31 ottobre, 2008
Provincia, Zingaretti: investimenti per 50 milioni a sostegno dell'economia
Provincia, Zingaretti: investimenti per 50 milioni a sostegno dell'economia
Cinquanta milioni di euro da investire in edilizia scolastica, viabilità, edilizia patrimoniale, opere ambientali e cultura. È questo il piano di interventi approvato dalla giunta di Palazzo Valentini e che il presidente, Nicola Zingaretti, ha illustrato insieme agli assessori coinvolti, Bilancio, Scuola e Cultura, rispettivamente Antonio Rosati, Paola Rita Stella e Cecilia D'Elia.
"Sono cose concrete e materiali di facile attuazione - ha spiegato Zingaretti entrando nel dettaglio delle opere che riceveranno i contributi - con questa operazione sosteniamo l'economia reale e creiamo un'economia concreta come ha fatto in questi anni Roma che ha investito su opere intelligenti diventando la locomotiva d'Italia".
Zingaretti ha evidenziato l'importanza degli investimenti fatti dalla Provincia: "in 6 mesi abbiamo messo sul mercato circa 180 milioni di euro appaltati e appaltabili in tempi brevi". Il presidente della Provincia ha poi annunciato "questi interventi sono un aiuto diretto alle piccole e medie imprese; stiamo lavorando per mettere a punto nelle prossime settimane un altro stock di interventi per sostenere l'economia romana, perché questo non è il tempo dei proclami ma della concretezza".
Dei 48 milioni e 170mila euro approvati in una variazione di bilancio, 18 milioni e 200mila sono destinati all'edilizia scolastica; 20 alla viabilità; 3 milioni e 970mila all'edilizia patrimoniale; 4 per opere ambientali e 2 alla cultura.
"La nostra strada è mantenere bene quello che abbiamo attraverso investimenti utili - ha detto Rosati - se passeranno nei prossimi 15 giorni, a gennaio apriremo tutti i cantieri". Rosati conclude sottolineando "siamo molto più solidi perché non abbiamo fatto finanza
creativa e derivati finanziari".
Si parte con la scuola. Un nuovo liceo classico a Monterotondo, circa 2mila posti in sostituzione di quello ospitato in uno stabile in affitto, e poi lavori di manutenzione in istituti a Roma, Anzio, Albano e Civitavecchia: "Con questi fondi affiancheremo i 101 interventi già in programma" ricorda Stella. Sulle strade i finanziamenti andranno per messa in sicurezza e rotatorie, la prosecuzione della pista ciclabile San Martino - Nomentana e la terza corsia sulla Braccianese-Claudia nel tratto di Manziana.
Per l'edilizia patrimoniale i finanziamenti serviranno al ripristino e alla ristrutturazione di centri provinciali di formazione professionale a Roma e a Marino, il rifacimento della piazza "Ferro di cavallo" a via Ripetta e 2 milioni solo per la biblioteca di Villa Altieri a viale Manzoni "sarà finita entro il 2010 - precisa Zingaretti - e diventerà un altro luogo della cultura di Roma".
Per quanto riguarda l'ambiente, i finanziamenti si inseriscono nell'ambito di fondi regionali e saranno utilizzati in aree protette a: Sant'Oreste, Filacciano, Nazzano, Mentana, Fontenuova, Monterotondo e Sant'Angelo Romano.
Infine, gli investimenti nella cultura – poiché come ricorda D'Elia "i beni culturali passano anche attraverso questi interventi strutturali" – “saranno il frutto di un'attuazione della legge regionale 42 e vedranno interventi a Palazzo Chigi di Ariccia, dove sarà terminato il percorso disabili, in24 musei, 19 archivi e 50 biblioteche”.
PROMEMORIA 31 ottobre 1968 Cessazione dei bombardamenti in Vietnam
29 ottobre, 2008
PROMEMORIA 29 ottobre 2004 A Roma i 25 paesi membri dell'UE firmano la Costituzione europea
A Roma i 25 paesi membri dell'UE firmano la Costituzione europea.
Col termine Costituzione europea si suole chiamare il Trattato che adotta una Costituzione per l'Europa. Il suo scopo, oltre a quello di sostituire i diversi trattati esistenti che al momento costituiscono la base giuridica dell'Unione Europea, è principalmente quello di dare all'UE un assetto politico chiaro e tendenzialmente definitivo riguardo le sue istituzioni, le sue competenze, le modalità decisionali, la politica estera.
A dispetto del nome, però, non si tratta di una vera costituzione che sancisce la nascita di una sovranità (come la costituzione federale degli Stati Uniti d'America), bensì di una sorta di Testo unico, in cui vengono solo recepiti e riordinati testi giuridici preesistenti, con poche vere innovazioni e senza alcun trasferimento di sovranità.
La Costituzione europea si compone di un preambolo, di quattro parti (per un totale di 448 articoli), di 36 protocolli, due allegati, un Atto finale:
il preambolo enuncia i principi e gli obiettivi ideali dell'Unione,
la prima parte enuncia la sua natura, le sue istituzioni, i suoi principi e i suoi simboli,
la seconda parte integra la precedente Carta dei diritti fondamentali,
la terza parte enuncia le disposizioni che regolano il funzionamento pratico dell'Unione nei vari settori,
i protocolli spiegano alcune particolari regole di funzionamento,
i due allegati sono delle postille,
l'Atto finale sintetizza la Costituzione e funge da conclusione.
Il 29 ottobre 2004 si è svolta a Roma la cerimonia (trasmessa in eurovisione) della firma del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa. Hanno firmato la Costituzione i capi di Stato o di governo dei 25 paesi dell’Unione europea e i loro ministri degli esteri. Bulgaria, Romania e Turchia, in qualità di paesi candidati, hanno firmato solo l’Atto finale, mentre la Croazia ha partecipato come osservatore. La firma della Costituzione è avvenuta nella Sala degli Orazi e Curiazi, la stessa storica sala in cui il 25 marzo 1957 i sei paesi fondatori firmarono i trattati che istituivano la CEE e l’Euratom (Trattati di Roma).
28 ottobre, 2008
Insieme facciamo la differenza", parte la campagna per la raccolta differenziata
Insieme facciamo la differenza", parte la campagna per la raccolta differenziata
‘Insieme facciamo la differenza’. E’ questo lo slogan degli spot, audio e video, della campagna istituzionale per la raccolta differenziata, che ha come protagonisti il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e Mario Tozzi, geologo, ricercatore Cnr, divulgatore scientifico, e noto volto televisivo dei programmi Rai ‘Gaia – Il pianeta che vive’ e ‘Terzo pianeta’. Lo scopo della campagna, per la quale sono stati stanziati 900mila euro, è quello di migliorare la conoscenza in materia di raccolta differenziata dei cittadini del Lazio, contribuendo a far nascere un sentimento di consapevolezza, coinvolgimento, interesse e profitto comune proprio sul ‘differenziare’.
L’obiettivo da raggiungere fianco a fianco a tutti gli enti locali competenti, oltre alla pulizia del territorio e alla diminuzione di produzione di rifiuti, è il raggiungimento entro la fine del 2011 del 50% di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti, su tutto il territorio regionale. La Regione Lazio crede nella sensibilizzazione dei cittadini, e per questo ha voluto investire risorse in una campagna che possa arrivare nelle case, andare incontro ogni giorno alle persone e lanciare un messaggio civico importante, di responsabilizzazione, al di là delle competenze specifiche su questi argomenti, che dovrebbero spettare a Province e Comuni.
“L’idea - ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo - è quella di coinvolgere le famiglie e i più piccoli per insegnare attraverso il gioco a fare la racconta differenziata. La partita della raccolta differenziata è nella mani della comunità locale, da parte mia c’è l’impegno politico”. “Sono soddisfatto - ha precisato Marrazzo - abbiamo scelto una campagna incisiva che mi auguro venga seguita da tutti i cittadini. Anche perché non c’è nessuno che possa imporre la raccolta differenziata, che – ha ricordato - non si limita alla scelta del cassonetto, ma si allarga a tutta la filiera dei rifiuti”.
La campagna conterà su spot video e audio, cartellonistica stradale e sui mezzi di trasporto pubblico. Con il blog www.facciamoladifferenza.it si punta, invece, a coinvolgere direttamente i cittadini: i ‘navigatori’ sono liberi di lasciare i propri commenti, alimentando e prendendo parte a una discussione e un’interazione continua. Il blog conterrà due spazi che spingono gli utenti a mettersi in gioco e a trasformarsi, da semplici destinatari di una campagna, in protagonisti. Si tratta della sezione ‘Ricicla il manifesto’, in cui gli utenti del sito sono invitati ad elaborare una propria versione, possibilmente ironica e spiritosa, del manifesto ufficiale della campagna. Le ‘rivisitazioni’ più interessanti saranno poi pubblicate sul sito. L’altra è la sezione ‘Fai tu la differenza’, in cui si chiede ai visitatori di inviare e condividere con gli altri i propri elaborati, dalla fotografia al disegno, dal racconto alla segnalazione generica di migliori pratiche, sempre con il tema centrale della raccolta differenziata dei rifiuti.
Con ‘FUN TUR’, invece, è stato organizzato un circuito di animazione-informazione delle piazza. La prima tappa è stata Rieti, domenica 6 novembre sarà la volta di Civitavecchia. A seguire: Latina (16 novembre), Frosinone (Villa Comunale 23 novembre), Roma (Piazza del Popolo domenica 30 novembre), Colleferro (4 dicembre), Viterbo (7 dicembre) e Roma (X municipio 14 dicembre).
La campagna si chiuderà il 19 dicembre, dove, presso l’Auditorium di Roma, ci sarà uno spettacolo di Mario Tozzi. “Con quella che io definisco ‘conferenza scenica’ - ha ricordato Tozzi - al pubblico spiegherò momenti, motivi, passaggi, dati, profitti, chance dell’impegno della raccolta differenziata”. Un monologo in cui Mario Tozzi si soffermerà sul fatto che l’uomo è l’unico animale che produce rifiuti che altri organismi non riescono a decomporre, sulla pulizia delle spiagge, sui tempi di deterioramento dei materiali e sul riciclaggio come via maestra per inquinare meno.
L’assessore Cecchini alla tavola rotonda "I nostri diversi. Come i media li raccontano"
L’assessore Cecchini alla tavola rotonda "I nostri diversi. Come i media li raccontano"
Si terrà mercoledì 29 ottobre alle 16.30 presso l’Aula Wolf della Facoltà di Scienze della Comunicazione - Sapienza Università di Roma in via Salaria 113, "I nostri diversi. Come i media li raccontano", una tavola rotonda organizzata dall’Associazione Premio Claudio Accardi.
L'incontro, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma, vedrà l'intervento dell' assessore provinciale alle Politiche sociali Claudio Cecchini.
Interverranno anche Ileana Argentin (deputata Pd), Massimo Ghirelli (presidente dell’Archivio Immigrati), Mariano Benni (direttore di Misna), Beppe Giulietti (portavoce di Articolo 21) e Marco Binotto (docente di Processi culturali e comunicativi, Sapienza Università di Roma) oltre ai giornalisti Alessandro Barbano (Il Messaggero), Laura Maragnini (Panorama), Ilaria Sotis (Radio Rai) e Gabriella Simoni (Mediaset).
Per maggiori informazioni è disponibile il sito web www.premioclaudioaccardi.it
PROMEMORIA 28 ottobre 1962 Crisi dei missili di Cuba
Crisi dei missili di Cuba: Il leader sovietico Nikita Khruščёv annuncia lo smantellamento delle basi missilistiche a Cuba.
La crisi dei missili di Cuba fu un conflitto tra USA e URSS circa lo spiegamento sovietico di missili nucleari a Cuba. La crisi iniziò il 15 ottobre 1962 e durò per tredici giorni. Dopo la vittoria di Castro nella rivoluzione cubana, gli Stati Uniti erano desiderosi di soffocare sul nascere il nuovo regime, con il quale, già dal 1961, l'allora presidente Eisenhower aveva interrotto i rapporti diplomatici. Il suo successore, John Fitzgerald Kennedy, approvò un piano di invasione dell'isola definito dal precedente governo addestrando e appoggiando gli esuli cubani, che sbarcarono nella baia dei Porci. L'operazione fallì e Cuba, vistasi minacciata, chiese e ottenne da Mosca l'installazione di batterie di missili nucleari sul proprio territorio. Quando gli aerei spia americani li scoprirono (nell'ottobre del 1962), Kennedy ordinò il blocco navale dell'isola.
Durante tutta la Guerra Fredda mai si ebbe un così alto rischio di degenerazione della crisi in conflitto armato: dopo giorni di tensione, Chruščëv, vista la fermezza di Washington, ordinò il ritiro dei missili in cambio della promessa dell'indipendenza dell'isola dagli Stati Uniti. In realtà gli Stati Uniti dovettero promettere di smantellare le loro basi missilistiche in Turchia, cosa che fecero 6 mesi più tardi ufficialmente perché vecchie e inutili. L'Avana fu considerata da quel momento un nuovo satellite dell'URSS, il più vicino al territorio americano.
27 ottobre, 2008
PROMEMORIA 27 ottobre 1962 L'aereo su cui volava Enrico Mattei, Presidente dell'ENI precipita nelle campagne intorno Bascapè (PV).
L'aereo su cui volava Enrico Mattei, Presidente dell'ENI precipita nelle campagne intorno Bascapè (PV). La dinamica dell'incidente non è ancora stata chiarita.
Enrico Mattei (Acqualagna, 29 aprile 1906 – Bascapè, 27 ottobre 1962) è stato un imprenditore, partigiano, politico e uomo d'affari italiano. Per la sua attività Mattei fu insignito di diverse lauree honoris causa, della croce di cavaliere del lavoro e della Bronze Star Medal dell'Esercito statunitense (5 maggio 1945), nonché della Cittadinanza onoraria dal comune di Cortemaggiore.
"L'incidente"
L'incidente nel quale Mattei perì fu, almeno temporalmente, preceduto da alcuni accadimenti che, a posteriori, taluni hanno inteso interpretare come espressivi presagi.
A proposito dell'Algeria, Mattei aveva pubblicamente dichiarato che non avrebbe accettato le pur allettanti concessioni sul Sahara se non quando quello stato avesse finalmente raggiunto l'indipendenza. Ciò contrastava con una proposta appena ricevuta da parte delle sette sorelle, che disperatamente cercavano di coinvolgere l'Eni in una politica comune, ritenendo che tutto il polverone italiano fosse stato sollevato al fine di barattare migliori condizioni commerciali. Con la sua sortita, Mattei aveva invece messo in ulteriore difficoltà il cartello antagonista, obbligandolo implicitamente a schierarsi per la Francia o contro di essa, per gli indipendentisti o contro di essi. Per la prosecuzione del colonialismo economico o contro di esso. Ed un qualsiasi sbilanciamento in questo senso delle sette sorelle avrebbe meccanicamente schierato anche il governo statunitense.
Ricevette "perciò", una suggestiva missiva dell'Organisation armée secrète (OAS), un organismo armato francese ufficialmente clandestino (che comunque almeno in quella fase mostrava di avere interessi coincidenti con quelli governativi), che senza grandi perifrasi gli preannunciava le possibili funeste evoluzioni di una sua eventuale pertinacia nell'appoggiare il Fronte di liberazione algerino. Le minacce, i cui tempi e modi di trasmissione erano stati accortamente studiati, ebbero l'effetto di preoccupare Mattei, che non poté nascondere i suoi crucci alla moglie ed al capo della sua scorta, un fidato amico partigiano; questi immediatamente creò un ulteriore cordone di sicurezza attorno al dominus dell'Eni, distanziandone la scorta ufficiale composta di poliziotti e carabinieri (ed agenti del SIFAR, quantunque Mattei controllasse anche questo) e frapponendovi una squadra di altrettanto fidati amici dei tempi della Resistenza.
L’8 gennaio 1962 Mattei era atteso in Marocco per l'inaugurazione di una raffineria, ma il pilota del suo aereo personale, accorgendosi di una lievissima sfumatura sonora da uno dei reattori, scoprì un giravite fissato con del nastro adesivo ad una delle pareti interne del motore. L'episodio, classificato come banale dimenticanza dei tecnici, poteva con ottima probabilità provocare la seguente dinamica: il calore del reattore avrebbe sciolto il nastro, il cacciavite sarebbe finito nel reattore stesso, che sarebbe esploso senza lasciar traccia dell'oggetto, potendo il tutto poi apparire come un normale incidente.
Tra la fine del settembre dello stesso anno e l'inizio del mese successivo, Mattei ricevette Leonid Kolosov, capo-centro del KGB sovietico per l'Italia settentrionale, il quale gli segnalò che contro la sua persona erano in corso progetti di neutralizzazione.
Lasciando la moglie per partire per la Sicilia, il 26 ottobre 1962, Mattei la salutò - secondo alcune ricostruzioni - dicendole che poteva anche darsi che non sarebbe tornato.
La sera del giorno [37] dopo, il 27 ottobre, l'aereo Morane-Saulnier MS-760 Paris su cui stava tornando da Catania a Milano, precipitò nelle campagne di Bascapè, un piccolo paese in provincia di Pavia, mentre durante un violento temporale si stava avvicinando all'aeroporto di Linate. Morirono tutti gli occupanti: Mattei, il pilota Irnerio Bertuzzi ed il giornalista statunitense William Mc Hale. Secondo alcuni testimoni, il principale dei quali era il contadino Mario Ronchi (che in seguito ebbe a ritrattare la sua testimonianza), l'aereo sarebbe esploso in volo.
Le indagini svolte dall'Aeronautica militare italiana e dalla procura di Pavia sull'ipotesi di attentato, si chiusero inizialmente con un'archiviazione "perché il fatto non sussiste". In seguito, nel 1997, il ritrovamento di reperti che potevano ora essere analizzati con nuove tecnologie, fece riaprire le indagini giudiziarie. Queste stavolta si chiusero con l'ammissione che l'aereo «venne dolosamente abbattuto», senza però poterne scoprire né i mandanti, né gli esecutori. In particolare, un'analisi metallografica dell'anello d'oro e dell'orologio indossati da Mattei, predisposta dal perito prof. Donato Firrao, dimostrò che gli occupanti dell'aereo furono soggetti ad una deflagrazione. Nell'aereo si è certificato fu inserita una bomba stimata in 150 grammi di tritolo posti dietro al cruscotto dell'apparecchio che si sarebbe attivata durante la fase iniziale di atterraggio [38] , attivata forse dell'accensione delle luci di atterraggio o dall'apertura del carrello o dai flap.
Il sostituto procuratore Vincenzo Calia, che aveva riaperto il caso, sulla base delle sue risultanze si spinse ad affermare che «l'esecuzione dell'attentato venne pianificata quando fu certo che Enrico Mattei non avrebbe lasciato spontaneamente la presidenza dell'ente petrolifero di Stato».
Sulla vicenda è stato girato il film Il caso Mattei e sono stati scritti diversi libri.
26 ottobre, 2008
San Giacomo, dal 25 ottobre numero verde per informazioni
San Giacomo, dal 25 ottobre numero verde per informazioni
Nella delicata fase finale della chiusura dell'Ospedale San Giacomo di Roma, prevista per il prossimo 31 ottobre fino al 15 novembre, data di apertura del nuovo poliambulatorio di via Canova, la Regione Lazio mette a disposizione il numero verde della sala operativa della Protezione civile regionale per fornire a cittadini, personale sanitario e pazienti tutte le informazioni sulla continuitàdell'assistenza sanitaria e quelle relative alla dismissione della struttura.
In particolare si potranno avere notizie puntuali sulla destinazione dei reparti e le modalità per ricevere le prestazioni. Il servizio servirà anche come punto di segnalazione per eventuali disservizi, per ridurre al minimo l'impatto di eventuali problemi organizzativi e per aiutare i pazienti del San Giacomo ad individuare tutte le strutture alternative nelle quali proseguiranno le cure già in corso e quelle nelle quali riceveranno le prestazioni già programmate o da prenotare. Il numero verde 803555 per il San Giacomo sarà attivo da domani sabato 25 ottobre e fino al 15 novembre.
Le informazioni saranno fornite da personale della Azienda sanitaria Roma A. Il servizio funzionerà tutti i giorni dalle 9 alle 18 esclusa la domenica e proseguirà fino all'apertura del nuovo poliambulatorio di Via Canova, fissata per il 15 novembre.
Ricorrenza dei Defunti: il "Progetto Accoglienza 2008" nei cimiteri romani
Ricorrenza dei Defunti: il "Progetto Accoglienza 2008" nei cimiteri romani
In occasione della Ricorrenza dei Defunti, per accogliere al meglio il flusso dei visitatori presso i cimiteri urbani e suburbani della Capitale è stato predisposto il "Progetto Accoglienza 2008", giunto all'XI edizione.
Durante il periodo della Ricorrenza dei Defunti, gli 11 cimiteri romani saranno aperti tutti i giorni, con orario continuato ( accesso consentito fino ad un'ora prima della chiusura) secondo le seguenti modalità: Verano, Flaminio e Laurentino dalle 7.30 alle 18; Ostia Antica, San Vittorino, Maccarese dalle 7alle 17; Cesano, S.M. di Galeria, Isola Farnese, Castel di Guido e S. Maria del Carmine (Parrocchietta): dalle 8 alle 17
All'interno del Cimitero Verano, per facilitare gli spostamenti dei cittadini, sarà potenziato il servizio gratuito di trasporto navetta (già attivo tutti i giorni), a transito regolare e ininterrotto, con 21 fermate e partenza dall'Ingresso "Carri" di piazzale del Verano ogni 30 minuti (nella fascia oraria 8.30-17). Esclusivamente sabato 1 e domenica 2 novembre, sarà assicurato, gratuitamente e in via straordinaria, un servizio di bus navetta specifico per l'area del Pincetto con 19 fermate.
Il Cimitero Monumentale del Verano verrà chiuso al traffico veicolare, ad eccezione del trasporto per i diversamente abili e per i partecipanti a funerali o tumulazioni, solo nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 novembre.
Inoltre negli 11 Cimiteri romani (Verano, Flaminio, Laurentino, Ostia Antica, S. Vittorino, Isola Farnese, Castel di Guido, Cesano, Maccarese, Parrocchietta, S. Maria di Galeria), da sabato 25 ottobre a domenica 2 novembre, saranno allestiti dei Punti Accoglienza, nei quali verrà consegnato materiale informativo e sarà data assistenza e supporto ai cittadini, in particolare anziani e diversamente abili.
Nei giorni 25-26-29-31 ottobre, in concomitanza e in partnership anche con il "Festival Internazionale del Film di Roma", presso il Cimitero Monumentale del Verano sarà organizzata, rinnovata e ampliata rispetto allo scorso anno, la visita guidata "Roma e le storie del cinema" con 2 partenze giornaliere (alle 10.30 e alle 15). Nei giorni 1 e 2 novembre, in aggiunta all'itinerario cinematografico, si terranno, inoltre, altri 8 percorsi tematici, con 3 partenze giornaliere:
Le visite, della durata di 2 ore circa ed effettuate con l'ausilio di guide specializzate, sono assolutamente gratuite e senza obbligo di prenotazione. I 9 percorsi tematici saranno ripetuti, con gli stessi orari e le medesime modalità, anche nei giorni di lunedì 3, sabato 8 e domenica 9 novembre.
In giorni e orari straordinari, sarà aperto il Centro di Documentazione del Complesso Monumentale del Cimitero Verano, allestito dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma in collaborazione con AMA e III Municipio e situato all'ingresso del Portico Monumentale di via del Verano 1, all'interno del quale possono essere visionati video, fotografie e cataloghi informatizzati sulla storia del Cimitero.
Il progetto prevede poi anche un nutrito programma di celebrazioni liturgiche all'interno dei Cimiteri Verano, Flaminio, Laurentino, e Ostia Antica, fra cui:
Cimitero Verano: sabato 1 novembre (Tutti i Santi)
Ore 16 Santa Messa Solenne officiata al Quadriportico da S.E. Card. Agostino Vallini, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma;
Cimitero Flaminio: sabato 1 novembre (Tutti i Santi)
Ore 16 Santa Messa Solenne presieduta da S. E. Monsignor Enzo Dieci, Vescovo Ausiliare di Roma;
Cimitero Verano: domenica 2 novembre
Ore 10 Santa Messa Solenne officiata in suffragio dei Caduti, a cura dell'Ordinariato Militari, presso il Sacrario Militare Caduti in guerra e nel dopoguerra nell'adempimento del dovere.
Per informazioni su tutte le iniziative del "Progetto Accoglienza 2008", è possibile contattare l'URP dei Cimiteri Capitolini: 0649236330/1/2/3, dal lunedì al sabato dalle ore 8:30 alle ore 14, oppure visitare il sito AMA
Negozi by night, spettacoli, musica: Shop&Show a Casalpalocco e Monte Sacro
Negozi by night, spettacoli, musica: Shop&Show a Casalpalocco e Monte Sacro
Negozi aperti fino a mezzanotte, concerti, cabaret, artisti di strada, clown, trucco bimbi, giocolieri, mangiafuoco e parco giochi con gonfiabili: è "Shop&Show", la kermesse del fine settimana ideata dall'Assessorato capitolino alle Attività Produttive per abbinare shopping, relax e divertimento. Questo fine settimana Shop&Show sbarca a Montesacro e a Casalpalocco.
A Montesacro, in via Franco Sacchetti, cabaret sabato 25 e domenica 26 con Mago Lupis e Marco Tana. Sabato alle 18 show del comico Dado.
A Casalpalocco, cabaret il 25 e il 26 con Fabrizio Gaetani e Marco Tana. Sabato 25 alle 18, a piazzale Filippo il Macedone, concerto di Marco Masini.
Shop&Show è iniziato l'11 e 12 ottobre a La Storta e proseguirà a novembre, nel segno dei big del pop italiano d'altri tempi: l'8 e il 9 ad Acilia (ci saranno i Camaleonti), il 15 e il 16 al Prenestino tra largo Agosta, Tor de' Schiavi e via Prenestina (con il concerto di Little Tony).
Per l'occasione le strade coinvolte diventano isole pedonali fino alle 24 – il sabato a partire dalle 15, la domenica dalle 10 del mattino –.
Shop&Show, sottolinea l'assessore al commercio Bordoni, è nato per promuovere il commercio di strada in periferia, nelle zone dove è penalizzato dai megastore e dove, invece, i negozi svolgono una funzione essenziale per i cittadini che vivono lontano dal centro.
Finale Champions League a Roma, il marchio: nel MMIX (2009) la coppa è un'anfora
Finale Champions League a Roma, il marchio: nel MMIX (2009) la coppa è un'anfora
La Coppa dei Campioni come un'anfora romana, con una corona d'alloro alla base. E naturalmente l'anno – il 2009 – scritto in numeri romani e il Colosseo che sfuma su un fondale rosso pompeiano: è il logo della finale di Champions League (Stadio Olimpico, maggio 2009), presentato in Campidoglio dal sindaco Alemanno, dal delegato allo sport Cochi e dal presidente della FIGC Abete.
La finale di Champions torna a Roma dopo 13 anni (l'ultima fu nel 1996) e la città, ha detto il sindaco, punta ad un evento nel segno del trinomio "sicurezza, accoglienza, tranquillità". Grande attenzione, dunque, alla migliore ospitalità possibile nei confronti di chi verrà nella capitale; con l'intento di avere "tifosi che siano anche turisti".
Tra le iniziative in programma, preannuncia Alemanno, una card che abbinerà accesso allo stadio, intera rete mezzi pubblici e visite ai Musei Capitolini.
PROMEMORIA 26 ottobre 2002 Fine della crisi del Teatro Dubrovka di Mosca
Fine della crisi del Teatro Dubrovka di Mosca: circa 50 ribelli ceceni e 150 ostaggi, muoiono quando i commando russi irrompono nel teatro della Casa della Cultura di Mosca, che era stato occupato dai ribelli tre giorni prima.
Con il termine Crisi del teatro Dubrovka ci si riferisce al sequestro avvenuto fra il 23 e il 26 ottobre 2002 al teatro Dubrovka di Mosca, nel quale vennero sequestrati e tenuti in ostaggio circa 850 civili da parte di un gruppo di 40 militanti armati ceceni che rivendicavano fedeltà al movimento separatista ceceno chiedendo il ritiro immediato delle forze russe dalla Cecenia e la fine della seconda guerra cecena.
Dopo un assedio durato oltre due giorni, le forze speciali russe OSNAZ pomparono un misterioso agente chimico all'interno del sistema di ventilazione dell'edificio facendo irruzione. Secondo stime ufficiali 39 dei terroristi furono uccisi da agenti russi insieme ad almeno 129 ostaggi. Altre stime portarono invece la morte dei civili ad un numero superiore alle 200.
26 ottobre: Raid delle forze speciali
Durante la notte, Akhmed Zakayev fece appello ai sequestratori chiedendo loro di evitare mosse sconsiderate. Due membri delle forze speciali OMON furono feriti da una granata lanciata dall'edificio.
La mattina del 26 ottobre 2002, le forze speciali russe OSNAZ dei servizi segreti russi (FSB), con l'assistenza delle unità SOBR del ministero dell'Interno, avanzarono prendendo d'assalto l'edificio. Membri delle forze mediche presenti sul luogo riportarono che le operazioni di assalto si scatenarono quando i sequestratori iniziarono a sparare sugli ostaggi.
In assenza di una qualsiasi inchiesta successiva, lo svolgersi degli eventi rimane poco chiaro e si basa sulle informazioni ricevute da testimoni oculari.
Verso le 5 del mattino, il riflettore che illuminava l'entrata principale del teatro fu spento. L'ostaggio Anna Andrianova, una corrispondente per Moskovskaya Pravda, chiamò gli studi radio dell'emittente Eco di Mosca e riferì in diretta che le forze avevano iniziato l'operazione di assalto pompando gas all'interno della sala:
« Ci stanno asfissiando! Tutte le persone si stanno sedendo nella sala... Supplichiamo di non essere avvelenati! Lo vediamo, lo sentiamo, stiamo respirando attraverso i vestiti... Per favore, dateci una possibilità. Se potete fare qualcosa, fatelo! Il nostro governo ha deciso che nessuno deve lasciare questo posto vivo. »
Inizialmente si ipotizzò che il gas pompato all'interno dell'edificio fosse un anestetico - più tardi venne riportato essere Fentanyl[2], utilizzato come arma attraverso il sistema di condizionamento dell'edificio. Dopo circa 30 minuti, quando il gas aveva fatto effetto, scattò l'attacco fisico al teatro. Le forze speciali entrarono attraverso numerosi accessi, compreso il tetto e le fogne.
Il raid fu preceduto dal suono di sporadici colpi di arma da fuoco e da alcune esplosioni provenienti dal teatro. All'interno, divenne chiaro sia ai seqestratori che agli ostaggi che una sostanza gassosa era stata immessa nell'edificio. Alcuni sequestrati riportarono che diverse persone presenti nella sala caddero in un sonno profondo mentre alcuni sequestratori furono costretti ad indossare maschere antigas.
Dopo circa un'ora e mezza di sporadici combattimenti, i soldati delle forze speciali aprirono le porte principali del teatro ed entrarono nell'auditorium freddando i sequestratori ancora presenti ed uccidendo quelli colpiti precedentemente dall'effetto del gas.
Il combattimento continuò in altre aree
24 ottobre, 2008
"Casa Di Andrea", una nuova ala per i bambini con gravi patologie
"Casa Di Andrea", una nuova ala per i bambini con gravi patologie
Una casa immersa nel verde del Parco Bellosguardo che potrà ospitare 20 bambini con gravi patologie accompagnati dai rispettivi genitori. E' la “Casa di Andrea”, la cui ultima ala è stata inaugurata oggi alla presenza del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore comunale alle Politiche sociali Sveva Belviso, dottori clown e personaggi del mondo dello spettacolo che hanno sostenuto il progetto.
La struttura, realizzata dall'Associazione "Andrea Tudisco" onlus per ricordare Andrea, un bambino morto di leucemia all'età di 10 anni, e inaugurata nel 2007, si è arricchita di altre sei stanze, permettendo di ospitare fino a 20 nuclei familiari. Il presidente Marrazzo che ha 'adottato' una delle stanze inaugurate oggi, contribuendo alla sua ristrutturazione, ha definito la 'Casa di Andrea' “un pezzo della sanità del futuro, dove servono meno ricoveri e più strutture sul territorio”.
Patto per Roma Sicura": la Provincia di Roma consegna 47 autovetture alle Forze dell’ordine
Patto per Roma Sicura": la Provincia di Roma consegna 47 autovetture alle Forze dell’ordine
Dalla Provincia di Roma un investimento di un milione e centocinquanta mila euro per dotare le forze dell'ordine di nuove autovetture. Da oggi i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di Finanza ed il Corpo Forestale dello Stato dispongono di 47 autovetture in più grazie ad un investimento della Provincia di Roma erogato in ottemperanza a quanto stabilito nel "Patto per Roma Sicura".
Alla cerimonia per il conferimento simbolico delle nuove vetture, che si è svolta a Palazzo Valentini, hanno partecipato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, l'assessore provinciale alla Sicurezza Ezio Paluzzi, il Prefetto di Roma Carlo Mosca, il questore Giuseppe Caruso, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Andrea De Gennaro, il comandante provinciale dei Carabinieri Vittorio Tomasone ed il comandante della Polizia Provinciale Luca Odevaine.
Nello specifico sono state consegnate 29 Fiat Punto, 17 Fiat Bravo e un Fiat Sedici, 13 vetture andranno alla Guardia di Finanza, 14 ai Carabinieri, 13 alla Polizia e 7 al Corpo
Forestale.
"La provincia onora un impegno assunto nel Patto per Roma sicura", ha spiegato Zingaretti.
"È possibile raggiungere un obiettivo concreto in tempi brevi: garantire sicurezza ai cittadini e rendere le forze dell'ordine sempre più preparate ad intervenire sul territorio", ha proseguito il Presidente della Provincia.
"Questo è un atto concreto - ha concluso - mentre spesso sulla sicurezza è prevalso un dibattito basato molto più sulle parole che non sui fatti".
Festival del Film, partite le proiezioni della Selezione Ufficiale
Festival del Film, partite le proiezioni della Selezione Ufficiale
Il Festival Internazionale del Film di Roma è entrato nel vivo: dopo l' "Al Pacino day" e la kermesse brasiliana a piazza Navona, ieri si è aperta la Selezione Ufficiale nella sala Santa Cecilia dell'Auditorium con "L'uomo che ama" di Maria Sole Tognazzi Gli interpreti: Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Ksenia Rappoport e Piera Degli Esposti. Vediamo le sezioni in cui si articola il festival fino all'epilogo di venerdì 31.
La Selezione Ufficiale riunisce al suo interno le opere della sezione competitiva "Cinema 2008" e le pellicole in concorso e fuori concorso di "Première – Anteprima". Nell'ambito di "Cinema 2008" viene presentato "8/Huit/Eight", film ispirato agli otto obiettivi fissati nel settembre 2000 dalle Nazioni Unite per migliorare la vita della popolazione mondiale. Questo film collettivo, diviso in otto segmenti, vede la luce nella sua interezza in prima mondiale a Roma, alla presenza dei suoi autori: Jane Campion, Gael García Bernal, Jan Kounen, Mira Nair, Gaspar Noé, Abderrahmane Sissako, Gus Van Sant e Wim Wenders.
Tra i 20 film in concorso nella Selezione Ufficiale, grande spazio è riservato al cinema italiano ma non mancano le pellicole internazionali, fra cui "Good" di Vicente Amorim con Viggo Mortensen. Lo stesso Mortensen è al centro di un omaggio, con la proiezione speciale di "Appaloosa" di Ed Harris, e di un incontro con il pubblico, in cui raccona la sua poliedrica personalità di artista tra scene di film e brani musicali da lui composti.
La sezione "Alice nella città" ospita invece 12 opere in concorso e, insieme alla Fondazione Cineteca Italiana, dedica un omaggio all'animazione italiana, con 'corti' e lungometraggi dei protagonisti del genere: Bruno Bozzetto, Giulio Gianini e Emanuele Luzzati, Leo Lionni, Toni e Nino Pagot.
Nell'ambito di "Fabbrica dei progetti – New Cinema Network", la rassegna del festival che sostiene la produzione indipendente, sono da segnalare le opere di tre giovani autori italiani: "Colpa" di Toni D'Angelo, "Shun Lee e il poeta" di Andrea Segre e "Arabi danzanti" di Ruggero Gabbai.
Il Festival del Film, poi, si propone di promuovere il mercato – anche quest'anno a via Veneto c'è "Mercato Internazionale del Film – The Business Street", 'foro' per venditori e compratori del prodotto cinematografico – e di fare il punto sul cinema nazionale: gli "Stati generali del cinema italiano" sono un altro importante appuntamento della terza edizione del Festival. Il convegno (nato d'intesa con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per il Cinema) si tiene dal 27 al 30 ottobre con un obiettivo concreto: individuare, assieme a tutti gli operatori del settore, alle imprese e alle istituzioni stesse, una serie di linee guida da suggerire al governo per rilanciare il cinema nazionale.
Coronano il festival cinque mostre: "Cento immagini di Dino Risi" a Palazzo Chigi ad Ariccia, omaggio a Dino Risi a cura di Reporters Associati. "Chromosomes. Cronenberg oltre il cinema" al Palazzo delle Esposizioni, realizzata dalla Fondazione Cinema per Roma, dal Festival Internazionale del Film di Roma, dal Palaexpo e da Volumina, con 50 immagini scelte e rielaborate da Cronenberg partendo dai fotogrammi dei suoi film più noti. "C'era una volta il '48" nello spazio espositivo dell'Auditorium (parcheggio superiore), a cura di Orio Caldiron, sulle vicende di un anno cruciale per la cinematografia. "Topolino, che attore!" al museo archeologico dell'Auditorium, con illustrazioni originali di Cavezzano, sulle parodie a fumetti dei capolavori della storia del cinema. "Il Brasile di Pierre Verger", mostra fotografica allestita in collaborazione con la Fondazione Pierre Verger di Salvador de Bahia (nello spazio Auditorium Arte in viale Pietro de Coubertin 30).
Tutto sul Festival Internazionale del Film di Roma su www.romacinemafest.it.
PROMEMORIA 24 ottobre 2001 - Un incendio nella galleria stradale del San Gottardo in Svizzera, causato dallo scontro frontale di due autoarticolati.
Un incendio nella galleria stradale del San Gottardo in Svizzera, causato dallo scontro frontale di due autoarticolati, provoca 11 vittime.
È il più grave incidente avvenuto finora. Nello scontro frontale tra due autotreni scoppiò un incendio catastrofico. Undici persone persero la vita. La galleria restò chiusa due mesi per eseguire i lavori di ripristino. Durante questo periodo venne mantenuta aperta la strada del passo e venne riattivato temporaneamente il carico degli autoveicoli sui treni navetta, che era stato sospeso nel 1980. Dopo la riapertura della galleria gli autocarri, per motivi di sicurezza, hanno potuto circolare solo a fasi alterne (due ore in ogni direzione), fino all'introduzione del sistema di dosaggio a contagocce. Dal 2002 il numero di incidenti è diminuito considerevolmente.
18 ottobre, 2008
Cultura: Nicola Piovani in concerto a Frascati per il 138° anniversario della Provincia di Roma
Cultura: Nicola Piovani in concerto a Frascati per il 138° anniversario della Provincia di Roma
In occasione del 138° anniversario della Provincia di Roma, l'Amministrazione provinciale ha organizzato questa sera alle 20.30 presso il teatro Politeama di Frascati, lo spettacolo 'Semo o nun semo', diretto dal Maestro e Premio Oscar, Nicola Piovani.
L'opera prende spunto dal titolo di una canzone di Romolo Balzani ed è uno straordinario contenitore di alcuni dei canti più pregiati e delle canzoni più emozionanti della tradizione romana, serenate e stornelli interpretati e arrangiati senza perdere il loro colore originale.
L'accesso all'iniziativa promossa dalla Provincia di Roma è completamente gratuito.
"In occasione dell'anniversario della Provincia di Roma - spiega il presidente Nicola Zingaretti - abbiamo pensato di portare uno spettacolo di richiamo in uno dei comuni della provincia, e quest'anno abbiamo scelto Frascati e soprattutto uno dei compositori e musicisti più accreditati nel panorama internazionale, il premio Oscar Nicola Piovani. Vogliamo, inoltre, che questa diventi una consuetudine e che ogni anno si svolga un grande evento in uno dei comuni del territorio proprio per ricordare la nascita di questa istituzione".
"Siamo felici - conclude Zingaretti - di collaborare con un artista di fama mondiale e di poter dare ai cittadini la possibilità di ascoltare il suo estro e la sua capacità straordinaria di fare musica".
Sul palcoscenico, oltre a Nicola Piovani, quattro cantanti (Donatella Pandimiglio, Pino Ingrosso, Raffaela Siniscalchi e Carlotta Proietti), la voce recitante di Massimo Wertmuller e l'ensemble strumentale dell'Aracoeli. Lo spettacolo è prodotto dalla Compagnia dell'Ambra.
A Palazzo Valentini gli Stati Generali contro il razzismo
A Palazzo Valentini gli Stati Generali contro il razzismo
Martedì 21 ottobre, alle ore 15, nella Sala Di Liegro di Palazzo Valentini (sede della Provincia di Roma, via IV Novembre, 119/A) è in programma l'incontro “Stati generali contro il razzismo”.
"A fronte di una crescente percezione di logoramento e degenerazione dei rapporti sociali e al rischio di un aumento della violenza xenofoba nel nostro Paese e nel territorio - dichiara il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti - ritengo sia urgente offrire una risposta che non si limiti più alla semplice repressione e all’indignazione postuma, ma metta in campo una grande mobilitazione che parta dai quartieri, dalle scuole e dai comuni, per aggredire alla radice le cause dell’intolleranza e dell’odio sociale".
Gli Stati Generali saranno anche l’occasione per presentare e discutere il “Bando delle Idee”, uno strumento innovativo che la Provincia di Roma intende promuovere per sostenere progetti promossi da associazioni, luoghi di culto, comitati di cittadini. Percorsi di riqualificazione rivolti ai quartieri e ai comuni dove più forti appaiono quel disagio sociale e quel degrado urbano da cui scaturiscono l’insicurezza esistenziale e l’intolleranza xenofoba.
In allegato a questa news è possibile consultare la locandina dell’evento.
Domani la maratona contro la fame nel mondo. La fiaccola della speranza sul Campidoglio
Domani la maratona contro la fame nel mondo. La fiaccola della speranza sul Campidoglio
Si corre domani, domenica 19 ottobre, la terza edizione di "Run for food", la maratona promossa dalla Fao contro la fame nel mondo, nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Alimentazione (16 ottobre). Il percorso della gara competitiva per atleti tesserati: dieci chilometri tra Porta Capena e lo stadio delle Terme di Caracalla, attraverso le vie del centro storico.
Alla gara vera e propria si affianca il circuito non competitivo di 5 chilometri – stessa partenza e stesso arrivo dell'anello maggiore –. L'intero ricavato (quote d'iscrizione e donazioni volontarie) andrà alla Fao per finanziare progetti di sviluppo agricolo nei paesi del Corno d'Africa: Gibuti, Eritrea, Somalia, Etiopia. Testimonial della maratona sono Fiona May, l'attore-giornalista Jimmy Ghione e, nella veste di 'ambasciatrice Fao', Justine Pasek – Miss Universo –.
Per le iscrizioni è ancora aperto, oggi dalle 10 alle 19, il Villaggio nello Stadio Martellini alle Terme di Caracalla. Alla maratona non competitiva ci si può iscrivere anche domani mattina dalle 8 alle 9.
"Run for food" è stata preceduta per la prima volta, ieri 17 ottobre, da "Run for food ragazzi", la versione per studenti della maratona contro la fame: coinvolti circa 600 alunni di 13 scuole medie romane.
Intanto sul Campidoglio sventola la bandiera delle Nazioni Unite e giovedì 16, data della Giornata Mondiale, si è tenuto il Consiglio Comunale straordinario sulla crisi alimentare planetaria. Per la prima volta è intervenuto all'assemblea capitolina un direttore generale della Fao: Jacques Diouf, invitato e salutato ufficialmente dal sindaco Alemanno.
A conclusione, il sindaco e il direttore generale Diouf hanno acceso sul balcone dello 'scalone' michelangiolesco una grande fiaccola, che idealmente farà il giro del mondo in occasione della "veglia mondiale delle candele" contro la fame, martedì 21.
La Giornata Mondiale dell'Alimentazione è stata istituita dai paesi membri della Fao nel novembre 1979. La data prescelta, il 16 ottobre, è l'anniversario della fondazione della Fao, che avvenne nel 1945. Da allora, la Giornata Mondiale dell'Alimentazione si celebra ogni anno in 150 paesi.
Il tutto, per svegliare le coscienze e puntare i riflettori su una strage i cui numeri parlano da soli: i dati Onu riferiscono di 923 milioni di morti per fame, tra i quali 5 milioni di bambini vittime della malnutrizione.
Per saperne di più, www.runforfood.it
Technotown, parte la 'collezione autunno-inverno'
Technotown, parte la 'collezione autunno-inverno'
Prende il via l'attività autunnale-invernale di Technotown, la ludoteca comunale hi-tech di Villa Torlonia. Un vasto programma che, a partire dal 18 ottobre, invita ragazzi e famiglie a scoprire scienza e tecnologia attraverso il gioco, ogni weekend fino al 19 gennaio 2009.
Il primo appuntamento è questo fine settimana ed è all'insegna dell' "orienteering tecnologico", disciplina di movimento e riflessione. Una vera gara alla scoperta di Villa Torlonia, con squadre e partecipanti guidati via satellite e "caccia al tesoro palmare". In collaborazione con F.I.S.O., Federazione Italiana Sport Orientamento.
A seguire, sabato 25 e domenica 26 ottobre il tema è "la musica in movimento", con i ragazzi che produrranno videoclip recitando, ballando e montando le scene. E ancora, il 31 ottobre-1° novembre sarà la volta di Halloween, con l'integrale trasformazione di Technotown in orrido castello.
Poi un novembre tutto scienza, un dicembre nel segno dell'arte digitale, Natale dedicato alla produzione tv con effetti speciali e 'dietro le quinte', gennaio con i robot e il fumetto elettronico.
Tutto sul calendario della tecno-ludoteca nelle pagine di Technotown.
Santa Cecilia, la "Tragica" di Mahler diretta da Pappano
Santa Cecilia, la "Tragica" di Mahler diretta da Pappano
E' la Sesta Sinfonia di Mahler, la "Tragica", il piatto forte del secondo concerto di Antonio Pappano in questa stagione sinfonica. Il 18, il 19 e il 20 ottobre il maestro sale sul podio dell'Orchestra dell'Accademia, nella Sala Santa Cecilia dell'Auditorium Parco della Musica, per dirigere la più cupa tra le grandi sinfonie del musicista boemo.
Questa seconda tappa del percorso di Pappano nel tormentato mondo di Mahler (la prima fu l'esecuzione della Prima Sinfonia, "Il Titano") entra, attraverso la Sesta, nel clima di attesa di un abisso che sta per aprirsi: aleggia il dramma che di lì a poco avrebbe travolto non solo l'autore (con la morte della figlia) ma tutta l'Europa (con la prima guerra mondiale). Composta nell'estate del 1903 durante un soggiorno a Maiernigg sul Woerthersee, magnifico lago della Carinzia, è una partitura tra le più sperimentali e impegnative del primo '900.
Il concerto si apre con un omaggio ai 100 anni (li compirà il prossimo 11 dicembre) del compositore newyorkese Elliott Carter, decano dell'avanguardia statunitense e tutt'ora impegnato nella composizione di un ciclo di 'songs', basato sui "Canti Pisani" di Ezra Pound. In programma il suo "Concerto per corno", composto appena l'anno scorso.
Sabato 18 ore 18, domenica 19 ore 18, lunedì 20 ore 21
Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica
Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano direttore
Alessio Allegrini corno
Carter: Concerto per Corno (in occasione dei 100 anni del compositore)
Mahler: Sinfonia n. 6 in la minore
Per informazioni: 06-8082058, www.santacecilia.it
PROMEMORIA 18 ottobre 1975 - In Italia nasce ufficialmente il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI)
In Italia nasce ufficialmente il Fondo per l'Ambiente Italiano (FAI).
Il Fondo per l'Ambiente Italiano, noto anche con l'acronimo FAI, è una fondazione privata senza scopo di lucro e apolitica, creata sul modello del British National Trust.
Il suo scopo è il restauro e l'apertura al pubblico di beni storici, artistici o naturalistici che riceve per donazione, eredità o comodato.
È stato istituito il 28 aprile 1975, ed ha iniziato le attività il 18 ottobre dello stesso anno. Da diversi anni il FAI organizza le giornate di primavera, offrendo percorsi e visite gratuiti in luoghi del paese solitamente non accessibili al pubblico.
STOP CARBONE - NO NUCLEARE SI EFFICIENZA - SI ALLE RINNOVABILI
STOP CARBONE - NO NUCLEARE SI EFFICIENZA - SI ALLE RINNOVABILI
I cambiamenti climatici sono la più grave minaccia ambientale, economica e
umanitaria che l'uomo si trova ad affrontare.
Per evitare una crisi climatica irreversibile occorre fermare la crescita
delle emissioni di gas serra entro il 2015, e dimezzarle al 2050.
Per ridurre le emissioni di CO2 è necessaria una rivoluzione energetica basata
sulla progressiva riduzione dell'uso dei combustibili fossili, a partire dal
carbone, e dallo sviluppo delle alternative veramente pulite: efficienza e
fonti rinnovabili.
Per questo chiediamo al Governo di:
1. introdurre una moratoria per nuove centrali a carbone
Il carbone è alla base della crisi climatica in quanto è la prima singola
fonte del riscaldamento globale: circa un terzo delle emissioni mondiali di
CO2 si devono alla sua combustione.
2. abbandonare l'idea di un ritorno al nucleare in Italia
Il nucleare è una tecnologia costosa e rischiosa, che non ha risolto nessuno
dei suoi problemi: dai rischi di incidente grave alla gestione delle scorie,
dalla proliferazione nucleare alla limitatezza della risorsa Uranio.
3. favorire l'efficienza energetica con l'obiettivo del 20 per cento al 2020
In Italia è possibile tagliare i consumi elettrici per 100 miliardi di kWh al
2020 (circa un terzo degli attuali consumi) con benefici economici pari a 65
miliardi di euro. L'efficienza è la fonte energetica più economica, pulita e
abbondante.
4. favorire lo sviluppo delle fonti rinnovabili come richiesto dall'Europa
Nel settore elettrico le rinnovabili possono fornire 50 miliardi di kWh al
2020. Questo permetterà di tagliare le emissioni di CO2 per 25 milioni di
tonnellate, e di risparmiare circa 10 milioni di tonnellate di petrolio
equivalenti all'anno.
PARTECIPA ANCHE TU ALLA PETIZIONE PER UNA RIVOLUZIONE ENERGETICA PULITA IN
ITALIA. SCRIVI SUBITO A BERLUSCONI E AL MINISTRO SCAJOLA.
http://www.greenpeace.org/italy/campagne/clima/nocarbone_petizione
17 ottobre, 2008
Parte da Roma la quarta edizione del "Percorso dei Giusti"
Parte da Roma la quarta edizione del "Percorso dei Giusti"
É partita oggi a Roma, presso villa Piccolomini, la quarta edizione de "Il percorso dei giusti, la meomoria del bene, patrimonio delll'umanità". E l'incontro tra i giovani delle scuole superiori della nostra regione è stata l'occasione per il Il Presidente della Regione, Piero Marrazzo, per incontrare di nuovo i giovani partecipanti al progetto: un cammino di studi sulla Shoah e sul ruolo dei Giusti, uomini e donne che scelsero, con coraggo e coscienza, di lottare contro il terribile regime nazista per salvare delle vite umane. Il percorso di studi parte dalla presenza storica degli Ebrei in Europa e in Italia fino a giungere agli orrori dell’Olocausto, tragedia dell’umanità, punto di riflessione su tutti i totalitarismi e le diversità. Quest’anno il ‘testimone’ della memoria passa dai ragazzi delle scuole di Rieti a quelli di Roma e provincia. A questi ultimi infatti, dopo quelli di Frosinone e Viterbo, è affidato il compito di portare avanti il ‘Percorso’ durante l’anno.
Il ‘Percorso’ è è volto alla sensibilizzazione degli studenti su concetti basilari come la difficoltà del riconoscimento dell’altro, l’assunzione di responsabilità e la conoscenza dei Guisti, uomini e donne che hanno aiutato concretamente la gente del popolo ebraico, mettendo spesso a rischio la loro vita. Fra tutte le scuole che parteciperanno al concorso, tre istituti saranno i vincitori e partiranno con il Presidente Marrazzo per Gerusalemme dove visiteranno lo Yad Vashem il luogo in cui si conserva la memoria dei ‘Giusti’.
La giornata di oggi, dedicata al ‘Percorso dei Giusti’ è stata scelta perché il 16 ottobre 1943 ci fu il tragico rastrellamento al Ghetto ebraico di Roma da parte dei Nazisti. “Fu una razzia - ha ricordato il Presidente Marrazzo - gli Ebrei furono presi nel cuore di Roma, loro che erano ‘romani de Roma’ veri, mentre celebravano la Festa delle Capanne. Furono messi in carri bestiame, fatti viaggiare e arrivare Birkenau, che non era non un campo di lavoro, ma di sterminio: vi morirono mille tra donne, uomini e bambini”.
“Da uomo e da italiano - ha continuato Marrazzo - dico che non possiamo dimenticare e che anche ora oggi ci sono segnali preoccupanti nella nostra società”. Per il Presidente, infatti, “è ora di dire basta ai tifosi della nazionale che inneggiano al fascismo o ai ragazzi che sui siti Internet si fanno fotografare col braccio teso di ritorno dai lager nazisti”. Marrazzo ha salutato poi tutti i ragazzi presenti dicendo: “Questo non è il progetto della Regione ma il vostro progetto e oggi non onoriamo solo le vittime della Shoah ma anche la nostra dignità”.
Anche l’Assessore all’Istruzione, Diritto allo studio e Formazione, Silvia Costa, ha sottolineato che “le famiglie e le scuole devono fare di più per far conoscere la storia e gli orrori del nazismo ai nostri giovani”. “Questa giornata non è un’iniziativa di parte - ha concluso - ma un dovere: il dovere di consegnare il testimone della storia alle giovani generazioni”.
“Dobbiamo continuare a ricordare - ha ammonito il Presidente della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Pacifici - perché le ferite non sono rimarginate. Ma - ha aggiunto - oltre a ricordare, dobbiamo anche agire nella prospettiva di costruire un modello sociale diverso e non girare la faccia dall’altra parte di fronte alle ingiustizie di oggi. Qualora passasse il progetto della Lega di costituire classi differenziate - ha avvertito Pacifici - noi ci mobiliteremo e scenderemo in piazza”. Pacifici ha poi annunciato che la comunità ebraica risponderà all’appello lanciato dal prefetto Mosca sulle condizioni dei Rom in Italia: “Mi farò interpere dell’appello con la mia Comunità e con le altre Comunità italiane, per lavorare nei capi Rom e per aiutare il processo d’integrazione”.
Nuova edilizia sociale, bando reperimento aree
Nuova edilizia sociale, bando reperimento aree
Presentato in Campidoglio dal sindaco Alemanno e dall'assessore all'urbanistica, Marco Corsini, il bando per l' "housing sociale", ovvero per il reperimento di nuove aree dove realizzare il piano comunale di edilizia sociale. Con questo bando, approvato dalla Giunta e di prossima pubblicazione all'Albo Pretorio, si cercano nuovi "ambiti di riserva a trasformabilità vincolata" oltre quelli "già individuati dal Piano Regolatore Generale". L'invito, rivolto ai proprietari di terreni, è dunque a "manifestare l'interesse a vedere inserite le proprie aree nei nuovi ambiti".
L'invito pubblico, sottolinea il Campidoglio, avrà carattere ricognitivo: l'ultima parola in materia di pianificazione urbanistica spetta al Consiglio Comunale.
Vediamo come dovranno essere le aree: totalmente disponibili, dunque libere da qualsiasi limite o diritto in favore di terzi; ubicate a non più di 2.500 metri dalle fermate o stazioni (esistenti o previste dal PRG) dei mezzi pubblici o dai 'corridoi' riservati al trasporto pubblico; estese almeno 5 ettari (anche come somma di più aree adiacenti, con diversi proprietari che presentano una proposta congiunta).
Le aree potranno essere comprese in una delle seguenti destinazioni indicate dal Piano Regolatore vigente: Agro romano (con i limiti specificati qui appresso) – Servizi privati – Verde privato attrezzato – Servizi pubblici di livello urbano (a precise condizioni: vedi qui oltre) – Verde pubblico e servizi pubblici di livello locale (pure con una serie di esclusioni) – Infrastrutture tecnologiche.
Per l'Agro Romano: sono esclusi i terreni classificati come "componente A della rete ecologica", "parchi agricoli" o "aree naturali protette" – destinabili solo a verde pubblico o attività agricola –.
Per le aree classificate come "Servizi pubblici di livello urbano": potranno essere considerate solo se il proprietario o lo stesso Comune troveranno altre aree, di uguali dimensioni, da destinare allo stesso uso.
Per i terreni classificati come "Verde pubblico e servizi pubblici di livello locale": esclusi quelli ricadenti nella città storica e nella "città consolidata" (in base a piani attuativi, anche se decaduti); esclusi anche gli ambiti di Piano Regolatore soggetti a strumenti urbanistici esecutivi; idem per le aree "assoggettabili a cessione compensativa".
I criteri di valutazione: faranno 'punteggio' la maggiore vicinanza alle linee di trasporto, la minore rilevanza paesaggistica, il minor rischio idrogeologico, la maggiore "integrazione con il contesto insediativo esistente o previsto dal PRG". La valutazione sarà affidata ad una commissione di tecnici capitolini.
I tempi: le adesioni all'invito, con la documentazione allegata, dovranno pervenire al Comune di Roma – Dipartimento VI – Ufficio Protocollo, via del Turismo 30, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell'avviso all'Albo Pretorio. L'avviso sarà pubblicato anche su questa pagina web, su due giornali e su manifesti in città.
Nonni su Internet, VII edizione: i computer invadono i centri anziani
Nonni su Internet, VII edizione: i computer invadono i centri anziani
E' l'invasione del virtuale, con pc e Internet che approdano nei centri anziani della capitale. Gli "Internet corner" per gli ultrasessantenni dei centri, le postazioni web accanto ai tavoli per la briscola e ai campi di bocce, sono una delle novità della VII edizione di "Nonni su Internet", l'annuale programma di alfabetizzazione informatica per over-60 promosso dalla Fondazione Mondo Digitale, quest'anno in collaborazione con Eni Foundation.
Parte dunque "Nonni su Internet" 2008-2009, con l'ormai consolidata formula della 'catena dei saperi': chi già sa, diventa 'tutor' e insegna agli altri. Negli anni, in questo modo e con la partecipazione di studenti in veste di professori d'informatica, il progetto ha sfornato 6.000 navigatori 'senior'. Vediamo nel dettaglio le novità di quest'anno:
Gli "Internet corner" nei centri anziani: ne vengono intanto aperti 50, con 150 computer donati da Eni Foundation (3 pc per centro). La stessa Fondazione Eni allestisce i collegamenti Adsl e paga un anno di canone. La 'centrale operativa' è l'istituto tecnico-industriale Armellini in largo Placido Riccardi 13, scuola capofila del recupero di computer dismessi. Gestione, coordinamento e formazione degli esperti (tutti coi capelli bianchi) a cura di Mondo Digitale.
L' 'export' di "Nonni su Internet" in ambito europeo: il progetto romano ha fatto scuola e quest'anno viene esteso, con il coordinamento di Mondo Digitale e il co-finanziamento dell'Unione Europea, a Spagna, Romania e Belgio, nell'ambito dei programmi comunitari per l'apprendimento permanente. Nello stesso filone il nuovo gemellaggio con il governo irlandese e il progetto "Log on, Leam", analogo a "Nonni su Internet".
La "comunità virtuale": sul sito di Mondo Digitale, www.mondodigitale.org, tutti i partecipanti a "Nonni su Internet" possono consultare liberamente i materiali didattici e mettere in comune le esperienze.
Per saperne di più, leggere la notizia di Mondo Digitale.
PROMEMORIA 17 ottobre 589 l'Adige rompe alla Cucca.
Secondo la tradizione, a e causa lo sconvolgimento idrografico che dà al basso Veneto l'aspetto che grossomodo ha tutt'oggi.
La cosiddetta rotta della Cucca è, nella tradizione veneta, lo sconvolgimento idrografico che nel VI secolo modificò sostanzialmente il panorama fluviale del basso Veneto. Il nome deriva dalla località di Cucca, vicino a Veronella, dove l'Adige sarebbe uscito dagli argini. Paolo Diacono, nelle sue cronache, data la rotta al 17 ottobre 589, ma questa datazione è spesso messa in discussione dagli studiosi[senza fonte]. Oggi si ritiene che nella tradizione orale la rotta indichi gli sconquassi avvenuti nei secoli successivi alla caduta dell'impero romano a seguito della scarsa manutenzione dei fiumi.
Cronaca
La descrizione del disastro è tutta compresa nel capoverso 23 del libro III dell'Historia Langobardorum di Paolo Diacono.
In Veneto e in altre parti d'Italia nel 589 vi fu "un diluvio d'acqua che si ritiene non ci fosse stato dal tempo di Noè"; a seguito di queste piogge l'Adige esondò il 17 ottobre, e il livello delle acque a Verona salì fino a raggiungere le finestre superiori della basilica di San Zeno fuori le mura.
L'alluvione causò grosse perdite di vite umane e animali, e distrusse parte delle mura di Verona oltre a spazzare via strade, sentieri e gran parte della campagna in quelli che oggi sono il basso Veneto e la bassa ferrarese.
Conseguenze
A seguito della rotta l'Adige abbandonò il suo antico corso (che passava per Bonavigo, Minerbe, Montagnana, Este, Sant'Elena e Solesino) per assumere grossomodo l'attuale percorso molto più a sud e che corrispondeva all'antico alveo del Tartaro[3]; da allora l'Adige attraversa Legnago, lambisce Villa Bartolomea e Castagnaro e sfocia nel mare Adriatico dopo aver attraversato Cavarzere.
In seguito all'eccessiva frammentazione del territorio, nessun governo si prese carico di riparare il guasto e la campagna inondata si tramutò in palude per secoli; le acque del Tartaro si unirono a quelle dell'Adige in questa devastazione. Il termine Polesine nacque in quel periodo e venne ad indicare l'attuale provincia di Rovigo e parte dell'attuale provincia di Ferrara, in quanto il corso principale del Po all'epoca passava più a sud e corrispondeva all'attuale Po di Volano[3].
Il Mincio, che fino a quel momento passava per Adria ed era una via navigabile dal mare Adriatico al lago di Garda, abbandonò il suo alveo e divenne un affluente del Po; questo portò alla definitiva decadenza di Adria e del suo porto.
Quando il corso dell'Adige si assestò, il ramo principale attraversava Badia Polesine e su questo ramo nasceranno in seguito i borghi di Lendinara, Villanova, Rovigo e Villadose[3]; questo ramo divenne poi di scarsa importanza dopo la rotta del 1438 e corrisponde all'attuale corso dell'Adigetto.
Secoli dopo, quando la terra ricominciò ad emergere dalla palude, l'uomo canalizzò, col nome di Canal Bianco, le acque del Tartaro in quello che fu l'antico alveo del Mincio[3], facendolo passare presso Adria e sfociare nel mare Adriatico.
16 ottobre, 2008
Marrazzo, dalla Regione 1 miliardo di garanzia di credito alle Pmi
Marrazzo, dalla Regione 1 miliardo di garanzia di credito alle Pmi
La Regione Lazioscende in campo per aiutare le piccole e medie imprese del territorio a superare gli effetti della crisi finanziaria, che sta colpendo pesantemente anche le realtà più produttive e vitali. Le recenti turbolenze dei mercati internazionali, infatti, minacciano di produrre pesanti ripercussioni sulla situazione e sull'operatività delle Pmi del Lazio, in particolare sul versante dell'accesso al credito. Per questo, lo stesso Presidente della Regione, Piero Marrazzo, ha annunciato oggi, al termine di un incontro con tutti i rappresentati delle associazioni imprenditoriali della Regione, l’attivazione di interventi economici con risorse regionali pari a 150 milioni di euro sotto forma di garanzie del credito, prestiti e altri incentivi, risorse che permetteranno di liberare risorse per circa un miliardo di euro.
“Abbiamo voluto affrontare – ha dichiarato Marrazzo – quella che in questo momento è, per le piccole e medie imprese ‘l’emergenza dell’emergenza’ per il nostro territorio e più in generale per il Paese: l’accesso al credito. Per questo, insieme, alle associazioni che sono intervenute, e da cui è venuto un contributo fondamentale, abbiamo deciso l’avvio un Comitato tecnico di Emergenza per il credito, presieduto dal Presidente della Regione e in cui le imprese avranno una loro rappresentanza. Abbiamo analizzato gli strumenti a disposizione e pensiamo di poter garantire, all’inizio, un credito per le Pmi di circa 1 miliardo di euro”.
Il Comitato Tecnico, un organismo paritetico Regione-organizzazioni datoriali, ha detto Marrazzo “si riunirà a breve” e lo stesso Presidente chiederà a breve un incontro con gli Istituti di credito che operano nel territorio.
“La Regione Lazio – ha aggiunto Marrazzo - si sente in frontiera, gli imprenditori si sentono in frontiera. E da oggi – ha sottolineato – è partito un segnale positivo: che la crisi si affronta uniti, Regione e imprenditori insieme”.
All'incontro hanno partecipato rappresentati di Confindustria Lazio, Federlazio, Cna, Confesercenti, Confcommercio, Lega Coop, Confartigianato, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Confcooperative.
"Happy Phone": la solidarietà è un vecchio cellulare
"Happy Phone": la solidarietà è un vecchio cellulare
Presentata in Campidoglio l'operazione "Happy Phone", progetto di solidarietà voluto dall'associazione Amici della Caritas di Roma in collaborazione con il Comune (assessorati Politiche Sociali e Personale), con il sostegno di Poste Italiane ed Eco-Sol. Cellulari usati da raccogliere e rivendere per finanziare l'Emporio Caritas, il supermercato gratuito per chi non arriva alla fine del mese.
Partecipare alla raccolta è semplice: basta cedere gratis il proprio vecchio telefonino in disuso. Poste Italiane ha già recapitato a 300 mila famiglie di tre quartieri (Montesacro, Nomentano e Cinecittà) la busta pre-affrancata e le istruzioni per spedirla con dentro il cellulare. Lo stesso sta facendo il Comune con i propri oltre 24 mila dipendenti. Già posizionati i raccoglitori presso gli sportelli anagrafici dei Municipi e in altri uffici comunali.
I vecchi cellulari saranno rigenerati dalla societa' Eco-Sol che poi li rivenderà nei paesi emergenti come Cina, India e Pakistan. Il ricavato andrà all'Emporio Caritas. Un'iniziativa, ha sottolineato il sindaco Alemanno, che "lega la solidarietà ai valori ambientali'' e risponde alla nuova situazione sociale in cui "non ci sono più solo le povertà estreme".
PROMEMORIA 16 ottobre 1943 - Deportazione dal Ghetto di Roma di 1022 ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz
Deportazione dal Ghetto di Roma di 1022 ebrei verso il campo di concentramento di Auschwitz.
La grande razzia nel vecchio Ghetto di Roma cominciò attorno alle 5,30 del 16 ottobre 1943. Oltre cento tedeschi armati di mitra circondarono il quartiere ebraico. Contemporaneamente altri duecento militari si distribuirono nelle 26 zone operative in cui il Comando tedesco aveva diviso la città alla ricerca di altre vittime. Quando il gigantesco rastrellamento si concluse erano stati catturati 1022 ebrei romani.
Due giorni dopo in 18 vagoni piombati furono tutti trasferiti ad Auschwitz. Solo 15 di loro sono tornati alla fine del conflitto: 14 uomini e una donna.
Tutti gli altri 1066 sono morti in gran parte appena arrivati, nelle camere a gas. Nessuno degli oltre duecento bambini è sopravvissuto.»
(F. Cohen, 16 ottobre 1943. La grande razzia degli ebrei di Roma)
15 ottobre, 2008
Roma e la Fao contro la fame del mondo: domani in Campidoglio, domenica maratona in centro
Roma e la Fao contro la fame del mondo: domani in Campidoglio, domenica maratona in centro
Si corre domenica 19 ottobre a Roma "Run for food", terza edizione, la maratona contro la fame nel mondo targata Fao. La corsa è nell'ambito della Giornata Mondiale dell'Alimentazione di giovedì 16. Il percorso della gara competitiva per atleti tesserati: dieci chilometri tra Porta Capena e lo stadio delle Terme di Caracalla, attraverso le vie del centro storico.
Alla gara vera e propria si affianca il circuito non competitivo di 5 chilometri – stessa partenza e stesso arrivo dell'anello maggiore –. L'intero ricavato (quote d'iscrizione e donazioni volontarie) andrà alla Fao per finanziare progetti di sviluppo agricolo nei paesi del Corno d'Africa: Gibuti, Eritrea, Somalia, Etiopia. Testimonial della maratona sono Fiona May, l'attore-giornalista Jimmy Ghione e, nella veste di 'ambasciatrice Fao', Justine Pasek (Miss Universo).
Per le iscrizioni viene aperto venerdì 17 e sabato 18, dalle 10 alle 19, il Villaggio nello Stadio Martellini alle Terme di Caracalla. Alla maratona non competitiva ci si può iscrivere anche domenica mattina dalle 8 alle 9.
"Run for food" è preceduta da altre manifestazioni sullo stesso tema. Domani, giovedì 16, l'evento ufficiale in Campidoglio: alle 17 la seduta straordinaria del Consiglio Comunale in Aula Giulio Cesare, con il direttore generale della Fao Jacques Diouf e il sindaco Alemanno che accendono la fiaccola celebrativa in vista della veglia mondiale per l'alimentazione. Partendo da Roma domenica 19, la fiaccola farà il giro del mondo.
Venerdì 17, poi, si corre per la prima volta "Run for food ragazzi", la versione per studenti della maratona contro la fame: coinvolti circa 600 alunni di 13 scuole medie romane. Partenza, anche in questo caso, dallo Stadio delle Terme di Caracalla.
Il tutto, per svegliare le coscienze e puntare i riflettori su una strage di dimensioni planetarie: 923 milioni di morti per fame, 5 milioni di bambini vittime della malnutrizione.
Per saperne di più, www.runforfood.it
PROMEMORIA 15 ottobre 1967 - Fidel Castro annuncia la morte di Ernesto Che Guevara
Fidel Castro annuncia la morte di Ernesto Che Guevara-
Ernesto Rafael Guevara De la Serna più noto come Che Guevara (Rosario, 14 giugno[2] 1928 – La Higuera, 9 ottobre 1967) è stato un rivoluzionario e guerrigliero argentino.
Il soprannome di "Che" gli venne attribuito dai suoi compagni di lotta cubani in Messico, e deriva dal fatto che Guevara, come tutti gli argentini, pronunciava spesso l'allocuzione "che". La parola deriva dalla lingua mapuche e significa "uomo", "persona", e venne ripresa nello spagnolo parlato in Argentina ed Uruguay, per chiamare l'attenzione di un interlocutore, o più in generale, come un'esclamazione simile a "hey". Guevara fu membro del Movimento del 26 di luglio e, dopo il successo della rivoluzione cubana, assunse un ruolo nel nuovo governo, secondo per importanza al solo Fidel Castro. Dopo il 1965, lasciò Cuba per "esportare la rivoluzione", prima nell'ex Congo Belga (ora Repubblica Democratica del Congo), poi in Bolivia. L'8 ottobre 1967 venne ferito e catturato da un reparto anti-guerriglia dell'esercito boliviano - assistito da forze speciali statunitensi ossia agenti speciali della CIA - a La Higuera, nella provincia di Vallegrande (dipartimento di Santa Cruz). Il giorno successivo venne ucciso nella scuola del villaggio. Il suo cadavere - dopo essere stato esposto al pubblico a Vallegrande - fu sepolto in un luogo segreto e ritrovato da una missione di antropologi forensi argentini e cubani, autorizzata dal governo boliviano di Sanchez de Lozada, nel 1997. Da allora i suoi resti si trovano nel Mausoleo di Santa Clara de Cuba.
14 ottobre, 2008
Consulta imprese Lazio, Marrazzo: "E' il momento delle decisioni"
Consulta imprese Lazio, Marrazzo: "E' il momento delle decisioni"
Sanità, produttività, credito, energia, ambiente, infrastrutture, formazione, turismo, casa e ricerca. Queste le priorità, presentate oggi a Roma, cui secondo la Consulta delle Imprese del Lazio, dovrà essere improntata l’azione della Giunta Regionale, per avviare una nuova stagione di sviluppo e di crescita del sistema economico-produttivo regionale. Fanno parte della Consulta Abi, Ania, Confcommercio, Confindustria, Federlazio e Urcel.
“Questa - ha detto il presidente della Regione Piero Marrazzo - è una fase in cui serve consapevolezza e concretezza. Bisogna avere la capacità di intervenire presto e debbo dire che, vista l’esperienza dell’emergenza rifiuti, siamo molto ferrati. Ci confronteremo sulle critiche e sulle problematiche riportate dal testo. E’ il momento di prendere delle decisioni, come abbiamo fatto per la sanità”. “La nostra classe imprenditoriale - ha rimarcato Marrazzo - ha voglia di esserci e la priorità delle priorità da affrontare è l’accesso al credito. Domani partirà, infatti, il tavolo sul credito”.
Anche per il presidente di Federlazio, Massimo Tabacchiera, coordinatore e portavoce della Consulta, “la presentazione di questo ‘manifesto per la competitività’ rappresenta un momento importante per il territorio, perché sono riportati tutti gli argomenti cardine che riguardano il mondo economico”. “Abbiamo messo insieme - ha ricordato Tabacchiera - le associazioni più rappresentative della nostra regione. Per la prima volta è stato redatto un documento ascoltando tutti i consigli direttivi delle diverse province del Lazio”.
In materia di sanità, secondo la Consulta va attuata la parificazione fra pubblico e privato, rimuovendo definitivamente le discriminazioni, immotivate, a danno del secondo ambito. Ma più in generale, riguardo il complessivo sistema sanitario, vanno superate le logiche di riserva in favore del settore pubblico, con il privato in posizione subordinata. Peraltro, la difficoltà di sostenere nel futuro gli inevitabili incrementi della spesa sanitaria porrà la necessità di una partnership pubblico-privato, come avviene già in altri Paesi, facendo ricorso alla spesa privata in modo strutturale e organizzato, anche con il concorso di fondi integrativi, mutue e compagnie di assicurazione.
Ma la Consulta affronta anche la questione del credito, precisando che la Regione dovrà rivolgere la sua attenzione verso azioni che favoriscano processi di patrimonializzazione delle imprese. Un aspetto di particolare importanza, questo, che costituisce un fattore fondamentale in quella complessiva strategia di riposizionamento su standard competitivi che costituisce una criticità per un’elevata quota di imprese laziali. Ne consegue, dunque, l’esigenza di riservare adeguate risorse regionali in tale direzione, utilizzando e affinando strumenti finanziari già disponibili, nell’ottica di massimizzare l’effetto leva delle risorse regionali nei confronti di quelle private finalizzate ai processi di patrimonializzazione. Per tutti gli altri aspetti gestionali, dell’attività d’impresa, la politica del credito deve favorire il consolidamento dei debiti a breve termine, non solo quelli dell’istituto bancario erogatore, ma anche quelli del sistema. In ogni caso, appare di forte rilievo l’esigenza di fondare lo sviluppo delle politiche del credito sulla capacità di interfacciarsi con le imprese e con il territorio attraverso la rete dei Confidi di riferimento delle Associazioni di rappresentanza, nel quadro delle attività di sostegno al credito previste dalla Regione Lazio.
Per la Consulta del Lazio, inoltre, serve un’azione politica indirizzata verso una diversificazione spinta dalle fonti di energia primaria. Un’azione che realizzi le condizioni per uno sviluppo economico equilibrato e sostenibile, in armonia con il fondamentale principio della conservazione delle risorse. I punti qualificanti della politica energetica dovranno prevedere il ruolo primario della Regione, il Patto Regionale per l’Energia e l’Ambiente, l’utilizzo di meccanismi di mercato per l’ottimale riorganizzazione della domanda energetica, l’utilizzo di meccanismi finanziari, l’assegnazione mirata di risorse comunitarie nazionali e regionali. Ma, secondo la Consulta, sarebbe opportuno anche sottoscrivere accordi volontari, avviando tavoli di concertazione finalizzati a realizzare interventi di riduzione e produzione di energia, agevolare il trasferimento tecnologico e gestionale da i centri di ricerca alle imprese, indirizzare e stimolare i soggetti che, a diverso titolo, entrano nel mercato dell’energia.
Nel settore delle infrastrutture è necessario controbilanciare il peso dell’area metropolitana romana con politiche di sviluppo e di integrazione degli altri ambiti territoriali del Lazio, anche attraverso il decentramento di funzioni pregio che possano fare da catalizzatore per innescare strategie di sviluppo territoriale. Per la Consulta del Lazio è poi evidente che il sistema formativo nel suo complesso debba divenire, da un lato maggiormente rispondente alle esigenze dei lavoratori e, dall’altro, più efficace se guardato dal punto di vista del bilancio delle competenze e quindi dell’utilità per le imprese. Bisogna evitare che tale formazione sia organizzata dall’alto, senza alcun collegamento con i fabbisogni formativi reali delle imprese. La formazione non è un’incombenza che deve ricadere solo sulle imprese, ma è un tema che deve coinvolgere tutti e sul quale la Regione Lazio deve impegnarsi ed investire.
Il turismo, si legge nel documento della Consulta del Lazio, ha bisogno di una più incisiva attenzione dell’istituzione regionale al settore, sicuramente misurabile con gli interventi in termini di dotazioni infrastrutturali, in modo da trovare ulteriori concreto riscontri nella rapida attribuzione all’Agenzia per il Turismo della Regione Lazio di funzioni, competenze, risorse umane ed economiche che consentano di incidere in modo significativo sui mercati internazionali.
Per la Consulta, infine, le politiche della casa non sono residuali, ma parte integrante delle politiche urbane e dei processi di trasformazione, per questo occorra incentivare il recupero di quartieri con interventi di demolizione e ricostruzione. E’ poi fondamentale che gli enti pubblici investano maggiormente nella ricerca, nella formazione e nel sostegno all’innovazione tecnologica a partire però dalle singole vocazioni di ogni territorio. In materia di concorrenza e liberalizzazioni, inoltre, la Consulta delle Imprese del Lazio auspica la realizzazione di un’ampia liberalizzazione dei servizi pubblici locali.
Piano territoriale provinciale generale: la presentazione presso la Sala del Tempio di Adriano
Il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti è intervenuto al convegno 'Area metropolitana romana: una strategia, una visione". Nel corso dell'evento il presidente Zingaretti e l'assessore provinciale alle Politiche del Territorio e alla Tutela dell'Ambiente, Michele Civita hanno presentato il piano territoriale provinciale generale (PTPG).
Al convegno - presso la Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra a Roma - hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del consiglio provinciale Giuseppina Maturani e gli assessori all'Urbanistica del Comune di Roma, Marco Corsini, e della Regione Lazio, Esterino Montino.
Nel corso del proprio intervento il presidente Zingaretti ha affermato: “Nel prossimo triennio la Provincia di Roma investirà 400 milioni di euro in infrastrutture. Vogliamo dotare Roma e la sua area vasta di strumenti adeguati ad una grande metropoli e alle sue ambizioni".
Zingaretti ha spiegato che il Piano territoriale indica chiaramente come la scelta della Provincia di Roma è netta di fronte a quello che lo stesso presidente ha definito "un bivio: scommettere sulla crescita del territorio, scegliere di agire nella dimensione globale del terzo millennio o limitarci a gestire l'esistente".
Per sostenere lo sviluppo sono due i principali asset contenuti nel Piano: integrazione ed innovazione.
"Occorre integrare di più - ha sottolineato Zingaretti - ed evitare che la crescita avvenga nel caos, fissando vocazioni chiare di sviluppo del territorio ed esportando fuori Roma servizi di qualità, centri produttivi ed infrastrutture".
Integrazione infrastrutturale ma anche "economica". "Sento in questi mesi - ha aggiunto Zingaretti - una domanda chiara emergere nelle forze produttive del nostro territorio. La necessità di una nuova proposta: investimenti; alleanze sociali; scelte strategiche".
In relazione alla crisi finanziaria: "I gruppi dirigenti della città - ha dichiarato Zingaretti - sono chiamati ad assumersi le proprie responsabilità e ad impegnarsi per la ricerca di convergenze".
Per questo motivo il presidente ha annunciato l'investimento di 400 milioni di euro nelle infrastrutture, ma anche l'intenzione di attivare "nuove sinergie fra pubblico e privato" per un sistema integrato di piccole e grandi opere.
"Abbiamo deciso e studiato con Rfi - ha aggiunto Zingaretti – di investire 15 milioni di euro in 3 anni per rimuovere i passaggi a livello che insistono in gran parte delle strade provinciali", un’iniziativa che secondo Zingaretti velocizzerà il traffico su rotaia e fluidificherà quello veicolare su gomma.
Per quanto concerne la rete viaria Zingaretti ha annunciato che entro questa legislatura sarà completato l'adeguamento della Laurentina, dell'Ardeatina, della Nomentana bis e della viabilità di Gronda intorno alla Flaminia a Castelnuovo di Porto. "Siamo in fase di progettazione per il raddoppio della Tiburtina nella tratta Tivoli-Guidonia - ha detto Zingaretti - sottolineando anche l'intenzione di completare i 3 corridoi della mobilità.
"Entro la consiliatura - ha concluso Zingaretti - ci impegniamo ad aprire altri 3000 posti auto per parcheggi di scambio. Infine stiamo studiando un grande piano per l'innalzamento della qualità e della sicurezza dei 2500 Km delle strade provinciali".
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