13 aprile, 2012
Il Lazio nei “tesori” della Società Geografica Italiana
Il Lazio nei “tesori” della Società Geografica Italiana
Il Lazio nei “tesori” della Società Geografica Italiana. Carte geografiche, libri rari, fotografie e cartoline.
Mercoledì 11 aprile, presso la Sala Egon von Furstenberg di Palazzo Valentini, alle ore 18, la mostra è stata inaugurata dall’Assessore alle Politiche del Turismo, dello Sport e delle Politiche Giovanili della Provincia di Roma, Patrizia Prestipino.
L'assessore Prestipino in questa occasione ha affermato: “Abbiamo fortemente voluto questa mostra che inauguro con grande piacere perchè accende i riflettori su quelle che sono le espressioni storiche e culturali della provincia di Roma e di tutto il territorio del Lazio, attraverso il pregiato materiale della Società Geografica Italiana”.
La mostra è visitabile, con ingresso libero, sino al 20 aprile con il seguente orario: dal lunedì al venerdì 10-19; sabato 10-13.
L’esposizione intende fornire una panoramica di territori molto diversi tra loro per aspetto e condizioni naturali, evidenziando, in particolare, la progressiva crescita d’interesse da parte dei viaggiatori nei confronti della regione, tappa essenziale del Grand Tour.
Si passa dalle opere antiche del Cinquecento, di notevole rilevanza storico-culturale e strettamente bibliografica ai testi moderni del Novecento, alcuni dei quali di grande interesse scientifico ed altri di importante valore artistico.
Vengono presentate anche carte geografiche raffiguranti la regione nelle diverse epoche storiche in un arco di tempo che va dal XVII al XIX secolo.
I soggetti raffigurati ci restituiscono le immagini e le atmosfere del Lazio della prima metà del Novecento.
Paesaggi rurali e scorci urbani, dove spesso anche l’uomo è raffigurato ci appaiono nella loro autenticità, catturati dallo sguardo di due fotografi d’eccezione: Mario Fondi ed Elio Migliorini, maestri della geografia italiana. È dunque la particolare prospettiva del geografo che ci guida lungo questo percorso di scoperta di un Lazio ormai quasi del tutto scomparso, che è stato ricostruito anche attraverso l’apporto delle cartoline d’epoca.
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