Heinrich Himmler ordina che anche gli zingari vengano condotti nei campi di concentramento nazisti.
Il nome di Himmler è comunque indissolubilmente legato alla "Soluzione finale": egli delegò prima il suo braccio destro Reinhard Heydrich e, in seguito, Adolf Eichmann a portare avanti il programma di sterminio degli Untermenschen ovvero degli "inferiori" rispetto alla razza ariana.
Fu la guerra contro l'Unione Sovietica ad offrire le condizioni per procedere all'esecuzione di una vera e propria campagna di annientamento: per questo vennero costituite unità speciali, le famigerate Einsatzgruppen, per procedere all'eliminazione di tutti gli ebrei, i funzionari comunisti e gli zingari nelle retrovie del fronte.
Himmler comunque si preoccupò anche della "salute mentale" dei propri uomini che operavano in queste "missioni": difatti uno dei problemi più complessi da risolvere fu individuato nel riuscire a procedere all'eliminazione di grandi masse di persone, come in occasione delle fucilazioni di massa a Babi Yar, in Ucraina, senza che agli esecutori ne derivassero danni psichici o rimorsi di coscienza. La "soluzione" di Himmler, per l'omicidio "pulito e corretto", venne comunicata ai Gruppenführer nel famoso discorso di Posen del 4 ottobre 1943:
« Non ne dibatteremo mai in pubblico, però è venuto il momento di parlare molto francamente fra di noi. Mi riferisco all'evacuazione degli ebrei, allo sterminio del popolo ebraico. È uno di quei principi che è facile enunciare: "Il popolo ebraico va eliminato", dice ogni membro del partito, "ed è ovvio che così sia perché così è scritto nel nostro programma. Bisogna togliere di mezzo gli ebrei, farli fuori, ma certo!" Poi però vengono tutti, uno per uno, i nostri cari ottanta milioni di tedeschi e ognuno di loro ha il suo bravo ebreo da proteggere. Sì, è vero, tutti gli altri sono porci, tuttavia questo ebreo in particolare rappresenta un'eccezione [...] ma non uno di quelli che parlano così ha mai assistito a ciò che poi di fatto succede, non uno che abbia dovuto superare questa prova. I più di voi sanno cosa significa trovarsi davanti a cento cadaveri, a cinquecento o a mille. Aver provveduto a tutto questo e, a parte le eccezioni costituite da alcuni episodi di umana debolezza, essere rimasti ugualmente corretti: ecco cosa ci ha resi duri. »
Alla fine la soluzione venne trovata nell'istituzione dei campi di concentramento. Il primo lager venne costruito già nel 1933, subito dopo la vittoria alle elezioni del Partito nazista, a Dachau, vicino Monaco di Baviera, per internare gli avversari politici.
All'inizio della Seconda guerra mondiale, nei sei grandi campi di concentramento allora già esistenti, erano rinchiusi circa 21.000 detenuti; ma nel 1940 questo numero era già salito a 800.000.
Dopo i campi di concentramento l'istituzione dei campi di sterminio fu solo una conseguenza: Auschwitz, Sobibór, Chełmno, Majdanek, Treblinka, Bełżec, tutti istituti nel Governatorato Generale (il nome assunto dalla Polonia occupata) perché la popolazione tedesca non si accorgesse di nulla.
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