Solidarietà e politiche sociali: l’impegno della Provincia di Roma
È iniziato dal centro polivalente per persone senza fissa dimora ‘Binario 95′ il tour cittadino del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti tra le strutture che si occupano di sociale e disagio. Il presidente Zingaretti ha parlato con i responsabili e gli ospiti del centro, dove di giorno vengono svolti laboratori di scrittura, pittura, sartoria, e dove c’è la sede di una piccola casa editrice.
“Sono incontri importanti – ha dichiarato Zingaretti – per conoscere quanto Roma sia ricca di problemi ma al tempo stesso di straordinarie qualità umane di aiuto e di solidarietà che garantiscono livelli di coesione sociale di cui la città ha enorme bisogno. Non bisogna parlare dei senza fissa dimora o di chi ha un disagio soltanto quando esplodono sotto forma di problemi o si trasformano in casi di cronaca nera, perché c’è un tessuto che affronta spesso da solo queste problematiche e ha bisogno di sentire vicine le istituzioni”.
“Per le istituzioni – ha aggiunto Zingaretti – è fondamentale che nella scala di valori che determinano le scelte per gli investimenti, il tema della povertà, dei senza fissa dimora e di una città solidale, sia la priorità. Altrimenti poco vale stracciarsi le vesti quando ci accorgiamo dei livelli estremi di disperazione che ci sono”.
Secondo Zingaretti, purtroppo è venuta meno l’attenzione alle politiche sociali, utili a costruire un ambiente della città più sereno e sicuro. “Noi tentiamo – ha detto ancora Zingaretti – di andare in controtendenza e con gli ‘Stati generali del Welfare’ abbiamo tentato di battere un colpo in questa direzione”.
“A febbraio – ha annunciato il presidente Zingaretti – presenteremo il ‘bando della fratellanza’: più di due milioni di euro per tante microiniziative in campo sociale, per aiutarle ad essere ancora più utili e solide. Già quest’anno con il piano ‘Prevenzione mille’ – ha ricordato Zingaretti – abbiamo finanziato 101 progetti di associazioni e realtà attive nel sociale.
Pensare agli altri deve diventare uno dei valori fondanti e una priorità della politica”.
Zingaretti ha poi visitato le Fattorie Garibaldi, circuito di fattorie sociali ad opera dell’Istituto Agrario Garibaldi. Nella struttura operano dodici ragazzi autistici dell’ Associazione genitori Esperantia Onlus e gli studenti disabili dell’Istituto Agrario Garibaldi, per un totale di una sessantina di persone. I ragazzi, dopo un percorso che in alcuni casi è durato anche 2-3 anni, adesso sanno lavorare la terra e servono ai tavoli i clienti della fattoria.
“Questo – ha sottolineato il presidente dell’Amministrazione provinciale – è l’esempio di quanto la scuola italiana sia un valore aggiunto per il Paese. Il prossimo anno la Provincia sarà ancora più vicina a questa realtà. Con la crisi ed i tagli c’è il rischio che i servizi alla persona vengano spazzati via, per questo è importante non abbassare la testa e capire che il costo di ciò che accade non devono pagarlo gli ultimi nella scala della società. Sosterremo, tuteleremo e promuoveremo le Fattorie sociali Garibaldi per far sì che diventino un esempio per tutti”.
Zingaretti ha annunciato inoltre che a gennaio un fondo da 300mila euro sarà destinato a 20 fattorie sociali come questa che “grazie al lavoro di famiglie e volontari, danno speranza a tanti ragazzi che altrimenti non ce la farebbero”.
Successivamente il presidente della Provincia di Roma ha fatto tappa anche al Centro Astalli, visitando la mensa sociale del centro gesuita per i rifugiati, attivo dal 1981, che ogni giorno offre tra i 400 e i 500 pasti per i richiedenti asilo in stato di bisogno, circa ventimila all’anno.
“All’interno di un viaggio della solidarietà – ha affermato Zingaretti – non poteva mancare il Centro Astalli, uno di quei luoghi meravigliosi che rendono Roma più umana e più civile e soprattutto ci ricordano il lavoro prezioso fatto da decine di volontari tutti i giorni. Questo ci ricorda quanto sia importante non distrarsi e anche quanto è o sarebbe semplice, con politiche dell’ immigrazione degne di questo nome, risolvere e anticipare tanti problemi che si conoscono soltanto quando promuovono disagio”.
“Noi – ha proseguito il presidente Zingaretti – faremo di tutto per sensibilizzare il governo sulla condizione dei richiedenti asilo in questo momento nel nostro Paese, e soprattutto, con loro, stiamo studiando progetti su come potere fare anche noi la nostra parte per l’accoglienza ai richiedenti, esseri umani che hanno diritto alla dignità anche qui, perché fuggiti da condizioni drammatiche, molto spesso torturati e vittime di discriminazioni”.
La giornata si è conclusa con la visita alle case famiglia per disabili della Cooperativa Sociale ‘Spes contra spem’, in via Colli della Serpentara. Nel 2000 è nata Casablu – la prima delle case famiglia che ospita dodici persone con gravi handicap. Oggi le case sono diventate quattro (Casablu, CasaSalvatore, l’Approdo e Semi di Autonomia), accompagnate da vari progetti, e ci sono circa 600 famiglie e 21 volontari che sostengono l’associazione.
“Le case famiglia – ha detto il presidente Zingaretti – sono delle pillole di civiltà dentro la città, luoghi che attraverso l’accoglienza e il senso della famiglia garantiscono assistenza a tantissimi ragazzi, che altrimenti non avrebbero. Sono realtà poco conosciute – ha concluso – ma che garantiscono un livello dignitoso di vita a centinaia di ragazzi e ragazze che vivono a Roma e che non devono essere dimenticati”.
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