07 novembre, 2010
PROMEMORIA 7 novembre 1917 Russia: Esplode la Rivoluzione d'Ottobre
Russia: Esplode la Rivoluzione d'Ottobre (La Russia usava ancora il calendario Giuliano, i riferimenti dell'epoca indicano quindi la data del 25 ottobre).
Con Rivoluzione d'ottobre si intende la sollevazione rivoluzionaria per opera dei bolscevichi contro il governo provvisorio della Repubblica Russa guidato da Kerenskij.
Dopo il tentativo controrivoluzionario di Kornilov, sventato dall'azione degli operai di Pietrogrado e dalle unità militari della guarnigione della città, i bolscevichi, si convincono che bisogna stringere i tempi per realizzare il passaggio del potere dal governo provvisorio, nato dalle giornate di febbraio ed emanazione della proprietà terriera e della borghesia industriale, ai soviet, rappresentanti le masse operaie e contadine. Nel settembre 1917 la diffusione dei soviet nella Russia è disomogenea e comunque le due componenti, operaia e contadina, rimangono ancora separate. Nei soviet degli operai e soldati (che provengono per la stragrande maggioranza dalle campagne) che si vanno formando nelle città i bolscevichi vedono aumentare costantemente la loro influenza mentre i soviet contadini sono saldamente nelle mani dei socialrivoluzionari.
La sera del 7 novembre (25 ottobre del calendario giuliano), si riunisce il Secondo Congresso dei Soviet, ed è a questo organo che i bolscevichi consegnano il potere appena conquistato. Quella notte la discussione prosegue senza sosta ed alle due del mattino dell'8 novembre, mentre si arrendono le ultime sacche di resistenza nel Palazzo d'Inverno, viene decretato il passaggio del potere ai soviet. Come primo atto il congresso rivolge a operai soldati e contadini un proclama in cui afferma che il governo sovietico, in via di creazione, avrebbe offerto ai tedeschi la pace immediata ed avrebbe consegnato la terra ai contadini.
Nei giorni che seguono, mentre la rivoluzione si diffonde e si scontra con i primi tentativi di resistenza, viene organizzato il primo governo sovietico che prende il nome di Soviet dei commissari del popolo, o Sovnarkom. Alla presidenza va Lenin, Trotsky agli Esteri, gli altri incarichi vanno ad altri membri del partito bolscevico, tra cui Stalin al quale viene affidata la commissione per le questioni delle nazionalità. Il 15 novembre (2 novembre del calendario giuliano) il governo sovietico subisce un rimpasto in seguito all'ingresso dei socialrivoluzionari di sinistra, con Kolegaev che diviene commissario del popolo per l'Agricoltura.
Una delle più dettagliate e avvincenti cronache dei giorni della Rivoluzione d'Ottobre è nell'opera I dieci giorni che sconvolsero il mondo, opera del giornalista americano John Reed.
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