09 giugno, 2011
PROMEMORIA 9 giugno 1958 Dopo 14 anni di attesa del padrone muore Fido!
Fido (n. 1941), cane meticcio di Luco del Mugello (nel comune di Borgo San Lorenzo in provincia di Firenze) muore dopo essersi recato ogni giorno per 14 anni alla fermata dell'autobus per attendere invano il ritorno del padrone, perito nel 1943 durante un bombardamento aereo
Una sera di inverno del 1941, un uomo residente a Luco del Mugello, Carlo Soriani, operaio alle Fornaci Brunori di Borgo San Lorenzo, trovò in un fosso un cucciolo di cane ferito. Ignorando a chi potesse appartenere, Soriani lo portò a casa e decise di adottarlo, attribuendogli il nome di Fido.
Una volta ristabilitosi, il cane si affezionò talmente al suo padrone che ogni mattina lo accompagnava da casa alla piazza centrale di Luco, dove Soriani avrebbe preso la corriera per Borgo San Lorenzo. Fido tornava quindi a casa, ma alla sera era di nuovo alla fermata della corriera, attendendo l'arrivo del padrone, che poi riaccompagnava a casa.
Il 30 dicembre 1943, in piena guerra, Borgo San Lorenzo fu oggetto di un violento bombardamento alleato: anche le Fornaci Brunori furono colpite e molti operai, tra cui Carlo Soriani, perirono.
La sera stessa, Fido si presentò come al solito alla fermata della corriera, ma ovviamente non vide scendere il proprio amato padrone.
Il fedelissimo animale non si perse d'animo e per i quattordici anni successivi (oltre 5000 volte), fino al giorno della sua morte, si recò quotidianamente alla fermata, nella speranza, purtroppo vana, di veder scendere Soriani.
Colpito dalla straordinaria fedeltà di Fido, il sindaco di Borgo San Lorenzo gli conferì, il 9 novembre 1957, una medaglia d'oro, alla presenza di molti concittadini e della commossa vedova di Soriani.
Nello stesso periodo, Fido destò l'interesse mediatico italiano: le riviste Gente e Grand Hotel pubblicarono la storia del cane, che apparve anche in diversi cinegiornali dell'Istituto Luce.
Fido morì il 9 giugno 1958. La notizia fu diffusa al pubblico dal quotidiano fiorentino La Nazione con un titolo a quattro colonne. Il 22 giugno, La Domenica del Corriere commemorò Fido con una commovente copertina firmata da Walter Molino, che ritrasse il cane in punto di morte sul ciglio della strada, con la corriera che ogni giorno attendeva sullo sfondo. Per permettergli di ricongiungersi finalmente con il padrone, Fido fu sepolto all'esterno del cimitero comunale di Luco, ove riposavano le spoglie di Carlo Soriani.
Nell'immaginario collettivo, la sua storia richiamò quelle, molto simili, del cane giapponese Hachikō e del cane statunitense Shep.
Il monumento
Poco dopo la scomparsa di Fido, il comune di Borgo San Lorenzo incaricò lo scultore Salvatore Cipolla di realizzare un monumento in bronzo del cane a testimonianza di quell'esemplare storia di amore e fedeltà.
L'opera, nota come "Monumento al cane Fido", fu collocata in Piazza Dante a Borgo San Lorenzo, accanto al Palazzo comunale, dove si trova tuttora. Sotto alla statua bronzea raffigurante il cane, campeggia la dedica: "A FIDO, ESEMPIO DI FEDELTÀ".
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