18 novembre, 2011

PROMEMORIA 18 novembre 1940 Hitler e Mussolini discutono la disastrosa invasione greca.i discutono


Seconda guerra mondiale: il capo della Germania Nazista Adolf Hitler e il ministro degli esteri Italiano Galeazzo Ciano, si incontrano per discutere la disastrosa invasione della Grecia voluta da Benito Mussolini
L'inattività alla frontiera bulgara permise al Comando Supremo greco di trasferire la maggior parte delle proprie truppe verso il fronte albanese. Il 14 di novembre il Generale Alexandros Papagos, forte di una superiorità di 250.000 uomini contro circa 150.000 italiani, lanciò la sua controffensiva.[23] L'attacco, portato in direzione di Coriza, sfondò le difese italiane il 17, la stessa Coriza cadde il 22. Il Comando Italiano, conscio della gravità della situazione, ordinò alle proprie truppe di ripiegare e attestarsi lungo una nuova linea difensiva. La manovra aveva lo scopo di accorciare sensibilmente il fronte per permettere di raggruppare i pochi reparti disponibili in modo da cercare di contenere l'offensiva ellenica.
In questo frangente Mussolini pronunciò la frase:
« Dissi che avremmo spezzato le reni al Negus. Ora, con la stessa certezza assoluta, ripeto assoluta, vi dico che spezzeremo le reni alla Grecia. »
(Benito Mussolini, 18 novembre 1940)
Il 4 dicembre il generale Soddu nel corso di una telefonata con il generale Guzzoni, dichiarandosi pessimista sulle possibilità italiane di contenere l'offensiva ellenica, prospettò una soluzione politica per la guerra in corso, Mussolini interpretò le parole come la richiesta della firma di un armistizio con la Grecia. Nell'occasione il duce dichiarò ai suoi collaboratori:
« Piuttosto che chiedere l'armistizio alla Grecia è preferibile partire tutti per l'Albania e farci uccidere sul posto »
(Benito Mussolini
I Greci avanzarono in Epiro, e dopo duri combattimenti catturarono il porto di Santi Quaranta, seguito dalle cittadine di Pogradec, Argirocastro e Himara alla vigilia di Natale, occupando praticamente l'intera area meridionale dell'Albania. L'esercito ellenico, di lì a poco, riuscì anche ad impadronirsi del passo di Klisura di grande importanza strategica.
Tuttavia i Greci non furono in grado di sfondare verso Berat, mentre la loro offensiva portata in direzione di Valona non riuscì. Entro la fine di gennaio del '41, avendo gli italiani riguadagnato di nuovo la superiorità numerica sul campo, la spinta offensiva greca ebbe termine.

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