26 novembre, 2008

Marrazzo, rischio fallimento per imprese legate ad Alitalia


Marrazzo, rischio fallimento per imprese legate ad Alitalia

Alitalia, rifiuti e sistema aereoportuale. Questi gli argomenti affrontati oggi dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo in occasione dell’assemblea generale dell’Unione Industriali e delle Imprese di Roma, riunita al Teatro 10 di Cinecittà. “Abbiamo un numero di imprese di Roma e del Lazio – ha detto – legate ad Alitalia che rischiano di fallire, non essendo ‘creditrici privilegiate’, perché il loro credito è soddisfatto solo al 10%. Questo – ha rimarcato - sarebbe il tracollo del sistema”.

“Noi – ha continuato il Governatore del Lazio - abbiamo il più grande aeroporto d’Italia e del Mediterraneo. La politica del trasporto aereo nazionale è nelle mani del Governo, perciò chiediamo che anche Fiumicino abbia il suo impulso”. “Il Lazio – ha ricordato all’assemblea Uir – sta riuscendo ad avere un terzo aeroporto a Viterbo. Su questo la Regione ha fatto la sua parte, investendo 250 milioni di euro. Saremo inoltre in grado di portare tutti i passeggeri da Viterbo a Roma , fino a piazzale Flaminio”.

Marrazzo è poi disposto ad affrontare insieme al Comune di Roma il problema dei rifiuti. “Il sindaco di Roma – ha affermato Marrazzo – dice che serve un nuovo impianto? Ebbene, parliamone”. Il Presidente, inoltre, si è detto disponibile al dialogo con Alemanno “sull’importanza del ruolo dell’ente pubblico nello smaltimento dei rifiuti”.

Il neopresidente dell’Unione Industriali, Aurelio Regina, nel corso del suo intervento, ha spiegato che le imprese di Roma “vogliono trasmettere a tutta la città fiducia e ottimismo, convinte che l’Italia possa recuperare la via della crescita. Formazione, ricerca, innovazione e ambiente – ha detto Regina – rischiano di essere scarificati per la contrazione di risorse dovute alla fase negativa del ciclo economico. Il cambiamento ci impone relazioni industriali non necessariamente antagoniste, in cui ci sia spazio per una vera progettualità condivisa".

La crescita nasce dal lavoro delle imprese e degli imprenditori. L’impresa romana è pronta a fare la sua parte e chiede allo Stato di essere messa in condizione di poterlo fare. Per la capitale sono necessari forti investimenti: solo un’efficace infrastrutturazione del territorio può consentire – ha concluso - di alleggerire i collegamenti e migliorare la qualità della vita dei cittadini e delle imprese”.

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