Si tratta di un concept album in quanto il filo conduttore dell'opera è la vita di Pink e tutto ciò che contribuisce ad alienarlo fino a creare un muro che separa le persone fino a renderle mattoni del muro stesso. L'album è stato registrato nella primavera del 1979 in Francia dove i Pink Floyd si trovavano per problemi con il fisco britannico. La ragione stessa della realizzazione di The Wall, come anche confermato dalle molteplici interviste e dalle biografie dei vari componenti della band, era da ricercarsi fra gli imponenti problemi finanziari che gravavano sulla testa del gruppo.
Capitolo fondamentale della storia del Rock, The Wall ha ricevuto e continua a ricevere pareri contrastanti. Molti lo considerano, insieme a Dark Side of the Moon, il miglior album dei Pink Floyd. Altri lo ritengono la pietra tombale di quello che fino a pochi anni prima era un gruppo equilibrato, ma che proprio con The Wall inizia a essere egemonizzato da Roger Waters. Fatto sta che l'album è l'ultimo lavoro della band al completo, poiché di li a poco fuoriusciranno prima Richard Wright, cacciato da Roger Waters per stessa ammissione dei protagonisti, e poi lo stesso Waters. Nella storia della musica The Wall è il doppio album che ha venduto di più con venticinque milioni di copie senza considerare le vendite delle sue versioni live.
L'album, come accennato, narra la storia di Pink, personaggio immaginario ma riconducibile alla figura di Roger Waters, che a causa dei vari eventi della sua vita come la morte del padre durante la guerra quando era ancora neonato, la madre troppo protettiva, il professore frustrato che umilia gli alunni (tutte condizioni realmente vissute da Waters) e la moglie infedele portano il personaggio a isolarsi mano a mano dagli altri costruendo un muro invalicabile fatto di paranoie e schizofrenia rese sempre più evidenti nello svolgersi della trama. Alla fine il protagonista si auto-sottopone a un processo, auto-accusandosi di essere stato "colto in flagrante mentre ostentava sentimenti di natura quasi umana". Gli accusatori sono tutte le figure chiave della sua vita: madre, moglie, insegnante, e tutti questi personaggi prendono parte al processo immaginario nella mente di Pink. Il processo si conclude con la condanna inflitta dal Giudice Verme ad abbattere il muro ed a essere consegnato ai suoi simili, pena severissima per Pink perché rappresenta la sua paura più grande, poiché proprio il mondo avverso con le suo figure l'hanno portato a isolarsi e a costruirsi un muro a protezione.
Tutti i testi e le musiche sono state scritte interamente da Roger Waters tranne Young Lust (Waters, Gilmour), Comfortably Numb (Gilmour, Waters), Run Like Hell (Gilmour, Waters), The Trial (Waters, Ezrin).
The Wall contiene alcune tra le più famose canzoni dei Pink Floyd, vanno sicuramente ricordate: Another brick in the wall (part II), In The Flesh, Mother, Hey You, Comfortably Numb, Run Like Hell.
30 novembre, 2006
29 novembre, 2006
Regione Lazio: "Una rete contro la pena di morte"
“No Justice Without Life” è l’appello con il quale è stata presentata oggi la quinta Giornata internazionale “Città per la vita - Città contro la pena di morte”. Giovedì 30 novembre, infatti, oltre 500 città, 33 capitali, sparse tra i cinque continenti, si collegheranno con Roma che, illuminando il Colosseo, si porrà nuovamente alla testa di una mobilitazione internazionale che chiede la fine di tutte le esecuzioni capitali. Era infatti il 30 novembre 1786 quando il Granducato di Toscana, primo stato europeo a farlo, abolì la pena capitale dal proprio ordinamento.
L'iniziativa è stata organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con il Comune di Roma la Regione Lazio e l’Università di Roma Tre ed è sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, che fanno parte della “World Coalition Against the Death Penalty”; tra queste Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort e International Penal Reform.
Intervenendo alla conferenza stampa organizzata questa mattina a Palazzo Leopardi, a Piazza Santa Maria in Trastevere, Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio, ha ricordato le iniziative di una Regione sempre più caratterizzata come “luogo di dialogo” e ha sottolineato come alla base di questo grande appuntamento ci sia proprio "un'idea forte: la politica delle reti che accomuna istituzioni e associazioni in un appello che parte dalle grandi città, dalle grandi comunità e arriva agli Stati”. “Una società – ha aggiunto Marrazzo - che ritiene che con la pena capitale si risani un delitto sbaglia".
L'iniziativa è stata organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio in collaborazione con il Comune di Roma la Regione Lazio e l’Università di Roma Tre ed è sostenuta dalle principali associazioni internazionali per i diritti umani, che fanno parte della “World Coalition Against the Death Penalty”; tra queste Amnesty International, Ensemble contre la Peine de Mort e International Penal Reform.
Intervenendo alla conferenza stampa organizzata questa mattina a Palazzo Leopardi, a Piazza Santa Maria in Trastevere, Piero Marrazzo, Presidente della Regione Lazio, ha ricordato le iniziative di una Regione sempre più caratterizzata come “luogo di dialogo” e ha sottolineato come alla base di questo grande appuntamento ci sia proprio "un'idea forte: la politica delle reti che accomuna istituzioni e associazioni in un appello che parte dalle grandi città, dalle grandi comunità e arriva agli Stati”. “Una società – ha aggiunto Marrazzo - che ritiene che con la pena capitale si risani un delitto sbaglia".
PROMEMORIA - 29 NOVEMBRE 1982 Risoluzione ONU
28 novembre, 2006
PROMEMORIA - 28 novembre 2005 Ciampi consegna la Gran Croce della Repubblica a Benigni
Il Presidente Ciampi insignisce l'attore e regista Benigni dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nominandolo Cavaliere di Gran Croce Al momento di ricevere la fascia, Benigni ha dato scena a un "fuori programma": si è alzato, ha accennato ad un balletto, per poi inginocchiarsi ai piedi del Presidente, alzando le mani al cielo in segno di giubilo. Ha poi baciato il Ministro dei Beni culturali Rocco Buttiglione, il segretario generale del Quirinale Gaetano Gifuni e il Presidente della giuria Gianluigi Rondi. Poi è andato da due corazzieri in alta uniforme e ha stretto loro la mano. Infine, ha posto la fascia sulle spalle del capo dello Stato, che però lo ha "benignamente" respinto. Nella stessa cerimonia, Benigni ha anche preso il premio De Sica, ricevuto nel 2001 e mai ritirato. Roberto Benigni (Castiglion Fiorentino (AR), 27 ottobre 1952) è un attore comico cinematografico e teatrale, un regista e sceneggiatore italiano di fama mondiale. Fra i numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, vanta il ricevimento dei premi Oscar per il film La vita è bella (1997), sia come attore che come regista.
27 novembre, 2006
Dal cartone alla pizza passa un carico di veleni
Un milione e trecentomila pizze al giorno escono dal forno, entrano in un astuccio di cartone, pronte per essere portate a casa. Vi restano per molti minuti, il tempo di essere trasportate a destinazione, e, una volta giunte, di essere mangiate nello stesso contenitore. Sempre che non finiscano nei forni di casa per essere riscaldate, sempre negli stessi cartoni, prima di finire in tavola. Un rito, un piacere collettivo per molte famiglie italiane ma, secondo quanto ha scoperto Il Salvagente, anche una fonte di pericolo alimentare non sottovalutabile.
Il rischio, in questo caso, è legato proprio alle scatole non a norma che circolano nel nostro paese e rilasciano una quantità enorme di sostanze che non dovrebbero esserci, che alterano innanzitutto l’odore e il sapore dell’alimento. Un elenco di molecole i cui nomi fanno rabbrividire ed evocano timori fortissimi per la salute dei consumatori: benzene, ftalati, fenoli, naftalene. Solo il nome di queste sostanze dovrebbe essere sufficiente per allertare le autorità sanitarie e spingerle ad approfondire la questione. Tanto più che si tratta di composti non ammessi nella carta destinata a venire a contatto con i cibi.
Il primo segnale
Che molti di questi contenitori siano fuori legge lo dimostra un test di laboratorio di cui siamo entrati in possesso, effettuato qualche mese fa dal laboratorio LabAnalysis di Pavia su campioni prelevati da cartone per pizza, provenienti da quattro fabbriche diverse, una delle quali è tra le leader di mercato del settore. Scopo di queste analisi, compiute seguendo le procedure standard europee, era individuare le cause di quelle che vengono chiamate in linguaggio tecnico “molestia olfattiva” e “molestia gustativa”. Il laboratorio, in parole povere, cercava di stabilire le cause del pungente odore che a volte si avverte aprendo una scatola di pizza, e lo sgradevole, benché leggero, retrogusto che a volte accompagna la degustazione. Gli analisti hanno dunque testato i ritagli dei contenitori nella loro parte interna, quella che viene a contatto con l’alimento, non è stampata e deve essere per legge, almeno nello strato che viene a contatto con l’alimento, di pura cellulosa vergine. I campioni sono stati sottoposti a una corrente di vapore, simulando le condizioni in cui si trova la scatola quando viene a contatto con la pizza appena sfornata, dopo di ché hanno realizzato le prove di migrazione. E i risultati sono stati sorprendenti. Sottoposti alla gascromatografia (ossia a una macchina in grado di leggere i diversi componenti “rilasciati” all’alimento), tutti i cartoni hanno mostrato chiaramente di essere in grado di contaminare il cibo con composti fenolici (almeno sei tipi diversi), individuati nei test di migrazione sia olfattiva che gustativa. A questi si aggiungono diversi benzeni e naftaleni, tutte sostanze il cui utilizzo nell’industria è regolamentato da rigide regole, e che non devono assolutamente venire a contatto con gli alimenti. Le sorprese non sono però finite. Il cromatogramma evidenzia anche la presenza di dietilesilftalato, una sostanza che l’Unione europea ha bandito da tutti gli oggetti di largo consumo, ultimi i cosmetici, per la sua possibile tossicità. Pure se le analisi non riportano in quale quantità questa molecola è passata all’alimento, e dunque non è possibile valutare l’importanza della sua presenza, il solo fatto di trovarla nella pizza è un chiaro segnale di allarme. Tanto più che è proprio il laboratorio a concludere come esistano tutte le evidenze per dichiarare che gli imballaggi analizzati non sono conformi alla normativa vigente.
La conferma
Passano i mesi e altri esperti arrivano a una conclusione simile, altrettanto sconcertante. Questa volta a fare la preoccupante scoperta sono gli uomini del laboratorio di Ricerche analitiche alimenti e ambiente dell’Università di Milano diretto dal professor Fernando Tateo. Nella ricerca di ftalati nei contenitori per alimenti l’équipe finisce per analizzare 8 cartoni per la pizza comunemente utilizzati su tutto il territorio nazionale. E trova il di-isobutilftalato “in quantità altamente preponderante rispetto a tutti gli altri componenti della frazione volatile (...) già alla temperatura di 60°”. Così scrivono nella relazione che pubblicano sul sito dell’università il 22 febbraio scorso. Lo ftalato, scrivono i ricercatori, non rientra tra le sostanze autorizzate per la fabbricazione di pellicole di cellulosa. Dunque, ancora una volta, siamo di fronte a contenitori fuori legge. Il laboratorio milanese, interpellato dal Salvagente, non ha voluto rivelare ulteriori particolari sugli esiti delle proprie analisi, ma i risultati confermano l’allarme lanciato diversi mesi prima dalle analisi condotte a Pavia. Ma da dove vengono questi contaminanti? Alcuni tra quelli individuati derivano presumibilmente dalla carta riciclata, usata contrariamente a quanto prevede la legge italiana. Si tratta di collantie sbiancanti (questi ultimi utilizzati per dare al materiale riciclato le caratteristiche della carta vergine) perfettamente in grado di migrare sull’alimento alterandone odore e sapore. Per verificare se la sola presenza di queste sostanze possa essere potenzialmente dannosa per la salute umana, bisogna studiare attentamente le quantità rintracciate, e confrontarle con i limiti fissati dall’Unione europea. Ma nessuno, nonostante almeno una delle due ricerche (quella del laboratorio milanese) sia di dominio pubblico, ha ritenuto opportuno verificare l’innocuità dei contenitori.
Nessuna risposta
Il ministero della Salute, interpellato da “Il Salvagente”, non ha ancora fornito una risposta in merito. E ne è preoccupata Linda Grilli, della Legaconsumatori Acli Toscana, che ha segnalato il caso della ricerca dell’Università di Milano sia a Il Salvagente che al ministero: “Stupisce che nessuno si sia ancora preoccupato di approfondidere questa vicenda. I risultati della ricerca milanese sono sul sito del laboratorio da più di un mese, ed evidenziano che i contenitori sono quantomeno fuori legge”, dice la Grilli, che continua: “Non vorrei che, come per il caso Itx, si scopra che le autorità sanitarie, nonostante le allerte, non si siano preoccupate di tutelare la salute del consumatore”. Come fa notare la Grilli, infatti, il timore è che i contenitori contaminati siano molti, visto che i campioni presi in esame dai due laboratori sono piuttosto rappresentativi. Prende atto dell’allarme, invece, Giorgio Bianchini, presidente del Gruppo italiano fabbricanti cartone ondulato. “È evidente che se nei contenitori analizzati è stata rintracciata questa enorme quantità di sostanze”, dice, “questi prodotti sono fabbricati con materiale di riciclo e non sono conformi. La legislazione italiana è, da questo punto di vista, molto rigida. Il nostro è l’unico paese, assieme alla Finlandia, ad avere in questo settore una legislazione molto vincolante. È possibile che qualcuna delle scatole analizzate fosse destinata al mercato estero, dove non ci sono vincoli di questo tipo. Va ricordato, infatti, che l’Italia è uno dei massimi esportatori di cartoni per pizza”. “Mi meraviglierebbe comunque sapere che molte aziende fabbricano contenitori non a norma, perché l’Italia, già diversi anni fa, affrontò un problema del genere, e in seguito agli accertamenti dell’Istituto superiore di sanità, furono chiuse almeno due grandi aziende. Possibile che oggi altre industrie corrano questo stesso rischio?”. Al momento l’unica cosa chiara è che a correre il rischio sono certamente gli amanti della “pizza da asporto”, poco tutelati da una legislazione che sarà pure all’avanguardia ma che, come si scopre in questa inchiesta, non prevede controlli.
Inchiesta completa nel numero 14/2006 de "Il Salvagente" in edicola dal 6 al 13 aprile
CONSIGLIO STRAORDINARIO
CONSIGLIO STRAORDINARIO
“Situazione generale del quartiere di San Basilio”
Martedì 28 novembre 2006 alle ore 17.00 nei locali della scuola Gandhi via Corinaldo,41
Interverranno:
On.le Giancarlo D’Alessandro Assessore alle Politiche Lavori Pubblici e Manutenzione Urbana
On.le Malora Calamante Assessore alle Politiche della Mobilità
On.le Claudio Minelli
Assessore alle Politiche Patrimonio e Casa
On.le Roberto Morassut Assessore alle Politiche del Territorio
On.le Dante Pomponi Assessore alle Politiche delle Periferie, Lavoro e Formazione
Avvocato Luca Petrucci Presidente Ater
On.le Ivano Caradonna Presidente del V Municipio
Presiede il Presidente del Consiglio del V Municipio Massimo Caprai
Tutti i cittadini sono invitati a partecipare
PROMEMORIA - 27 novembre 2002 - Nazioni Unite:
Hans Blix diventa responsabile degli ispettori inviati in Iraq nell'ambito della Risoluzione ONU 1441, riguardante le armi di distruzione di massa detenute da quel paese, mentre Mohamed ElBaradei diventa capo degli ispettori ONU e della IAEA nell'ambito della stessa Risoluzione ONU 1441 per il disarmo delle armi di distruzione di massa.
A partire dal 27 novembre 2002 Hans Blix fu responsabile degli ispettori inviati in Iraq nell'ambito della Risoluzione ONU 1441, riguardante le armi di distruzione di massa che, secondo l'amministrazione Bush, sarebbero state detenute da quel paese. Durante la crisi per il disarmo dell'Iraq, che precedette la guerra in Iraq del 2003, le affermazioni di Blix contraddissero l'amministrazione Bush in merito al possesso di armi di distruzione di massa da parte dell'Iraq. Blix ricevette per questo numerose critiche da parte dei sostenitori della guerra. Quando fu chiaro che non c'erano armi di distruzione di massa in Iraq, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dovettero affrontare numerose accuse. In un'intervista sulla BBC, l'8 febbraio 2004, Blix accusò i governi di Stati Uniti e Gran Bretagna di aver ingigantito la minaccia delle armi di distruzione di massa per poter giustificare la guerra contro Saddam Hussein.
Nell'ottobre del 2004 l'Università di Padova ha conferito a Blix la laurea "honoris causa" in Scienze politiche.
Dal 27 novembre 2002, assieme a Hans Blix, ha guidato gli ispettori ONU e della IAEA nell'ambito della Risoluzione ONU 1441 per il disarmo delle armi di distruzione di massa.
ElBaradei è sposato con Aida Elkachef ed ha due figli, Laila e Mostafa.
Le bugie sulle armi di distruzioni di massa in Iraq, mai trovate, e’ stato l’espediente per fare la guerra. Gli strascichi di questo conflitto si contano in numerose vittime giornaliere che, purtroppo, non fanno neppure notizia.
A partire dal 27 novembre 2002 Hans Blix fu responsabile degli ispettori inviati in Iraq nell'ambito della Risoluzione ONU 1441, riguardante le armi di distruzione di massa che, secondo l'amministrazione Bush, sarebbero state detenute da quel paese. Durante la crisi per il disarmo dell'Iraq, che precedette la guerra in Iraq del 2003, le affermazioni di Blix contraddissero l'amministrazione Bush in merito al possesso di armi di distruzione di massa da parte dell'Iraq. Blix ricevette per questo numerose critiche da parte dei sostenitori della guerra. Quando fu chiaro che non c'erano armi di distruzione di massa in Iraq, gli Stati Uniti e la Gran Bretagna dovettero affrontare numerose accuse. In un'intervista sulla BBC, l'8 febbraio 2004, Blix accusò i governi di Stati Uniti e Gran Bretagna di aver ingigantito la minaccia delle armi di distruzione di massa per poter giustificare la guerra contro Saddam Hussein.
Nell'ottobre del 2004 l'Università di Padova ha conferito a Blix la laurea "honoris causa" in Scienze politiche.
Dal 27 novembre 2002, assieme a Hans Blix, ha guidato gli ispettori ONU e della IAEA nell'ambito della Risoluzione ONU 1441 per il disarmo delle armi di distruzione di massa.
ElBaradei è sposato con Aida Elkachef ed ha due figli, Laila e Mostafa.
Le bugie sulle armi di distruzioni di massa in Iraq, mai trovate, e’ stato l’espediente per fare la guerra. Gli strascichi di questo conflitto si contano in numerose vittime giornaliere che, purtroppo, non fanno neppure notizia.
26 novembre, 2006
100 anni di CGIL - MERCOLEDI 29 NOVEMBRE 2006 - ore 20,45 Grande concerto
AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA - SALA SINOPOLI (Via De Coubertin 30)
COMUNE DI ROMA - Assessorato alle Politiche Culturali CGIL ROMA E LAZIO
CGIL 100 FESTIVAL DEI DIRITTI MUSICA PER ROMA
PRESENTANO
"IL LAVORO E COMPAGNIA CANTANTE"
- UN SECOLO DI MUSICA E DI LOTTE -
CONCERTO PER I 100 ANNI DELLA CGIL
PIERO BREGA-ENRICO CAPUANO-IVAN DELLA MEA-LUCILLA GALEAZZI
VINICIO CAPOSSELA-PAOLO PIETRANGELI-NOUR EDDINE TETES DE BOIS
EVELYN BANDELLI-MARCELLO COLASURDO-GIOVANNA MARINI-CLAUDIO LOLLI
CORO E BANDA DELLA SCUOLA POPOLARE DI MUSICA DI TESTACCIO
diretto/a da SILVERIO CORTESI
In collaborazione con: CIRCOLO GIANNI BOSIO - ASS.CULTURALE DALTROCANTO - RINASCITA MUSICA E FILM-SCUOLA POPOLARE DI MUSICA TESTACCIO - BLONDRECORDS
Biglietti posto unico 2 euro info 06/80241281
COMUNE DI ROMA - Assessorato alle Politiche Culturali CGIL ROMA E LAZIO
CGIL 100 FESTIVAL DEI DIRITTI MUSICA PER ROMA
PRESENTANO
"IL LAVORO E COMPAGNIA CANTANTE"
- UN SECOLO DI MUSICA E DI LOTTE -
CONCERTO PER I 100 ANNI DELLA CGIL
PIERO BREGA-ENRICO CAPUANO-IVAN DELLA MEA-LUCILLA GALEAZZI
VINICIO CAPOSSELA-PAOLO PIETRANGELI-NOUR EDDINE TETES DE BOIS
EVELYN BANDELLI-MARCELLO COLASURDO-GIOVANNA MARINI-CLAUDIO LOLLI
CORO E BANDA DELLA SCUOLA POPOLARE DI MUSICA DI TESTACCIO
diretto/a da SILVERIO CORTESI
In collaborazione con: CIRCOLO GIANNI BOSIO - ASS.CULTURALE DALTROCANTO - RINASCITA MUSICA E FILM-SCUOLA POPOLARE DI MUSICA TESTACCIO - BLONDRECORDS
Biglietti posto unico 2 euro info 06/80241281
Auditorium: lezioni di storia a un pubblico entusiasta
Terzo incontro gratuito della rassegna sui giorni di Roma(ANSA) - ROMA - Anziani, adulti, professori e studenti hanno assistito nel Parco della Musica di Roma alla lezione di storia tenuta da Andrea Giardina. Nella Sala Sinopoli dell'Auditorium la lezione del professor Giardina s'intitolava '18 luglio dell'anno 64 d.C.: l'incendio di Nerone'. E' il terzo incontro, gratuito, della rassegna 'Lezioni di storia: i giorni di Roma', che iniziata il 29 ottobre si concludera' il 18 marzo con nove storici ed un excursus dalla fondazione alle Fosse Ardeatine.
DOMENICA PROSSIMA AL CASALE DI TORRACCIA PER FAR FINANZIARE IL PROLUNGAMENTO DELLA METRO' B A CASAL MONASTERO
Sono state invitate all'incontro le seguenti personalità che a breve daranno risposta sulla loro effettiva presenza. Al Vice Presidente della Camera dei Deputati On.le Carlo Leoni
Al Sott.rio all’Economia e componente Comm.ne Bilancio-Camera dei Dep.ti-On.le Paolo Cento
Al Senatore e Segretario della Federazione D.S Di Roma On.le Esterino Montino
Al Senatore Giorgio Pasetto
All’On.le Walter Tocci Componente Commissione Cultura - Camera dei Deputati
All’On.le Michele Meta Componente della Commissione Trasporti - Camera dei Deputati
All’On.le Roberto Giachetti Componente Commissione Cultura della Camera dei Deputati
Al Presidente della Regione Lazio On.le Piero Marrazzo
Al Vice-Presidente ed Assessore all'Urbanistica Regione Lazio On.le Massimo Pompili
All’Ass.re al Bilancio, Progr.ne economico-finanziaria e part.ne Regione Lazio On.le Luigi Nieri
All’Assessore alla Mobilità Regione Lazio On.le Fabio Ciani
Al Presidente della Commissione LL.pp. della Regione Lazio On.le Giovanni Carapella
Al Presidente della Provincia di Roma On.le Enrico Gasbarra
All’Assessore al Bilancio della Provincia di Roma On.le Antonio Rosati
Al Sindaco di Roma On.le Walter Veltroni
All’Assessore alla Mobilità del Comune di Roma On.le Mauro Calamante
All’assessore all’Ambiente del Comune di Roma On.le Dario Esposito
All’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Roma On.le Giancarlo D’Alessandro
Al Presidente del Municipio Roma V Ivano Caradonna
Oggetto: finanziamento del prolungamento Metrò Linea B tratta Rebibbia - GRA.
Sono ormai diversi anni che vengono avanzate proposte e progetti volti a risolvere i problemi di viabilità di questo quadrante. Il Comune di Roma ha posto nel suo programma, come iniziativa primaria, quella della cura del ferro come soluzione radicale ai problemi dovuti al trasporto. Questa è stata fatta propria dai cittadini. In altre zone di Roma ci si trova con i cantieri aperti. Ora gli abitanti del Quartiere San Basilio sollecitano il Comune di Roma affinché anche qui si passi dal progetto al cantiere. Ci troviamo adesso ad avere, sostanzialmente, un progetto definitivo per il prolungamento Metrò B che si attesterà a Casal Monastero ma ci si trova nella condizione di aver avuto soltanto un finanziamento da parte della Regione Lazio di un centinaio di milioni di euro a fronte di un costo dell’opera pari a 450 milioni di euro.
Ricordiamo che in questa parte di territorio sono presenti aree di compensazione del nuovo PRG che prevede nuovi insediamenti urbani per oltre 10.000 abitanti.
Nelle osservazioni al PRG ponemmo come pregiudiziale il fatto che iniziasse la costruzioni dei 2 nuovi P.d.z. 167 e 1 P.d.z. ordinario almeno congiuntamente alla cantierizzazione del Metrò per evitare un ulteriore peggioramento della viabilità e della vivibilità del Quartiere 30°.
L’incontro che come Laboratorio 5 e AQ30 abbiamo organizzato, ha come obbiettivo quello di sollecitare tutti i livelli istituzionali ad impegnarsi per “coprire” la parte di finanziamento mancante.
Se è vero, come sembra, che l’iter progettuale sarà completato non più tardi di aprile 2007, in coincidenza con il periodo in cui si il Governo centrale prepara il DPEF, allora noi chiediamo che gli eletti di maggioranza e di opposizione, che hanno ricevuto consenso in questo territorio, si impegnino a trovare la copertura finanziare per questo progetto.
La realizzazione dell’infrastruttura sarebbe, altresì, un “segnale” concreto della “riqualificazione” che questo territorio attende oramai da troppo tempo.
Per tutto questo, Vi invitiamo, al di là da ogni propaganda politica, a partecipare all’incontro che abbiamo programmato presso il Casale di Torraccia sito in via Aldo Sandulli nr. 100, il 3 dicembre p.v. alle ore 10,30. Vi ringraziamo per l’apprezzata attenzione che vorrete prestare a questa iniziativa.
Roma 16 novembre 2006
Referenti:Laboratorio 5 – Federico Stopponi - federico.stopponi@poste.it
Coordinamento AQ30 – Roberto Chiappini – letterepdq@aruba.it
OGGI COLLETTA ALIMENTARE ANCHE NEL “TUO” SUPERMERCATO!!!
Sabato 25 novembre si svolge la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, che ha l'obiettivo di devolvere generi alimentari alle fasce di popolazione
meno abbienti.
Oggi ci saranno due operazioni di sensibilizzazione in contemporanea: la Colletta Alimentare e il Buy Nothing Day.
Entrambe le organizzazioni hanno scelto il sabato, giornata di acquisti collettivi rituali, e a chi è a conoscenza di entrambe si prospetta un piccolo problema etico: a quale delle due aderire?
La Colletta alimentare è organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che, da Statuto, promuove "la raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell'industria specialmente alimentare e la redistribuzione delle stesse ad Enti ed iniziative di aiuto ai poveri ed agli emarginati". In pratica, sabato ci saranno dei volontari fuori dai supermercati che chiederanno a chi ha appena fatto la spesa di lasciare qualcosa a chi non è in grado di far la spesa da solo.
Secondo i dati Istat sono poveri il 13% degli italiani. Più di uno su dieci. Pensate alla vostra classe delle elementari: se eravate in 20 in classe, due dei vostri compagni potrebbero essere poveri.
Il Buy Nothing Day è una giornata inventata da Adbuster. La Giornata del Non Acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.
Gli anni scorsi Terre di Mezzo organizzava un concorso di antipubblicità, per ridere criticamente del martello pneumatico che assedia i nostri neuroni e per rendere consapevoli le persone delle incoerenze che i modelli pubblicitari presentano.
meno abbienti.
Oggi ci saranno due operazioni di sensibilizzazione in contemporanea: la Colletta Alimentare e il Buy Nothing Day.
Entrambe le organizzazioni hanno scelto il sabato, giornata di acquisti collettivi rituali, e a chi è a conoscenza di entrambe si prospetta un piccolo problema etico: a quale delle due aderire?
La Colletta alimentare è organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare Onlus che, da Statuto, promuove "la raccolta delle eccedenze di produzione, agricole e dell'industria specialmente alimentare e la redistribuzione delle stesse ad Enti ed iniziative di aiuto ai poveri ed agli emarginati". In pratica, sabato ci saranno dei volontari fuori dai supermercati che chiederanno a chi ha appena fatto la spesa di lasciare qualcosa a chi non è in grado di far la spesa da solo.
Secondo i dati Istat sono poveri il 13% degli italiani. Più di uno su dieci. Pensate alla vostra classe delle elementari: se eravate in 20 in classe, due dei vostri compagni potrebbero essere poveri.
Il Buy Nothing Day è una giornata inventata da Adbuster. La Giornata del Non Acquisto è un invito alla sobrietà e a ripensare alla solidarietà e alla gratuità quali componenti attive di un'economia sostenibile.
Gli anni scorsi Terre di Mezzo organizzava un concorso di antipubblicità, per ridere criticamente del martello pneumatico che assedia i nostri neuroni e per rendere consapevoli le persone delle incoerenze che i modelli pubblicitari presentano.
25 novembre, 2006
Sociale: nasce “La nuova casa di Andrea”, struttura socio-sanitaria per l’accoglienza di bambini malati
Presso la Sala Di Liegro di Palazzo Valentini, il presidente della Provincia di Roma, Enrico Gasbarra, il sindaco di Roma, Walter Veltroni e Rosario Fiorello hanno preso parte alla presentazione del progetto la "Casa di Andrea", il nuovo polo socio-sanitario per minori, che sarà realizzato dall'associazione Andrea Tudisco onlus, grazie al sostegno della Provincia e del Comune di Roma.
All’incontro sono intervenuti gli assessori alle Politiche Sociali della Provincia, Claudio Cecchini, della Regione Lazio, Alessandra Mandarelli e del Comune, Raffaella Milano e i testimonial della manifestazione, Piero Angela, Max Biaggi, Enrico Brignano, Giancarlo Fisichella e Antonio Giuliani.
Il progetto “La nuova casa di Andrea” è volto alla realizzazione di una Casa di accoglienza per i bambini oncologici (e per le loro famiglie) provenienti da tutti i Paesi, in cura presso strutture ospedaliere delle capitale. L’edificio di circa 550 mq – donato all’Associazione Andrea Tudisco dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma – si trova all’interno del “Parco Bellosguardo” in via degli Aldobrandeschi n. 3.
La presentazione del progetto a Palazzo Valentini ha rappresentato l’occasione per avviare la campagna di raccolta fondi per la ristrutturazione della nuova Casa di Accoglienza, con l’obiettivo di coordinare le attività di assistenza domiciliare, di clownterapia e ludoterapia nei reparti pediatrici degli ospedali ed offrire spazi per la formazione degli operatori.
Per il completamento dei lavori servono ancora 400mila euro che - secondo la proposta di Fiorello - potrebbero essere raccolti tramite una campagna radiofonica con il coinvolgimento di compagnie di telefonia mobile.
A tal proposito va ricordato che la Nuova Casa di Andrea ha già un tetto e per questo i partecipanti alla presentazione hanno simbolicamente firmato delle tegole rosse che verranno esposte all'interno dell'edificio.
La Casa di Andrea intende essere una realtà in grado di sostenere concretamente i piccoli malati e loro le famiglie:
una struttura di accoglienza che abbia il sapore, i colori, gli odori di una vera casa, nella quale poter vivere con maggiore serenità e sostegno la difficile fase della malattia;
un servizio di orientamento e mediazione culturale per la fruizione dei servizi sanitari del territorio da parte di popolazioni straniere, con assistenti sociali e mediatori culturali che agevolino la “relazione” con le strutture ospedaliere;
una ludoteca nel giardino del parco rivolta ai piccoli pazienti immunodepressi ed offerta a tutti i piccoli ospiti delle 5 strutture situate all’interno del Polo Socio-Sanitario;
uno spazio rivolto ai genitori o adulti accompagnatori che consenta loro di “normalizzare” almeno una parte della giornata.
Nel corso dell’appuntamento il presidente della Provincia Gasbarra ha annunciato che la Provincia intende valorizzare le case cantoniere, un tempo proprietà dell’Anas, per creare nuove strutture di accoglienza a sostegno dei bambini affetti da gravi patologie. Per questo Gasbarra ha annunciato che “la Provincia nel 2007 potrebbe donare una delle case cantoniere ricevute nel 1997 per creare una nuova ‘Casa di Andrea’ “.
"Con l'amico Valter Veltroni - ha aggiunto Gasbarra – ci impegniamo a portare il sorriso dove, si direbbe, lo Stato non arriva mai, ma dove le istituzioni hanno il dovere di stare".
Da ricordare che l’Associazione Andrea Tudisco onlus nasce nel 1997 per onorare la memoria del piccolo Andrea Tudisco, morto di leucemia linfoblastica acuta all’età di 10 anni. Fondatori sono gli stessi genitori di Andrea che hanno deciso di intervenire in modo più diretto nel realizzare attività di supporto alla struttura pubblica e promuovendo iniziative non ancora previste dall’attuale servizio sanitario nazionale, con il fine di rimanere a fianco di chi soffre e lotta per la vita.
Per ulteriori informazioni: www.comitatoandreatudisco.org
PROMEMORIA - 25 novembre 1915 - Albert Einstein annota sul suo taccuino la formula che racchiude il destino ultimo dell'Universo, le famose equazioni
Albert Einstein (Ulma, Germania, 14 marzo 1879 - Princeton, NJ, USA, 18 aprile 1955). Fisico e matematico tedesco naturalizzato svizzero, e in seguito statunitense.
Oltre a essere uno dei più celebri fisici e matematici della storia della scienza, fu un grande pensatore e attivista in molti altri ambiti (dalla filosofia alla politica). Per il suo complesso apporto alle scienze e alla fisica in particolare è indicato come uno dei più importanti studiosi del XX secolo.
Conosciuto soprattutto per le sue teorie sulla relatività ristretta e sulla relatività generale, diede anche importanti contributi alla nascita della meccanica quantistica e alla critica dei suoi fondamenti, alla meccanica statistica e alla cosmologia.
Fu vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1921 grazie alla sua spiegazione dell'effetto fotoelettrico e "per i suoi contributi alla fisica teorica". Dopo la formulazione, nel novembre 1915, della teoria della Relatività generale la fama di Einstein dilagò in tutto il mondo. Era un successo insolito per uno scienziato e, durante gli ultimi anni della sua vita, la fama di Einstein non fece che aumentare, superando quella di qualunque altro scienziato della storia. Nella cultura popolare, il suo nome divenne ben presto sinonimo di intelligenza e di grande genio. La sua faccia rimane a tutt'oggi una delle più conosciute al mondo. Questa popolarità ha inoltre portato ad uso molto diffuso della sua immagine nel mondo della pubblicità, giungendo persino alla registrazione di "Albert Einstein" come marchio.
Oltre a essere uno dei più celebri fisici e matematici della storia della scienza, fu un grande pensatore e attivista in molti altri ambiti (dalla filosofia alla politica). Per il suo complesso apporto alle scienze e alla fisica in particolare è indicato come uno dei più importanti studiosi del XX secolo.
Conosciuto soprattutto per le sue teorie sulla relatività ristretta e sulla relatività generale, diede anche importanti contributi alla nascita della meccanica quantistica e alla critica dei suoi fondamenti, alla meccanica statistica e alla cosmologia.
Fu vincitore del Premio Nobel per la Fisica nel 1921 grazie alla sua spiegazione dell'effetto fotoelettrico e "per i suoi contributi alla fisica teorica". Dopo la formulazione, nel novembre 1915, della teoria della Relatività generale la fama di Einstein dilagò in tutto il mondo. Era un successo insolito per uno scienziato e, durante gli ultimi anni della sua vita, la fama di Einstein non fece che aumentare, superando quella di qualunque altro scienziato della storia. Nella cultura popolare, il suo nome divenne ben presto sinonimo di intelligenza e di grande genio. La sua faccia rimane a tutt'oggi una delle più conosciute al mondo. Questa popolarità ha inoltre portato ad uso molto diffuso della sua immagine nel mondo della pubblicità, giungendo persino alla registrazione di "Albert Einstein" come marchio.
24 novembre, 2006
“La musica tradizionale nella quotidianità di Roma e del suo territorio”
MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE
Piazza S. Egidio, 1/B – 00153 Roma
INCONTRI DIDATTICI GRATUITI PER TUTTE LE SCUOLE DALLE MATERNE ALLE SUPERIORI
“La musica tradizionale nella quotidianità di Roma e del suo territorio”
a cura di Alessandro Mazziotti
un incontro sugli strumenti musicali della tradizione popolare di Roma e della campagna romana - zampogne, flauti, strumenti effimeri, e a percussione - con intermezzi musicali da repertori tradizionali e l’introduzione all’uso di alcuni strumenti a fiato e a percussione. Saranno a disposizione dei ragazzi delle zampogne didattiche.
Gli incontri saranno curati per fasce d’età e avranno inizio alle ore 10,30 nella sala multimediale.
Potranno partecipare due classi contemporaneamente.
Calendario dei giorni disponibili :
Novembre : 21 – 23
Dicembre : 12 – 14
Gennaio : 10 – 16 – 19
Febbraio : 13 – 16 – 28
Marzo : 15 – 20 – 28
Aprile : 12 – 17 – 24
Maggio : 15 - 22
Prenotazioni al numero: 06 3996 7800 dal lunedì al venerdì (dalle 09.00 alle 17.00) sabato (dalle 09.00 alle 13.30).
Per informazioni :
www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere www.zetema.it
www.suonidellaterra.com
Piazza S. Egidio, 1/B – 00153 Roma
INCONTRI DIDATTICI GRATUITI PER TUTTE LE SCUOLE DALLE MATERNE ALLE SUPERIORI
“La musica tradizionale nella quotidianità di Roma e del suo territorio”
a cura di Alessandro Mazziotti
un incontro sugli strumenti musicali della tradizione popolare di Roma e della campagna romana - zampogne, flauti, strumenti effimeri, e a percussione - con intermezzi musicali da repertori tradizionali e l’introduzione all’uso di alcuni strumenti a fiato e a percussione. Saranno a disposizione dei ragazzi delle zampogne didattiche.
Gli incontri saranno curati per fasce d’età e avranno inizio alle ore 10,30 nella sala multimediale.
Potranno partecipare due classi contemporaneamente.
Calendario dei giorni disponibili :
Novembre : 21 – 23
Dicembre : 12 – 14
Gennaio : 10 – 16 – 19
Febbraio : 13 – 16 – 28
Marzo : 15 – 20 – 28
Aprile : 12 – 17 – 24
Maggio : 15 - 22
Prenotazioni al numero: 06 3996 7800 dal lunedì al venerdì (dalle 09.00 alle 17.00) sabato (dalle 09.00 alle 13.30).
Per informazioni :
www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere www.zetema.it
www.suonidellaterra.com
23 novembre, 2006
PROMEMORIA - Assassinio di John F. Kennedy
L'assassinio di John F. Kennedy (1917- 1963), il trentacinquesimo Presidente degli Stati Uniti d'America avvenne venerdì 22 novembre 1963 a Dallas, Texas, Stati Uniti alle 12:30 PM CST (18:30 UTC). Fu il quarto presidente degli USA ad essere assassinato e l'ottavo a morire durante il mandato.
L’assassinio
Il presidente John Fitzgerald Kennedy era in visita ufficiale nel Texas per un viaggio programmato dal vicepresidente e consigliere Lyndon Johnson allo scopo di sanare alcune controversie nel Partito democratico, che lo accusavano di non porre particolare attenzione agli interessi dei grandi investitori e degli industriali della parte occidentale degli Stati Uniti.
Il 22 novembre JF Kennedy e la moglie Jacqueline atterrarono con un aereo della Air Force One all’aeroporto Love Field di Dallas, salirono su una limousine Lincoln sul sedile posteriore, mentre sul sedile anteriore sedettero John Connally, governatore del Texas e di fianco la moglie.
Il corteo del presidente imboccò l'angolo di Houston Street con Elm Street, la limousine rallentò in prossimità della curva, il Presidente ed il Governatore salutarono la folla, un colpo di arma da fuoco colpì J.F.K. alla testa, causando un'ampia ferita, rivelatasi poi mortale.
Immediatamente la Limousine si diresse verso il Parkland Memorial Hospital, dove i dottori Carrico e Perry dopo disperati tentativi tra cui una tracheotomia ed alcune iniezioni, non poterono fare altro che constatare la morte del Presidente degli Sati Uniti d'America.
Responsabile dell’assassinio venne ritenuto Lee Harvey Oswald, un impiegato della Texas School Book in Dealey Plaza.
Fu subito catturato, ma venne ucciso a sua volta poche ore dopo l’arresto da uno squilibrato, Jack Ruby.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L’assassinio
Il presidente John Fitzgerald Kennedy era in visita ufficiale nel Texas per un viaggio programmato dal vicepresidente e consigliere Lyndon Johnson allo scopo di sanare alcune controversie nel Partito democratico, che lo accusavano di non porre particolare attenzione agli interessi dei grandi investitori e degli industriali della parte occidentale degli Stati Uniti.
Il 22 novembre JF Kennedy e la moglie Jacqueline atterrarono con un aereo della Air Force One all’aeroporto Love Field di Dallas, salirono su una limousine Lincoln sul sedile posteriore, mentre sul sedile anteriore sedettero John Connally, governatore del Texas e di fianco la moglie.
Il corteo del presidente imboccò l'angolo di Houston Street con Elm Street, la limousine rallentò in prossimità della curva, il Presidente ed il Governatore salutarono la folla, un colpo di arma da fuoco colpì J.F.K. alla testa, causando un'ampia ferita, rivelatasi poi mortale.
Immediatamente la Limousine si diresse verso il Parkland Memorial Hospital, dove i dottori Carrico e Perry dopo disperati tentativi tra cui una tracheotomia ed alcune iniezioni, non poterono fare altro che constatare la morte del Presidente degli Sati Uniti d'America.
Responsabile dell’assassinio venne ritenuto Lee Harvey Oswald, un impiegato della Texas School Book in Dealey Plaza.
Fu subito catturato, ma venne ucciso a sua volta poche ore dopo l’arresto da uno squilibrato, Jack Ruby.
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
IL CAMMINO DEI RE PELLEGRINI
Il cammino dei Re pellegrini vuole essere un percorso immaginario, attraverso suoni, versi e melodie tramandati da una secolare tradizione della quale gli zampognari ne sono l’emblema.
Il viaggio dei Re Magi che seguono la stella, è la metafora del cammino, che ancora oggi, gli zampognari intraprendono per annunciare la Buona Novella.
Il concerto propone una rivisitazione sia dei repertori di tradizione orale eseguiti dagli zampognari che del repertorio colto tradizionalmente eseguito nel periodo natalizio.
Questa commistione tra i diversi repertori viene realizzato attraverso l’utilizzo di strumenti di diversa estrazione quali le zampogne, la ciaramella associati all’organo ed alle voci di un coro misto, un coro di voci bianche e un gruppo musicale.
Concerto per :
Organo – Luigina Parisi
Zampogna – Alessandro Mazziotti
Coro della Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma
Direttore Renzo Renzi
Coro di voci bianche dell’istituto comprensivo Don Milani di Monteporzio Catone
Direttore Luigina Parisi
il gruppo
PENTAMERONE
Alessandro Mazziotti – zampogna, ciaramella, cromorno, flauti
Bruno Sorani – chitarra battente e mandoloncello
Daniela Bruno – voce
Gianni Cilia – chitarre
Giulio Porega – percussioni
Leonardo Mattiello – colascione e basso el.
Luigina Parisi – organo
Susanne Boehm – violino
Tony Brunetti – fisarmonica
Voce recitante
Giacomo Rinaldi
Musiche di:
Roberto De Simone, S. Alfonso Maria De Liguori, Giovanni Francesco Anerio
e della tradizione popolare
17 Dicembre ore 21,00
Chiesa di S. Gregorio Barbarigo –
Via Laurentina angolo Via Montagne Rocciose (Metro Laurentina)
20 Dicembre ore 21,00
Chiesa di S. Maria in Trastevere
Ingresso gratuito
Info : www.suonidellaterra.com
Il viaggio dei Re Magi che seguono la stella, è la metafora del cammino, che ancora oggi, gli zampognari intraprendono per annunciare la Buona Novella.
Il concerto propone una rivisitazione sia dei repertori di tradizione orale eseguiti dagli zampognari che del repertorio colto tradizionalmente eseguito nel periodo natalizio.
Questa commistione tra i diversi repertori viene realizzato attraverso l’utilizzo di strumenti di diversa estrazione quali le zampogne, la ciaramella associati all’organo ed alle voci di un coro misto, un coro di voci bianche e un gruppo musicale.
Concerto per :
Organo – Luigina Parisi
Zampogna – Alessandro Mazziotti
Coro della Scuola di Musica Popolare di Testaccio di Roma
Direttore Renzo Renzi
Coro di voci bianche dell’istituto comprensivo Don Milani di Monteporzio Catone
Direttore Luigina Parisi
il gruppo
PENTAMERONE
Alessandro Mazziotti – zampogna, ciaramella, cromorno, flauti
Bruno Sorani – chitarra battente e mandoloncello
Daniela Bruno – voce
Gianni Cilia – chitarre
Giulio Porega – percussioni
Leonardo Mattiello – colascione e basso el.
Luigina Parisi – organo
Susanne Boehm – violino
Tony Brunetti – fisarmonica
Voce recitante
Giacomo Rinaldi
Musiche di:
Roberto De Simone, S. Alfonso Maria De Liguori, Giovanni Francesco Anerio
e della tradizione popolare
17 Dicembre ore 21,00
Chiesa di S. Gregorio Barbarigo –
Via Laurentina angolo Via Montagne Rocciose (Metro Laurentina)
20 Dicembre ore 21,00
Chiesa di S. Maria in Trastevere
Ingresso gratuito
Info : www.suonidellaterra.com
PROMEMORIA - Il terremoto dell'Irpinia
Il terremoto dell'Irpinia si verificò il 23 novembre 1980. Caratterizzato da una magnitudo 7 della scala Richter, con epicentro nel comune di Conza della Campania (AV), causò circa 300.000 sfollati, 10.000 feriti e 2.914 morti.
La Scossa
Sono le ore 19:34 del 23 novembre 1980. In queste zone comprese tra l'Irpinia e la Basilicata Nord-Occidentale la gente non è ricchissima, molti sono emigrati, molti riescono a fare nel 1980 una vita decente, altri magari sono a messa come dimostreranno i morti del comune più colpito Balvano (PZ). Iniziano i 90 secondi più lunghi che segneranno per sempre la gente di questi posti: una scossa senza paragoni magnitudo 7 della scala Richter spazzerà tutto via e nulla sarà come prima. La ricostruzione iniziata immediatemente ancor'oggi non è terminata. Tant'é che il terremoto dell'Irpinia è ricordato come il "terremoto infinito".
I comuni originariamente colpiti furono relativamente pochi, ma il loro numero è però lievitato nel corso degli anni. Alle aree colpite, infatti, venivano destinati numerosi contributi pubblici (stime del 2000 parlano di 58.640 miliardi nel corso degli anni), ed era interesse dei politici locali far sì che i territori amministrati venissero inclusi in quest'area.
La Scossa
Sono le ore 19:34 del 23 novembre 1980. In queste zone comprese tra l'Irpinia e la Basilicata Nord-Occidentale la gente non è ricchissima, molti sono emigrati, molti riescono a fare nel 1980 una vita decente, altri magari sono a messa come dimostreranno i morti del comune più colpito Balvano (PZ). Iniziano i 90 secondi più lunghi che segneranno per sempre la gente di questi posti: una scossa senza paragoni magnitudo 7 della scala Richter spazzerà tutto via e nulla sarà come prima. La ricostruzione iniziata immediatemente ancor'oggi non è terminata. Tant'é che il terremoto dell'Irpinia è ricordato come il "terremoto infinito".
I comuni originariamente colpiti furono relativamente pochi, ma il loro numero è però lievitato nel corso degli anni. Alle aree colpite, infatti, venivano destinati numerosi contributi pubblici (stime del 2000 parlano di 58.640 miliardi nel corso degli anni), ed era interesse dei politici locali far sì che i territori amministrati venissero inclusi in quest'area.
22 novembre, 2006
la musica tradizionale
COMUNE DI ROMA SOVRAINTENDENZA AI BENI CULTURALI
ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI ASSESSORATO ALLE POLITICHE EDUCATIVE
in collaborazione con il MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE MUSICA al MUSEO
la musica tradizionalenella quotidianità di Roma e del suo territorio
a cura di Alessandro Mazziotti
Completamente gratuito per classi di scuola elementare, media e superiore
un incontro sugli strumenti musicali della tradizione popolare di Roma e della campagna romana (zampogne, flauti, strumenti effimeri, strumenti a percussione)
con intermezzi musicali da repertori tradizionali ai ragazzi verrà data la possibilità di suonare delle zampogne didattiche
In un secondo appuntamento sarà possibile effettuare una visita guidata al Museo
che conserva le rappresentazioni artistiche della vita quotidiana a Roma nell’Ottocento
PRENOTAZIONI e INFORMAZIONI al numero: 06 8207 7304
DAL LUNEDI’ AL GIOVEDI’ (ore 9-16) IL VENERDI’ (ore 9-13)
Piazza S.Egidio, 1/b –00153 Roma www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere
ASSESSORATO ALLE POLITICHE CULTURALI ASSESSORATO ALLE POLITICHE EDUCATIVE
in collaborazione con il MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE MUSICA al MUSEO
la musica tradizionalenella quotidianità di Roma e del suo territorio
a cura di Alessandro Mazziotti
Completamente gratuito per classi di scuola elementare, media e superiore
un incontro sugli strumenti musicali della tradizione popolare di Roma e della campagna romana (zampogne, flauti, strumenti effimeri, strumenti a percussione)
con intermezzi musicali da repertori tradizionali ai ragazzi verrà data la possibilità di suonare delle zampogne didattiche
In un secondo appuntamento sarà possibile effettuare una visita guidata al Museo
che conserva le rappresentazioni artistiche della vita quotidiana a Roma nell’Ottocento
PRENOTAZIONI e INFORMAZIONI al numero: 06 8207 7304
DAL LUNEDI’ AL GIOVEDI’ (ore 9-16) IL VENERDI’ (ore 9-13)
Piazza S.Egidio, 1/b –00153 Roma www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere
Emporio Caritas per nuove povertà. A Ponte Casilino
A Roma ci sono circa 5.000 famiglie che non arrivano a fine mese. Non 'disperati' o clochard, ma famiglie mono-reddito intorno ai mille euro mensili o poco più. E' la nuova emergenza sociale, sono i nuovi poveri che tali diventano per il rincaro dell'affitto, per l'aumento di prezzi e tariffe, per le spese necessarie a curare un anziano malato o per la somma di queste cause e di altre ancora. Famiglie italiane o immigrate con figli a carico. Che cominciano a chiedere cibo, con l'imbarazzo di una prima volta che non avrebbero mai immaginato di dover affrontare. Per loro nasce l'Emporio Caritas a Ponte Casilino.
Sarà il supermercato romano della solidarietà, 500 metri quadri per distribuire generi di prima necessità a famiglie disagiate, emarginate e a chi sta sul filo della soglia di povertà. Un vero supermercato con carrelli, scaffali, insegne, casse automatizzate. Per accedere all'Emporio e ricevere alimentari e altri prodotti, si dovrà avere una tessera con un 'credito di spesa'. La tessera sarà rilasciata dagli assistenti sociali dei Municipi o dai Centri d'Ascolto Diocesani (via Marsala e via delle Zoccolette).
Verificate le condizioni di disagio economico, gli operatori consegneranno la tessera con un codice personale memorizzato. La tessera funziona come una carta di credito a punti: terminato il credito, potrà essere ricaricata sempre al Municipio o ai Centri Diocesani. Potranno averla anche i senza dimora e i privi di residenza, rivolgendosi ai Centri Diocesani.
Come sarà finanziato e rifornito l'Emporio della Solidarietà? Il Comune, oltre a mettere a disposizione i propri assistenti sociali per la selezione dei 'clienti', dà anche un contributo all'acquisto delle merci: le monete lanciate nella Fontana di Trevi, grazie al rinnovato accordo che affida e devolve la raccolta alla Caritas. Naturalmente non basterà, per cui sono attesi sponsor, aziende e sostenitori. Intanto è stato creato un magazzino centrale, dove le merci confluiranno per essere regolarmente registrate in carico e avviate agli scaffali dell'Emporio.
Per saperne di più, www.caritasroma.it.
Sarà il supermercato romano della solidarietà, 500 metri quadri per distribuire generi di prima necessità a famiglie disagiate, emarginate e a chi sta sul filo della soglia di povertà. Un vero supermercato con carrelli, scaffali, insegne, casse automatizzate. Per accedere all'Emporio e ricevere alimentari e altri prodotti, si dovrà avere una tessera con un 'credito di spesa'. La tessera sarà rilasciata dagli assistenti sociali dei Municipi o dai Centri d'Ascolto Diocesani (via Marsala e via delle Zoccolette).
Verificate le condizioni di disagio economico, gli operatori consegneranno la tessera con un codice personale memorizzato. La tessera funziona come una carta di credito a punti: terminato il credito, potrà essere ricaricata sempre al Municipio o ai Centri Diocesani. Potranno averla anche i senza dimora e i privi di residenza, rivolgendosi ai Centri Diocesani.
Come sarà finanziato e rifornito l'Emporio della Solidarietà? Il Comune, oltre a mettere a disposizione i propri assistenti sociali per la selezione dei 'clienti', dà anche un contributo all'acquisto delle merci: le monete lanciate nella Fontana di Trevi, grazie al rinnovato accordo che affida e devolve la raccolta alla Caritas. Naturalmente non basterà, per cui sono attesi sponsor, aziende e sostenitori. Intanto è stato creato un magazzino centrale, dove le merci confluiranno per essere regolarmente registrate in carico e avviate agli scaffali dell'Emporio.
Per saperne di più, www.caritasroma.it.
PROMEMORIA - 22 novembre 1975 - Juan Carlos viene dichiarato re di Spagna a seguito della morte del dittatore Francisco Franco.
Il peso politico di Juan Carlos aumentò nel 1973 in coincidenza con l'uccisione di Luis Carrero Blanco (1903-1973) quando Franco, i cui problemi di salute andavano aggravandosi, lo nominò capo di stato supplente. Il 22 novembre 1975 fu incoronato re di Spagna, ed il suo operato fu decisivo per approdare nel 1978 all'attuale costituzione democratica.
Nel 1981, il sovrano si dimostrò altrettanto decisivo nel fronteggiare un tentato colpo di stato organizzato da elementi della Guardia Civil e dell'esercito. L'episodio (chiamato 23-F), stante l'assenza di reazioni da parte dell'esercito, non ebbe ulteriori strascichi.
È sposato con Sofia figlia del Re di Grecia Paolo. Da lei ha avuto tre figli, le infante Elena e Cristina e l'erede Felipe, Principe delle Asturie.
Nel 1998, durante una visita nella nazione natìa (l'Italia), ha avuto l'onore di essere il primo Capo di Stato straniero a leggere un discorso al Parlamento Italiano.
Nel 1981, il sovrano si dimostrò altrettanto decisivo nel fronteggiare un tentato colpo di stato organizzato da elementi della Guardia Civil e dell'esercito. L'episodio (chiamato 23-F), stante l'assenza di reazioni da parte dell'esercito, non ebbe ulteriori strascichi.
È sposato con Sofia figlia del Re di Grecia Paolo. Da lei ha avuto tre figli, le infante Elena e Cristina e l'erede Felipe, Principe delle Asturie.
Nel 1998, durante una visita nella nazione natìa (l'Italia), ha avuto l'onore di essere il primo Capo di Stato straniero a leggere un discorso al Parlamento Italiano.
21 novembre, 2006
BIMBI LEGATI, INDAGATA PER MALTRATTAMENTI LA MAESTRA
Maltrattamenti su minori. Per questa accusa è stata indagata dalla Procura di Roma la maestra della scuola materna 'Maurizio Poggiali' di Roma, che secondo alcuni genitori di bimbi avrebbe imbavagliato e legato con scotch da pacchi alcuni suoi piccoli alunni. Il fascicolo è stato affidato dal procuratore aggiunto Maria Cordova ai sostituti Antonella Nespola e Mirella Cervadoro. All'attenzione del procuratore aggiunto Maria Cordova c'è un esposto firmato da 17 genitori di altrettanti bambini, in cui vengono segnalati più episodi di maltrattamenti che avrebbero subito un folto gruppo di bimbi della sezione C della Maurizio Poggiali. Le audizioni dei testimoni dovrebbero partire a breve. Quasi sicuramente saranno i carabinieri a condurle, ma non è escluso che i magistrati vogliano eventualmente verificare di persona. Ma in un secondo momento. Secondo quanto si è appreso da piazzale Clodio, la denuncia presentata alcune settimane fa dall'associazione Telefono azzurro non aveva di fatto permesso di identificare la scuola e il possibile responsabile dei maltrattamenti subiti dai piccoli alunni.
Stop ai motorini euro 0 nell'Anello Ferroviario dal 2007. Incentivi per passare ad euro 2 e 3
Dal 1° gennaio 2007 i ciclomotori e tutti i motoveicoli a due tempi "euro 0" non potranno circolare all'interno dell'Anello Ferroviario. Lo ha recentemente deciso la Giunta capitolina e il provvedimento è stato presentato ieri in Campidoglio.
In pratica, il divieto riguarderà le due ruote omologate fino al 1999. L'attuazione della misura andrà per fasi: a fermarsi per primi, il 1° gennaio 2007, saranno moto e motorini dei non residenti entro l'Anello Ferroviario. I residenti, invece, non potranno usare le vecchie due ruote dal 1° novembre 2007, quando terminerà la campagna regionale di incentivi (vedere qui appresso). Lo stop agli "euro 0" riguarderà a Roma 120 mila ciclomotori (stima Atac 2004), più moto e motocicli a due tempi. Esentate le moto storiche iscritte nei registri ufficiali.
Il perché del provvedimento si comprende facilmente: un vecchio 'cinquantino', alimentato a miscela di olio e combustibile, scarica nell'atmosfera le particelle inquinanti di 63 auto non catalitiche a benzina (fonte: ricerca 2002 Ministero Ambiente – Aci).
Dal provvedimento, dunque, ci si attendono effetti positivi sulla qualità dell'aria: in un anno, circa 70 tonnellate in meno di particolato, 6.500 di monossido di carbonio, 13 di ossidi di azoto (stima: Comune di Roma, Ufficio Prevenzione Inquinamento Atmosferico).
La multa per chi trasgredirà: 71 euro. Se poi il motorino non ha neanche il bollino blu, ulteriore ammenda di 70 euro per un totale di 141 euro.
Con modalità diverse, il divieto di circolazione per le due ruote inquinanti è già in vigore a Bologna, Milano, Torino, Firenze, Mestre.
In contemporanea con l'iniziativa del Comune, parte una campagna di incentivi regionali per il passaggio alle due ruote 'pulite'. La Regione Lazio (informazioni al numero verde 800264525) mette a disposizione: 300 euro per rottamare il vecchio motorino e comprarne uno nuovo a due o quattro tempi 'euro 2', con consumi inferiori a 2,3 litri per 100 chilometri; 300 euro per un motociclo a quattro tempi 'euro 2' fino a 255 cc; 350 euro per un motociclo "euro 3"; 300 euro per l'acquisto di una bicicletta elettrica; 800 euro per ciclomotori elettrici; 1.300 euro per motoveicoli elettrici a 2, 3, 4 ruote. Previsto anche un contributo per la semplice rottamazione, non vincolato all'acquisto: 50 euro per i ciclomotori, 80 per i motocicli.
Per informare i cittadini sul provvedimento e sugli incentivi, il Comune sta per lanciare una campagna di comunicazione con lo slogan "Il tuo motorino ha problemi di circolazione". Per saperne di più, chiamare il call center del Comune 060606 o consultare www.assessoratoambiente.it.
In pratica, il divieto riguarderà le due ruote omologate fino al 1999. L'attuazione della misura andrà per fasi: a fermarsi per primi, il 1° gennaio 2007, saranno moto e motorini dei non residenti entro l'Anello Ferroviario. I residenti, invece, non potranno usare le vecchie due ruote dal 1° novembre 2007, quando terminerà la campagna regionale di incentivi (vedere qui appresso). Lo stop agli "euro 0" riguarderà a Roma 120 mila ciclomotori (stima Atac 2004), più moto e motocicli a due tempi. Esentate le moto storiche iscritte nei registri ufficiali.
Il perché del provvedimento si comprende facilmente: un vecchio 'cinquantino', alimentato a miscela di olio e combustibile, scarica nell'atmosfera le particelle inquinanti di 63 auto non catalitiche a benzina (fonte: ricerca 2002 Ministero Ambiente – Aci).
Dal provvedimento, dunque, ci si attendono effetti positivi sulla qualità dell'aria: in un anno, circa 70 tonnellate in meno di particolato, 6.500 di monossido di carbonio, 13 di ossidi di azoto (stima: Comune di Roma, Ufficio Prevenzione Inquinamento Atmosferico).
La multa per chi trasgredirà: 71 euro. Se poi il motorino non ha neanche il bollino blu, ulteriore ammenda di 70 euro per un totale di 141 euro.
Con modalità diverse, il divieto di circolazione per le due ruote inquinanti è già in vigore a Bologna, Milano, Torino, Firenze, Mestre.
In contemporanea con l'iniziativa del Comune, parte una campagna di incentivi regionali per il passaggio alle due ruote 'pulite'. La Regione Lazio (informazioni al numero verde 800264525) mette a disposizione: 300 euro per rottamare il vecchio motorino e comprarne uno nuovo a due o quattro tempi 'euro 2', con consumi inferiori a 2,3 litri per 100 chilometri; 300 euro per un motociclo a quattro tempi 'euro 2' fino a 255 cc; 350 euro per un motociclo "euro 3"; 300 euro per l'acquisto di una bicicletta elettrica; 800 euro per ciclomotori elettrici; 1.300 euro per motoveicoli elettrici a 2, 3, 4 ruote. Previsto anche un contributo per la semplice rottamazione, non vincolato all'acquisto: 50 euro per i ciclomotori, 80 per i motocicli.
Per informare i cittadini sul provvedimento e sugli incentivi, il Comune sta per lanciare una campagna di comunicazione con lo slogan "Il tuo motorino ha problemi di circolazione". Per saperne di più, chiamare il call center del Comune 060606 o consultare www.assessoratoambiente.it.
PROMEMORIA - La NATO invita: Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, Romania, Slovacchia e Slovenia a diventarne membri
20 novembre, 2006
Bullismo, 8 ragazzi su 10 lo hanno conosciuto da vicino
Non ci sono differenze significative tra Nord e Sud Italia
(ANSA)Quasi 8 ragazzi delle scuole medie su 10 hanno conosciuto atti di bullismo, con un aumento del fenomeno di circa il 5% rispetto al 2005. I dati sono stati presentati a Milano dalla Societa' Italiana Pediatria, che ha condotto un'indagine su abitudini e stili di vita degli adolescenti. Dallo studio, su 1.200 ragazzi tra i 12 e i 14 anni, emerge che sono piu' i ragazzi delle ragazze ad assistere ad atti di bullismo (77% contro il 68%), senza differenze significative tra Nord e Sud Italia.
(ANSA)Quasi 8 ragazzi delle scuole medie su 10 hanno conosciuto atti di bullismo, con un aumento del fenomeno di circa il 5% rispetto al 2005. I dati sono stati presentati a Milano dalla Societa' Italiana Pediatria, che ha condotto un'indagine su abitudini e stili di vita degli adolescenti. Dallo studio, su 1.200 ragazzi tra i 12 e i 14 anni, emerge che sono piu' i ragazzi delle ragazze ad assistere ad atti di bullismo (77% contro il 68%), senza differenze significative tra Nord e Sud Italia.
Partecipazione e Diritti. Assemblea Pubblica.
Martedì 21 Novembre alle ore 16,30 presso la Sala Consiglio del V Municipio in Via Tiburtina 1163.
"Le nuove forme della rappresentanza e dell'autogoverno nei territori".
Mobilità, casa, precarietà, ambiente, urbanistica partecipata, cultura, consumi, sicurezza sociale.
Incontro Promosso da comitati e associazioni del territorio tiburtino.
Sono invitati tutti i cittadini.
"Le nuove forme della rappresentanza e dell'autogoverno nei territori".
Mobilità, casa, precarietà, ambiente, urbanistica partecipata, cultura, consumi, sicurezza sociale.
Incontro Promosso da comitati e associazioni del territorio tiburtino.
Sono invitati tutti i cittadini.
19 novembre, 2006
UN PO' DI ....ANSA
Giornata dedicata al ricordo delle vittime della strada
Aifvs, organizzate iniziative in 76 citta' italiane
(ANSA)- ROMA, 19 nov- Giornata della memoria dedicata alle vittime della strada.L'iniziativa europea e' stata sostenuta in Italia con manifestazioni in tutta Italia. Mentre il Papa, dopo l'Angelus, rivolgeva un pensiero alle vittime di incidenti stradali, Aifvs ha organizzato in 76 citta' occasioni di riflessione.Tra le manifestazioni piu' importanti quella di Brescia dove sono state esposte 200 croci.A Maglie (Lecce) esposte alcune vetture accartocciate. A Roma,dal cimitero del Verano e' partita la marcia del silenzio.
In Italia ci sono 10 milioni di minori
Al Sud un bambino su 3 e' povero. Domani Giornata Infanzia
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - In Italia ci sono quasi 10 milioni fra bambini ed adolescenti, e di questi il 17% vive in stato di poverta'. Lo rileva l'Istat. Sono indigenti 1.718.000 under 17. Ben il 73,2% di questi vive al Sud, ossia 1.257.000 soggetti. In queste regioni e' povero un minore su 3 (30,4%), al centro nord il 7,7%. Le regioni con la maggior incidenza di poverta' sono Sicilia (41%), Campania (34,5%) e Calabria (30,6%). Domani si celebra la Giornata internazionale dell'Infanzia voluta dall'Onu.
Mostre: a Roma il Caravaggio della Regina Elisabetta
In prima mondiale 'La vocazione di Pietro e Andrea'
(ANSA)-ROMA,18 NOV-Arriva in prima mondiale alla Stazione Termini 'La Vocazione dei Santi Pietro e Andrea', tela della Regina d'Inghilterra attribuita al Caravaggio. Ideatori della rassegna, allestita nell'Ala Mazzoniana della stazione, sono i massimi studiosi del grande pittore secentesco, Sir Dennis Mahon e Maurizio Marini, che hanno diretto il lungo lavoro di restauro della tela. La 'Vocazione' torna dunque per la prima volta a Roma, dove fu realizzata da Caravaggio tra il 1601 e il 1602.
Aifvs, organizzate iniziative in 76 citta' italiane
(ANSA)- ROMA, 19 nov- Giornata della memoria dedicata alle vittime della strada.L'iniziativa europea e' stata sostenuta in Italia con manifestazioni in tutta Italia. Mentre il Papa, dopo l'Angelus, rivolgeva un pensiero alle vittime di incidenti stradali, Aifvs ha organizzato in 76 citta' occasioni di riflessione.Tra le manifestazioni piu' importanti quella di Brescia dove sono state esposte 200 croci.A Maglie (Lecce) esposte alcune vetture accartocciate. A Roma,dal cimitero del Verano e' partita la marcia del silenzio.
In Italia ci sono 10 milioni di minori
Al Sud un bambino su 3 e' povero. Domani Giornata Infanzia
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - In Italia ci sono quasi 10 milioni fra bambini ed adolescenti, e di questi il 17% vive in stato di poverta'. Lo rileva l'Istat. Sono indigenti 1.718.000 under 17. Ben il 73,2% di questi vive al Sud, ossia 1.257.000 soggetti. In queste regioni e' povero un minore su 3 (30,4%), al centro nord il 7,7%. Le regioni con la maggior incidenza di poverta' sono Sicilia (41%), Campania (34,5%) e Calabria (30,6%). Domani si celebra la Giornata internazionale dell'Infanzia voluta dall'Onu.
Mostre: a Roma il Caravaggio della Regina Elisabetta
In prima mondiale 'La vocazione di Pietro e Andrea'
(ANSA)-ROMA,18 NOV-Arriva in prima mondiale alla Stazione Termini 'La Vocazione dei Santi Pietro e Andrea', tela della Regina d'Inghilterra attribuita al Caravaggio. Ideatori della rassegna, allestita nell'Ala Mazzoniana della stazione, sono i massimi studiosi del grande pittore secentesco, Sir Dennis Mahon e Maurizio Marini, che hanno diretto il lungo lavoro di restauro della tela. La 'Vocazione' torna dunque per la prima volta a Roma, dove fu realizzata da Caravaggio tra il 1601 e il 1602.
La bulimia esistenziale nel Paese dei Balocchi di MICHELE SERRA
TRATTANDOSI DEI "NOSTRI FIGLI" è NECESSARIO RIFLETTERE ED ATTIVARSI PER TEMPO PER EVITARE DI SENTIERCI DIRE CHE E' TROPPO TARDI
L'adolescenza è un'età di tentativi, non tutti congrui, non tutti fortunati. Questo lo sappiamo da sempre, almeno da quando gli adolescenti eravamo noi, inquieti e muti, pericolosi e in pericolo. Non tutti "bulli", non tutti a rischio, però diffidenti del buon senso dei grandi, questo sì. E avidi di esperienze, questo pure, e con i sentimenti tesi a tutto tranne che alle raccomandazioni dei nostri genitori.
Se però oggi i frequenti (e non nuovi) deragliamenti dei ragazzini sembrano destare un'angoscia speciale, e il cosiddetto bullismo figura sui giornali come un fenomeno quasi epidemico, forse è perché qualcosa è cambiato, radicalmente cambiato, non tanto nelle piccole e mutevoli società dei minori, assembramenti occasionali e veloci, quanto nella grande e strutturata società degli adulti.
Che cosa è cambiato? Per dirla bruscamente, è saltato il meccanismo che regola il rapporto tra i diritti e i doveri. O meglio ancora tra i desideri e il loro limite, come spiegava benissimo Marco Lodoli, giorni fa, su questo giornale. La moltiplicazione dei desideri, nel nostro mondo, è contagiosa, esponenziale e strutturalmente vitale per la moltiplicazione dei consumi.
Ognuno di noi sperimenta su se stesso, e più ancora sui figli, se ne ha, l'enorme difficoltà di introdurre, in questo meccanismo rotto, un calmiere, un contrappeso etico. Se l'aggressività dei minori ci spaventa più di quanto è fisiologico, questo dipende, io credo, dal fatto che la paura si manifesta per causa loro, ma non è paura di loro: è la paura - profondissima - di avere perduto in gran parte gli strumenti per affrontarla. E' la paura di avere reso inarticolato il linguaggio dei meriti e dei demeriti, dei doveri e dei limiti, in un paesaggio sociale che letteralmente esplode di stimoli a desiderare e a possedere. In fretta. Adesso. Subito.
Per questo oscilliamo, incerti e preoccupati, tra rigurgiti punitivi che sentiamo necessari, e il dubbio che la punizione, anche se giusta, sia la goffa e occasionale ricucitura di uno sbrego così enorme, così irreparabile, che la diga nel frattempo è già crollata. Mentre la città scintilla di vetrine esorbitanti, eros a portata di mano, identità e modelli aggressivi e "di successo", e il mondo intero pare un infinito reticolo di scorciatoie identitarie, fisionomie virtuali, di trucchi per sembrare qualcuno a buon mercato, noi balbettiamo spesso, e con scarsa convinzione, le regole della rettitudine.
Con il terrore (tipicamente d'epoca) di sembrare moralisti per l'evidente, clamoroso scarto tra l'invito a contenersi e un mondo esterno (spesso anche familiare) che si è dato parametri di incontenibilità e di incontentabilità: avere di più, sembrare di più, desiderare di più.
E' quasi ovvio che questa vera e propria bulimia esistenziale, che già molti adulti riescono a governare con difficoltà, produca effetti incontrollabili nei ragazzini, la cui natura anagrafica è già di per sé portata ad avere fretta di crescere e fretta di essere. E in questo, almeno in questo, le nostre adolescenze furono diverse: l'idea che ci fosse, per crescere, un tempo fisiologico, maledettamente lungo ma insormontabile, e da percorrere tutto intero, era per noi molto chiara.
La politica, per la mia generazione, fu sì un potente acceleratore formativo (come la guerra per i nostri padri, assai meno fortunati), ma era comunque intesa come un percorso, come un divenire. Ora per i ragazzi l'ansia di crescere, di dimostrarsi grandi e forti, potenti e ammirevoli, è diventata un'illusione quotidiana, la tentazione di ogni minuto, a portata di pubblicità, di pantaloni firmati, di chat, con la rete che diventa (vedi il caso di Torino) un facile battesimo per ogni genere di "successo".
Questa distruzione del tempo, il lungo tempo che lentamente plasma le persone e riempie le loro vite, è la voragine dentro la quale abbiamo il terrore di vedere scomparire i più fragili tra i nostri figli. Non riusciamo più a spiegare loro la gradualità del "successo" (che piace a tutti, a noi per primi: ma per definirlo, per capirlo, serve anche capire la fatica che costa), la gioia oscura dell'attesa, la differenza tra il facile che è l'ovvio, e il difficile che è il suo contrario.
Vacilliamo nel ruolo di autorevoli indecisi, di amichevoli inermi, che ci siamo dati anche nel timore di ripetere modelli barbogi e ottusi di tante vecchie famiglie, che credevano di esaurire nel divieto e nella durezza il compito faticosissimo dell'amore. Pure, qualcosa di differente dovremmo provare a dire, e a fare.
Tirarli per le bretelle, magari, i nostri pinocchi, e dirgli "aspetta, prova ad aspettare". Impara ad aspettare. Fai la fatica di aspettare. Tutto o quasi prima o poi arriva, ma solo se hai la forza di aspettarlo. Non c'è crimine, adulto o ragazzino, dei nostri giorni, che non abbia per fondamentale movente la tentazione orribile, falsa, del "tutto e subito". Era lo slogan dei rivoluzionari che fummo. E' diventata la legge del Paese dei Balocchi. L'unico modo per tornare a essere rivoluzionari è violarla: non tutto, non subito.
da La Repubblica
Cooperazione internazionale: la Provincia di Roma alla prima Conferenza degli Stati Generali
La Vicepresidenza della Provincia di Roma patrocina e sostiene la Conferenza degli Stati Generali della Solidarietà e Cooperazione Internazionale, che si svolgerà dal 22 al 24 novembre a Roma.
Giovedì 23 novembre presso la Sala Giunta e la Sala Stampa di Palazzo Valentini si svolgeranno dei workshop per discutere di pace, diritti, disarmo, prevenzione dei conflitti, reti territoriali, relazioni comunitarie.
Questa iniziativa rappresenta un’occasione di incontro tra organismi non governativi e associazioni, sindacati, Università e Biblioteche pubbliche, Enti locali, istituzioni pubbliche e private per innescare un processo di verifica e di confronto sulle esperienze di cooperazione, volte a delineare nuove politiche di cooperazione e di solidarietà internazionale.
Pina Rozzo, Vicepresidente della Provincia di Roma, interverrà all’apertura dei lavori della Conferenza il 22 novembre presso l’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. “La Provincia di Roma – ha dichiarato Pina Rozzo – sostiene questa iniziativa in quanto ritiene che la cooperazione internazionale e la società civile siano una risorsa imprescindibile per costruire un futuro di pace”.
In contemporanea alla Conferenza e per tutta la settimana dal 20 al 26 novembre sarà allestito al Cra Acea di via Battistelli il Villaggio delle Comunità Solidali.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.statigeneralisc.it, oppure telefonare allo 06.483381- La Gabbianella; 06.86268343 - Legambiente
Giovedì 23 novembre presso la Sala Giunta e la Sala Stampa di Palazzo Valentini si svolgeranno dei workshop per discutere di pace, diritti, disarmo, prevenzione dei conflitti, reti territoriali, relazioni comunitarie.
Questa iniziativa rappresenta un’occasione di incontro tra organismi non governativi e associazioni, sindacati, Università e Biblioteche pubbliche, Enti locali, istituzioni pubbliche e private per innescare un processo di verifica e di confronto sulle esperienze di cooperazione, volte a delineare nuove politiche di cooperazione e di solidarietà internazionale.
Pina Rozzo, Vicepresidente della Provincia di Roma, interverrà all’apertura dei lavori della Conferenza il 22 novembre presso l’Aula Magna della Facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre. “La Provincia di Roma – ha dichiarato Pina Rozzo – sostiene questa iniziativa in quanto ritiene che la cooperazione internazionale e la società civile siano una risorsa imprescindibile per costruire un futuro di pace”.
In contemporanea alla Conferenza e per tutta la settimana dal 20 al 26 novembre sarà allestito al Cra Acea di via Battistelli il Villaggio delle Comunità Solidali.
Per ulteriori informazioni consultare il sito www.statigeneralisc.it, oppure telefonare allo 06.483381- La Gabbianella; 06.86268343 - Legambiente
Premi Nobel per la Pace, l'epilogo: presentazione "Carta per un mondo non violento"
Si chiude oggi in Campidoglio, nell'aula Giulio Cesare, il settimo summit dei Premi Nobel per la Pace, che dal 1999 si tiene ogni anno a Roma. Dopo la giornata di ieri, con le ultime sessioni sul tema di quest'anno – nucleare per la guerra e per la pace, rischi connessi, energie alternative – e con l'avvio del dibattito sulla "Carta per un mondo non violento", in programma oggi gli ultimi interventi sulla Carta e la sua approvazione. A mezzogiorno, infine, la conferenza stampa con la presentazione del documento e delle conclusioni del summit.
La "Carta per un mondo non violento" è un documento di principio, sullo stesso piano delle 'carte' già adottate, come quelle per i diritti dell'uomo e per i diritti dei bambini. Un primo passo per tradurre gli ideali della non violenza in una prassi sancita e condivisa a livello internazionale. Approvata a Roma dai Nobel la bozza della Carta, il segretariato del summit ha il mandato di adoperarsi perché il documento venga sottoposto all'assemblea generale Onu.
Il summit dei Premi Nobel per la Pace, promosso dal proprio Segretariato Permanente in collaborazione con la Fondazione Gorbaciov e il Comune di Roma, si è tenuto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
La "Carta per un mondo non violento" è un documento di principio, sullo stesso piano delle 'carte' già adottate, come quelle per i diritti dell'uomo e per i diritti dei bambini. Un primo passo per tradurre gli ideali della non violenza in una prassi sancita e condivisa a livello internazionale. Approvata a Roma dai Nobel la bozza della Carta, il segretariato del summit ha il mandato di adoperarsi perché il documento venga sottoposto all'assemblea generale Onu.
Il summit dei Premi Nobel per la Pace, promosso dal proprio Segretariato Permanente in collaborazione con la Fondazione Gorbaciov e il Comune di Roma, si è tenuto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio del Senato della Repubblica, della Camera dei Deputati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
18 novembre, 2006
MIGLIAIA IN CORTEO A ROMA E MILANO PER LA PACE IN MEDIORIENTE
MILANO - In migliaia hanno partecipato a Roma e Milano alle manifestazioni per la pace in Medioriente. Nel capoluogo lombardo si calcolano 50mila persone. Per le strade di Milano hanno sfilato anche Epifani, leader Cgil e Bonanni della Cisl.
"Emerge la volonta' di risolvere il problema" precisa Epifani. Nel corteo romano ci sono anche anche 3 manichini impiccati che rappresentano un soldato Usa,un italiano e un israeliano portati dai centri sociali del Nord-est.
Per un giorno le bandiere arcobaleno hanno 'invaso' le strade di Milano: alla manifestazione nazionale per la pace e la giustizia in Medio Oriente che si è svolta nel pomeriggio hanno preso parte, secondo gli organizzatori, oltre 50 mila persone. E' stato un corteo allegro e di speranza, ritmato da canzoni pacifiste e da slogan all'insegna della solidarietà e dei diritti umani. E dal quale sono emerse proposte concrete che vedono anche l'Italia protagonista. All'iniziativa, ideata dal Tavolo della Pace, hanno preso parte il centrosinistra, i sindacati, una parte consistente del mondo dell'associazionismo e del volontariato e oltre duecento enti locali fra cui 130 comuni.
Tra i tanti erano presenti i segretari generali della Cgil e della Cisl, Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni, i parlamentari ed europarlamentari Angelo Bonelli, Giovanni Russo Spena, Patrizia Toia e Vittorio Agnoletto e il sottosegretario Alfonso Gianni. Il corteo è partito verso le 15.30 da Porta Venezia verso viale Majno: due grandi striscioni erano in prima fila con le scritte 'Obiettivo comune: pace e giustizia in Medio Oriente' e 'Palestina e Israele due popoli, due stati: stessa dignita', stessi diritti, stessa sicurezza". Nel lungo 'serpentone' si sono viste anche diverse bandiere palestinesi e alcune donne musulmane che indossavano il velo per coprire il capo che lascia il volto scoperto. La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo con vari interventi fra cui quello conclusivo del coordinatore nazionale del Tavolo della Pace, Franco Lotti. Sul palco erano esposte le bandiere delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea, di Israele e dello stato palestinese. Dopo l'intervento di Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, hanno parlato alcuni studenti della 'Scuola del sole' denunciando le migliaia di bambini-soldati e l'utilizzo di mine anti-uomo e hanno salutato in italiano, spagnolo, cinese e filippino all'insegna della multiculturalità.
"Non solo la pace è necessaria ma è possibile - ha sottolineato Lotti -. Sono troppi anni che invochiamo la pace in Medio Oriente ed è necessario risvegliare il senso del pericolo e della responsabilità perché si sta preparando un'altra devastante guerra che oggi può essere fermata con una cultura di pace". A margine del corteo gli esponenti politici e sindacali hanno ipotizzato il modo di intervenire in Medio Oriente: Bonelli (Verdi) ha parlato di piano Marshall per la Palestina e di una Conferenza di pace, Russo Spena ha indicato la via dei "due popoli, due stati", Gianni ha osservato che "dopo la presenza in Libano, l'Italia deve fare uno sforzo maggiore per la pace, iniziative che devono essere accompagnati dai movimenti pacifisti internazionali e italiani". Per Epifani "emerge uno spirito che lavora per risolvere i problemi" e "il sindacato é portatore di una logica di dialogo e di pace", Bonanni ha sottolineato che "il sindacato riconosce le proprie opinioni nelle parole d'ordine di questa manifestazione" che "non è una manifestazione politica".
"Emerge la volonta' di risolvere il problema" precisa Epifani. Nel corteo romano ci sono anche anche 3 manichini impiccati che rappresentano un soldato Usa,un italiano e un israeliano portati dai centri sociali del Nord-est.
Per un giorno le bandiere arcobaleno hanno 'invaso' le strade di Milano: alla manifestazione nazionale per la pace e la giustizia in Medio Oriente che si è svolta nel pomeriggio hanno preso parte, secondo gli organizzatori, oltre 50 mila persone. E' stato un corteo allegro e di speranza, ritmato da canzoni pacifiste e da slogan all'insegna della solidarietà e dei diritti umani. E dal quale sono emerse proposte concrete che vedono anche l'Italia protagonista. All'iniziativa, ideata dal Tavolo della Pace, hanno preso parte il centrosinistra, i sindacati, una parte consistente del mondo dell'associazionismo e del volontariato e oltre duecento enti locali fra cui 130 comuni.
Tra i tanti erano presenti i segretari generali della Cgil e della Cisl, Guglielmo Epifani e Raffaele Bonanni, i parlamentari ed europarlamentari Angelo Bonelli, Giovanni Russo Spena, Patrizia Toia e Vittorio Agnoletto e il sottosegretario Alfonso Gianni. Il corteo è partito verso le 15.30 da Porta Venezia verso viale Majno: due grandi striscioni erano in prima fila con le scritte 'Obiettivo comune: pace e giustizia in Medio Oriente' e 'Palestina e Israele due popoli, due stati: stessa dignita', stessi diritti, stessa sicurezza". Nel lungo 'serpentone' si sono viste anche diverse bandiere palestinesi e alcune donne musulmane che indossavano il velo per coprire il capo che lascia il volto scoperto. La manifestazione si è conclusa in piazza Duomo con vari interventi fra cui quello conclusivo del coordinatore nazionale del Tavolo della Pace, Franco Lotti. Sul palco erano esposte le bandiere delle Nazioni Unite, dell'Unione Europea, di Israele e dello stato palestinese. Dopo l'intervento di Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, hanno parlato alcuni studenti della 'Scuola del sole' denunciando le migliaia di bambini-soldati e l'utilizzo di mine anti-uomo e hanno salutato in italiano, spagnolo, cinese e filippino all'insegna della multiculturalità.
"Non solo la pace è necessaria ma è possibile - ha sottolineato Lotti -. Sono troppi anni che invochiamo la pace in Medio Oriente ed è necessario risvegliare il senso del pericolo e della responsabilità perché si sta preparando un'altra devastante guerra che oggi può essere fermata con una cultura di pace". A margine del corteo gli esponenti politici e sindacali hanno ipotizzato il modo di intervenire in Medio Oriente: Bonelli (Verdi) ha parlato di piano Marshall per la Palestina e di una Conferenza di pace, Russo Spena ha indicato la via dei "due popoli, due stati", Gianni ha osservato che "dopo la presenza in Libano, l'Italia deve fare uno sforzo maggiore per la pace, iniziative che devono essere accompagnati dai movimenti pacifisti internazionali e italiani". Per Epifani "emerge uno spirito che lavora per risolvere i problemi" e "il sindacato é portatore di una logica di dialogo e di pace", Bonanni ha sottolineato che "il sindacato riconosce le proprie opinioni nelle parole d'ordine di questa manifestazione" che "non è una manifestazione politica".
17 novembre, 2006
Contro la mafia don Ciotti lancia gli Stati Generali. Dal 17 al 19 novembre a Roma appuntamento della società civile
Una tre giorni di "idee, percorsi, proposte per un rinnovato impegno" di tutti - associazioni, istituzioni, cooperative, scuole, parlamentari, magistrati, forze dell'ordine, giornalisti, intellettuali e artisti - nella lotta contro il crimine organizzato. L'iniziativa è di 'Libera', l'associazione antimafia presieduta da don Luigi Ciotti, e si svolgerà a Roma dal 17 al 19 novembre sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica che, il 15 novembre, riceverà al Quirinale cinquanta familiari di vittime della mafia e venti rappresentanti dell'associazionismo in lotta contro i clan. Ai lavori di 'Contromafie' prenderanno parte - oltre alle 2.500 persone che hanno già assicurato la loro presenza - anche il premier Romano Prodi e il presidente della Camera Fausto Bertinotti. "Siamo davanti a una vera e propria guerra - ha spiegato oggi don Ciotti durante la presentazione della 'convention' nella sede della Federazione nazionale della stampa - che negli ultimi dieci anni ha ucciso, in Italia, 2.500 morti di mafia, tra loro 155 vittime innocenti, dei quali 37 erano adolescenti e bambini". "Ma questa situazione drammatica - ha proseguito - non si risolve con la proclamazione delle varie situazioni di emergenza, ma con una azione continua e contemporanea di tutti: é mai possibile che alcune migliaia di delinquenti riescano a bloccare la libertà di un intero paese come il nostro? Il problema siamo noi, non la camorra, non la mafia". Per "liberare la libertà, per ridare cittadinanza e legalità a intere regioni", don Ciotti chiama a raccolta "l'Italia di chi vuole fare la propria parte fino in fondo". Il lavoro di testimoni 'scomodi' - pagato con la vita da 17 cronisti, da Ilaria Alpi, a Enzo Baldoni, Peppino Impastato, Giovanni Spampinato e Walter Tobagi - sarà ricordato nella mostra 'Il giornalismo che non muore'. La necessità di tenere viva la fiaccola del giornalismo di inchiesta - specie per illuminare le aree più colpite dal crimine - è stata sottolineata dal segretario della Fnsi Paolo Serventi Longhi e da Roberto Morrione, ex direttore di Rai News 24. E nella 'tre giorni' di don Ciotti ci sarà anche una 'notte bianca' - il 18 novembre dalle tre del pomeriggio alle tre del mattino, alla Casa del cinema di Villa Borghese - con la proiezione di documentari come 'La mattanza' di Carlo Lucarelli. Anche 57 vignettisti - da Vauro a Quino - daranno il loro sostegno, e la loro ironia, con le tre mostre 'Mafiacarton'. Prenderanno la parola, tra gli altri, tre sindaci che contro la mafia lavorano tutti i giorni: Rosa Russo Iervolino a Napoli, Gianni Speranza a Lametia Terme e Rosario Crocetta a Gela. "Non vorrei più dover consolare nessuno al quale la mafia ha tolto per sempre una persona cara - ha detto Stefania Grassi, figlia del commerciante 'antiracket' Libero, ucciso a Locri nel 1989 - ma vedo purtroppo che, in questi giorni, l' elenco delle persone innocenti uccise si sta allungando". Parole amareggiate anche quelle di Lorenzo Clementi, il marito di Silvia Ruotolo, uccisa a Napoli dalla camorra nove anni fa. "In città - ha detto riferendosi al rischio che i riflettori si spengano, un'altra volta, troppo presto - stiamo vivendo una situazione in cui la camorra e le istituzioni ci stanno trattando da sudditi, non da cittadini". Un campanello d' allarme per l'infiltrazione mafiosa nel Lazio - tra gli 'sponsor' di 'Contromafie' c'é la Regione insieme al Comune e alla provincia di Roma - è stato suonato dall'assessore Luigi Nieri che ha ricordato che nel territorio laziale ci sono "segnali preoccupanti" non solo per "le zone del litorale già commissariate ma anche per aree diverse che ormai, senza dubbio, stanno dentro meccanismi molto particolari". Sei le tematiche che scandiranno i lavori degli 'stati generali', tutte introdotte da 'testimonial' eccellenti: Sandro Donati (per una parola di libertà), Maria Falcone (per un sapere di cittadinanza), Carlo Lucarelli (per un dovere di informazione), Virginio Rognoni (per una politica di legalità), Giancarlo Caselli (per una domanda di giustizia), Tano Grasso (per una economia di solidarietà). Andrea Camilleri, Francesco Rosi, Angelo Branduardi sono tra gli ospiti che hanno accolto l' invito all'impegno rivolto da don Ciotti. Un saluto sarà portato anche da Oscar Luigi Scalfaro, il primo presidente della Repubblica che ha messo piede - in visita ufficiale - a Corleone.
PROMEMORIA – INTERNET NEI PAESI BASSI
Il 17 novembre 1988 i Paesi Bassi diventano la seconda nazione ad essere connessa ad Internet.
Internet (pr. Ìn-ter-net, composto del latino inter, "fra" e dell'inglese net, "rete") è percepita come la più grande rete telematica mondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. In realtà è nata nelle intenzioni dei suoi inventori come "la" rete delle reti. Nell'arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale.
Nata negli anni Sessanta come progetto del Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda, è stata messa a disposizione di impieghi civili all'inizio degli anni Novanta, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo ampio, l'utenza casalinga.
Internet (pr. Ìn-ter-net, composto del latino inter, "fra" e dell'inglese net, "rete") è percepita come la più grande rete telematica mondiale, e collega alcune centinaia di milioni di elaboratori per suo mezzo interconnessi. In realtà è nata nelle intenzioni dei suoi inventori come "la" rete delle reti. Nell'arco di alcuni decenni è oggi divenuta la rete globale.
Nata negli anni Sessanta come progetto del Dipartimento della Difesa statunitense per lo sviluppo di una rete telematica decentrata, alla fine della guerra fredda, è stata messa a disposizione di impieghi civili all'inizio degli anni Novanta, collegando dapprima i principali centri universitari e raggiungendo poi, in modo ampio, l'utenza casalinga.
16 novembre, 2006
PROMEMORIA – ESCE IL PRIMO FILM DI HARRY POTTER
Il 16 novembre 2001 esce nelle sale il primo film di Harry Potter, Harry Potter e la Pietra Filosofale, diverrà il secondo film nella classifica d'incassi di tutti i tempi.
I romanzi di Harry Potter si svolgono principalmente nella scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts, un castello nel mezzo di un anello di montagne, che gli studenti raggiungono prendendo il treno Espresso per Hogwarts dal binario 9 e ¾ della stazione di King's Cross a Londra. Secondo una nota a margine del libro Gli animali fantastici: dove trovarli il castello di Hogwarts si trova in Scozia. Si narra che sia protetto da una serie di incantesimi che lo salverebbero dagli occhi indiscreti di babbani troppo curiosi (giungendo nei pressi del castello essi vedono solo un mucchio di rovine) e lo rendano "indisegnabile", affinché non possa essere segnato su cartine. Inoltre non ci si può Materializzare o Smaterializzare entro i confini della scuola. Però si può penetrare nel castello attraverso il passaggio segreto che dalla cantina di Mielandia (Hogsmeade) arriva alla statua della strega orba oppure da quello che unisce la Stamberga Strillante (Hogsmeade) al Platano Picchiatore. La scuola era stata fondata molti secoli prima da due maghi e due streghe: Godric Grifondoro, Cosetta Corvonero, Tosca Tassorosso, Salazar Serpeverde, ci sono infatti quattro "case" a Hogwarts, che sono appunto Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. La tradizionale rivalita che c'è tra Grifondoro (che premia il coraggio) e Serpeverde (che predilige gli studenti molto astuti e carichi di ambizioni), risale alla fondazione della scuola: Salazar Serpeverde era convinto che il sapere magico andasse tramandato solo ai cosiddetti "purosangue", e non ai "mezzosangue" cioè a maghi provenienti da famiglie in parte o del tutto babbane. Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde litigarono aspramente sull'argomento e, infine, quest'ultimo decise di lasciare la scuola costruendo però al suo interno la Camera dei Segreti; un luogo divenuto leggenda e temuto da tutti. La leggenda narra che la Camera dei Segreti ospita un mostro con lo scopo di uccidere quelli che secondo lui non erano degni di studiare la magia (i Mezzosangue). Nel secondo libro si scopre che il mostro è un Basilisco, una creatura mitologica dalle sembianze di un serpente gigante capace di uccidere solo con lo sguardo e può essere controllato solo dall'erede di Salazar Serpeverde (Voldemort). Gli studenti sono smistati nella varie case dal cappello parlante.
I romanzi di Harry Potter si svolgono principalmente nella scuola di Magia e di Stregoneria di Hogwarts, un castello nel mezzo di un anello di montagne, che gli studenti raggiungono prendendo il treno Espresso per Hogwarts dal binario 9 e ¾ della stazione di King's Cross a Londra. Secondo una nota a margine del libro Gli animali fantastici: dove trovarli il castello di Hogwarts si trova in Scozia. Si narra che sia protetto da una serie di incantesimi che lo salverebbero dagli occhi indiscreti di babbani troppo curiosi (giungendo nei pressi del castello essi vedono solo un mucchio di rovine) e lo rendano "indisegnabile", affinché non possa essere segnato su cartine. Inoltre non ci si può Materializzare o Smaterializzare entro i confini della scuola. Però si può penetrare nel castello attraverso il passaggio segreto che dalla cantina di Mielandia (Hogsmeade) arriva alla statua della strega orba oppure da quello che unisce la Stamberga Strillante (Hogsmeade) al Platano Picchiatore. La scuola era stata fondata molti secoli prima da due maghi e due streghe: Godric Grifondoro, Cosetta Corvonero, Tosca Tassorosso, Salazar Serpeverde, ci sono infatti quattro "case" a Hogwarts, che sono appunto Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. La tradizionale rivalita che c'è tra Grifondoro (che premia il coraggio) e Serpeverde (che predilige gli studenti molto astuti e carichi di ambizioni), risale alla fondazione della scuola: Salazar Serpeverde era convinto che il sapere magico andasse tramandato solo ai cosiddetti "purosangue", e non ai "mezzosangue" cioè a maghi provenienti da famiglie in parte o del tutto babbane. Godric Grifondoro e Salazar Serpeverde litigarono aspramente sull'argomento e, infine, quest'ultimo decise di lasciare la scuola costruendo però al suo interno la Camera dei Segreti; un luogo divenuto leggenda e temuto da tutti. La leggenda narra che la Camera dei Segreti ospita un mostro con lo scopo di uccidere quelli che secondo lui non erano degni di studiare la magia (i Mezzosangue). Nel secondo libro si scopre che il mostro è un Basilisco, una creatura mitologica dalle sembianze di un serpente gigante capace di uccidere solo con lo sguardo e può essere controllato solo dall'erede di Salazar Serpeverde (Voldemort). Gli studenti sono smistati nella varie case dal cappello parlante.
15 novembre, 2006
PROMEMORIA – 15 NOVEMBRE 1988 NASCE LO STATO PALESTINESE
14 novembre, 2006
PROMEMORIA – L’Apollo 12 Decolla dal Kennedy Space Center il 14 novembre 1969
Apollo 12 fu la sesta missione con equipaggio nell'ambito del Programma Apollo della NASA (USA), e la seconda ad atterrare sulla Luna, dopo Apollo 11. Decollò dal Kennedy Space Center il 14 novembre 1969 alle 16:22 UTC.
Per migliorare la qualità delle immagini televisive della Luna, a bordo dell'Apollo 12 fu trasportata una telecamera a colori (anziché quella monocromatica che aveva avuto in dotazione l'Apollo 11). Sfortunatamente, quando Bean trasferì la telecamera nel luogo dove doveva essere installata (vicino al Modulo Lunare) inavvertitamente la puntò contro la luce diretta del Sole, distruggendone l'obiettivo. Così la copertura televisiva di questo evento venne interrotta quasi subito.
Il Modulo di Comando e l'equipaggio dell'Apollo 12 furono recuperati dalla portaerei americana USS Hornet. La nave è oggi in esposizione in un museo a Alameda, in California. Il Modulo di Comando è invece al Virginia Air and Space Center, a Hampton, in Virginia. Il modulo Lunare abbandonato, impattò contro la Luna il 20 novembre 1969 nel luogo di coordinate 3.94 S, 21.20 W.
Per migliorare la qualità delle immagini televisive della Luna, a bordo dell'Apollo 12 fu trasportata una telecamera a colori (anziché quella monocromatica che aveva avuto in dotazione l'Apollo 11). Sfortunatamente, quando Bean trasferì la telecamera nel luogo dove doveva essere installata (vicino al Modulo Lunare) inavvertitamente la puntò contro la luce diretta del Sole, distruggendone l'obiettivo. Così la copertura televisiva di questo evento venne interrotta quasi subito.
Il Modulo di Comando e l'equipaggio dell'Apollo 12 furono recuperati dalla portaerei americana USS Hornet. La nave è oggi in esposizione in un museo a Alameda, in California. Il Modulo di Comando è invece al Virginia Air and Space Center, a Hampton, in Virginia. Il modulo Lunare abbandonato, impattò contro la Luna il 20 novembre 1969 nel luogo di coordinate 3.94 S, 21.20 W.
12 novembre, 2006
PROMEMORIA - Attentati del 12 novembre 2003
Il 12 novembre 2003 avviene il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il tentativo di Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare, con il mitragliatore pesante in dotazione, i due kamikaze che erano alla guida del camion risulta vano, anzi, gli attentatori risposero al fuoco con i kalashnikov. I primi soccorsi furono prestati dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare un documentario sui soldati italiani in missione.
Le persone coinvolte
L'attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani sono:
• i carabinieri
o Sottotenente Giovanni Cavallaro
o Sottotenente Enzo Fregosi
o Sottotenente Filippo Merlino
o Sottotenente Alfonso Trincone
o Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo capo Daniele Ghione
o Brigadiere Giuseppe Coletta
o Brigadiere Ivan Ghitti
o Vice brigadiere Domenico Intravaia
o Appuntato Horatio Majorana
o Appuntato Andrea Filippa
• i militari dell'esercito
o Capitano Massimo Ficuciello
o Maresciallo capo Silvio Olla
o Caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro
o Primo caporal maggiore Alessandro Carrisi
o Caporal maggiore Pietro Petrucci
• i civili
o Dottor Stefano Rolla (regista)
o Signor Marco Beci (cooperatore internazionale)
Inoltre provoca circa 140 feriti.
I militari caduti appartenevano alle brigate San Marco, Folgore, Trieste, Savoia, Trasimeno. Sono morti anche alcuni appartenenti alla brigata Sassari che stavano scortando la troupe cinematografica di Stefano Rolla.
La camera ardente per tutti gli italiani morti venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, dove fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, officiati dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte autorità dello Stato, e con vasta e commossa partecipazione popolare; le salme giunsero nella basilica scortati da 40 corazzieri a cavallo. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale.
Il comando italiano si trova a Bassora. La base "Maestrale", dove è avvenuto l'attentato, si trova al centro della città di Nassiriya e durante il regime di Saddam Hussein era sede della Camera di Commercio. L'"Animal house", così era soprannominata, era occupata dalle MSU (Multination Specialized Unit), che avevano scelto quel luogo per avere un contatto maggiore con la popolazione. Dopo l'attentato tutti i soldati italiani che lavoravano nella città sono stati trasferiti alla base di "Camp Mittica" nell'ex aeroporto di Tallil, a 7 km da Nassiriya.
da Vikipedia
Le persone coinvolte
L'attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani sono:
• i carabinieri
o Sottotenente Giovanni Cavallaro
o Sottotenente Enzo Fregosi
o Sottotenente Filippo Merlino
o Sottotenente Alfonso Trincone
o Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo capo Daniele Ghione
o Brigadiere Giuseppe Coletta
o Brigadiere Ivan Ghitti
o Vice brigadiere Domenico Intravaia
o Appuntato Horatio Majorana
o Appuntato Andrea Filippa
• i militari dell'esercito
o Capitano Massimo Ficuciello
o Maresciallo capo Silvio Olla
o Caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro
o Primo caporal maggiore Alessandro Carrisi
o Caporal maggiore Pietro Petrucci
• i civili
o Dottor Stefano Rolla (regista)
o Signor Marco Beci (cooperatore internazionale)
Inoltre provoca circa 140 feriti.
I militari caduti appartenevano alle brigate San Marco, Folgore, Trieste, Savoia, Trasimeno. Sono morti anche alcuni appartenenti alla brigata Sassari che stavano scortando la troupe cinematografica di Stefano Rolla.
La camera ardente per tutti gli italiani morti venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, dove fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, officiati dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte autorità dello Stato, e con vasta e commossa partecipazione popolare; le salme giunsero nella basilica scortati da 40 corazzieri a cavallo. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale.
Il comando italiano si trova a Bassora. La base "Maestrale", dove è avvenuto l'attentato, si trova al centro della città di Nassiriya e durante il regime di Saddam Hussein era sede della Camera di Commercio. L'"Animal house", così era soprannominata, era occupata dalle MSU (Multination Specialized Unit), che avevano scelto quel luogo per avere un contatto maggiore con la popolazione. Dopo l'attentato tutti i soldati italiani che lavoravano nella città sono stati trasferiti alla base di "Camp Mittica" nell'ex aeroporto di Tallil, a 7 km da Nassiriya.
da Vikipedia
10 novembre, 2006
La Provincia al ComPa 2006: premiato il progetto T-Informo
Al salone della Comunicazione Pubblica di Bologna COMPA (che si tiene dal 7 al 9 novembre presso il Quartiere Fieristico e al quale la Provincia di Roma partecipa con uno spazio espositivo che illustra le nuove politiche di comunicazione integrata) è stato consegnato il premio “la P.A. che si vede” al progetto T-informo, realizzato dalla Regione Lazio, dal Comune e dalla Provincia di Roma.
T-Informo è il servizio su canale digitale terrestre di Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio, che si è classificato al primo posto nella seconda edizione del concorso promosso dal Formez in collaborazione con l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale.
Il premio, che vuole segnalare le migliori esperienze di tv interattiva per i cittadini, è stato consegnato dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais, con queste motivazioni: "T-Informo rappresenta un esempio da replicare per quanto riguarda la comprensione e la promozione di nuovi servizi interattivi attraverso l'emergente tecnologia digitale terrestre. La grafica e l’animazione aiutano a comprendere i servizi e l’utilizzo delle applicazioni. Un valore del progetto è senza dubbio il coinvolgimento di tutti i maggiori enti locali sul territorio. Il layout grafico è piacevole e ben studiato."
Il servizio T-Informo di t-government è stato cofinanziato dal CNIPA e ha visto la collaborazione, oltre che dei tre enti pubblici, anche di Rai, Telespazio, il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’ Università La Sapienza di Roma e LAit, società per l’informatica della Regione Lazio.
T-Informo è una piattaforma sperimentale di pubblica utilità, su televisione digitale terrestre, rivolta a tutti i cittadini residenti nella Regione Lazio, che possono così accedere in modo semplice e immediato a numerosi servizi offerti dalle tre amministrazioni. Tra i servizi offerti dal canale: eventi di spettacolo e cultura, suggerimenti sui luoghi turistici, offerte di formazione e lavoro in tutto il Lazio, informazioni su farmacie e servizi sanitari, oltre alle news istituzionali dei tre enti locali.
Per accedere al servizio è necessario possedere un decoder digitale terrestre e un collegamento telefonico. A tal proposito, per la fase di sperimentazione, le tre amministrazioni hanno distribuito 400 decoder ad altrettante famiglie residenti nel Lazio, così da far conoscere il servizio e monitorarne l'indice di gradimento. I contenuti sono accessibili a tutti attraverso il canale Rai3 su digitale terrestre. ”Siamo molto contenti” ha dichiarato Mariella Gramaglia, Assessore alla semplificazione e alla comunicazione del Comune di Roma “soprattutto perché nel corso della premiazione è stata sottolineata la grande importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni e naturalmente anche la qualità del lavoro svolto. Il canale su digitale terrestre T-informo è rivolto soprattutto alle fasce della popolazione che non hanno confidenza con il computer e attendiamo con grande interesse i risultati del monitoraggio sul gradimento e sulla facilità d’uso che sta svolgendo la Facoltà di Scienza della Comunicazione dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma”.
“Il riconoscimento attribuito oggi al progetto T-informo dal Ministro Nicolais” ha dichiarato Vincenzo Vita, Assessore alle politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della Provincia di Roma, “testimonia la capacità degli enti locali di lavorare insieme alla elaborazione e realizzazione di progetti pilota a livello nazionale, ma soprattutto è la dimostrazione di come si possano utilizzare le potenzialità della comunicazione digitale per rendere accessibili i nuovi servizi a tutti i cittadini con una visione che sconfessa e supera i contenuti e l’impianto delle legge Gasparri, tutta incentrata a difendere gli assetti monopolistici della vecchia televisione generalista”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Mario Michelangeli, Assessore regionale alla Semplificazione Amministrativa, il quale ha sottolineato il contributo che il progetto può dare all'alfabetizzazione informatica di coloro che non hanno dimestichezza con computer e internet. Perciò ha aggiunto "dobbiamo lavorare perche' questo canale di comunicazione coi cittadini, in onda dallo scorso giugno in fase sperimentale, diventi una realta' stabile. Uno dei punti di forza di questo progetto è la cooperazione fra i diversi enti. E' la prima volta che Comune, Provincia e Regione si coordinano per offrire ai cittadini contenuti in un canale unificato di facile consultazione".
T-Informo è il servizio su canale digitale terrestre di Comune di Roma, Provincia di Roma e Regione Lazio, che si è classificato al primo posto nella seconda edizione del concorso promosso dal Formez in collaborazione con l'Associazione Italiana della Comunicazione Pubblica e Istituzionale.
Il premio, che vuole segnalare le migliori esperienze di tv interattiva per i cittadini, è stato consegnato dal Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais, con queste motivazioni: "T-Informo rappresenta un esempio da replicare per quanto riguarda la comprensione e la promozione di nuovi servizi interattivi attraverso l'emergente tecnologia digitale terrestre. La grafica e l’animazione aiutano a comprendere i servizi e l’utilizzo delle applicazioni. Un valore del progetto è senza dubbio il coinvolgimento di tutti i maggiori enti locali sul territorio. Il layout grafico è piacevole e ben studiato."
Il servizio T-Informo di t-government è stato cofinanziato dal CNIPA e ha visto la collaborazione, oltre che dei tre enti pubblici, anche di Rai, Telespazio, il Dipartimento di Sociologia e Comunicazione dell’ Università La Sapienza di Roma e LAit, società per l’informatica della Regione Lazio.
T-Informo è una piattaforma sperimentale di pubblica utilità, su televisione digitale terrestre, rivolta a tutti i cittadini residenti nella Regione Lazio, che possono così accedere in modo semplice e immediato a numerosi servizi offerti dalle tre amministrazioni. Tra i servizi offerti dal canale: eventi di spettacolo e cultura, suggerimenti sui luoghi turistici, offerte di formazione e lavoro in tutto il Lazio, informazioni su farmacie e servizi sanitari, oltre alle news istituzionali dei tre enti locali.
Per accedere al servizio è necessario possedere un decoder digitale terrestre e un collegamento telefonico. A tal proposito, per la fase di sperimentazione, le tre amministrazioni hanno distribuito 400 decoder ad altrettante famiglie residenti nel Lazio, così da far conoscere il servizio e monitorarne l'indice di gradimento. I contenuti sono accessibili a tutti attraverso il canale Rai3 su digitale terrestre. ”Siamo molto contenti” ha dichiarato Mariella Gramaglia, Assessore alla semplificazione e alla comunicazione del Comune di Roma “soprattutto perché nel corso della premiazione è stata sottolineata la grande importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni e naturalmente anche la qualità del lavoro svolto. Il canale su digitale terrestre T-informo è rivolto soprattutto alle fasce della popolazione che non hanno confidenza con il computer e attendiamo con grande interesse i risultati del monitoraggio sul gradimento e sulla facilità d’uso che sta svolgendo la Facoltà di Scienza della Comunicazione dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma”.
“Il riconoscimento attribuito oggi al progetto T-informo dal Ministro Nicolais” ha dichiarato Vincenzo Vita, Assessore alle politiche culturali, della comunicazione e dei sistemi informativi della Provincia di Roma, “testimonia la capacità degli enti locali di lavorare insieme alla elaborazione e realizzazione di progetti pilota a livello nazionale, ma soprattutto è la dimostrazione di come si possano utilizzare le potenzialità della comunicazione digitale per rendere accessibili i nuovi servizi a tutti i cittadini con una visione che sconfessa e supera i contenuti e l’impianto delle legge Gasparri, tutta incentrata a difendere gli assetti monopolistici della vecchia televisione generalista”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche da Mario Michelangeli, Assessore regionale alla Semplificazione Amministrativa, il quale ha sottolineato il contributo che il progetto può dare all'alfabetizzazione informatica di coloro che non hanno dimestichezza con computer e internet. Perciò ha aggiunto "dobbiamo lavorare perche' questo canale di comunicazione coi cittadini, in onda dallo scorso giugno in fase sperimentale, diventi una realta' stabile. Uno dei punti di forza di questo progetto è la cooperazione fra i diversi enti. E' la prima volta che Comune, Provincia e Regione si coordinano per offrire ai cittadini contenuti in un canale unificato di facile consultazione".
09 novembre, 2006
Oggetto: Emergenza Periferia - V Municipio (Roma).
Al Sindaco di Roma
On.le Walter dott. VELTRONI
All’Assessore Politiche Sociali
On.le Raffaella MILANO
All’Assessore alle Periferie
On.le Dante POMPONI
Al Presidente V Municipio
On.le Ivano Caradonna
Oggetto: Emergenza Periferia - V Municipio (Roma).
Siamo costretti a SollecitarVi, attese le gravissime ed ormai insostenibili situazioni di degrado della nostra periferia, legate anche alla numerosa presenza di immigrati sul territorio.
È evidente a tutti, infatti, la necessità di un nuovo quadro normativo che preveda di regolamentare l’esistenza dei campi rom e di quelli formati da extracomunitari.
Non dovremmo rammentarVi che in questo Municipio insistono diverse situazioni di forte degrado e di pericolosità sociale per la popolazione residente.
Gli ultimi episodi accaduti nel quartiere di San Basilio segnalano il polso della situazione esistente in diverse zone della città che non possono essere sottaciute e che fungono da triste monito per ciò che in un prossimo futuro potrebbe verificarsi anche nel nostro quartiere, visto lo stato d’animo dei residenti e le mancate risposte concrete di cui si deve far carico una Amministrazione che operi in maniera “oculata” o quantomeno “presente”.
Ieri (speriamo anche oggi), i nostri concittadini erano propensi al dialogo democratico, al confronto ed alla solidarietà. Il degrado in cui viviamo però, in continuo progressivo e preoccupante aumento, porta frustrazione e voglia di riscatto sociale.
Evidentemente, visti gli attuali risultati, le forze messe in campo dalle Amministrazioni tutte, risultano inadeguate.
E così la situazione ormai insostenibile dei “campi rom”, il continuo crescere delle predette popolazioni, l’ aggiungersi a queste delle centinaia di persone provenienti dai paesi dell’est, gli “insediamenti” di San Basilio, Tor Cervara (oramai al limite della sopportazione) Colli Aniene, Via di Salone, Pietralata, Monti del Pecoraio, Stazione Tiburtina, Vicolo Ponte Mammolo, “l’assegnazione” di famiglie provenienti dal Residence Roma a San Basilio/Tidei e….tutte le altre persone che “spontaneamente” si “aggiungono” ad appesantire un quadro territoriale già di per sé “asfissiante”, non fanno altro che accrescere paure, preoccupazioni e rabbia da parte di genitori che devono veder crescere i propri figli in situazioni di disagio tali da costituire un forte “pericolo deviante” ma, ed ancor di più, pericoloso per la loro incolumità.
Non da ultimo il tentato insediamento di rom (50 roulotte) nel piano di zona Torraccia, “sventato” grazie all’intervento democratico e civile dei cittadini e del Presidente del Municipio, supportato da questo Laboratorio 5, (e dal Comitato di Quartiere Torraccia aderente a questo Laboratorio) e dall’AQ30 (Associazione Quartiere 30), ha contribuito, laddove fosse ancora possibile, ad accrescere in misura esponenziale il malumore e la voglia di “ribellione”.
Il nostro non vuole essere allarmismo gratuito. Non stiamo giudicando sulla scia di luoghi comuni.
I cittadini non riescono più a sentirsi “protagonisti” in quel modello gestionale che si dice “cerchi di valorizzare i loro stili di vita”. Da Noi non si riesce a percepire quella crescita occupazionale e sociale che le Amministrazioni registrano nelle Periferie.
Stiamo rasentando il “collasso sociale”.
Per tutto questo, e non solo, Vi chiediamo, al di là di ogni propaganda politica, un urgente, immediato intervento non più procrastinabile, volto alla “VERA RIQUALIFICAZIONE” del Nostro Territorio.
Non si può più attendere. L’ordine e la sicurezza pubblica sono gravemente compromessi e “l’escalation” di episodi di insofferenza sembrano portare diritto verso comportamenti che poco hanno a che vedere con la civile convivenza dei popoli e delle popolazioni.
Proponiamo, pertanto:
• l’immediata costituzione di un “tavolo di lavoro”, possibilmente da insediare nel V Municipio, al quale “siedano” gli Uffici competenti per territorio e materia e le realtà Associative/Comitati e politiche presenti sul territorio, alle quali è il momento di dar ascolto, voce e fattivo riscontro;
• di interessare la locale Prefettura per gli aspetti di competenza legati principalmente l’ordine pubblico.
Le problematiche enunciate sono tali da richiedere un incontro urgente “chiarificatorio” e di programmazione con il Sindaco, al fine di conoscere le reali intenzioni della Pubblica Amministrazione circa il Piano di “Riqualificazione del Territorio”, più volte palesato ai cittadini ma ancora lontano dalla sua attuazione.
Con la certezza di avere la Vostra consueta ed apprezzata attenzione, Vi porgiamo cordiali saluti.
Roma, 08 novembre 2006 Il coordinatore Federico STOPPONI
On.le Walter dott. VELTRONI
All’Assessore Politiche Sociali
On.le Raffaella MILANO
All’Assessore alle Periferie
On.le Dante POMPONI
Al Presidente V Municipio
On.le Ivano Caradonna
Oggetto: Emergenza Periferia - V Municipio (Roma).
Siamo costretti a SollecitarVi, attese le gravissime ed ormai insostenibili situazioni di degrado della nostra periferia, legate anche alla numerosa presenza di immigrati sul territorio.
È evidente a tutti, infatti, la necessità di un nuovo quadro normativo che preveda di regolamentare l’esistenza dei campi rom e di quelli formati da extracomunitari.
Non dovremmo rammentarVi che in questo Municipio insistono diverse situazioni di forte degrado e di pericolosità sociale per la popolazione residente.
Gli ultimi episodi accaduti nel quartiere di San Basilio segnalano il polso della situazione esistente in diverse zone della città che non possono essere sottaciute e che fungono da triste monito per ciò che in un prossimo futuro potrebbe verificarsi anche nel nostro quartiere, visto lo stato d’animo dei residenti e le mancate risposte concrete di cui si deve far carico una Amministrazione che operi in maniera “oculata” o quantomeno “presente”.
Ieri (speriamo anche oggi), i nostri concittadini erano propensi al dialogo democratico, al confronto ed alla solidarietà. Il degrado in cui viviamo però, in continuo progressivo e preoccupante aumento, porta frustrazione e voglia di riscatto sociale.
Evidentemente, visti gli attuali risultati, le forze messe in campo dalle Amministrazioni tutte, risultano inadeguate.
E così la situazione ormai insostenibile dei “campi rom”, il continuo crescere delle predette popolazioni, l’ aggiungersi a queste delle centinaia di persone provenienti dai paesi dell’est, gli “insediamenti” di San Basilio, Tor Cervara (oramai al limite della sopportazione) Colli Aniene, Via di Salone, Pietralata, Monti del Pecoraio, Stazione Tiburtina, Vicolo Ponte Mammolo, “l’assegnazione” di famiglie provenienti dal Residence Roma a San Basilio/Tidei e….tutte le altre persone che “spontaneamente” si “aggiungono” ad appesantire un quadro territoriale già di per sé “asfissiante”, non fanno altro che accrescere paure, preoccupazioni e rabbia da parte di genitori che devono veder crescere i propri figli in situazioni di disagio tali da costituire un forte “pericolo deviante” ma, ed ancor di più, pericoloso per la loro incolumità.
Non da ultimo il tentato insediamento di rom (50 roulotte) nel piano di zona Torraccia, “sventato” grazie all’intervento democratico e civile dei cittadini e del Presidente del Municipio, supportato da questo Laboratorio 5, (e dal Comitato di Quartiere Torraccia aderente a questo Laboratorio) e dall’AQ30 (Associazione Quartiere 30), ha contribuito, laddove fosse ancora possibile, ad accrescere in misura esponenziale il malumore e la voglia di “ribellione”.
Il nostro non vuole essere allarmismo gratuito. Non stiamo giudicando sulla scia di luoghi comuni.
I cittadini non riescono più a sentirsi “protagonisti” in quel modello gestionale che si dice “cerchi di valorizzare i loro stili di vita”. Da Noi non si riesce a percepire quella crescita occupazionale e sociale che le Amministrazioni registrano nelle Periferie.
Stiamo rasentando il “collasso sociale”.
Per tutto questo, e non solo, Vi chiediamo, al di là di ogni propaganda politica, un urgente, immediato intervento non più procrastinabile, volto alla “VERA RIQUALIFICAZIONE” del Nostro Territorio.
Non si può più attendere. L’ordine e la sicurezza pubblica sono gravemente compromessi e “l’escalation” di episodi di insofferenza sembrano portare diritto verso comportamenti che poco hanno a che vedere con la civile convivenza dei popoli e delle popolazioni.
Proponiamo, pertanto:
• l’immediata costituzione di un “tavolo di lavoro”, possibilmente da insediare nel V Municipio, al quale “siedano” gli Uffici competenti per territorio e materia e le realtà Associative/Comitati e politiche presenti sul territorio, alle quali è il momento di dar ascolto, voce e fattivo riscontro;
• di interessare la locale Prefettura per gli aspetti di competenza legati principalmente l’ordine pubblico.
Le problematiche enunciate sono tali da richiedere un incontro urgente “chiarificatorio” e di programmazione con il Sindaco, al fine di conoscere le reali intenzioni della Pubblica Amministrazione circa il Piano di “Riqualificazione del Territorio”, più volte palesato ai cittadini ma ancora lontano dalla sua attuazione.
Con la certezza di avere la Vostra consueta ed apprezzata attenzione, Vi porgiamo cordiali saluti.
Roma, 08 novembre 2006 Il coordinatore Federico STOPPONI
Sanita': sabato e domenica giornata diabete in 300 piazze
Test glicemia gratuito, puntare su prevenzione e ricerca
(ANSA)-ROMA,Sabato 11 e domenica 12 novembre sara' possibile fare l'esame della glicemia in 300 piazze italiane per fermare 'l'epidemia mondiale di diabete'. L'occasione e' concessa dalla Giornata del diabete, promossa da Diabete Italia in collaborazione delle associazioni dei pazienti. Nelle piazze saranno allestiti stand diabetologici dove tutti i cittadini potranno effettuare gratuitamente l'esame della glicemia. Ma intanto, dicono gli organizzatori, bisogna anche puntare sulla prevenzione e sulla ricerca.
(ANSA)-ROMA,Sabato 11 e domenica 12 novembre sara' possibile fare l'esame della glicemia in 300 piazze italiane per fermare 'l'epidemia mondiale di diabete'. L'occasione e' concessa dalla Giornata del diabete, promossa da Diabete Italia in collaborazione delle associazioni dei pazienti. Nelle piazze saranno allestiti stand diabetologici dove tutti i cittadini potranno effettuare gratuitamente l'esame della glicemia. Ma intanto, dicono gli organizzatori, bisogna anche puntare sulla prevenzione e sulla ricerca.
Attenzione in auto!
Leggete di seguito questi fatti accaduti per le vie di Roma, consigliandovi quindi se siete in macchina di non fermarmi se sentite un "colpo" sulla carrozzeria della vostra auto: è solo un espediente di qualche mal intenzionato! Oggetto:R: Vera truffa a ROMA - fatela girare
A me è capitato un mese fa. Arrivato all'incrocio Via Nomentana/Via Sant'Alessandro, sono andato dritto e sono stato costretto a rallentare per via della presenza di due furgoni, parcheggiati appositamente a destra e sinistra in modo da restringere la carreggiata obbligando le macchine di
passaggio a ridurre la velocità. Così facendo (stavo sotto i 10 KM orari) un imbecille appartenente al campo nomadi che si trova lì, mi ha dato un colpo sulla parte posteriore destra della macchina, presumibilmente con una scarpa. Mi sono fermato giusto una ventina di metri più avanti, per vedere
il danno. C'era solo l'impronta della scarpa ed un bozzetto lieve, ma comunque non presente prima. Mi sono girato verso il bastardo, che mi stava venendo incontro insieme a 4 altri come lui. Capite le loro intenzioni, sono risalito in macchina e ho ingranato la retromarcia, partendo sgommando e di scatto verso di loro. Volevo raderli al suolo tutti, nessuno escluso.
Quando hanno capito le mie intenzioni e si sono resi conto che non mi sarei fermato, se la sono data a gambe. Appena arrivato a casa, ho posato la macchina e sono andato al comando dei carabinieri della stazione di Talenti, denunciando il fatto per iscritto e corredandolo di tutti i particolari.
Il comandante della stazione mi ha detto che la sera stessa avrebbero provveduto a fare una visita al campo nomadi e a cazziare il loro capetto locale. Fatto sta che da quel momento, almeno su questa strada non ci sono stati più problemi. Invito cortesemente tutti quelli che hanno avuto
questo spiacevole contrattempo a non stare zitti e a denunciare l'accaduto.
Non so se e quanto servirà, ma un conto è che c'è una sola persona che evidenzia questo problema, un altro conto è che si cominci a essere in tanti. E anzi, avverto tutti voi che transitate sulla strada Via S. Alessandro, di stare con gli occhi aperti perchè ora, con l'avvento dell'ora solare (dunque con
il buio) e con l'avvicinarsi delle festività natalizie, sarà estremamente facile che questi schifosi ripartano alla carica... Nel caso, non fermatevi e anzi, mirateli proprio con la macchina, se ne avrete il coraggio.
*Oggetto:* Vera truffa a ROMA - fatela girare
mi è successo a giugno, di sera, dalle parti di Stazione Trastevere, un auto sportiva blu mi lampeggiava, facendomi segno di accostare, poco prima avevo sentito una botta sulla fiancata dell'auto e voltandomi il conducente diceva che l'avevo urtato ... da sola, col cavolo che mi sono fermata al buio in mezzo ad una strada isolata .. purtroppo però, nel dubbio, mi sono fermata +
avanti e uscendo dall'auto ho visto che uno dalla macchina prendeva un oggetto, tipo una mazza, mi sono chiusa dentro e sono ripartita chiamando i vigili... Morale della favola fate attenzione spesso lanciano un sasso o addirittura una candela come nel mio caso, se siete certi di nn aver
urtato nessuno, volate "catafottendovene" come dice Montalbano.*
ciao *
ATTENZIONE E' VERO
Oggetto: I: Vera truffa a ROMA - fatela girare
Ciao Paolo, è successo anche a me la scorsa settimana, solo che erano due tizi in mercedes che mi hanno lanciato qualcosa dal finestrino mentre li sorpassavo, io ho sentito solo un tonfo, ma sicuramente non potevo aver toccato nessuno.
Lampeggiando e affiancandomi pericolosamente sulla corsia di emergenza all'interno della galleria del passante nord-ovest, pretendevano che mi fermassi perché li avevo quasi ammazzati.
Io ho proseguito dritto sentendo odore di pericolosa truffa come minimo.
Oggetto: I: Vera truffa a ROMA - fatela girare
Salve a tutti, vi chiedo solo 5 minuti del vostro tempo per informarvi di una truffa che alcuni loschi individui stanno mettendo in atto per le strade di Roma. Personalmente ho avuto la sfortuna di ritrovarmi in questa spiacevole situazione per due volte nell' arco di due mesi, nella zona di piazza Irnerio e sul lungotevere degli inventori. La dinamica di questo tipo di truffa è molto semplice, questi per cosi dire signori girano per le strade della nostra città in scooter guidano ad una velocità irritante vedi 10 km orari aspettando di venire sorpassati, in quel momento quando ormai non sono
più nella visuale del conducente lanciano non so che tipo di oggetto contundente contro la vostra macchina, a quel punto è normale fermarsi per vedere cosa è successo, immediatamente arrivano queste due simpaticissime figure che vi accusano di averli in qualche modo tamponati, fate
attenzione tenteranno anche di portarvi in una zona più appartata, offritevi di fare un cid ma sicuramente vi proporrano con scuse improbabili di sistemare il tutto amichevolmente.
Consiglio chiamate qual si voglia forza dell'ordine per farvi tutelare. La prima volta sono stato sfortunato sono rimasto bloccato in una zona dove non ho potuto far altro che accettare questa sorta di ricatto, ieri invece dopo aver riconosciuto il modus operandi e uno degli attori di quanto stava accadendo, ho provato a portare i due soggetti al comando di polizia più vicino, il risultato, si sono dileguati in pochi secondi.
Quello che pensavo fosse solo un episodio sporadico si è rivelato essere una truffa che si sta diffondendo, uso questa mail , per denunciare l'accaduto, perchè tutti possiate informare più persone
possibili. Grazie per l'attenzione Mauro Palmitessa
Vi confermo che è vero perchè ieri sera purtroppo è successo al mio ragazzo, Roberto.
Sullo stradone della centrale del latte, quando ha sorpassato una macchina ha sentito una botta sulla carrozzeria. La macchina sorpassata gli ha lampeggiato, lui si è fermato ed ha visto scendere due tipi per niente raccomandabili: uno grosso e uno più magro che è rimasto vicino alla macchina. Quando Roberto ha capito (perchè gli avevo raccontato questo fatto) è risalito e se ne è andato.
Quindi state attenti e se siete sicuri di non aver urtato niente non vi fermate.
Se leggete le altre e-mail sotto vedrete che è accaduto in varie zone di Roma.
Emergenza casa, è svolta con le 'modifiche di destinazione d'uso'
Circa 2.500 nuovi appartamenti a Roma, di cui 700 saranno ceduti al Comune a costo zero per essere destinati all'edilizia popolare. E' l'esito atteso dalla prima delibera di indirizzo sulla questione casa, approvata recentemente dal Consiglio Comunale.
Il provvedimento fa perno sulle modifiche di destinazione d'uso. In pratica, il Comune – raggiunta l'intesa con gli imprenditori interessati – può comperare appartamenti a prezzo scontato. E lo sconto è pari al valore della modifica di destinazione d'uso concessa al privato. In questo modo il Campidoglio punta ad acquisire 2.500 case e quindi, con successivi accordi di programma, fino a novemila appartamenti.
Per acquistare gli immobili, il Comune impiegherà un mix di fondi: finanziamenti regionali (59 milioni di euro), statali (25 milioni) e soprattutto il ricavo delle vendite del patrimonio comunale, già portate a termine o in corso. Importante, a questo fine, il piano di vendita – ad acquisto agevolato e volontario da parte degli inquilini – di circa 10.000 case comunali di edilizia sociale. Piano che, a sua volta, è parte di un programma più vasto per la vendita di ventimila alloggi.
Per saperne di più, vedere le pagine dell'Assessorato al Patrimonio
Il provvedimento fa perno sulle modifiche di destinazione d'uso. In pratica, il Comune – raggiunta l'intesa con gli imprenditori interessati – può comperare appartamenti a prezzo scontato. E lo sconto è pari al valore della modifica di destinazione d'uso concessa al privato. In questo modo il Campidoglio punta ad acquisire 2.500 case e quindi, con successivi accordi di programma, fino a novemila appartamenti.
Per acquistare gli immobili, il Comune impiegherà un mix di fondi: finanziamenti regionali (59 milioni di euro), statali (25 milioni) e soprattutto il ricavo delle vendite del patrimonio comunale, già portate a termine o in corso. Importante, a questo fine, il piano di vendita – ad acquisto agevolato e volontario da parte degli inquilini – di circa 10.000 case comunali di edilizia sociale. Piano che, a sua volta, è parte di un programma più vasto per la vendita di ventimila alloggi.
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