14 giugno, 2009

Fondazione per l'Audiovisivo, cabina di regia per il 'made in Lazio' 14/06/09 - Sostenere imprese e lavoratori del settore dell'audiovisivo del Lazio


Fondazione per l'Audiovisivo, cabina di regia per il 'made in Lazio'

Sostenere imprese e lavoratori del settore dell'audiovisivo del Lazio, coordinando i diversi interventi a sostegno del comparto, che occupa nella regione 130 mila persone, compreso l'indotto. Questo il compito della neonata Fondazione Lazio per l'Audiovisivo, promossa e attivata dalla Regione Lazio due mesi fa. "Siamo nati - spiega Francesco Gesualdi, presidente della Fondazione - innanzitutto per dare solidità e una struttura stabile al 'RomaFictionFest', di cui quest'anno, tra il 5 e l'11 luglio, presentiamo la terza edizione, in collaborazione con la Camera di Commercio di Roma e l'Associazione produttori televisivi (Apt). L'obiettivo - sottolinea - è quello di svolgere il ruolo di cabina di regia, di coordinamento degli interventi per il settore, da svilupparsi poi attraverso i diversi Assessorati regionali interessati al comparto dell'audiovisivo, e le agenzie di dipendenza regionale come Filas e Sviluppo Lazio".

La Fondazione opererà inoltre in stretto contatto con i rappresentanti delle 4.700 aziende laziali del comparto (l'80% di quelle presenti sul territorio nazionale). "Il nostro interesse per questo settore - dice Gesualdi - nasce anche da questi importanti numeri e il nostro operato punta a rendere più solide e forti le imprese del settore nel Lazio. Per questo, individueremo problemi, criticità ed esigenze del settore proprio consultandoci con imprese e rappresentanti del comparto, e poi attiveremo gli interventi necessari".

Intanto, oltre al 'RomaFictionFest', vetrina d'eccezione per i prodotti 'made in Lazio', la Fondazione per l'Audiovisivo ha già approvato un altro intervento concreto per l'audiovisivo della regione. "Abbiamo appena varato in consiglio d'amministrazione - ricorda Gesualdi - e pensiamo di renderlo operativo a partire da settembre 2009, uno 'sportello cinema' per permettere alle aziende di avere le informazioni e l'assistenza per accedere ai bandi e ai finanziamenti europei erogati dalla Regione per il settore". E' di 50 milioni, infatti, la 'manovra' della Regione Lazio per l'audiovisivo con investimenti per l'innovazione, le tecnologie, la formazione e l'internazionalizzazione di imprese e lavoratori.

Nel programma della Fondazione, anche un progetto sul modello del 'Sundance Film Festival': "Vorremmo realizzare una scuola del cinema - rivela Gesualdi - seguendo l'esempio del 'Sundance Film Festival' di Robert Redford che si tiene in America, dove si ha la possibilità anche di studiare per diventare 'produttori'. L'idea - spiega il Presidente della Fondazione - è quella di formare dei professionisti del cinema, attraverso la docenza di eccellenze del settore, e allo stesso tempo di creare prodotti cinematografici 'finiti', da lanciare subito sul mercato. In questo programma - sottolinea - cercheremo di sfruttare le sinergie con strutture già esistenti, come ad esempio il Centro sperimentale cinematografico".

E nell'azione della Fondazione Lazio per l'Audiovisivo c'è anche la solidarietà per l'Abruzzo colpito dal terremoto, con la disponibilità al trasferimento temporaneo nel Lazio dell'Accademia dell'Immagine de L'Aquila, polo d'eccellenza per l'audiovisivo. "Vogliamo dare continuità - afferma Gesualdi - a un'istituzione importante come l'Accademia e abbiamo pensato di permettere di trasferire a Roma le strutture della scuola per il tempo che sarà necessario alla ricostruzione".

Un altro degli obiettivi della Fondazione è quello di portare i prodotti audiovisivi 'made in Lazio' anche fuori dai confini nel nostro Paese. Una strada, quella dell'internazionalizzazione, già seguita da anni dalla Regione Lazio, che, insieme a Cinecittà Luce Spa, finanzia il Centro Cinematografico e dell'Audiovisivo a Casablanca in Marocco. "E' un intervento molto importante anche sotto il punto di vista sociale - assicura Gesualdi - visto che spostando la sede del Centro da Ouarzazate a Casablanca abbiamo individuato un quartiere molto 'popolare' della città. Qui insegniamo, agli oltre 80 ragazzi che seguono i corsi, la lingua italiana e i diversi mestieri del cinema. E a testimonianza dell'importanza dell'iniziativa - sottolinea Gesualdi - il Re del Marocco ha inaugurato la sede, una cosa che non capita per tutte le scuole". Un progetto che, secondo Gesualdi, potrebbe allargarsi anche ad altre forme di collaborazione: "Abbiamo intenzione di rafforzare il legame con il Marocco incrementando il progetto della Scuola, ma anche pensando a creare un rapporto di mercato in modo da portare i nostri prodotti nelle sale cinematografiche e nelle tv del Marocco. Stiamo poi pensando - annuncia - di portare anche ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi, il 'RomaFictionFest', in modo da veicolare i nostri prodotti sulla strada dell'internazionalizzazione".

Dunque, l'obiettivo, secondo Gesualdi, deve essere quello di ripercorrere le 'strade di successo' dei prodotti cinematografici italiani degli anni '60 e '70, conosciuti e venduti in tutto il mondo: "Per riuscire in questo intento - conclude Gesualdi - sono necessarie due cose: più risorse per fare prodotti di sempre maggiori qualità e, allo stesso tempo, per promuoverli al meglio alla conquista dei mercati internazionali".

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