20 maggio, 2010

Children no more: matite contro la violenza sui minori


Children no more: matite contro la violenza sui minori

La mostra curata da Alessandro Dezi e Fiorenza Filippi, per conto dell’Associazione “Karibu Onlus” di Colleferro (Roma), intende denunciare ogni forma di violenza sui minori, attraverso un’esposizione itinerante di centotrentanove tavole d’illustrazione e di fumetto dal titolo “Children No More - matite contro la violenza dei minori”.

La mostra – allestita a Palazzo Valentini presso la Sala Egon Von Furstenberg – sarà aperta al pubblico fino al 25 maggio prossimo e si potrà visitare con ingresso libero nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 10 – 19; sabato dalle 10 alle 13; domenica chiuso.

Nella convinzione che il fumetto rappresenti uno dei linguaggi di comunicazione più vicino al mondo dei minori, l’Associazione e i curatori hanno scelto tale modalità di rappresentazione del fenomeno per aumentare nella popolazione giovanile la consapevolezza dei diritti e degli eventuali abusi, superando l’intermediazione del mondo degli adulti, artefici delle violazioni.

L’iniziativa è stata promossa dall’assessorato provinciale alle Politiche della scuola: “Sono orgogliosa – ha dichiarato l’Assessore Paola Rita Stella - di promuovere questa mostra e sono consapevole della forza comunicativa dei mezzi artistici. Si tratta di un’iniziativa ammirevole e spero che il suo messaggio entri nelle nostre coscienze, affinché il rispetto e la tutela dell’infanzia diventino elementi fondanti dei nostri pensieri e delle nostre azioni.”

Gli artisti partecipanti (importanti nomi nazionali e internazionali legati al mondo del fumetto) si propongono, attraverso le loro opere, di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla grave piaga sociale esistente: la negazione dei diritti dei bambini.

L’intero corpus della mostra si pone come una vera e propria denuncia sociale. Ogni singola tavola descrive un unico, tragico, momento di violenza minorile e al contempo s’incastra in un contesto ben più ampio e globale di abbrutimento delle coscienze civili e della natura umana.

Durante il percorso si possono osservare tavole in cui viene descritta la terribile realtà della violenza domestica sui figli, la barbarie della pedofilia e del conseguente infame business pedopornografico.

Sono presenti illustrazioni che mettono in evidenza le condizioni d’esistenza disumane che spingono bambini - specie nelle nazioni in via di sviluppo - ad accettare la mercificazione del proprio corpo con l’aberrante sviluppo della pratica del “turismo sessuale” e di lavori sottopagati e massacranti.

Infine, la mostra invita a riflettere sulla manipolazione infida e consapevole dei mass media sulle menti recettive più malleabili dei giovani, sui bambini soldati impiegati nei sanguinosi conflitti armati di mezzo mondo e sulle piccole vittime civili degli stessi.

Fra tutte le violenze possibili, la Karibu Onlus ha scelto di occuparsi, nello specifico, di quelle
riguardanti il mondo minorile perché ritiene che proprio sui minori di oggi si basi l’equilibrio di tutte le società di domani.

La figura adulta - anche quella genitoriale - che compie atti di violazione, mina fiducia e prospettive nel futuro del bambino, condannandolo ad un’esistenza di rassegnazione, confusione interiore e dolore profondo che ne farà un adulto non equilibrato e sicuramente infelice.

L’Associazione, insieme a tutti coloro che si uniscono al messaggio di Children No More, considera i bambini Patrimonio dell’Umanità e ne chiede la tutela.

info: http://childrennomore.blogspot.com/

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