09 febbraio, 2010

Smog: Regione e Arpa attivano nuovo modello di previsione della qualità dell'aria


Smog: Regione e Arpa attivano nuovo modello di previsione della qualità dell'aria

Un nuovo strumento per misurare l'inquinamento atmosferico e un sito web (http://www.arpalazio.net/main/aria/) in cui i cittadini della Regione possono visionare i livelli dello smog. A presentarli sono stati l'assessore all'Ambiente, Filiberto Zaratti, e il commissario straordinario di Arpa Lazio Corrado Carrubba.
Il nuovo modello previsionale sviluppato da Arpa Lazio permette di conoscere in anticipo eventuali criticità ambientali, permettendo alle amministrazioni di entrare subito in azione e prendere le opportune contromisure. Le simulazioni predittive sono costituite da tre insiemi di previsioni realizzate in parallelo: la prima dedicata all'intero territorio regionale, un'altra riferita alla zona di Roma e dintorni, e l'ultima relativa all'area di Frosinone. Il sistema messo a punto da Arpa Lazio è in grado di valutare la distribuzione dei principali inquinanti a 24, 48 e 72 ore.
"La Regione - ha detto l'assessore Zaratti - è fra le prime a dotarsi di uno strumento simile. Il sistema analizza dati su tutta la Regione, con particolare attenzione alle due aree critiche individuate dal piano di qualità dell'aria approvato recentemente in Regione. In questo modo, Arpa Lazio potrà comunicare ai Comuni il rischio di sforamento dei limiti di inquinamento imposti dalle direttive europee. Questi a loro volta potranno prendere i relativi provvedimenti in maniera tempestiva ed efficace. Inoltre, il sito è accessibile a tutti i cittadini e garantirà la trasparenza dei dati".
"Il modello - ha detto poi Corrado Carrubba - si basa su 4 fonti di informazione: la situazione meteo del Lazio e dell'Italia Centrale, le previsioni meteo a grande scala derivanti da modelli ad area limitata, le previsioni sulla dispersione degli inquinanti derivanti da modelli che considerino anche il trasporto di particolato a grande distanza e le numerose reazioni chimiche e fotochimiche e infine l'evoluzione prevista delle sorgenti di emissione di inquinanti presenti sul territorio".

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