07 febbraio, 2007
PROMEMORIA 7 febbraio 1992 - I dodici Stati della CEE firmano il Trattato sull'Unione Europea noto come Trattato di Maastricht
Il Trattato sull'Unione Europea (noto come Trattato di Maastricht) venne firmato nella cittadina olandese sulle rive della Mosa di Maastricht il 7 febbraio 1992 dai 12 paesi membri dell'allora Comunità Europea, oggi Unione Europea ed è entrato in vigore il 1 novembre 1993.
Con questo trattato vengono introdotti i cosiddetti Tre pilastri dell'Unione Europea:
1. la "Comunità Europea" che riunisce tutti i trattati precedenti (CECA- Comunità europea del carbone e dell'acciaio, Euratom- Comunità Europea dell'Energia Atomica e CEE - Comunità Economica Europea)
2. la Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la politica estera di sicurezza e difesa (PESD)
3. la Cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni (CGAI)
Il primo pilastro è di tipo comunitario: le decisioni sono cioè prese all'interno della comunità; il secondo ed il terzo pilastro sono, invece, intergovernativi: le decisioni sono prese dai rappresentanti dei governi degli stati membri.
Di forte impatto psicologico l'introduzione della Cittadinanza dell'Unione europea.
Importantissima, inoltre, l'introduzione dell'Unione Economica e Monetaria che ha portato in meno di dieci anni (il 1 gennaio 2002) all'introduzione di una moneta unica per i 12 paesi che a tale unione hanno poi aderito: l'Euro.
Altre importanti norme introdotte con il Trattato di Maastricht furono:
• la procedura di codecisione nell'emanazione delle direttive;
• la tutela diplomatica;
• la possibilità di rivolgersi alle istituzioni europee in una delle lingue ufficiali degli stati membri;
• il diritto, per i cittadini comunitari, di petizione al Parlamento Europeo;
• l'istituzione del Mediatore Europeo (Ombudsman) ed il diritto, per i cittadini comunitari, di rivolgersi allo stesso.
Il Trattato prevedeva inoltre un successivo approfondimento, concretizzatosi il 2 ottobre 1997 con la firma del Trattato di Amsterdam.
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