22 novembre, 2010

L’assessore D’Elia ha inaugurato la mostra “Pinocchio nel paese dei diritti”


L’assessore D’Elia ha inaugurato la mostra “Pinocchio nel paese dei diritti”

Con la mostra “Pinocchio nel Paese dei Diritti” la Provincia di Roma partecipa alla giornata internazionale che celebra l’approvazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, avvenuta il 20 novembre 1989.
La mostra è stata inaugurata dall’assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D’Elia.

Realizzata dall’Associazione Culturale Rinoceronte Incatenato in collaborazione con Unicef, Biblioteca Nazionale Centrale e l’Assessorato alle politiche culturali della Provincia di Roma , la mostra “Pinocchio nel Paese dei Diritti” racconta la favola di Collodi attraverso un percorso interattivo composto da oltre venti scenografie, ciascuna associata ad un diritto stabilito approvata il 20 novembre 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

La mostra è stata allestita presso le sale espositive della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma (viale Castro Pretorio 105).

L’esposizione resterà aperta dal 20 novembre all’8 gennaio 2011, dal lunedì al venerdi dalle 9.00 alle 16.00 e il sabato dalle 9.00 alle 12.00. L’ingresso è gratuito.

A disposizione del pubblico una ricca selezione bibliografica e grafica, composta da oltre quattrocento libri (dal 1883 ai giorni nostri) e più di duecento illustrazioni (tra le altre gli inediti di Raffaello Mattiangeli in arte Lello).

“La mostra – ha affermato la D’Elia – attraverso un simbolo interculturale come Pinocchio, affronta il fondamentale tema dei diritti dell’infanzia ancora negati in molte parti del mondo. Anche nelle società ricche si assiste all’analfabetismo di ritorno e alla piaga del lavoro minorile”.

“Festeggiare l’approvazione della Convenzione dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza – ha aggiunto – significa dare rilievo ad uno dei documenti che stanno alla base dello sviluppo civile e sociale delle società moderne. Tutto questo mentre nel nostro paese viene azzerato il sostegno alla cooperazione internazionale e il taglio in finanziaria elimina di fatto il 5% devoluto dagli italiani alle Onlus. L’Italia si appresta ad essere l’ultima in Europa in questo settore”.

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