22 novembre, 2011
PROMEMORIA 22 novembre 1963 - A Dallas, il Presidente statunitense John F. Kennedy viene assassinato
A Dallas, il Presidente statunitense John F. Kennedy viene assassinato, il Governatore del Texas, John B. Connally viene ferito gravemente, e il Vice Presidente Lyndon B. Johnson giura come 36° Presidente degli Stati Uniti
Il presidente Kennedy fu assassinato a Dallas, in Texas, il 22 novembre 1963 alle 12:30, ora locale, mentre era in visita ufficiale alla città. Fu un evento straordinario e devastante per la vita di molti americani. «Dov'eri quando hanno sparato a Kennedy?» fu una domanda posta di frequente negli anni successivi e continuò a risuonare per decenni dopo il fatto.
Lee Harvey Oswald, venne arrestato alle 13:50 in un cinema poco distante da Dealy Plaza, quindi alle 19:00 accusato di aver ucciso un poliziotto di Dallas ed alle 23:30 di aver assassinato il presidente nel quadro di una "cospirazione conservatrice". Oswald venne a sua volta ucciso dopo appena due giorni, il 24 novembre, prima di venire portato in tribunale - dunque senza che ci fosse stato il tempo di intentare a suo carico alcun processo, all'interno del seminterrato della stazione di polizia di Dallas da Jack Ruby, il proprietario di un night club di Dallas noto alle autorità per i suoi legami con la mafia. Ruby giustificò il suo gesto sostenendo di essere un grande patriota e di essere rimasto turbato dalla morte di JFK. Cinque giorni dopo la morte di Oswald, il presidente Lyndon B. Johnson creò la Commissione Warren, presieduta dal giudice Earl Warren, per indagare sull'omicidio.
Nel 1993, il libro Case Closed: Lee Harvey Oswald and the Assassination of JFK del giornalista investigativo Gerald Posner, analizzò le prove su cui si basano le principali teorie cospirative, concludendo che nulla di quanto si sa fino ad ora dimostra l'esistenza di un complotto.
Il libro è stato molto criticato per avere omesso o addirittura interpretato soggettivamente fatti ed elementi tesi ad escludere il complotto.[18][19]
Nel novembre del 2002 venne tolto il segreto alle cartelle cliniche di Kennedy, rivelando che i suoi problemi fisici erano più seri di quanto si pensasse in precedenza. Oltre a soffrire un dolore costante per la frattura di alcune vertebre, soffriva di disturbi digestivi del Morbo di Addison. Kennedy veniva sottoposto ad iniezioni di procaina prima di ogni evento pubblico per poter apparire in salute. La spina dorsale di Kennedy era affetta da un'osteoporosi aggravata dalle iniezioni di corticosteroidi; questo lo costringeva ad usare un busto per alleviare il peso del corpo sulle vertebre inferiori. È stato ipotizzato che lo indossasse anche il giorno in cui venne ucciso - dopo essere stato colpito una prima volta il suo corpo sarebbe dovuto scivolare in una posizione in cui l'automobile gli avrebbe offerto una maggiore protezione, ma il busto mantenne il suo corpo in posizione eretta dando all'assassino il tempo di sparare il colpo fatale alla testa.
Secondo un approfondimento giornalistico ANSA del 2007[20], sarebbero nuovamente emersi dubbi sul fatto che l'arma, un fucile italiano della Regia fabbrica d'Armi di Terni, un Carcano modello 91/38 (numero di serie C2766), possa aver esploso tre colpi in soli sette secondi, in quanto un tiratore professionale (Oswald era invece un tiratore sotto la media) ha impiegato 19 secondi nella medesima operazione.
Altri ed ulteriori elementi di fatto depongono a favore di una dinamica del tutto diversa che vede coinvolto almeno un secondo cecchino e che dunque avvalora l'ipotesi di un complotto che mina a monte la "teoria del pazzo solitario". Fra questi il fatto che, secondo la Commissione Warren, una delle tre pallottole che uccise Kennedy sarebbe stata altresì responsabile di aver provocato un totale di sette ferite (cinque su Kennedy, due sul Governatore Connally che sedeva sul sedile anteriore lato passeggero) a seguito di un inverosimile volo a zig-zag. La teoria è stata definita come "la teoria della pallottola magica" ed appare balisticamente insostenibile. E' inoltre inverosimile che i presunti tre colpi sparati da Oswald dal quinto piano del deposito di libri all'inizio di Elm Street possano aver attraversato - e colpito Kennedy con estrema precisione - il fitto fogliame di una quercia sempreverde che perde le proprie foglie nella prima settimana di marzo. Infine, appare tranciante il video super 8 girato sulla collinetta erbosa a destra del Presidente da Abraham Zapruder, che dimostra con precisione che la testa di Kennedy venne colpita, nel colpo fatale, alla tempia destra e che dunque almeno un colpo (quello fatale appunto) venne sparato non dal deposito di libri alle spalle di Kennedy, ma da un (secondo) cecchino appostato dietro la staccionata a destra del Presidente, alla fine di Elm Street nei pressi del sottopassaggio.
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