09 gennaio, 2011
PROMEMORIA 9 gennaio 1960 - In Egitto inizia la costruzione della Diga di Assuan.
In Egitto inizia la costruzione della Diga di Assuan.
Con il termine diga di Assuan - chiamata in arabo: السد العالي, al-Sadd al-ʿĀlī , "Alta Diga" - si indica la più grande e più moderna delle due dighe sul Nilo che si trovano nei pressi della prima cateratta del Nilo, vicino alla città di Assuan (Aswān), in Egitto.
Normalmente ogni anno quando in estate le acque provenienti dall'Etiopia si dirigevano verso la parte bassa del Nilo questo inondava i terreni circostanti lasciando il limo, un sedimento di nutrienti e minerali sul suolo. Questi sedimenti sono stati quelli che hanno reso questi terreni nel corso della storia estremamente fertili e ideali per l'agricoltura. Le piene o i periodi di secca del fiume, però, non sempre si presentavano al momento ottimale portando talvolta alla perdita di interi raccolti o perché il fiume inondava i terreni in periodi dannosi per i raccolti o perché al contrario la piena arrivava troppo tardi, quando il raccolto si era seccato.
Questo rese necessaria la costruzione di una diga che regolasse queste inondazioni.
Storia della costruzione
Nel 1960 i britannici iniziarono a costruire una diga nei pressi di Assuan, terminandola nel 1971. Alcuni siti archeologici della zona, come il tempio di Philae, dovettero essere spostati per non essere sommersi dall'acqua del bacino che si sarebbe creato con la diga.
Il progetto iniziale prevedeva una diga lunga 1900 m e alta 54 m, ben presto queste dimensioni si dimostrarono inadeguate, per questo in due fasi successive si alzò la diga, prima tra il 1907 e il 1912 e poi tra il 1929 e il 1933. Quando, nel 1946 il livello dell'acqua quasi superò l'altezza della diga si decise che invece di aumentare per la terza volta l'altezza della diga sarebbe stato più utile costruire una nuova e più grande diga 6 km a monte della vecchia diga.
Il progetto della Grande Diga prese avvio nel 1952 esattamente dopo la rivoluzione di Nasser. All'inizio gli Stati Uniti si proposero per finanziare la costruzione con un prestito di circa 270 milioni di dollari.
Nel 1956 in seguito a disaccordi di tipo politico, l'offerta statunitense fu ritirata, il governo egiziano decise di proseguire nel progetto utilizzando le entrate dovute alla nazionalizzazione del Canale di Suez. Nel 1958 in piena guerra fredda intervenne l'Unione Sovietica proponendo di pagare come regalo all'Egitto un terzo dei costi della costruzione e di fornire assistenza sia a livello tecnico che progettuale, che di macchinari.
La costruzione iniziò nel 1960 e l'Alta Diga fu terminata il 21 luglio del 1970, mentre la creazione del bacino che avrebbe accolto le acque si era completata nel 1964 e da quel momento si era iniziato a riempire anche se la diga non era ancora stata completata, fino a raggiungere la capacità massima nel 1976.
La diga fin dall'inizio spaventò gli archeologi, in quanto il sito archeologico di Abu Simbel e molti altri templi della Nubia rischiavano di essere sommersi dalle acque del bacino che si sarebbe creato. Nel 1960 l'UNESCO lanciò una grandiosa operazione internazionale per risolvere questo problema, vennero localizzati i monumenti che sarebbero stati sommersi, quindi spostati in posti più sicuri e qualcuno fu regalato ai paesi che contribuirono a questa opera di salvataggio, come il tempio di Ellesija, ora conservato al Museo egizio di Torino, donato all'Italia. Gli altri templi si trovano a Madrid (Tempio di Debod), al Metropolitan Museum d'Arte di New York (Tempio di Dendur), al Museo Egizio di Berlino (la porta del Tempio di Kalabsha), mentre il Tempio Taffa è stato spostato al Rijksmuseum van Oudheden a Leiden, Paesi Bassi. Altri templi (Semna East, due templi della fortezza di Buhen, un tempio da Aksha e la pietra tombale di Djehutihotpe) furono trasportati a Khartoum in Sudan.
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