22 settembre, 2011

Susanna Camusso e Nicola Zingaretti a Porta Futuro


Susanna Camusso e Nicola Zingaretti a Porta Futuro

Gli spazi di ‘Porta Futuro’, il Centro provinciale per l’impiego che offre servizi dedicati al lavoro, all’orientamento e alla formazione, si aprono alle forze sociali e al mondo dei sindacati.

A fare visita ai 1.800 metri quadrati della struttura di Testaccio, inaugurata il 5 luglio scorso e con all’attivo 2.000 utenti iscritti, è stato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, mentre oggi è il turno di Luigi Angeletti della Uil.

Susanna Camusso è stata accompagnata, ieri, dal presidente dell’Amministrazione provinciale Nicola Zingaretti, tra gli spazi della struttura dove si trovano accoglienza specializzata, postazioni per autoconsultazione, biblioteca multimediali e soprattutto un software in grado di far incontrare domanda e offerta di lavoro presenti nel territorio.

“Porta Futuro – ha affermato Zingaretti – è per noi da luglio una grande scommessa, un’iniziativa sperimentale che in queste prime settimane sta riscuotendo grande attenzione e consenso. Si tratta di una scommessa perché noi qui non possiamo creare lavoro, ma ci occupiamo di accompagnare, aiutare, orientare le persone. Aver immaginato e inventato un luogo pubblico in cui il merito e il diritto al lavoro contano è per noi una sfida molto importante”.

Secondo il presidente Zingaretti, per crescere ‘Porta Futuro’ “ha bisogno anche della solidarietà e del sostegno delle forze sociali e associative e dei sindacati”.

“Susanna Camusso – ha aggiunto Zingaretti – ha avuto la sensibilità di capirlo ed è per noi un motivo di soddisfazione e di incoraggiamento a continuare in questa avventura”.

“Con buona pace del ministro al Welfare – ha aggiunto Camusso – qui siamo di fronte al compito delle Province per i centri dell’impiego e per accompagnare al lavoro i cittadini. Il Centro dell’impiego che si apre all’innovazione di altri servizi è quello che il Paese deve fare in ragione anche dell’articolo 1 della Costituzione”.

Altro aspetto importante, secondo Camusso, è che “si chiamano le imprese alla scommessa, a portare il mercato del lavoro a regole ordinate, precise, che consentono alle persone di non sentirsi deboli. Roma non è solo la città dei ministeri e delle grandi istituzioni, è anche una città produttiva e questo può essere un servizio importante. Ci sono molti progetti in progress, torneremo a vedere l’evoluzione di questo servizio”.

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