04 aprile, 2012

PROMEMORIA 4 aprile 1968 Uccisione di Martin Luther King.


Uccisione di Martin Luther King.
Martin Luther King giunse a Memphis il 3 aprile, dopo che il suo volo era stato ritardato per un allarme bomba. Dopo la marcia finita con la morte del ragazzo rientra al Lorraine Motel sito a Mulberry Street, di proprietà di Walter Bailey, sempre a Memphis. Nella sua stanza, la 306, situata al secondo piano, assieme ai suoi collaboratori (tra cui il reverendo Ralph Abernathy e Jesse Jackson) cerca di organizzare un nuovo corteo per uno dei giorni successivi.
Doveva cenare a casa del reverendo Samuel B. Kyles, alle 17:30 giunse al motel chiedendo al pastore di seguirlo. Salomon Jones, l'autista di King gli consigliò, visto il freddo di coprirsi con un cappotto.
Parlò al musicista Ben Branch, che avrebbe dovuto suonare quella sera ad un incontro locale in una chiesa dove era programmato un culto. King gli chiese di intonare il suo inno preferito Take my hand, my precious Lord[161] (prendimi per mano, mio prezioso Signore), poi intonato davvero dalla celebre Mahalia Jackson,[162] cara amica di King, nel corso dei suoi funerali.
Alle 18:01 King uscì sul balcone del secondo piano del motel, dove venne colpito da un colpo di fucile di precisione alla testa, subito dopo ritratto in una foto di Joseph Louw, unico giornalista rimasto dopo che il giorno precedente avevano tutti abbandonato la città, stava preparando un documentario sul pastore. Venne soccorso fra gli altri anche da Marrell McCullough, agente di polizia, che cercò inutilmente di tamponare la ferita. Fu utilizzato un proiettile calibro 30-06.
Trasportato al St. Joseph's Hospital, i medici constatarono un irreparabile danno cerebrale, la sua morte venne annunciata alle 19:05 del 4 aprile 1968

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