26 agosto, 2009

PROMEMORIA 26 agosto 1498 - A Michelangelo Buonarroti viene commissionata la Pietà


A Michelangelo Buonarroti viene commissionata la Pietà.

Pietà (1497-1499)
Nel novembre 1497 il cardinale francese Jean de Bilhères Lagranlos, ambasciatore di Carlo VIII presso papa Alessandro VI, lo incaricò di scolpire il gruppo : la Pietà, ora nella Basilica di San Pietro, con un contratto stipulato nell'agosto 1498; il gruppo realizzato in posizione piramidale con la Vergine come asse verticale e il corpo morto del Cristo come asse orizzontale, riunita attraverso il panneggio che assume carattere monumentale, si ispirava ai gruppi lignei realizzati a nord delle Alpi, detti Vesperbilder, cioè immagini della Vergine, e collegati alla liturgia del Venerdì Santo. In questo la tecnica scultorea della finitura dei particolari venne condotta alle estreme conseguenze, tanto da dare al marmo effetti di traslucido e di cerea morbidezza.
Nell'eseguire questa scultura Michelangelo dimostrò una abilità tecnica così eccezionale che cinquant'anni dopo Vasari ancora la celebrava, scrivendo: “Alla quale opera non pensi mai scultore né artefice raro potere aggiugnere di disegno né di grazia, né con fatica poter mai di finezza, pulitezza e di straforare il marmo tanto con arte, quanto Michelagnolo vi fece, perché si scorge in quella tutto il valore et il potere dell'arte”.[14]
La Pietà fu importante nell'esperienza artistica di Michelangelo non solo perché fu il suo primo capolavoro ma anche perché fu la prima opera da lui fatta in marmo di Carrara, che da questo momento diventerà la materia prima della sua creatività. Quando il cardinale Bilhères-Lagraulas gli commissionò la Pietà, Michelangelo decise di non utilizzare un blocco di marmo qualsiasi, voleva un marmo pregiato. Così partì per Carrara. In quell'occasione si manifestò un altro aspetto della personalità dell'artista: la consapevolezza del proprio talento. A Carrara infatti egli acquistò non solo il blocco di marmo necessario per la realizzazione della Pietà ma anche diversi altri blocchi, nella convinzione che - considerato il suo talento - le occasioni per utilizzare quei blocchi in più non gli sarebbero mancate. [15] Cosa ancora più insolita per un artista di quei tempi, Michelangelo si convinse che per scolpire le proprie statue non aveva bisogno di committenti: avrebbe potuto scolpire di propria iniziativa opere da vendere una volta terminate. In pratica Michelangelo diventava un imprenditore di sé stesso e investiva sul proprio talento senza aspettare che altri lo facessero per lui.

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