02 luglio, 2008

PROMEMORIA 2 luglio 1987 Leonilde Iotti diviene la prima Presidente della Camera dei Deputati italiana donna


Leonilde Iotti detta Nilde (Reggio Emilia, 10 aprile 1920 – Poli, 4 dicembre 1999) è stata una politica italiana, prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei deputati.

Occupò lo scranno più alto di Montecitorio per tre legislature, dal 1979 al 1992, conseguendo un primato finora incontrastato sia nell'Italia monarchica che repubblicana.
Rimasta orfana di padre (ferroviere e sindacalista socialista) nel 1934, si laureò in lettere all'Università Cattolica di Milano (ebbe tra i suoi professori Amintore Fanfani) e fu per qualche tempo professoressa ma decise di abbandonare la professione quando maturò un profondo spirito anti-fascista che la convinse ad occuparsi di politica.

Partecipa attivamente alla Resistenza organizzando tra l'altro i "Gruppi di difesa della donna". Fu presidente dell'Unione Donne Italiane a Reggio Emilia. Nel 1946 viene candidata dal Partito Comunista Italiano prima come consigliere comunale nel paese natio e poi all'Assemblea Costituente, dove entra a far parte della Commissione dei 75 incaricata della stesura della Costituzione.

Eletta nel 1948 alla Camera dei Deputati, siede tra i banchi di Montecitorio ininterrottamente sino al 1999. Ricevette numerose mansioni di prestigio quali: la presidenza della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali costituita il 9 settembre 1992 (dal marzo 1993, subentrando al dimissionario Ciriaco De Mita, sino al 7 aprile 1994); la presidenza della delegazione italiana presso l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (1996 - 1999), di cui fu anche vicepresidente nello stesso periodo. Si dimise da tutti gli incarichi il 18 novembre del 1999 a causa di quei gravi problemi di salute. Giorgio Napolitano, futuro presidente della Repubblica e suo vecchio compagno di partito, nell'apprendere le sue dimissioni scrive una lettera.

Le sue dimissioni vennero accolte con un lunghissimo applauso nella Camera dei Deputati. Morì pochi giorni dopo per arresto cardiaco. È stata ininterrottamente presidente della Camera dei Deputati dal 1979 al 1992. Con 13 anni di leadership è stata la presidenza della Camera che è durata più a lungo nella storia d'Italia.

La vita politica di Nilde Iotti si intreccia alla sua vita privata nella lunga relazione con il segretario del PCI Palmiro Togliatti che termina con la morte del leader comunista, nel 1964. Una relazione che esce allo scoperto in occasione dell'attentato a Togliatti del 1948 e che i militanti del Pci faticano per molto tempo ad accettare perché Togliatti era già sposato.

Nel 1987 Nilde Iotti ottiene un incarico di governo con mandato esplorativo da parte del Presidente della Repubblica Cossiga che si conclude senza esiti; è la prima donna e la prima esponente comunista ad arrivare così vicina alla Presidenza del Consiglio. Nel 1992 fu inoltre la candidata di sinistra alla Presidenza della Repubblica.

Divenuto Presidente della Repubblica, Napolitano, nel discorso pronunciato alle Camere durante il giuramento, la ricorda con questa frase: «E ancora, abbiamo da contare - mi si lasci ricordare la splendida figura di Nilde Jotti - sulle formidabili risorse delle energie femminili non mobilitate e non valorizzate né nel lavoro né nella vita pubblica: pregiudizi e chiusure, con l'enorme spreco che ne consegue, ormai non più tollerabili.»

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