02 giugno, 2008

PROMEMORIA 2 giugno 1946 Vince la Repubblica


Con un referendum istituzionale gli italiani decidono di trasformare l'Italia da monarchia a repubblica (12.717.923 voti contro 10.719.284). Dopo questo referendum il Re d'Italia Umberto II di Savoia viene esiliato.
Il 2 giugno 1946 in Italia si svolse il primo Referendum istituzionale. Gli italiani furono chiamati a scegliere tra repubblica e monarchia.

Il voto fu per la prima volta in Italia a suffragio universale e l'affluenza fu del 89,1% degli aventi diritto.

La campagna referendaria fu alquanto accesa. Tutti i partiti di sinistra (PCI, PSI, Pd'A), si espressero apertamente a favore del sistema repubblicano così come il PRI, il PLI appoggiò la Monarchia mentre la Democrazia Cristiana lasciò libertà di voto, anche se fece proprio il sistema repubblicano. La scelta della DC fu dovuta dalla necessità di non far spostare le masse contadine meridionali, a larghissima maggioranza monarchiche, verso i partiti monarchici o qualunquisti e poter, così, assicurarsi un ampio consenso nelle contestuali elezioni parlamentari[citazione necessaria].

La scelta della DC risultò vincente. L'Italia, infatti, si divise in due non politicamente, ma geograficamente. Basti pensare a regioni "bianche", dove cioè prevaleva il voto cattolico a favore della DC, come il Veneto, il Trentino, la Calabria e la Basilicata. Nelle prime due, si affermò la DC alle elezioni parlamentari e la Repubblica nel referendum, nelle ultime due, invece, prevalsero DC e Monarchia

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