07 gennaio, 2011
PROMEMORIA 7 gennaio 1992 - Eccidio di Podrute.
Eccidio di Podrute, un elicottero dell'ALE in missione ECMM per il controllo per il rispetto del cessate il fuoco viene abbattuto da un MiG-21 jugoslavo
L'eccidio di Podrute avvenne il 7 gennaio 1992 a Podrute, non lontano da Novi Marof sui cieli tra Varaždin e Zagabria, estremo nord della Croazia, nei pressi del confine con Slovenia ed Ungheria.
Quattro militari italiani ed un francese rimasero uccisi in seguito all'abbattimento dell'elicottero AB-205[1] dell'Aviazione Leggera dell'Esercito sul quale volavano impegnati per conto dell'European Community Monitor Mission (ECMM),da parte di una coppia di MiG-21 dell'Aeronautica Militare Jugoslava di cui uno pilotato dall'allora Poručnik[2] Emir Šišić (oggi Major,[3] autore materiale dell'abbattimento), e decollati su allarme dalla base aerea Željava (Bihać - allora ancora Repubblica Socialista di Bosnia-Erzegovina e parte integrante della Jugoslavia).
Rimase coinvolto anche un altro elicottero dell'ALE, che i MiG cercarono di abbattere ma il pilota riusci ad evitare il fuoco jugoslavo e ad atterrare indenne in una radura.
Inizia la missione
Ore 13,30 circa:
I due elicotteri decollano dalla pista della base aerea di Kaposvár in Ungheria salendo a 900 piedi (300 metri) e procedendo in formazione; avanti l'AB-205, leggermente arretrato, più in basso e con rotta parallela l'AB-206. Per precauzione sin dall'inizio della loro presenza in area, i piloti italiani sia durante i combattimenti che nelle fasi di tregua non sorvolano mai le zone di fuoco, ma le aggirano passando quando è possibile sul territorio ungherese.
I piloti degli elicotteri entrano sotto il controllo aereo di Zagabria che segue il loro volo.
Decollano i MiG
Ore 13,50:
Ad una coppia di MiG-21 del 117. lap "lovacko-avijacijski puk" (Reggimento Aviazione da Caccia) della "Jugoslovensko ratno vazduhoplovstvo" (Aeronautica militare federale iugoslava) in turno di "scramble", ossia pronta ad intervenire su ordine dalla pista dell'aeroporto militare di Bihać, in Bosnia, viene dato il segnale di decollo immediato e la rotta per dirigere verso la zona dove volano gli elicotteri dell'ECMM.
I velivoli sono pilotati da Danijel Borović e Emir Šišić.
Ore 13,59:
Su autorizzazione della torre di controllo di Zagabria gli elicotteri fanno quota passando da 900 a 2.700 piedi (da 300 a 900 metri). I due MiG che volano verso di loro sono decollati quando gli elicotteri erano più o meno a metà strada tra Kaposvar e Zagabria.
L'abbattimento
Ore 14,07:
Il centro del controllo del traffico aereo di Zagabria riceve il disperato triplice "Mayday"; lanciato dall'allora tenente Barbafiera che pilotava l'AB-206; del quale si riporta la testimonianza:
« D’improvviso abbiamo sentito rumori e vibrazioni. Ho pensato ad un’avaria, ma subito dopo ho visto l’altro elicottero spezzarsi in due tronconi e precipitare. »
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