17 luglio, 2012
PROMEMORIA 17 luglio 1936 - Inizio della guerra civile spagnola
Inizio della guerra civile spagnola
La guerra civile spagnola, nota in Italia anche semplicemente come guerra di Spagna, fu un conflitto combattuto dal luglio 1936 all'aprile 1939 fra i nazionalisti, autori di un tentativo di rovesciamento militare e sovversivo del governo democraticamente eletto, noti come Nacionales, ed i Republicanos composti da truppe fedeli al governo repubblicano e sostenitori della Repubblica spagnola . La guerra lacerò il paese e terminò con la sconfitta della Seconda repubblica spagnola, dando il via, grazie anche al pesante aiuto nazista e fascista alla dittatura del generale nazionalista Francisco Franco.
La guerra accese, per ragioni diverse, un forte interesse nelle comunità politiche e intellettuali internazionali e presso le cancellerie europee. Il generale Francisco Franco che manifestava idee filofasciste era appoggiato apertamente dalla Germania hitleriana e dall'Italia fascista. Dalla propaganda fascista italiana fu dipinta come una "crociata anti-bolscevica" per la civiltà europea e per la civiltà cristiana contro la "barbarie dei rossi", rappresentati nelle forze repubblicane del Fronte Popolare di ispirazione marxista, la cui sconfitta rinforzò la posizione del "duce" italiano sia sul piano nazionale che internazionale. Anche se le cause fondamentali furono l'incapacità dei ceti conservatori, degli agrari e della grande maggioranza del clero di accettare il miglioramento delle condizioni di vita e le conquiste sociali e democratiche. La guerra civile fu il banco di prova dello scontro che avrebbe di lì a poco contrapposto le dittature nazi-fasciste ai paesi democratici dell'occidente e all'Unione Sovietica.
Il numero delle vittime è stato a lungo dibattuto, con stime che vanno dalle 500.000 ad un milione di persone uccise dalla guerra; ma al di là delle cifre, il paese uscì profondamente segnato dal protrarsi e inasprirsi del conflitto, con effetti sulla società spagnola che influiranno per decenni. Molti artisti ed intellettuali spagnoli furono uccisi dai fascisti, come Federico Garcia Lorca, o dai repubblicani, come Ramiro de Maeztu e Ramiro Ledesma.Gran parte della Generazione spagnola del 1927 fu costretta all'esilio. Picasso, Mirò, Bunuel, Rafael Alberti e molti altri intellettuali e artisti spagnoli, sostenitori della democrazia furono costretti ad anni di esilio e perseguitati dal franchismo. L'economia spagnola richiese decenni per recuperare i danni provocati dal conflitto e dall'isolamento cui la condannò la successiva dittatura (vedi Miracolo spagnolo).
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