19 giugno, 2012
PROMEMORIA 19 giugno 1885 – La Statua della Libertà arriva nel porto di New York
La Statua della Libertà arriva nel porto di New York
La libertà che illumina il mondo (ingl. Liberty enlightening the world; fr. La liberté éclairant le monde), conosciuta più comunemente con il nome di Statua della Libertà, è un monumento simbolo di New York e degli interi Stati Uniti d'America.
Svetta all'entrata del porto sul fiume Hudson, sulla rocciosa Liberty Island (un tempo Bedloe's Island), come ideale benvenuto a tutti coloro che arrivano negli USA[1], ma nel secolo precedente, per chi era alla ricerca di una vita migliore, la Statua, prima immagine che gli immigrati di Ellis Island avevano dell'America, rappresentava un simbolo di benvenuto e di speranza. Costituita da un'armatura di acciaio rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme, poggia su un basamento granitico grigio-rosa di provenienza sarda[2] e domina la baia di New York. È alta 93 metri (compresi i 47 m del piedistallo) ed è visibile fino a 40 chilometri di distanza. Raffigura una donna che indossa una lunga toga e sorregge fieramente in una mano una fiaccola (simbolo del fuoco eterno della libertà), mentre nell'altra stringe un libro recante la data del «July IV MDCCLXXVI» (4 luglio 1776, giorno dell'Indipendenza americana); ai piedi vi sono delle catene spezzate (simbolo della liberazione dal potere del sovrano dispotico) e in testa vi è una corona, le cui sette punte rappresentano i sette mari e i sette continenti.
Ideata da Édouard René de Laboulaye, fu costruita a Parigi su progetto di Frédéric Auguste Bartholdi, il quale la intese come monumento alla libertà, valore che riteneva carente nella sua nazione, infatti, il suo intento era di "rendere gloria alla libertà e alla Repubblica, nella speranza che questi valori non muoiano".
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