30 ottobre, 2006

ARGENTINA – IL 30 OTTOBRE 1983 SI SVOLGONO LE PRIME ELEZIONI DEMOCRATICHE DOPO LA PRESA DEL POTERE MILITARE DEL 24 MARZO 1976.

Il 24 marzo del 1976, in Argentina, i militari presero il potere. Era il quinto colpo di stato nel giro di pochI decenni. Ma era stato diverso da tutti gli altri. La repressione applicata era stata violenta e spudorata. I militari scelsero anche un’altra via: nessuno doveva accorgersi di nulla. Massacrarono gli oppositori di nascosto. Inventarono la ‘desaparición’, più di trentamila persone scomparse nel nulla, mai più tornate. Una intera generazione di giovani. Morti senza cadaveri. Poi vennero le ‘Madri di Plaza di Mayo, le prime che osarono sfidare il potere invocando il ritorno a casa di figli e nipoti scomparsi.
Nel 1983 ritorna nel paese la democrazia, ma i repressori responsabili, non furono mai condannati. Ecco perché a trenta anni di distanza, questa storia non può essere archiviata.
II governo democraticamente eletto il 30 ottobre 1983 doveva fare luce sui soprusi della dittatura, determinare i termini dell’illegalità della repressione, fare giustizia e ristabilire lo Stato di diritto, realizzando quel percorso che avrebbe permesso di elaborare le ferite aperte durante quei terribili anni. All’inizio, il governo dimostrò di voler impegnarsi in questo compito articolato e complesso che però non si accordava con le sue intenzioni di chiudere in maniera rapida la questione. Dal 1976 al 1978, furono presentate più di 1600 denunce all'ambasciata italiana di Buenos Aires riguardanti persone scomparse con passaporto italiano. Ma nessuno fece nulla per loro.
Durante il corrente mese di ottobre,si svolge a Roma, un processo contro un gruppo di militari argentini dell’ ESMA (Escuela de Mecánica de la Armada) in base all’articolo 8 del codice penale italiano che prevede il diritto di extraterritorialità quando si verifichino crimini di natura politica commessi all’estero ai danni di cittadini italiani.
dal sito di Vikipedia

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