23 giugno, 2010

A Palazzo Valentini Zingaretti e S.S. Lazio: “Da Barack Obama a Dido Guerrieri: l’integrazione fa canestr


A Palazzo Valentini Zingaretti e S.S. Lazio: “Da Barack Obama a Dido Guerrieri: l’integrazione fa canestro”

È stato presentato oggi nella Sala della Pace di Palazzo Valentini 'Giovani culture e colori, l' integrazione fa canestro', un progetto portato avanti dalla S.S Lazio Basket con il sostegno della Provincia di Roma, del Comune di Roma, della Regione Lazio, di Lazio basket, Leonardo BC e della Fondazione Vodafone Italia.

La società S.S Lazio ha annunciato l'apertura di quattro nuovi centri di avviamento gratuiti alla pallacanestro in zone a rischio di emarginazione, con una significativa presenza di immigrati e ceti meno abbienti.

Sono stati presentati gli ultimi quattro centri nati a Ladispoli, Albano, Civitavecchia e Roma, che porteranno i nomi dei grandi maestri Dido Guerrieri e Giancarlo Asteo e due giocatori di basket, Andrea Bargnani ed Angelo Gigli.

Dal 2007 a oggi sono stati attivati già 9 centri, di cui uno in Mozambico, in grado di ospitare, gratuitamente e con un sostegno psicologico, 400 bambini di 27 nazionalità diverse, con 1.500 beneficiari.

La Provincia di Roma, che da sempre ha sostenuto il progetto mettendo a disposizione le strutture necessarie, ha scelto anche in questa occasione di rinnovare il proprio supporto. A fare gli onori di casa è stato infatti il Presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti insieme al Presidente della S.S. Lazio Basket, Simone Santi.

"La concretezza di questo progetto - ha dichiarato Zingaretti - demolisce fiumi di parole e di preconcetti che spesso si hanno sull'immigrazione. Siamo in presenza di una buona pratica che ha del rivoluzionario e per questo continueremo a seguirlo".

"Tra i ragazzi che hanno partecipato al progetto - ha reso noto il presidente della S.S Lazio Basket Simone Santi - nel 45% dei casi è aumentata la percezione delle regole e nel 52% il rispetto degli altri: sono questi i risultati che ci hanno dato la forza di aprire quattro nuovi centri".

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