16 novembre, 2009

PROMEMORIA 16 novembre 1848 - Il popolo di Roma assalta il palazzo del Quirinale. Pio IX fugge a Gaeta


Il popolo di Roma assalta il palazzo del Quirinale. Pio IX fugge a Gaeta.

Le prime avvisaglie vi furono il 15 novembre 1848 quando fu ucciso un ministro del governo, Pellegrino Rossi, e nove giorni dopo, il 24 novembre 1848, lo stesso Pio IX fuggì da Roma nottetempo travestito da prete, rifugiandosi a Gaeta presso Ferdinando II delle Due Sicilie (ebbe modo di ricambiare ospitando la famiglia reale a sua volta a Roma dopo l'assedio di Gaeta del 1861). Durante la permanenza nel Regno delle Due Sicilie il Papa sperimentò per la prima volta un viaggio in treno sulla linea Napoli-Portici l'8 settembre 1849 e visitò le officine ferroviarie di Pietrarsa il 23 settembre 1849, rimanendone favorevolmente impressionato.
La Repubblica Romana, diretta dal triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini, pur nella sua breve vita riuscì ad emanare una tra le più avanzate costituzioni del mondo[senza fonte], la quale riservava comunque ampie guarentigie al Pontefice. Pio IX si appellò alle potenze straniere affinché gli fosse restituito il potere temporale e la Francia repubblicana del Bonaparte si affrettò ad inviare un corpo di spedizione di 7000 soldati al comando del generale Oudinot. Il 30 aprile 1849 i francesi furono sconfitti da Garibaldi nella battaglia di Porta Cavalleggeri, ma grazie ai copiosi rinforzi che nel frattempo avevano ricevuto, i francesi, nonostante la resistenza che incontrarono, riuscirono a far breccia nelle mura del Gianicolo e a conquistare Roma 30 giugno 1849 dove fecero ingresso il 3 luglio 1849. Il Papa fece ritorno a Roma il 12 aprile 1850 ed abrogò la Costituzione concessa nel marzo di due anni prima.

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