18 giugno, 2012
PROMEMORIA 18 giugno 1858 – Charles Darwin riceve da Alfred Russel Wallace un documento che contiene conclusioni quasi identiche alle sue sull'evoluzione. Questo fatto spinge Darwin a pubblicare la teoria
Charles Darwin riceve da Alfred Russel Wallace un documento che contiene conclusioni quasi identiche alle sue sull'evoluzione. Questo fatto spinge Darwin a pubblicare la teoria
Alfred Russel Wallace (Usk, 8 gennaio 1823 – Broadstone, 7 novembre 1913) è stato un naturalista e biogeografo gallese. Formulò una teoria dell'evoluzione per selezione naturale, simile a quella di Charles Darwin nello stesso periodo in cui lo stesso Darwin elaborava la propria.
Ottavo di nove fratelli, Alfred Russel Wallace nacque a Usk, nel Galles sud-orientale, da una famiglia di umili condizioni. A 14 anni dovette abbandonare gli studi per motivi economici. Autodidatta, fece per alcuni anni l'agrimensore in compagnia del fratello William e il maestro di scuola. Nel 1848 intraprese, insieme all'entomologo Henry W. Bates una spedizione in Amazzonia. Per mantenersi economicamente raccoglieva esemplari naturalistici (insetti, uccelli, ecc.) che inviava a Londra all'agente Samuel Stevens, per essere venduti a musei o a collezionisti privati. Nel bacino del Rio delle Amazzoni, dove rimase fino al 1852, compì estese osservazioni biogeografiche che lo porteranno, alcuni anni dopo, a concepire l'idea dell'evoluzione delle specie.
Vistosi ridurre in cenere, nell'incendio della nave che lo riportava in Gran Bretagna, i diari e buona parte dei disegni, degli appunti e degli esemplari naturalistici raccolti nei quattro anni di lavoro in Brasile, Wallace intraprese nel 1854 un nuovo viaggio, questa volta da solo, nell'arcipelago indo-malese, dove rimase per otto anni. Nel 1855, mentre si trovava nel Borneo, scrisse il saggio «Sulla legge che ha regolato l'introduzione di nuove specie» (On the law which has regulated the introduction of new species), in cui espose le sue idee evoluzioniste, suggerendo dove e quando possono nascere nuove specie, senza però trovare il meccanismo alla base dell'evoluzione.
Ma solo pochi anni dopo (nel 1858), Wallace intuì che la selezione naturale poteva essere il tanto cercato meccanismo responsabile della modificazione degli organismi viventi e della comparsa di nuove specie, ossia dell'evoluzione. Espose immediatamente le proprie idee in un breve articolo (On the tendency of varieties to depart indefinitely from the original type) che spedì a Charles Darwin per un giudizio. Quest'ultimo, impressionato e turbato dall'incredibile somiglianza esistente tra l'ipotesi di Wallace e la propria teoria alla quale stava lavorando da vent'anni, inviò a Charles Lyell il manoscritto ricevuto, ritenendolo degno di pubblicazione. Su invito di Lyell e Hooker, Darwin accettò di pubblicare, insieme all'importante articolo di Wallace, alcuni estratti dei propri scritti inediti. La lettura pubblica dell'articolo congiunto di Darwin e Wallace, avvenuta il 1 luglio 1858 alla Linnean Society, rappresentò l'enunciazione ufficiale della teoria della selezione naturale al consesso del mondo scientifico. L'anno successivo, spronato dall'articolo di Wallace, Darwin si decise a pubblicare un ampio "riassunto" del proprio lavoro ventennale, inviando all'Editore Murray di Londra L'Origine delle specie (1859).
A Wallace si deve inoltre l'individuazione di una linea "invisibile" di discontinuità biologica nel sud-est asiatico; linea che Thomas Huxley battezzerà in seguito Linea di Wallace. Descrivendo tale confine bio-geografico Wallace riesce a dare una ragione delle strane differenze faunistiche che a volte si incontrano comparando faune in aree geografiche adiacenti. La diversa storia geologica dell'area indo-malese e dell'area australiana deve essere considerata responsabile dell'evoluzione indipendente delle rispettive faune. Per questo lavoro, Wallace viene considerato uno dei più illustri fondatori della bio-geografia.
Wallace non fu però soltanto un naturalista teorico e pratico. Con indomita passione si interessò anche di problemi sociali e politici: tra le tante campagne che Wallace intraprese e sostenne con convinzione, attraverso le pagine di pamphlet, riviste e giornali si ricordano, per il particolare impegno che vi profuse, quella per la nazionalizzazione delle terre e quella contro la vaccinazione obbligatoria. Tentò anche un'analisi critica delle cause della guerra e della disoccupazione nell'ingenua speranza che si potesse trovare un modo per porvi definitivamente rimedio.
Fu infine uno spiritualista e uno spiritista convinto. Infatti, nonostante fosse sicuro che la selezione naturale avesse giocato, e giocasse ancora un ruolo chiave nell'evoluzione degli organismi viventi, non si sentì mai di estendere tale meccanismo materialistico allo sviluppo delle facoltà intellettive e morali dell'uomo. In tale ambito avrebbero agito, secondo lui, nuove forze spirituali ancora ignote, quantunque non invisibili, come "testimoniavano" le apparizioni degli spiriti e certi fenomeni arcani che avvenivano durante le sedute spiritiche. Morì a Broadstone (Dorset) il 7 novembre 1913.
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