13 settembre, 2011

PROMEMORIA 13 settembre 1989 – Desmond Tutu guida la più grande marcia anti-Apartheid svoltasi in Sudafrica


Desmond Tutu guida la più grande marcia anti-Apartheid svoltasi in Sudafrica
Nel 1976 le proteste di Soweto, note anche come Scontri di Soweto, contro l'uso da parte del governo dell'Afrikaans nelle scuole nere, si trasformò in una massiccia rivolta contro l'apartheid. Da quel momento Tutu appoggiò il boicotaggio economico del suo paese. Desmond Tutu fu vescovo del Lesotho dal 1976 al 1978, quando divenne segretario generale del Consiglio Sudafricano delle Chiese. Da questa posizione fu in grado di portare avanti il suo lavoro contro l'apartheid con il consenso di quasi tutte le chiese. Tutu sostenne risolutamente la riconciliazione tra tutte le parti coinvolte nell'apartheid attraverso i suoi scritti e le sue lezioni, in patria e all'estero.
Il 16 ottobre 1984, Tutu venne premiato con il Premio Nobel per la pace. Il comitato del Nobel citò il suo "ruolo come figura unificante nella campagna per risolvere il problema dell'apartheid in Sudafrica."
Tutu divenne la prima persona di colore a guidare la Chiesa Anglicana in Sudafrica il 7 settembre 1986. Nel 1989 Tutu venne invitato a Birmingham, per le Citywide Christian Celebrations. Tutu e la moglie visitarono diverse fondazioni, tra cui la Nelson Mandela School di Sparkbrook.
Dopo la fine dell'apartheid, Tutu guidò la Commissione per la verità e la riconciliazione, incarico per il quale fu insignito del Sydney Peace Prize nel 1999.
Nel 2004 Tutu ritornò nel Regno Unito, come Visiting Professor in Società Post-conflitto al King's College e tenne il discorso di commemorazione per il 175º anniversario del college. Visitò inoltre il nightclub dell'associazione degli studenti, intitolato "Tutu's" in suo onore, nel quale è presente un busto che lo raffigura.

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