04 giugno, 2012
PROMEMORIA 4 giugno 1989 La vittoria di Solidarnosc nelle prime elezioni parlamentari parzialmente libere della Polonia del dopoguerra, innescano una sequenza di pacifiche rivoluzioni anticomuniste nell'Europa Orientale
La vittoria di Solidarnosc nelle prime elezioni parlamentari parzialmente libere della Polonia del dopoguerra, innescano una sequenza di pacifiche rivoluzioni anticomuniste nell'Europa Orientale
Il Niezależny Samorządny Związek Zawodowy "Solidarność" (Sindacato Autonomo dei Lavoratori "Solidarietà") è un sindacato fondato in Polonia nel settembre 1980 in seguito agli scioperi nei cantieri navali di Danzica e guidato inizialmente da Lech Wałęsa (premio Nobel per la pace nel 1983 e successivamente presidente della repubblica negli anni 1990-1995).
Nel corso degli anni ottanta Solidarność ha agito inizialmente come organizzazione sotterranea, ma presto si è imposta come movimento di massa e luogo fondamentale di incontro delle opposizioni di matrice cattolica e anticomunista al governo centrale. La sua fondazione ha costituito un evento fondamentale nella storia non solo polacca, ma dell'intero blocco comunista.
Più fattori sono alla base del suo successo iniziale: il supporto di un gruppo di intellettuali dissidenti Comitato di Difesa degli Operai (Komitet Obrony Robotników o KOR), ma soprattutto la scelta non-violenta e la capacità di far leva sul genuino e popolare sentimento cattolico del popolo polacco[senza fonte]. Nato sulla base di diversi comitati di sciopero, ha nel tempo aggregato molte altre associazioni venendo a costituire una federazione di sindacati.
Alla fine del 1981 contava già nove milioni di iscritti. Attraverso scioperi, contestazioni e altre forme di dissenso politico e sociale, attuate sempre nel rispetto della scelta non-violenta, Solidarność mirava alla destabilizzazione e allo smantellamento del monopolio del partito unico di governo[senza fonte]. Nel 1989 il movimento cattolico venne riconosciuto ufficialmente e poté partecipare alle elezioni politiche, riscuotendo una schiacciante vittoria e stimolando la nascita di rivoluzioni pacifiche negli altri paesi del blocco comunista[senza fonte]. Alla fine dell'agosto 1989 iniziò a guidare una coalizione di governo e Lech Wałęsa, divenuto capo dello stato l'anno successivo, si dimise dalla guida del movimento.
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