28 novembre, 2010

PROMEMORIA 28 novembre 1944 - L'Albania viene liberata dai nazisti. Le ultime truppe tedesche lasciano Scutari.


L'Albania viene liberata dai nazisti. Le ultime truppe tedesche lasciano Scutari.
Un saluto a te Roberto e ai nostri ascoltatori. Come hai detto vorrei parlare del significato che per tutti gli albanesi della regione Balcanica ha il 28 novembre che è la data della proclamazione dell’indipendenza dell’Albania dall’Impero Ottomano. Il 28 Novembre 1912, infatti, l’Albania proclamò la sua indipendenza dall’Impero Ottomano, ma la principale sfida che gli albanesi dell’epoca dovevano affrontare non era l’Impero Ottomano che stava ormai finendo, ma l’invasione dei popoli slavi della regione. Una situazione che si ripete anche oggi. A quell'epoca i popoli slavo-ortodossi, ispirati dalla vittoria della Russia sulla Turchia, avevano già iniziato la loro invasione violenta contro i territori albanesi in cui la popolazione era principalmente mussulmana. Gli albanesi dopo aver dichiarato l'indipendenza ed aver issato le loro bandiere dovettero affrontare una lunga e difficile lotta per ottenere il riconoscimento internazionale della loro patria che purtroppo, dopo invasioni sanguinose, uscì malconciato dalla lunga conferenza delle potenze dell’epoca a Londra. I territori albanesi del Kosovo, di quelli che oggi sono la Macedonia, il Montenegro, la Grecia d’oggi ed altri territori furono lasciati fuori da questo nuovo stato dell’Albania, per dare via così ad un’altra lunga storia tumultuosa degli albanesi che ancora oggi rappresenta un grande problema e una sfida politica per i principi fondamentali dell’Europa. All’epoca, a causa della posizione della Russia, che continua ancora oggi, il caso albanese rappresentò il vero significativo delle differenze della politica, storia e cultura tra l’Europa occidentale e la Russia ortodossa. Se ora l’Europa cederà dai suoi principi fondamentali al confronto delle richieste russe che sono rimaste le stesse, saremo testimoni anche noi mentre la storia ci sta passando davanti, anche se per fortuna dobbiamo ricordare che ora ci sono in mezzo anche gli Stati Uniti che invece cento anni fa non aveva nessun ruolo nei Balcani. ### Quest'anno la ricorrenza dell'indipendenza coincide con il fallimento dei negoziati per il Kosovo. Qual è l’atmosfera di questa settimana di festa nazionale in Albania… Secondo il mio parere personale, l’atmosfera di festa e più intensa e vitale che negli anni precedenti e questo perché questa data storica dell’Albania ha un significato simbolico e politico per il Kosovo che sta facendo il possibile per arrivare alla sua indipendenza con 95 anni di ritardo. Come nel 1912 a Valona, dove fu issata la bandiera albanese simbolizzando la proclamazione dell’indipendenza, il 28 novembre di quest'anno si sono radunati in tanti sia dalla capitale Tirana sia dagli altri territori albanesi dei Balcani. Hanno partecipato in tanti anche dalla Macedonia, dal Kosovo e dal Montenegro insieme con tutte le personalità della politica di Tirana che per una volta hanno lasciato da parte le loro differenze politiche. A Pristina e a Tetovo come a Tirana è stata festeggiata la festa nazionale e alle massime autorità dell’Albania sono arrivati molti messaggi di congratulazione in cui non mancavano gli auguri di una prossima simile festa per l’indipendenza del Kosovo. Questa unità nazionale di tutti gli albanesi dei Balcani è stata accompagnata da due dimensioni particolari che hanno di certo a che fare con la storia dualista degli albanesi dei Balcani, una riguarda al futuro e l’altra riguarda al passato. In tutti gli interventi dei partecipanti a questa celebrazione, cominciando dal presidente della repubblica Bamir Topi, nel brindare e nei festeggiamenti per l’indipendenza non è stato dimenticato l'obiettivo dell’integrazione euro-atlantica dell’Albania e dei Balcani che significa anche una certa limitazione dell’indipendenza nazionale delle nazioni e degli stati. ### Se non ricordo male c'è una polemica sulla data effettiva dell'indipendenza che coincide anche con la liberazione dell'Albania dai nazifascisti. Mi pare che i partiti dell'attuale maggioranza parlamentare del centro destra indicano il 28 novembre 1944, come giorno della liberazione, mentre secondo l’opposizione di centro sinistra sarebbe il 29 novembre... Si, infatti, secondo il centro destra, il regime di Enver Hoxha aveva spostato la data per fare un omaggio al regime jugoslavo di Tito che è stato in effetti sostenitore del dittatore albanese. In effetti, oltre al fatto della data 28 o 29 novembre, secondo il mio parere personale, questo succede perché il comunismo balcanico è stato molto crudele con i nazionalisti albanesi sia in Albania, dove sono stati uccisi o messi nelle prigioni della dittatura, sia in Jugoslavia dove dopo essere traditi nelle promesse d’autodeterminazione dei popoli jugoslavi sono stati tutti massacrati. Pero, i partiti del centro sinistra in Albania sostengono che sono i partiti del centro destra che stanno manipolando la storia per motivi puramente politici ed elettorali e cosi la differenza di un giorno continua ancora oggi a provocare polemiche nella politica di oggi dopo piu di sessanta anni… ### Ma cosa dicono gli storici su questa discordanza politica? Anche qui le posizioni sono discordanti! Ogni novembre gli albanesi possono ascoltare storici che sostengono con delle prove che l’ultimo soldato tedesco lasciò l’Albania il 28 novembre 1994. Altri sostengono invece che questo è successo il 29 novembre… A dire il vero questo assurdo dibattito riguarda i politici che lo usano per motivi elettorali piu che per ragioni storiche o scientifiche. In realtà la gente non ne vuole sapere niente. Ricordo che nel novembre del 2003 ho organizzato un programma televisivo per l'emittente “Gjeli Vision” sul tipo dei "fili diretti" di Radio Radicale chiedendo alla gente se per loro significava qualcosa il fatto che questo evento storico fosse avvenuto il 28 o il 29 novembre 1944. E sai quali sono stati i risultati di questo piccolo sondaggio? Quasi tutti erano d'accordo che tutto questo è una montatura per motivi puramente elettorali. Devo dire però in effetti che alcuni giorni dopo ho organizzato un altro programma sullo stesso canale televisivo in cui ho invitato alcune personalità per così dire moderate come il pubblicista Ardian Klosi, lo storico Genc Pollo, attuale ministro dell’Educazione, il noto scrittore Kico Blushi e l’attuale vice presidente del Parlamento Fatos Beja. Anche loro non sono riusciti a mettersi accordo tra loro anche se hanno convenuto che il dittatore Enver Hoxha all’inizio aveva festeggiato il 28 novembre e poi il 29 come data ufficiale qualle corrisponde con la liberazione della Jugoslavia… ### Secondo te queste polemiche possono avere delle conseguenze politiche sull'atteggiamento del governo o dei politici albanesi verso l'esterno? Direi che assolutamente di no. Sembra tutto per consumo interno politico ed elettorale anche se è assurdo! La questione dell’indipendenza del Kosovo, per parlare di una questione caldissima in questo periodo, non è una questione di date, ma di principi. Il 27 novembre, cioè martedì scorso, a Sofia si è svolta la conferenza dell'Iniziativa dell’Europa Centrale a cui hanno partecipato sia una delegazione dell’Albania sia una delegazione della Serbia. Nel suo intervento il premier albanese Sali Berisha parlando del Kosovo ha dichiarato che la Serbia non potrà mantenere in stallo la questione rischiando la stabilita della regione e dando spazio agli estremisti di tutte le parti. Il vice premier della Serbia, Bozidar Gjelic, ha considerato tale dichiarazione come una ingerenza in una questione interna della Serbia. Ma, Berisha ha risposto immediatamente affermando che le questioni coloniali non possono essere questioni interne della Serbia, ma casi internazionali… ### I giornali in Italia hanno parlato di un vero e proprio scontro tra serbi e albanesi... Infatti, la delegazione serba ha abbandonato i lavori mentre il premier dell’Albania stava svolgendo il suo intervento. Poi i serbi sono ritornati chiedendo ai partecipanti di non permettere che l’integrità della Serbia sia messa a rischio. Berisha non ha smesso però di portare ai partecipanti la posizione del governo albanese. Il Premier Albanese ha dichiarato che l’Albania sostiene il Piano Ahtisaari come unica possibilità della soluzione della crisi kosovara e che la Serbia e la Russia rappresentano un blocco del processo di pace nella regione balcanica del quale ha bisogno anche la Serbia stessa. Sul possibile veto russo al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, Sali Berisha ha dichiarato che questo porta ad un circolo vizioso che porta lontano dal realismo la Serbia e mantiene lo ‘status quo’ minacciando la stabilita regionale allo stesso tempo.

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