno quelli di ogni cinema.
17 settembre, 2006
Calcio: Euro 2012, al via da Roma tour Uefa in Italia
Visite in otto citta' per incontri e sopralluoghi (ANSA) - ROMA, 17 SET - Comincia da Roma il tour italiano della delegazione Uefa per incontri e sopralluoghi nelle 8 citta' candidate a ospitare gli Europei 2012. Prima tappa, il centro di produzione Rai a Saxa Rubra; in serata cena dal sindaco di Roma Veltroni, domani appuntamento al Coni. La delegazione, reduce da un'analoga visita in Polonia e Ucraina (che hanno presentato una candidatura congiunta), restera' in Italia fino a venerdi'. L'assegnazione degli Europei e' prevista l'8 dicembre.
Il 22 settembre 2006 partecipa anche tu alla Festa della Bicicletta in occasione della Giornata Europea In città senza la mia auto
Il Coordinamento Roma Ciclabile invita tutti i cittadini ad usare la bicicletta per raggiungere il lavoro o la scuola, con accompagnamenti nei seguenti percorsi ...
partenza - ore 8 da Arco di Travertino ( parcheggio di scambio) arrivo Via Nazionale; - 8 da P.za S. Giovanni ( S. Francesco) arrivo Piazza Venezia; - 7 Stazione Monti Tiburtini arrivo Regione Lazio (C. Colombo); - 7,30 Basilica S. Paolo (Chiosco) arrivo Porta Maggiore; - 7,15 P.le Appio (Coin) arrivo Piazzale Clodio; - 7,15 Prati Fiscali (angolo Via Cavriglia) arrivo Piazzale della Radio; - 7,15 Ponte Viadotto Magliana (pista Ciclabile) arrivo piazza Venezia; - 7,15 Regione Lazio (C. Colombo) arrivo Centro Commerciale "I Granai" (Tintoretto); - 7,15 Piazza dei Tribuni (Porta Furba) arrivo Tor Cervara (Palmiro Togliatti); - 8,30 Piazzale Clodio (Tribunale) arrivo Pizzale Appio; - 8,30 Piazzale della Radio (Cisalfa) arrivo Prati Fiscali; - 8,30 Piazza Venezia (ingresso palazzo Venezia) arrivo viadotto magliana (pista Ciclabile); - 8,30 Centro Commerciale I Granai (ingresso) arrivo Regione Lazio (C. Colombo).- 9,00 da C.ne Cornelia (capolinea 905) arrivo a piazza Venezia passando per Gregorio VII e Corso Vittorio . Inoltre l'Università Roma Tre, mette il palio 3 Biciclette fra studenti e dipendenti dell'Università; Il Centro Commerciale "I Granai" sorteggerà 1 Bicicletta fra i clienti che andranno a fare gli acquisti in Bici ed avranno un parcheggio riservato alle Bici. Il comune di Roma con l'Atac, tramite i Mobility Manager, stanno facendo compilare un questionario ai lavoratori, per verificare le potenzialità che hanno di usare la Bicicletta per raggiungere i posti di lavoro. Alle ore 18 i Ciclisti si incontreranno per verificare la partecipazione ed organizzare il dibattito sul tema: "Quale Prospettiva per la Bicicletta?" che si svolgerà sabato 23 ore 10, alla Regione Lazio con le Istituzioni; il documento che produrrà il dibattito, sarà consegnato Domenica 24 al Sindaco ore 12, ai Fori Imperiali, Tutti i Ciclisti sono invitati nella domenica Ecologica a partecipare. Abbiamo chiesto al Sindaco di coinvolgere Tutti I Vigili Urbani, nella Giornata Europea del 22, per tutelare gli Utenti Deboli: Pedoni e Ciclisti e nella giornata essere molto severi con automobilisti e motociclsti; inoltre, abbiamo chiesto che si possano trasportare gratuitamente le Bici nella giornate di venerdì e sabato dalle 10 alle 12 nella metro B e Roma/Ostia Lido, Ferrovie e linea Atac 791. La Festa della bicicletta è organizzata dal Coordinamento Roma Ciclabile con il patrocinio della Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Roma, dal 22 al 24 settembre
partenza - ore 8 da Arco di Travertino ( parcheggio di scambio) arrivo Via Nazionale; - 8 da P.za S. Giovanni ( S. Francesco) arrivo Piazza Venezia; - 7 Stazione Monti Tiburtini arrivo Regione Lazio (C. Colombo); - 7,30 Basilica S. Paolo (Chiosco) arrivo Porta Maggiore; - 7,15 P.le Appio (Coin) arrivo Piazzale Clodio; - 7,15 Prati Fiscali (angolo Via Cavriglia) arrivo Piazzale della Radio; - 7,15 Ponte Viadotto Magliana (pista Ciclabile) arrivo piazza Venezia; - 7,15 Regione Lazio (C. Colombo) arrivo Centro Commerciale "I Granai" (Tintoretto); - 7,15 Piazza dei Tribuni (Porta Furba) arrivo Tor Cervara (Palmiro Togliatti); - 8,30 Piazzale Clodio (Tribunale) arrivo Pizzale Appio; - 8,30 Piazzale della Radio (Cisalfa) arrivo Prati Fiscali; - 8,30 Piazza Venezia (ingresso palazzo Venezia) arrivo viadotto magliana (pista Ciclabile); - 8,30 Centro Commerciale I Granai (ingresso) arrivo Regione Lazio (C. Colombo).- 9,00 da C.ne Cornelia (capolinea 905) arrivo a piazza Venezia passando per Gregorio VII e Corso Vittorio . Inoltre l'Università Roma Tre, mette il palio 3 Biciclette fra studenti e dipendenti dell'Università; Il Centro Commerciale "I Granai" sorteggerà 1 Bicicletta fra i clienti che andranno a fare gli acquisti in Bici ed avranno un parcheggio riservato alle Bici. Il comune di Roma con l'Atac, tramite i Mobility Manager, stanno facendo compilare un questionario ai lavoratori, per verificare le potenzialità che hanno di usare la Bicicletta per raggiungere i posti di lavoro. Alle ore 18 i Ciclisti si incontreranno per verificare la partecipazione ed organizzare il dibattito sul tema: "Quale Prospettiva per la Bicicletta?" che si svolgerà sabato 23 ore 10, alla Regione Lazio con le Istituzioni; il documento che produrrà il dibattito, sarà consegnato Domenica 24 al Sindaco ore 12, ai Fori Imperiali, Tutti i Ciclisti sono invitati nella domenica Ecologica a partecipare. Abbiamo chiesto al Sindaco di coinvolgere Tutti I Vigili Urbani, nella Giornata Europea del 22, per tutelare gli Utenti Deboli: Pedoni e Ciclisti e nella giornata essere molto severi con automobilisti e motociclsti; inoltre, abbiamo chiesto che si possano trasportare gratuitamente le Bici nella giornate di venerdì e sabato dalle 10 alle 12 nella metro B e Roma/Ostia Lido, Ferrovie e linea Atac 791. La Festa della bicicletta è organizzata dal Coordinamento Roma Ciclabile con il patrocinio della Regione Lazio, la Provincia di Roma e il Comune di Roma, dal 22 al 24 settembre
16 settembre, 2006
LUTTO ED EMOZIONE PER ORIANA FALLACI
Oriana Fallaci è morta nella notte presso al casa di cura Santa Chiara a Firenze, dove era ricoverata da uan settimana sotto il piu' stretto riserbo. Aveva 77 anni. Soffriva di un cancro al polmone. Le esequie della scrittrice, per sua espressa volonta', si svolgeranno in forma strettamente privata. Sarà sepolta nel cimitero evangelico degli Allori, in via Senese a Firenze, dove si trova la tomba di famiglia.
Giornalista d' assalto, intervistatrice di 'grandi firme', polemista anti-Islam, scrittrice di best-seller: in un paese come l' Italia, che tiene ancora rigorosamente distinti letteratura e giornalismo e che solo in anni recenti ha visto il fiorire di figure di intellettuali-star, grazie alla diffusione dei talk-show televisivi, Oriana Fallaci ha rappresentato un 'caso'.
Toscana purosangue, con la sua forte personalità e i suoi modi spicci la Fallaci è stata la prima donna in Italia ad emergere in un terreno tradizionalmente occupato dagli uomini. Esplicita e sincera fino all' esibizionismo, ha interpretato sia il giornalismo che la vita con forte spirito d' avventura, documentando alcuni dei più importanti conflitti e insurrezioni tra gli anni '60 e '70, ma anche, benché dietro lo schermo della finzione letteraria, vicende personali. E quando è passata alla narrativa è diventata in breve tempo la scrittrice italiana contemporanea più letta nel mondo.
Nata a Firenze nel 1930, la Fallaci esordì non ancora diciassettenne come cronista di un quotidiano fiorentino per poi passare all' 'Europeo'. Qui si occupa di attualità e costume e a questa fase appartengono i suoi primi libri: 'I sette peccati di Hollywood' (1957), 'Il sesso inutile, viaggio intorno alla donna' (1961), il romanzo 'Penelope alla guerra' (1962) e 'Gli antipatici' (1963).
L' impegno nel giornalismo cresce negli anni successivi proporzionalmente all'importanza dei temi trattati. La Fallaci si misura con eventi come la conquista della Luna (tema del libro 'Se il Sole muore', 1965) e con la guerra in Vietnam: 'Niente e cosi' sià, 1969, è il libro con cui vince il suo primo premio Bancarella e rivela le sua qualità di corrispondente consolidando la sua fama internazionale. Negli anni seguenti continua a recarsi in Vietnam, seguendo le battaglie più sanguinose e distinguendosi per il coraggio. Si occupa anche, sempre per 'L' Europeò e poi per 'Il corriere della sera', dei conflitti indopakistani e mediorientali e delle insurrezioni in America Latina, rimanendo gravemente ferita nel massacro di Plaza Tlatelolco a Città del Messico (1968).
E' questo anche il periodo delle sue celebri interviste con capi di stato e leader politici, da qualcuno giudicate a tratti insolenti, da altri fino troppo addomesticate, ma che restano comunque un modello nel genere più difficile del giornalismo: particolarmente noti e riusciti i suoi "faccia a faccia" con Henry Kissinger, Nguyen Van Giap, Golda Meir, Ghedafi, Khomeini, Deng Xiao Ping che confluiscono nel libro "Intervista con la Storia" (1974).
Il suo passaggio alla narrativa, la cui vocazione covava chiaramente anche nello stile dei reportage, viene premiata dal pubblico di tutto il mondo. I suoi romanzi ('Lettera ad un bambino mai natò, 1975, 40 edizioni solo in Italia; 'Un uomo', 1979, premio Viareggio; 'Insciallah', 1990, superpremio Bancarella) vengono tradotti in 30 paesi (tra cui Giappone, Cina, Thailandia, paesi arabi), vendono milioni di copie e scatenano puntualmente polemiche culturali e non solo. Che sono solo l' antipasto di quello che accadrà per l'ultima, colossale battaglia della Fallaci, quella contro l'Islam inaugurata dal caso editoriale italiano degli ultimi anni, 'La rabbia e l'orgogliò, rielaborazione di un intervento apparso sul Corriere della sera all'indomani dell' 11 settembre, e proseguita con altri due libri.
Il suo stile, enfatico e magniloquente secondo i critici più spietati, piace al pubblico e d' altra parte corrisponde, nel bene e nel male, ai tratti della sua personalità. Il pubblico apprezza gli accenti sinceri delle sue confessioni anche quando il confine della retorica sembra essere superato, ma i critici di professione non le conferiscono mai la definitiva patente di 'scrittrice'. Lei se ne rammarica, ma lo fa senza conveniente diplomazia: ancora qualche anno fa, ricevendo un premio in Francia, aveva detto: "In Italia la gente mi ama, ma quelli che pretendono di dire cosa deve o non deve piacere mi amano molto meno". Qualcuno le aveva rimproverato anche l' eccessivo gusto per la spettacolarizzazione dei propri casi personali: gli incidenti in guerra, l' amore per Panagulis, la malattia. Ma era inevitabile che un carattere indomabile come il suo 'personificasse' anche la sfida dell' ultimo, tragico 'faccia a faccia'.
Giornalista d' assalto, intervistatrice di 'grandi firme', polemista anti-Islam, scrittrice di best-seller: in un paese come l' Italia, che tiene ancora rigorosamente distinti letteratura e giornalismo e che solo in anni recenti ha visto il fiorire di figure di intellettuali-star, grazie alla diffusione dei talk-show televisivi, Oriana Fallaci ha rappresentato un 'caso'.
Toscana purosangue, con la sua forte personalità e i suoi modi spicci la Fallaci è stata la prima donna in Italia ad emergere in un terreno tradizionalmente occupato dagli uomini. Esplicita e sincera fino all' esibizionismo, ha interpretato sia il giornalismo che la vita con forte spirito d' avventura, documentando alcuni dei più importanti conflitti e insurrezioni tra gli anni '60 e '70, ma anche, benché dietro lo schermo della finzione letteraria, vicende personali. E quando è passata alla narrativa è diventata in breve tempo la scrittrice italiana contemporanea più letta nel mondo.
Nata a Firenze nel 1930, la Fallaci esordì non ancora diciassettenne come cronista di un quotidiano fiorentino per poi passare all' 'Europeo'. Qui si occupa di attualità e costume e a questa fase appartengono i suoi primi libri: 'I sette peccati di Hollywood' (1957), 'Il sesso inutile, viaggio intorno alla donna' (1961), il romanzo 'Penelope alla guerra' (1962) e 'Gli antipatici' (1963).
L' impegno nel giornalismo cresce negli anni successivi proporzionalmente all'importanza dei temi trattati. La Fallaci si misura con eventi come la conquista della Luna (tema del libro 'Se il Sole muore', 1965) e con la guerra in Vietnam: 'Niente e cosi' sià, 1969, è il libro con cui vince il suo primo premio Bancarella e rivela le sua qualità di corrispondente consolidando la sua fama internazionale. Negli anni seguenti continua a recarsi in Vietnam, seguendo le battaglie più sanguinose e distinguendosi per il coraggio. Si occupa anche, sempre per 'L' Europeò e poi per 'Il corriere della sera', dei conflitti indopakistani e mediorientali e delle insurrezioni in America Latina, rimanendo gravemente ferita nel massacro di Plaza Tlatelolco a Città del Messico (1968).
E' questo anche il periodo delle sue celebri interviste con capi di stato e leader politici, da qualcuno giudicate a tratti insolenti, da altri fino troppo addomesticate, ma che restano comunque un modello nel genere più difficile del giornalismo: particolarmente noti e riusciti i suoi "faccia a faccia" con Henry Kissinger, Nguyen Van Giap, Golda Meir, Ghedafi, Khomeini, Deng Xiao Ping che confluiscono nel libro "Intervista con la Storia" (1974).
Il suo passaggio alla narrativa, la cui vocazione covava chiaramente anche nello stile dei reportage, viene premiata dal pubblico di tutto il mondo. I suoi romanzi ('Lettera ad un bambino mai natò, 1975, 40 edizioni solo in Italia; 'Un uomo', 1979, premio Viareggio; 'Insciallah', 1990, superpremio Bancarella) vengono tradotti in 30 paesi (tra cui Giappone, Cina, Thailandia, paesi arabi), vendono milioni di copie e scatenano puntualmente polemiche culturali e non solo. Che sono solo l' antipasto di quello che accadrà per l'ultima, colossale battaglia della Fallaci, quella contro l'Islam inaugurata dal caso editoriale italiano degli ultimi anni, 'La rabbia e l'orgogliò, rielaborazione di un intervento apparso sul Corriere della sera all'indomani dell' 11 settembre, e proseguita con altri due libri.
Il suo stile, enfatico e magniloquente secondo i critici più spietati, piace al pubblico e d' altra parte corrisponde, nel bene e nel male, ai tratti della sua personalità. Il pubblico apprezza gli accenti sinceri delle sue confessioni anche quando il confine della retorica sembra essere superato, ma i critici di professione non le conferiscono mai la definitiva patente di 'scrittrice'. Lei se ne rammarica, ma lo fa senza conveniente diplomazia: ancora qualche anno fa, ricevendo un premio in Francia, aveva detto: "In Italia la gente mi ama, ma quelli che pretendono di dire cosa deve o non deve piacere mi amano molto meno". Qualcuno le aveva rimproverato anche l' eccessivo gusto per la spettacolarizzazione dei propri casi personali: gli incidenti in guerra, l' amore per Panagulis, la malattia. Ma era inevitabile che un carattere indomabile come il suo 'personificasse' anche la sfida dell' ultimo, tragico 'faccia a faccia'.
15 settembre, 2006
A Palazzo Valentini giornata in ricordo di Antonio Cederna
Mercoledì 20 settembre, alle ore 20.00, presso la Sala di Liegro di Palazzo Valentini si terrà la IV Edizione del Premio Antonio Cederna.
L’evento - al quale parteciperanno il Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, e il Presidente del Consiglio Provinciale, Adriano Labbucci - si svolge a dieci anni dalla scomparsa di Antonio Cederna e a cinquant’anni dalla pubblicazione del suo primo libro dal titolo “I vandali in casa” (Laterza), appena ristampato.
Il Premio Antonio Cederna - indetto dal Presidente della Provincia Gasbarra e dal Presidente del Consiglio Provinciale Labbucci - intende dare un riconoscimento alle personalità che si sono particolarmente distinte nell’ambito della difesa, tutela, salvaguardia e promozione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico, archeologico, culturale ed artistico del nostro Paese e che hanno proseguito con il loro impegno civile il lavoro iniziato da Antonio Cederna.
Prima della premiazione, in occasione della riedizione del libro, si terrà, nella stessa Sala Di Liegro, alle ore 17,30, una conferenza dal titolo “I vandali in casa. Antonio Cederna e la difesa del territorio”, che sarà coordinata da Francesco Erbani, con la partecipazione di Vezio De Lucia, Paolo Desideri, Adriano La Regina e Vittorio Vidotto.Alla giornata partecipa l’attore Giuseppe Cederna che leggerà alcuni brani del libro.
Archeologo e giornalista, amministratore locale e parlamentare, urbanista e critico d’arte, Antonio Cederna è stato un profondo conoscitore e tutore intransigente del patrimonio ambientale, storico culturale, archeologico e paesaggistico del Paese e in particolare dell’area romana. Grazie a lui intere generazioni hanno imparato a conoscere e a sentire proprie le bellezze del territorio in cui vivevano.
Tra i padri nobili dell’ambientalismo italiano, Antonio Cederna è stato un assoluto e strenuo difensore della pianificazione urbanistica, ritenuta indispensabile per affermare le ragioni delle comunità locali rispetto agli egoismi delle speculazioni immobiliari.
Laureatosi all’Università di Pavia nel 1947, ha iniziato la sua attività come archeologo per dedicarsi successivamente all’attività giornalistica di denuncia sistematica di quanto metteva a rischio l’integrità ambientale e culturale del Paese.
Negli anni settanta è stato membro del Consiglio Superiore del Ministero del Lavori Pubblici. E’ stato deputato al Parlamento Italiano, dal 1987 al 1992, fornendo un fondamentale contributo per la definizione di alcune importanti disposizioni legislative: le norme per la Difesa del Suolo, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, per la Tutela del territorio naturale, la legge per Roma Capitale. E’ stato anche consigliere comunale in Campidoglio, Presidente del Comitato di Gestione del Parco dell’Appia Antica e della sezione romana di Italia Nostra.
L’evento - al quale parteciperanno il Presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, e il Presidente del Consiglio Provinciale, Adriano Labbucci - si svolge a dieci anni dalla scomparsa di Antonio Cederna e a cinquant’anni dalla pubblicazione del suo primo libro dal titolo “I vandali in casa” (Laterza), appena ristampato.
Il Premio Antonio Cederna - indetto dal Presidente della Provincia Gasbarra e dal Presidente del Consiglio Provinciale Labbucci - intende dare un riconoscimento alle personalità che si sono particolarmente distinte nell’ambito della difesa, tutela, salvaguardia e promozione dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio storico, archeologico, culturale ed artistico del nostro Paese e che hanno proseguito con il loro impegno civile il lavoro iniziato da Antonio Cederna.
Prima della premiazione, in occasione della riedizione del libro, si terrà, nella stessa Sala Di Liegro, alle ore 17,30, una conferenza dal titolo “I vandali in casa. Antonio Cederna e la difesa del territorio”, che sarà coordinata da Francesco Erbani, con la partecipazione di Vezio De Lucia, Paolo Desideri, Adriano La Regina e Vittorio Vidotto.Alla giornata partecipa l’attore Giuseppe Cederna che leggerà alcuni brani del libro.
Archeologo e giornalista, amministratore locale e parlamentare, urbanista e critico d’arte, Antonio Cederna è stato un profondo conoscitore e tutore intransigente del patrimonio ambientale, storico culturale, archeologico e paesaggistico del Paese e in particolare dell’area romana. Grazie a lui intere generazioni hanno imparato a conoscere e a sentire proprie le bellezze del territorio in cui vivevano.
Tra i padri nobili dell’ambientalismo italiano, Antonio Cederna è stato un assoluto e strenuo difensore della pianificazione urbanistica, ritenuta indispensabile per affermare le ragioni delle comunità locali rispetto agli egoismi delle speculazioni immobiliari.
Laureatosi all’Università di Pavia nel 1947, ha iniziato la sua attività come archeologo per dedicarsi successivamente all’attività giornalistica di denuncia sistematica di quanto metteva a rischio l’integrità ambientale e culturale del Paese.
Negli anni settanta è stato membro del Consiglio Superiore del Ministero del Lavori Pubblici. E’ stato deputato al Parlamento Italiano, dal 1987 al 1992, fornendo un fondamentale contributo per la definizione di alcune importanti disposizioni legislative: le norme per la Difesa del Suolo, per la prevenzione del dissesto idrogeologico, per la Tutela del territorio naturale, la legge per Roma Capitale. E’ stato anche consigliere comunale in Campidoglio, Presidente del Comitato di Gestione del Parco dell’Appia Antica e della sezione romana di Italia Nostra.
14 settembre, 2006
Questa mattina è stato inaugurato il nuovo Nido a Casal Monastero.
Questa mattina alle ore 10.00, dell’Assessore alle politiche educative Maria Coscia, dell’Assessore alle Periferie, Sviluppo Locale e Lavoro Dante Pomponi, del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna, il Presidente di Farmacap Arturo Salerni, e della vicepresidente Loredana Mezzabotta è stato inaugurato l’Asilo Nido Casetta Gianni, sito in viale Torre di Pratolungo. L’edificio, nato come scuola materna, è stato ristrutturato e riqualificato come asilo nido per rispondere alle esigenze del quartiere. Esso ospiterà 40 bambini, a cui vanno aggiunti altri 6, che verranno chiamati ampliando la capienza dei nidi del 15%, per un totale di 46 bambini.La struttura è stata realizzata in modo da poter offrire una mensa interna ed anche un ampio spazio all’aperto.
13 settembre, 2006
Linea Atac 308 e linea Sita 344 per le scuole
Al Presidente ATAC
Al Sindaco di Roma on.le Walter Veltroni
Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Oggetto: Linea Atac 308 e linea Sita 344 per le scuole.
Il Coordinamento AQ30 avanza considerazioni e relative proposte in merito alle due linee in oggetto.
308 – l’autobus nel percorso che va Monte Sacro a Casal Monastero è costretto sulla “bretella Nomentana”a superare il cavalcavia del GRA accanto a Torraccia. La proposta è quella far fare una fermata in modo tale che chi utilizza questa linea non è costretto per una sola fermata a prendere anche il 404. Questa soluzione renderebbe più appetibile l’uso di questa linea. Inoltre troppo spesso questo autobus salta le corse svilendo la politica ATAC e comunale del maggior utilizzo del mezzo pubblico.
344 – E da poco attiva questa linea specifica per i ragazzi che vanno a scuola. Per rendere ottimale il servizio sarebbe sufficiente aggiungere alla fermata di Torraccia di via Cappi una al centro della zona presso piazza Gaspare Ambrosini in modo da prendere più utenti possibile.
Duole dire, che nel caso di questa nuova linea, non sia stata data nessuna comunicazione alla nostra associazione che avrebbe potuto, come in altre occasioni, collaborato con le istituzioni a trovare soluzioni condivise.
Ringrazio come sempre per l’attenzione che vorrete porre alle nostre considerazioni e proposte.
Roma 13 settembre 2006 Il presidente
Roberto Chiappini
Inizia oggi il nuovo anno scolastico. Auguri a studenti e famiglie.
Comincia oggi, mercoledì 13 settembre, il nuovo anno scolastico per circa 380 mila studenti romani di ogni ordine e grado. L'anno si apre con un aumento notevole della presenza di stranieri, bambini diversamente abili e ragazzi nomadi. Oltre a gestire le 302 scuole comunali dell'infanzia (35.000 bambini), il Campidoglio fornisce servizi per la scuola: mense, trasporti, buoni per libri e materiale didattico, sostegno a scolari e studenti svantaggiati. Come è ormai consuetudine, anche quest'anno il Comune metterà in campo progetti e iniziative per la scuola in diversi campi: cultura, musica, scienza, conoscenza e scoperta, memoria storica. Ma la sfida prevalente del prossimo futuro sarà favorire, partendo dalla scuola, la formazione di una società multi-culturale pienamente integrata e rispettosa di tutti. Nel corso di quest'anno scolastico, che vedrà circa 26 mila studenti stranieri sui banchi della capitale, la Costituzione italiana sarà tradotta in otto lingue: francese, inglese, spagnolo, rumeno, polacco, arabo, cinese, albanese. La pubblicazione sarà distribuita in tutte le scuole. Novità significative anche sul fronte dei servizi: le linee di trasporto scolastico diventano 411 (15 in più, di cui 8 per i diversamente abili), per un totale di 14.800 bambini trasportati. Invariate le tariffe, ferme a cinque anni fa. La quota contributiva mensile è di 11,36 euro. Questa cifra verrà pagata dalle famiglie con reddito ISEE (Indice Situazione Economica Equivalente) superiore a 5.164,57 euro. Con più bambini della stessa famiglia che usano gli scuolabus, si versa la quota intera per un bambino e il 50% per gli altri. Esonerati i bambini appartenenti a famiglie con reddito ISEE inferiore ai 5.164,57 euro, quelli appartenenti a famiglie nomadi e alle famiglie assistite dai servizi sociali del Comune o della Provincia. Le mense: prosegue la sfida della qualità, avviata negli ultimi tre anni con l'introduzione di una serie di innovazioni, prima fra tutte l'uso prevalente di prodotti biologici. E le mense scolastiche romane sono divenute un esempio per tutta Europa: da ultimo, il Comune è stato invitato a Lione per raccontare come funzionano le nostre mense. Ecco cosa dev'essere rigorosamente biologico nelle mense scolastiche romane: pane e prodotti da forno, frutta e verdura fresca, piselli e spinaci surgelati (unici surgelati consentiti, oltre ai cuori di carciofo di cui però non si trova sul mercato la versione bio), cereali, olio extravergine, pasta e riso, gnocchi, legumi, uova, succhi di frutta e cioccolata. Per gli altri alimenti è richiesta la garanzia di assenza di OGM e, dove esistono, la DOP (Denominazione di Origine Protetta) o IGP (Indicazione Geografica Protetta), in particolare per la carne. Le banane devono provenire dal commercio equo-solidale. Altri fiori all'occhiello del sistema capitolino delle mense scolastiche: diete speciali (per bambini allergici – in particolare per i celiaci –, per i vegetariani e per motivi religiosi); lo spuntino di metà mattina, uguale per tutti e calibrato con il pranzo, che sostituisce la merenda portata da casa; tavoli rotondi al posto di quelli rettangolari (dove possibile) per favorire la convivialità tra bambini; partecipazione dei genitori al controllo, con verifica diretta dell'andamento del servizio mensa. Anche quest'anno, poi, le famiglie possono acquistare il kit scolastico a 19,90 euro nei negozi e nei supermercati che aderiscono all'iniziativa. Ecco cosa contiene il kit. Per le elementari: zaino, diario, astuccio a zip (con penna, matita, 12 colori e 12 pennarelli), gomma e temperino, 2 quaderni maxi a righe, 2 quaderni maxi a quadretti, 1 quaderno ad anelli, 2 evidenziatori o colla stick. Per le medie: zaino, diario, astuccio a bustina con penne e matite, 2 evidenziatori o colla stick , compasso, riga, 2 squadre, 2 quaderni maxi a righe, 2 quaderni maxi a quadretti. E ancora: per garantire il diritto allo studio, il Comune mette a disposizione delle famiglie con reddito sotto una soglia stabilita – reddito ISEE non superiore a 10.632,94 euro – buoni libro e borse di studio nelle scuole medie e superiori; per le elementari, borse di studio per ogni figlio frequentante; sempre per le elementari, libri di testo gratis per tutti (vedere www.comune.roma.it/dipscuola).
12 settembre, 2006
Handicap: al via sperimentazione per marchio qualità sociale
Handicap: al via sperimentazione per marchio qualità sociale |
La Giunta Gasbarra promuove uno studio per garantire un sistema di verifica della qualità “etica e sociale” dei prodotti e dei servizi erogati dagli enti e dalle imprese del territorio provinciale, che operano a favore dell’integrazione sociale, mediante la creazione del Marchio di Qualità AGH (Accessibilità Garantita Handicap). La documentazione dovrà essere inviata via e-mail all’indirizzo prob.handicap@provincia.roma.it. - a mezzo posta/ fax o consegnata a mano in Via delle Tre Cannelle 1/B - 00187 Roma - oppure al numero fax 06/67667356. Un campione di 75 strutture saranno scelte secondo l’ordine cronologico d’arrivo delle richieste che dovranno essere presentate, attraverso la compilazione e l'invio della scheda, allegata al disciplinare, entro e non oltre il 12 novembre 2006. L’amministrazione provinciale si riserva di istituire un apposito servizio interno con il compito di verificare il possesso ed il mantenimento - da parte delle organizzazioni - delle caratteristiche necessarie per l’acquisizione del diritto di uso del marchio. Per ulteriori informazioni si possono chiamare i numeri 06/67667472 - 06/67667396 |
sollecito risposta sulle verifiche di sovrintendenza sull’area dell’art.11 di San Basilio.
Spett.le Opus Progetto
alla cortese attenzione della Dr.ssa Angela Vecchione
e p.c. Al Sindaco di Roma on.le Walter Veltroni
e p.c. Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Oggetto: sollecito risposta sulle verifiche di sovrintendenza sull’area dell’art.11 di San Basilio.
In data 31 agosto c.a. il Coordinamento Associazioni del Quartiere 30 AQ30 ha inoltrato, tramite posta elettronica all’attenzione della Dr.ssa Angela Vecchione, una lettera che alleghiamo alla presente con la quale si chiedevano delucidazioni sull’esito e sui tempi di lavoro attinenti le verifiche della sovrintendenza sull’area in cui verrà costruita una parte consistente dell’ Art.11 di San Basilio. Tutto questo per dare informazione agli abitanti di questo parte territorio. Ci duole dire che ad oggi non abbiamo avuto nessun contatto verbale e men che meno nessun riscontro alla succitata mail.
Speriamo si tratti di un semplice contrattempo e restiamo in attesa di in Vs. cortese riscontro.
All.1
Roma 12 settembre 2006 Distinti saluti
dammil5.blogspot.com Il presidente
Roberto Chiappini
alla cortese attenzione della Dr.ssa Angela Vecchione
e p.c. Al Sindaco di Roma on.le Walter Veltroni
e p.c. Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Oggetto: sollecito risposta sulle verifiche di sovrintendenza sull’area dell’art.11 di San Basilio.
In data 31 agosto c.a. il Coordinamento Associazioni del Quartiere 30 AQ30 ha inoltrato, tramite posta elettronica all’attenzione della Dr.ssa Angela Vecchione, una lettera che alleghiamo alla presente con la quale si chiedevano delucidazioni sull’esito e sui tempi di lavoro attinenti le verifiche della sovrintendenza sull’area in cui verrà costruita una parte consistente dell’ Art.11 di San Basilio. Tutto questo per dare informazione agli abitanti di questo parte territorio. Ci duole dire che ad oggi non abbiamo avuto nessun contatto verbale e men che meno nessun riscontro alla succitata mail.
Speriamo si tratti di un semplice contrattempo e restiamo in attesa di in Vs. cortese riscontro.
All.1
Roma 12 settembre 2006 Distinti saluti
dammil5.blogspot.com Il presidente
Roberto Chiappini
Questa è la prova visiva che Giulio e Ruslana si sono sposati!!!
Questa è la prova!!! Ieri 11 settembre 2006 alle ore 17,18 preso il Municipio del Comune di Genzano alla presenza del Sindaco e del Presidente del Municipio Roma V, Giulio e Ruslana si sono sposati!!! Augurissimi!!!!!!!!!!!!
11 settembre, 2006
Giulio e Ruslana Oggi Sposi!!!
10 settembre, 2006
La Notte Bianca: un grande successo per la cultura (e per l'ecomonia)
La Notte Bianca 2006 ha portato nelle strade di Roma circa 2.500.000 di persone (secondo la ricerca commissionata dalla Camera di Commercio) e ha generato un fatturato di 94 milioni di euro per un giro d'affari complessivo di 131, di cui 24 destinati a incrementare il gettito fiscale per lo Stato. La notte romana, arrivata alla quarta edizione, si è ormai affermata non solo come il più grande evento culturale italiano, capace di scatenare un consumo culturale senza precedenti e di dare impareggiabili suggestioni di magia, di eleganza, di colori, di emozioni, ma anche come uno staordinario volano per l'economia della città. Roma è stata pacificamente invasa dai suoi cittadini e da centinaia di migliaia di turisti, molti dei quali venuti apposta per la Notte Bianca, che hanno assistito a oltre 400 spettacoli disseminati per tutta la città, hanno riempito i Musei e si sono emozionati per la folgorante bellezza della città viva e illuminata . L'incremento di prenotazioni per gli alberghi e i bed & breakfast è stato rispettivamente di +15 e +20% rispetto al 2005; i consumi nei pubblici esercizi sono aumentati del 40% circa. L'investimento sulla cultura, oltre che come valore in sé, si è confermato, se ci fosse ancora bisogno di una conferma, come un a degli strumenti fondamentali per creare ricchezza in Italia.
Oggi è stata innaugurata la libreria "APERTAMENTE a Torraccia
09 settembre, 2006
Nuovo Nido in convenzione in "Quinta" a Casal Monastero
Giovedì 14 Settembre c.a alle ore 10.00, alla presenza del Sindaco di Roma Walter Veltroni, dell’Assessore alle politiche educative Maria Coscia, dell’Assessore alle Periferie, Sviluppo Locale e Lavoro Dante Pomponi, del Presidente del V Municipio Ivano Caradonna, il Presidente di Farmacap Arturo Salerni, si terrà l’inaugurazione dell’ Asilo Nido Casetta Gianni, sito in viale Torre di Pratolungo. L’edificio, nato come scuola materna, è stato ristrutturato e riqualificato come asilo nido per rispondere alle esigenze del quartiere. Esso ospiterà 40 bambini, a cui vanno aggiunti altri 6, che verranno chiamati ampliando la capienza dei nidi del 15%, per un totale di 46 bambini.La struttura è stata realizzata in modo da poter offrire una mensa interna ed anche un ampio spazio all’aperto.
"Cinema": Festa internazionale di Roma
La Fondazione Musica per Roma presenta "Cinema "Festa internazionale di Roma, che proporrà anteprime e incontri con star del panorama cinematografico mondiale. Attori e registi di fama internazionale accanto ai protagonisti del nuovo cinema di tutto il mondo, una giuria composta dagli spettatori, un festival nel festival dedicato a giovani e giovanissimi, e pensato per i protagonisti dell'industria internazionale dell'audiovisivo. Un grande evento metropolitano di altissima qualità che partendo dall'Auditorium Parco della Musica, cuore dell'intera manifestazione, coinvolgerà tutta la città: una grande festa per chi ama il cinema, per chi lo fa, per chi lo racconta e per chi lo vuole vivere in un clima disteso e gioioso. Per l'occasione verrà realizzato, nello spazio antistante l'Auditorium, il Villaggio del Cinema che ospiterà biglietterie e infopoint e che fornirà ogni indicazione relativa ai programmi delle proiezioni e all'acquisto dei tagliandi d'ingresso e dove sarà inoltre possibile trovare spazi per la ristorazione e tanti altri servizi per il pubblico.
Per tutte le novità e le informazioni relative alla Festa del Cinema collegati al sito: www.romacinemafest.org
Per tutte le novità e le informazioni relative alla Festa del Cinema collegati al sito: www.romacinemafest.org
Notte bianca anche nel Quartiere XXX
Teatro: “Una notte bianca in cortile…”
Sabato 9 settembre '06
V° Municipio: San Cleto - Teatro Ygramul via N.M. Nicolai, 14
Ore 16,30: Teatriinmovimento – parata spettacolo Uccelli rapsodici - partenza in Via Recanati, arrivo al Teatro Ygramul - Via N.M. Nicolai, 14
Ore 18,00: GRUPPO Taiko TAMBURI GIAPPONESI – Taiko no koe
Ore 18,15: YGRAMUL LE MILLEMOLTE – Racconti dell’antica foresta
Ore 19,15: RESIDUI TEATRO – Racconti dal Mondo
Ore 20,30: IL NAUFRAGAMEDOLCE – Pane e Olio
Ore 21,30: Cena
Ore 22,30: IL NAUFRAGAMEDOLCE – I fili di Penelope
Ore 23,00: ENDAXI – FourForTu
Ore 24,00: TEATRO YGRAMUL – Versi tribellini
Sabato 9 settembre '06
V° Municipio: San Cleto - Teatro Ygramul via N.M. Nicolai, 14
Ore 16,30: Teatriinmovimento – parata spettacolo Uccelli rapsodici - partenza in Via Recanati, arrivo al Teatro Ygramul - Via N.M. Nicolai, 14
Ore 18,00: GRUPPO Taiko TAMBURI GIAPPONESI – Taiko no koe
Ore 18,15: YGRAMUL LE MILLEMOLTE – Racconti dell’antica foresta
Ore 19,15: RESIDUI TEATRO – Racconti dal Mondo
Ore 20,30: IL NAUFRAGAMEDOLCE – Pane e Olio
Ore 21,30: Cena
Ore 22,30: IL NAUFRAGAMEDOLCE – I fili di Penelope
Ore 23,00: ENDAXI – FourForTu
Ore 24,00: TEATRO YGRAMUL – Versi tribellini
E le stelle stanno a guardare... la bianca supernotte romana
Cinque percorsi tematici (Meraviglia, Poesia, Mistero, Festa, Gioco). Sette zone della città coinvolte tra centro e periferia (centro storico, Gianicolo-Trastevere-Villa Pamphilj, Villa Borghese-Flaminio-Nomentana, Testaccio-Ostiense-Garbatella, Eur e Laurentino, Tuscolana-Casilina-Cinecittà-Tor Bella Monaca, San Lorenzo-Pigneto). Oltre 400 appuntamenti tra spettacoli, incontri, concerti, performance pubbliche. Sono le cifre salienti della Notte Bianca, quarta edizione, dalle 21 di sabato 9 settembre alle ore piccole del mattino successivo, con preludio e 'shopping day' la sera di venerdì 8. Presentato in Campidoglio il programma definitivo assieme alle misure di sicurezza, viabilità e potenziamento del trasporto pubblico adottate per la notte più lunga dell'anno. Ecco dunque qualche altra cifra significativa: più di 1.000 artisti chiamati a riempire la notte con la loro presenza. 28 ore totali di spettacoli. Oltre 140 'luoghi deputati' – 34 gallerie d'arte, 50 musei e siti archeologici, 20 teatri, 24 librerie, 15 biblioteche – che si aggiungono al numero imprecisabile dei palcoscenici più o meno estemporanei – strade, vicoli, piazze, ville e parchi, accademie e istituti di cultura, associazioni, sale cine, chiese, centri sportivi, negozi, ristoranti e locali pubblici… – . Come nella passate edizioni, la Notte Bianca si aprirà e chiuderà nel segno della musica: ad aprire le danze (in senso letterale) saranno Roberto Bolle e Alessandra Ferri, che interpreteranno scene da "Romeo e Giulietta" in piazza del Campidoglio alle 21. E l'alba del 10 sarà salutata da tre 'concerti dell'aurora': sul Campidoglio, alle 5 del mattino, i "Sentieri Selvaggi" eseguiranno brani di Philip Glass, Ludovico Einaudi, Del Corno e Bryars; sulla terrazza del Gianicolo alle 6, rassegna di colonne sonore per pianoforte e canto; dulcis in fundo, sempre alle 6 ma sulla terrazza del Pincio, Vinicio Capossela con la sua band. Tra i due estremi, di tutto (ma veramente di tutto): dalle sardine in volo al ballo sotto la cascata, dalle letture poetiche negli antichi palazzi a piazza Capranica trasformata in salone di bellezza all'aperto, dai fuochi d'artificio sull'acqua all'arpa più grande del mondo, da Vivaldi a Miles Davis passando per Mozart; da Don Chisciotte che a Cinecittà Due fa la guerra ai mulini a vento, a Topolino che si aggira per le sale della Casina di Raffaello… Un diluvio di luci, suoni, colori, atmosfere. Un kolossal hi-tech in cui trionfano gli accostamenti impossibili e, come si diceva nel Seicento, "lo strano e il maraviglioso". Meravigliosa, senza dubbio, la traversata notturna gratuita sul Tevere, dalle 21,30 alle 6 del mattino, su quattro motonavi della compagnia Ponte Sant'Angelo. Menù vario e abbondante per i giovani: ci sono i rave, la notte universitaria alla Sapienza, ETNOtte alla Stazione Ostiense, i punti Informagiovani aperti, le otto discoteche mobili di "aBUSamyPLAY" (su mezzi Trambus in partenza ogni quarto d'ora dalle Terme di Caracalla, dalle 22,30 fino almeno alle 4 del mattino). Giochi e meraviglie, parate e funamboli, favole e incantesimi, fattorie didattiche e teatro, gialli da risolvere e reportage da scrivere per i bambini. Ma non mancheranno suggestioni intime e poetiche, come non mancheranno i momenti di riflessione. Sarà anche, infatti, la Notte della Solidarietà: raccolte di fondi per regalare computer ai bambini malati negli ospedali; distribuzione di cibo, coperte, vestiti e assistenza sanitaria agli emarginati della Stazione Termini, e in via Cassia 472 una cena organizzata per gli ospiti del centro di accoglienza; stand in tutta la città con le iniziative delle istituzioni e delle associazioni, da Amnesty all'Unicef (in via Palestro 68 la notte bianca dedicata ai bambini) alla cooperativa "Made in Jail" di Rebibbia; cene per senza fissa dimora e anziani soli, come quella organizzata dalla Comunità S.Egidio in Largo Magna Grecia; i volontari del RES (il Registro cittadino della Solidarietà) che ne racconteranno l'attività e raccoglieranno adesioni, nel loro stand a piazza Bocca della Verità, piazza che ospiterà anche il villaggio della Fondazione 'Dopo di noi', con la serata evento 'una notte insuperABILE' dedicata alla informazione sul tema delle disabilità. Anche il Telefono Azzurro , l'associazione che da 19 anni si occupa della tutela dei diritti dell'infanzia, partecipa alla Notte Bianca. Lo fa con due stand, uno in Largo Goldoni e l'altro in piazza Euclide, dove, dalle 15,30 a mezzanotte e mezza operatori e testimonial informeranno il pubblico sulle attività dell'Associazione, raccogliendo fondi. Ma torniamo ai numeri, veramente eccezionali anche per quello che riguarda la sicurezza, di questa notte: visto che tra ampiezza del programma e interesse già nell'aria (il solo sito della manifestazione, vedi qui sotto, conta già oltre centomila visitatori in circa novanta giorni), si prevede la partecipazione di due milioni di persone, per garantire ai nottambuli dell'8 e del 9 settembre tranquillità e sicurezza, saranno sul campo almeno 2.000 uomini tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza; 1.000 agenti della Polizia Municipale; 400 vigili del fuoco; almeno 400 volontari della Protezione Civile; 110 ambulanze (35 in più rispetto alla media quotidiana). Il tutto sarà coordinato da un'apposita sala operativa interforze presso la Questura. La Notte Bianca è ideata e realizzata dal Comune e dalla Camera di Commercio di Roma, in collaborazione col Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Regione Lazio e le Banche Tesoriere del Comune di Roma (BNL, Banca di Roma, Monte dei Paschi di Siena) e con il sostegno di Eni-Italgas e 3 Italia. Organizzazione e produzione sono di Zètema Progetto Cultura. Per sapere tutto della prossima Notte Bianca, consultare www.lanottebianca.it (sito in quattro lingue). Per creare un proprio itinerario personalizzato, utilizzare lo speciale sistema a mappe offerto su www.visual.paginegialle.it. Da lunedì 4 settembre, infine, presso tutti i Punti Informativi Turistici (PIT) e nei musei comunali (oltre che nei luoghi che ospiteranno eventi e spettacoli) sarà in distribuzione una guida con il programma completo e dettagliato. Per quanto riguarda i trasporti, come muoversi con i trasporti pubblici, gli orari e le linee speciali, rimandiamo al piano straordinario per i trasporti pubblici, consultabile in linea.Per parte nostra, pubblichiamo in allegato il programma articolato nei cinque percorsi tematici: è già un buon riferimento per prepararsi all'unica Notte dell'anno (anzi, alle due Notti) in cui è consigliabile passare la notte in bianco...
08 settembre, 2006
8 SETTEMBRE: NAPOLITANO DEPONE CORONA A PORTA SAN PAOLO
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto oggi una corona di alloro a Porta San Paolo a Roma, sul luogo dove l'8 settembre 1943 militari e civili dettero vita al primo episodio della Resistenza contro i fascisti e i nazisti. Il Capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa Arturo Parisi, dal sindaco di Roma Walter Veltroni e dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, ha deposto successivamente una seconda corona nell'adiacente parco della Resistenza.
Promemoria - 8 Settembre 1943, l'armistizio
8 settembre 1943, una data fatidica per l'Italia. La data dell'annuncio dell'armistizio con gli Alleati e della fine dell'alleanza militare con la Germania, ma anche la data della dissoluzione dell'esercito italiano e della cattura di centinaia di migliaia di militari, a causa della mancanza di precise disposizioni da parte dei Comandi militari. La data dei primi episodi di Resistenza contro i tedeschi (a Roma, a Cefalonia, a Corfù, in Corsica, nell'isola di Lero), ma anche la data della frettolosa fuga del Re e dei membri del governo Badoglio a Brindisi (senza un piano di emergenza e senza disposizioni ai militari), che però servì ad assicurare la continuità dello Stato italiano nelle regioni liberate del Sud. C'è chi, come Galli Della Loggia, a proposito dell'8 settembre, ha parlato di "Morte della Patria", e chi, come il presidente Ciampi, ha replicato che quel giorno è morta una certa idea di Patria, quella fascista, e ne è nata un'altra, quella democratica.
8 settembre 1943 Cronologia Il capo del Governo Badoglio invia al quartier generale alleato ad Algeri un messaggio in cui informa Einsenhover di non poter annunciare l'armistizio a causa della consistente presenza di truppe tedesche nei dintorni della capitale e sconsiglia l'invio della divisione aviotrasportata data l'impossibilità italiana di fornire il carburante e i mezzi necessari ai reparti sbarcati. Eisenhower respinge la richiesta di ritardare l'annuncio e minaccia pesanti ritorsioni in caso contrario; anzi, alle 16.30 radio New York anticipa la notizia della firma dell'armistizio con l'Italia. Poco dopo il re, Badoglio, Guariglia, Acquarone, Carboni e i ministri della guerra, della marina e dell'areonautica si riuniscono al Quirinale, dove arriva la notizia dell'annuncio dell'armistizio dato dagli americani. Al nord reparti tedeschi comandati da Erwin Rommel iniziano i rastrellamenti dei soldati italiani e l'occupazione dei punti strategici, in particolare impianti industriali e vie di comunicazione.Alle 19.45 Badoglio con un messaggio alla radio rende nota agli italiani la notizia dell’armistizio, firmato segretamente il 3 settembre a Cassibile, in Sicilia, dal plenipotenziario italiano generale Castellani e dal generale americano Smith. L'Italia precipita nel caos. Il Re Vittorio Emanuele III e Badoglio lasciano Roma e, a bordo di una nave da guerra, da Pescara raggiungono Brindisi, nella zona già occupata dagli Alleati. L’esercito, lasciato senza ordini precisi, quasi ovunque si dissolve. I tedeschi, che nei giorni precedenti avevano fatto affluire rinforzi dal Brennero, avviano immediatamente l'operazione Achse, che attua le disposizioni a suo tempo predisposte in tale eventualità, e occupano di fatto la penisola italiana, disarmando e catturando centinaia di migliaia di militari italiani, in Italia, in Grecia, in Albania, in Jugoslavia e sugli altri fronti, avviandoli alla prigionia in Germania. Solo la flotta navale, ad eccezione della corrazzata Roma affondata dai tedeschi, riesce a sottrarsi alle mire tedesche e a consegnarsi agli alleati nell'isola di Malta. Per l’esercito italiano l’annuncio dell’armistizio è uno sfacelo: 60.000 fra morti e dispersi, oltre 700mila soldati internati in Germania; fra i superstiti, molti fuggono verso casa, molti danno vita a bande partigiane che animeranno la Resistenza. Gli antifascisti danno vita al Comitato di liberazione nazionale, chiamando il popolo “alla lotta e alla resistenza”.
La notizia dell’armistizio era stata tenuta segreta proprio per scongiurare la reazione dei tedeschi, in vista del progettato aviosbarco di truppe anglo-americane a Roma. L’operazione, troppo rischiosa, viene però annullata. Nella capitale, in particolare nel quartiere di Porta San Paolo, esercito e popolazione insieme riescono a fermare l'avanzata del maresciallo Kesselring. Durante la notte le divisioni Granatieri, Ariete e Piave fermano i tedeschi intorno a Roma. Incominciano le operazioni di sbarco della V armata americana nel golfo di Salerno, dove sono schierate le forze tedesche comandate dal generale von Vietinghoff. Gli inglesi sbarcano a Taranto.
Quella notte Vittorio Emanuele III, Badoglio e i generali abbandonano Roma e fuggono a Pescara, da dove la Marina li porterà a Brindisi sotto protezione alleata.
8 settembre 1943 Cronologia Il capo del Governo Badoglio invia al quartier generale alleato ad Algeri un messaggio in cui informa Einsenhover di non poter annunciare l'armistizio a causa della consistente presenza di truppe tedesche nei dintorni della capitale e sconsiglia l'invio della divisione aviotrasportata data l'impossibilità italiana di fornire il carburante e i mezzi necessari ai reparti sbarcati. Eisenhower respinge la richiesta di ritardare l'annuncio e minaccia pesanti ritorsioni in caso contrario; anzi, alle 16.30 radio New York anticipa la notizia della firma dell'armistizio con l'Italia. Poco dopo il re, Badoglio, Guariglia, Acquarone, Carboni e i ministri della guerra, della marina e dell'areonautica si riuniscono al Quirinale, dove arriva la notizia dell'annuncio dell'armistizio dato dagli americani. Al nord reparti tedeschi comandati da Erwin Rommel iniziano i rastrellamenti dei soldati italiani e l'occupazione dei punti strategici, in particolare impianti industriali e vie di comunicazione.Alle 19.45 Badoglio con un messaggio alla radio rende nota agli italiani la notizia dell’armistizio, firmato segretamente il 3 settembre a Cassibile, in Sicilia, dal plenipotenziario italiano generale Castellani e dal generale americano Smith. L'Italia precipita nel caos. Il Re Vittorio Emanuele III e Badoglio lasciano Roma e, a bordo di una nave da guerra, da Pescara raggiungono Brindisi, nella zona già occupata dagli Alleati. L’esercito, lasciato senza ordini precisi, quasi ovunque si dissolve. I tedeschi, che nei giorni precedenti avevano fatto affluire rinforzi dal Brennero, avviano immediatamente l'operazione Achse, che attua le disposizioni a suo tempo predisposte in tale eventualità, e occupano di fatto la penisola italiana, disarmando e catturando centinaia di migliaia di militari italiani, in Italia, in Grecia, in Albania, in Jugoslavia e sugli altri fronti, avviandoli alla prigionia in Germania. Solo la flotta navale, ad eccezione della corrazzata Roma affondata dai tedeschi, riesce a sottrarsi alle mire tedesche e a consegnarsi agli alleati nell'isola di Malta. Per l’esercito italiano l’annuncio dell’armistizio è uno sfacelo: 60.000 fra morti e dispersi, oltre 700mila soldati internati in Germania; fra i superstiti, molti fuggono verso casa, molti danno vita a bande partigiane che animeranno la Resistenza. Gli antifascisti danno vita al Comitato di liberazione nazionale, chiamando il popolo “alla lotta e alla resistenza”.
La notizia dell’armistizio era stata tenuta segreta proprio per scongiurare la reazione dei tedeschi, in vista del progettato aviosbarco di truppe anglo-americane a Roma. L’operazione, troppo rischiosa, viene però annullata. Nella capitale, in particolare nel quartiere di Porta San Paolo, esercito e popolazione insieme riescono a fermare l'avanzata del maresciallo Kesselring. Durante la notte le divisioni Granatieri, Ariete e Piave fermano i tedeschi intorno a Roma. Incominciano le operazioni di sbarco della V armata americana nel golfo di Salerno, dove sono schierate le forze tedesche comandate dal generale von Vietinghoff. Gli inglesi sbarcano a Taranto.
Quella notte Vittorio Emanuele III, Badoglio e i generali abbandonano Roma e fuggono a Pescara, da dove la Marina li porterà a Brindisi sotto protezione alleata.
06 settembre, 2006
Situazione piazze a Torraccia e Casal Monastero
Municipio Roma V
Gentile AQ30,
In merito all'email inviataci per la situazione delle piazze di Torraccia e di Casal Monastero, la Presidenza si è attivata presso gli organi di competenza, il Servizio Giardini, sottolineando la presenza dei problemi che ci ha indicato e chiedendo un intervento.
Nel ringraziarLa per la Sua Fattiva collaborazione Le invio i miei più cordiali saluti
Antonietta Donatelli
Uff. Stampa Presidente Caradonna
Gentile AQ30,
In merito all'email inviataci per la situazione delle piazze di Torraccia e di Casal Monastero, la Presidenza si è attivata presso gli organi di competenza, il Servizio Giardini, sottolineando la presenza dei problemi che ci ha indicato e chiedendo un intervento.
Nel ringraziarLa per la Sua Fattiva collaborazione Le invio i miei più cordiali saluti
Antonietta Donatelli
Uff. Stampa Presidente Caradonna
05 settembre, 2006
Il Centro Anziani di San Basilio riprende a vivere!
La prima struttura di centro anziani nata a Roma agli inizi degli anni ’70 con a sindaco di Roma Luigi Petroselli riprende vivere!
Giovedì 7 settembre, alla presenza del Presidente Caradonna, verrà inaugurato il nuovo Centro Anziani di San Basilio ricostruito completamento dopo che, quasi un anno fa all’atto della sua ristrutturazione, era stato trovato amianto nelle pareti.
Questo ha comportato il completo abbattimento della struttura, la bonifica e la ricostruzione dello stesso con un impegno di spesa di quasi 500 mila euro.
Consegnata l’opera dall’impresa di costruzioni il Municipio si è impegnato a costruire una pista da ballo nell’adiacente gradino impegnando in tal senso 150.000 euro.
Giovedì 7 settembre, alla presenza del Presidente Caradonna, verrà inaugurato il nuovo Centro Anziani di San Basilio ricostruito completamento dopo che, quasi un anno fa all’atto della sua ristrutturazione, era stato trovato amianto nelle pareti.
Questo ha comportato il completo abbattimento della struttura, la bonifica e la ricostruzione dello stesso con un impegno di spesa di quasi 500 mila euro.
Consegnata l’opera dall’impresa di costruzioni il Municipio si è impegnato a costruire una pista da ballo nell’adiacente gradino impegnando in tal senso 150.000 euro.
04 settembre, 2006
Auto incendiata a Torraccia
Torraccia: esigenza di derattizzazione.
Al Presidente dell'AMA dott. Massimo Tabacchiera
Al Sindaco di Roma On.le Walter Veltroni
Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Torraccia: esigenza di derattizzazione.
Anche se Torraccia è un insediamento urbano di recente costruzione gli abitanti si trovano ad imbattersi con il problema ratti.
L’ultimo fatto in ordine temporale è avvenuto questa mattina con un ratto che, alle 8 del mattina con un cospicuo numero di clienti all’interno di un bar, è entrato indisturbato nell’esercizio commerciale.
Il fatto con tanta gente e con il tanto relativo rumore il ratto è entrato nel negozio da il senso di come il problema si sta ingigantendo.
Con l presente il Coordinamento AQ30 chiede un intervento di derattizzazione. Restiamo a Vs. disposizione per eventuali ulteriori precisazioni.
Roma 4 settembre 2006 Distinti saluti
Il presidente
Coordinamento Associazioni
Quartiere 30 - AQ30
Roberto Chiappini
Al Sindaco di Roma On.le Walter Veltroni
Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Torraccia: esigenza di derattizzazione.
Anche se Torraccia è un insediamento urbano di recente costruzione gli abitanti si trovano ad imbattersi con il problema ratti.
L’ultimo fatto in ordine temporale è avvenuto questa mattina con un ratto che, alle 8 del mattina con un cospicuo numero di clienti all’interno di un bar, è entrato indisturbato nell’esercizio commerciale.
Il fatto con tanta gente e con il tanto relativo rumore il ratto è entrato nel negozio da il senso di come il problema si sta ingigantendo.
Con l presente il Coordinamento AQ30 chiede un intervento di derattizzazione. Restiamo a Vs. disposizione per eventuali ulteriori precisazioni.
Roma 4 settembre 2006 Distinti saluti
Il presidente
Coordinamento Associazioni
Quartiere 30 - AQ30
Roberto Chiappini
03 settembre, 2006
La scoperta dell’alba
La scoperta dell’alba, in sintesi
Giovanni Astengo, poco più di quarant'anni, lavora all'Archivio di Stato, dove cataloga le vite quotidiane eppure straordinarie racchiuse nei diari di persone come tante. Ha una moglie in carriera e due figli amatissimi: Lorenzo, ventenne entusiasta e generoso, e la dolce Stella, una bambina down. E c'è una ferita non rimarginata nel suo passato: una domenica mattina, quando lui aveva tredici anni, suo padre è scomparso per sempre, senza un perché. In un'alba d'agosto, un'alba "semplice, banale, senza guizzi né significati", Giovanni prova l'impulso di tornare nel casale di campagna della sua famiglia, il luogo della felicità perduta, abbandonato da decenni. Dentro c'è un telefono di bachelite. Quel vecchio oggetto dimenticato diventa lo strumento grazie al quale Giovanni riesce ad aprire un varco nella barriera del tempo per fare luce sul mistero che ha segnato la sua esistenza. Il primo romanzo di Walter Veltroni racconta la forza e lo strazio dei sentimenti; è un'imprevedibile indagine, un viaggio nella trama dei nostri giorni, intrecciata con le notizie che filtrano dai giornali e dalla televisione, e una dolorosa immersione nella storia insanguinata degli anni di piombo; è un'appassionata dichiarazione d'amore e di fede nel potere unico della letteratura e dell'invenzione fantastica: il potere di svelare il senso nascosto delle cose, e di regalarci un'impossibile consolazione.
Descrizione
Vivere molte vite, migliaia di vite, storie piccole nella grande storia dell’umanità. E’ il senso che dà al proprio lavoro di archivista Giovanni Astengo, l’uomo che leggendo e catalogando i diari delle persone che lo circondano all’Archivio di Stato cerca conforto e risposte alla propria esistenza. Un uomo che vive con una moglie assente, un figlio ventenne solitario e un’altra figlia, Stella, che è una bambina down. Lorenzo, il figlio, è appassionato di basket e di Italo Calvino ed è protettivo con la sorella tanto che un’estate la porta in vacanza con sé negli Stati Uniti. E’ un’estate caldissima, la moglie sta lontano, in una beauty farm, e a Giovanni sorge un bisogno irresistibile di tornare nella casa delle sue estati di quand’era bambino, quando sua madre era in vita e suo padre non era ancora scappato e scomparso chissà dove. Così il protagonista torna in quella casa di campagna, rivede l’albero dove lo zio Giorgio gli misurava l’altezza segnandola sul legno, ritrova le stanze, i libri e gli odori in quegli spazi decadenti, malridotti ma maestosi nel loro silenzio. E lì c’è un vecchio telefono di bachelite nera con il quale Giovanni compone per gioco il numero della sua casa di trent’anni prima. Da questo punto il romanzo di Veltroni prende il volo. Inizia per il protagonista la scoperta dell’alba, delle proprie origini, delle risposte più lontane e rimosse nel tempo della famiglia scomparsa. Un’alba speciale che giunge in un giorno speciale a ritroso nel tempo, negli anni ’70, quel 13 marzo del ’77 quando suo padre era andato via. Riemergono così le storie della famiglia Astengo e, attraverso quelle, uno spaccato dell’Italia degli anni di piombo, del terrorismo, delle battaglie di piazza tra la polizia e gli autonomi, dei brigatisti.Un romanzo lieve ma toccante, nel quale Walter Vetroni, dopo quelle di politico, giornalista e sindaco di Roma, svela le sue doti di narratore contemporaneo dalla scrittura leggera ma non banale, con uno stile che ricorda un po’ Baricco e un po’ Veronesi e una prosa che scorre veloce e amabile come una canzone di Luigi Tenco.
Giovanni Astengo, poco più di quarant'anni, lavora all'Archivio di Stato, dove cataloga le vite quotidiane eppure straordinarie racchiuse nei diari di persone come tante. Ha una moglie in carriera e due figli amatissimi: Lorenzo, ventenne entusiasta e generoso, e la dolce Stella, una bambina down. E c'è una ferita non rimarginata nel suo passato: una domenica mattina, quando lui aveva tredici anni, suo padre è scomparso per sempre, senza un perché. In un'alba d'agosto, un'alba "semplice, banale, senza guizzi né significati", Giovanni prova l'impulso di tornare nel casale di campagna della sua famiglia, il luogo della felicità perduta, abbandonato da decenni. Dentro c'è un telefono di bachelite. Quel vecchio oggetto dimenticato diventa lo strumento grazie al quale Giovanni riesce ad aprire un varco nella barriera del tempo per fare luce sul mistero che ha segnato la sua esistenza. Il primo romanzo di Walter Veltroni racconta la forza e lo strazio dei sentimenti; è un'imprevedibile indagine, un viaggio nella trama dei nostri giorni, intrecciata con le notizie che filtrano dai giornali e dalla televisione, e una dolorosa immersione nella storia insanguinata degli anni di piombo; è un'appassionata dichiarazione d'amore e di fede nel potere unico della letteratura e dell'invenzione fantastica: il potere di svelare il senso nascosto delle cose, e di regalarci un'impossibile consolazione.
Descrizione
Vivere molte vite, migliaia di vite, storie piccole nella grande storia dell’umanità. E’ il senso che dà al proprio lavoro di archivista Giovanni Astengo, l’uomo che leggendo e catalogando i diari delle persone che lo circondano all’Archivio di Stato cerca conforto e risposte alla propria esistenza. Un uomo che vive con una moglie assente, un figlio ventenne solitario e un’altra figlia, Stella, che è una bambina down. Lorenzo, il figlio, è appassionato di basket e di Italo Calvino ed è protettivo con la sorella tanto che un’estate la porta in vacanza con sé negli Stati Uniti. E’ un’estate caldissima, la moglie sta lontano, in una beauty farm, e a Giovanni sorge un bisogno irresistibile di tornare nella casa delle sue estati di quand’era bambino, quando sua madre era in vita e suo padre non era ancora scappato e scomparso chissà dove. Così il protagonista torna in quella casa di campagna, rivede l’albero dove lo zio Giorgio gli misurava l’altezza segnandola sul legno, ritrova le stanze, i libri e gli odori in quegli spazi decadenti, malridotti ma maestosi nel loro silenzio. E lì c’è un vecchio telefono di bachelite nera con il quale Giovanni compone per gioco il numero della sua casa di trent’anni prima. Da questo punto il romanzo di Veltroni prende il volo. Inizia per il protagonista la scoperta dell’alba, delle proprie origini, delle risposte più lontane e rimosse nel tempo della famiglia scomparsa. Un’alba speciale che giunge in un giorno speciale a ritroso nel tempo, negli anni ’70, quel 13 marzo del ’77 quando suo padre era andato via. Riemergono così le storie della famiglia Astengo e, attraverso quelle, uno spaccato dell’Italia degli anni di piombo, del terrorismo, delle battaglie di piazza tra la polizia e gli autonomi, dei brigatisti.Un romanzo lieve ma toccante, nel quale Walter Vetroni, dopo quelle di politico, giornalista e sindaco di Roma, svela le sue doti di narratore contemporaneo dalla scrittura leggera ma non banale, con uno stile che ricorda un po’ Baricco e un po’ Veronesi e una prosa che scorre veloce e amabile come una canzone di Luigi Tenco.
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