11 agosto, 2010
PROMEMORIA 11 agosto 1944 - A seguito di un'insurrezione partigiana, Firenze viene liberata dall'occupazione tedesca.
A seguito di un'insurrezione partigiana, Firenze viene liberata dall'occupazione tedesca.
11 Agosto 1944 Firenze Insorge, si Libera e si Governa
Il 27 luglio 1944 i tedeschi in un loro comunicato invitano la popolazione
fiorentina alla calma e confermano che per essi Firenze e "città aperta"
(la finiranno di aprire alcuni giorni dopo)
questo comunicato era una risposta ad un manifesto dei comunisti fiorentini
che invitava a tenersi pronti per l'insurrezione
Il giornale "La Nazione" pubblica da un volantino del comando tedesco
*testuale*
Fiorentini a nome delle convenzioni internazionali, sono considerati fuori
legge i cittadini che sparano sui militari, o che comunque tentino
d'impedire lo svolgimento di operazioni militari con atti di sabotaggio, Si
rammenta perciò che in questa città *Chi impugna le armi contro i soldati
germanici o italiani sarà fucilato ed espone ai più gravi pericoli la
famiglia e lo stesso vicino..."
(Questo proclama bisognò ricordarlo ai franchi tiratori di Pavolini lasciati
a seminare il terrore in città) ed allora non andò più bene
Il 29 luglio 1944 i tedeschi avvisano a mezzo di un manifesto affisso sui
muri della città che si ordina a tutta la popolazione di sgomberare una
vasta zona prospiciente il fiume Arno sull'una e l'altra sponda del fiume. È
la sentenza di morte di un terzo della Firenze trecentesca e per il "Ponte"
per antonomasia, il Ponte a Santa Trinità, sentenza di morte che verrà
eseguita nella notte fra il 3 e il 4 Agosto.
La battaglia per la liberazione di Firenze proseguiva intanto sorda e
implacabile i soldati tedeschi venivano uccisi per prendere le armi, i loro
cadaveri occultati, spogliati, buttati in Arno,(mai tanti disertori come in
quel periodo nell'esercito del Reich) un gruppo di partigiani con alla testa
Roberto Martini, membro della commissione politica del CTLN occupano con
discrezione la Questura.
Il comando tedesco fa affiggere per le vie di Firenze la seguente ordinanza
*Testuale* Firenze, 3 Agosto 1944 ore 14 Per la sicurezza della popolazione
si ordina:
1) a partire da questo momento è proibito a chiunque lasciare le case e
camminare per le vie e le piazze della città di Firenze
2) tutte le finestre, anche quelle delle cantine, come pure le entrate delle
case e degli androni devono rimanere chiuse notte e giorno
3) si raccomanda alla popolazione di trattenersi nelle cantine o dove queste
non esistono di recarsi nelle chiese oppure in altri grandi edifici
4) le pattuglie delle FF.AA germaniche hanno l'ordine di sparare contro le
persone che verranno trovate sulle strade, oppure che si mostreranno alle
finestre.
Il comandante della città di Firenze Col Fuchs
(questo avviso unito con quello di sgombero venne riprodotto dopo la
liberazione e messo a tipo santino all'inizio del Ponte Vecchio lato Borgo
SS Apostoli, per ricordare ai turisti e ai fiorentini l'avvenimento, rimase
alcuni anni, poi considerazioni turistiche consigliarono di toglierlo. Molti
tedeschi vengono in gita a Firenze, perché turbarli)
Le forze partigiane dell'oltrarno 780 uomini con poche armi tentarono di
salvare i ponti di Firenze combattimenti ci furono al Ponte alla Vittoria
con un morto e un ferito nostro Al Ponte alla Carraia con un morto e 4
feriti partigiani
Durante la notte fu eseguita la condanna a morte delle opere d'arte
fiorentine, per il Ponte a Santa Trinita furono necessarie altre cariche
(furono il colpo di grazia a chi non vuol morire). Solo il Ponte Vecchio era
rimasto in piedi ma tutte le vie adiacenti (la Firenze trecentesca) erano un
cumulo di macerie dove per ultimo regalo i guastatori tedeschi lasciarono
mine che proseguirono la loro opera per diversi giorni dopo.
Alle 5 del mattino del 4 Agosto entrava in Oltrarno liberata dai partigiani
fiorentini la prima pattuglia alleata accolta trionfalmente dal popolo che
si riversava nelle strade, il grosso degli alleati arrivò molte ore dopo.
Intanto sempre in oltrarno nel rione di Gavinana entravano le brigate
partigiane che si erano aperte la strada combattendo dal monte Giovi a
Firenze.
Entravano La Brigata "Sinigaglia"
Il comando della divisione "Arno" con Potente
la brigata "Lanciotto".
I franchi tiratori si facevano vivi soprattutto nel quartiere di San
Frediano al Conventino e a San Niccolò, cominciava per i rioni di Firenze
una lotta feroce contro questi assassini prezzolati che sparavano sui civili
solo per spargere terrore, la loro partita era persa. La lotta durò fino a
quando il comando alleato autorizzò (dopo aver pagato di persona) un
rastrellamento con le forze partigiane La sera avanti 8 agosto dopo aver
concordato con i comandanti partigiani e gli ufficiali alleati le norme e
modalità dell'operazione, Potente il comandante della divisione partigiana
Garibaldi "Arno" fu colpito da una granata in Piazza Santo Spirito. Si
chiamava Aligi Barducci.
Il 9 agosto reparti della divisione partigiana "Potente" con la morte nel
cuore, e truppe canadesi iniziarono e ripulirono tutto l'oltrarno dai
cecchini fascisti.
L'11 Agosto alle 6,45 del mattino la campana di Palazzo Vecchio "La
Martinella" chiamava come altre volte il popolo fiorentino "alla lotta
all'insurrezione alla libertà a conquistarsi il diritto di essere popolo
libero combattendo e cadendo per la libertà"
altri giorni di lotte di lutti e di vittorie ci vollero perché tutta Firenze
fosse Libera, caddero in combattimento dal 3 agosto al 2 settembre 205
compagni partigiani, 400 furono i feriti 18 sono i dispersi.
l'11 agosto 1945 il Presidente del Consiglio Ferruccio Parri appuntava sul
gonfalone di Firenze la medaglia d'oro al Valor Militare
La nostra battaglia di allora ci ha dato uno stato democratico anche se non
sempre ligio ai dettami Costituzionali, sessantauno anni sono passati, tanti
di coloro che c'erano or non ci sono a loro dedico queste righe, io che ho
avuto la fortuna di dire
"Io c'ero" e "Io ci sono"
da voi che ci sarete un impegno, che ritengo ci sia bisogno:
"ORA E SEMPRE RESISTENZA"
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Zolle insanguinate ...
in esse
ha le radici
la nostra liberta!...
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