Il 12 novembre 2003 avviene il primo grave attentato di Nassiriya. Alle ore 10:40 ora locale (UTC +03:00), le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo scoppiò davanti la base militare italiana, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la morte di diverse persone tra militari e civili. Il tentativo di Andrea Filippa, di guardia all'ingresso della base "Maestrale", di fermare, con il mitragliatore pesante in dotazione, i due kamikaze che erano alla guida del camion risulta vano, anzi, gli attentatori risposero al fuoco con i kalashnikov. I primi soccorsi furono prestati dalla nuova polizia irachena e dai civili del luogo. Nell'esplosione rimase coinvolta anche la troupe del regista Stefano Rolla che si trovava sul luogo per girare un documentario sui soldati italiani in missione.
Le persone coinvolte
L'attentato provoca 28 morti, 19 italiani e 9 iracheni. Gli italiani sono:
• i carabinieri
o Sottotenente Giovanni Cavallaro
o Sottotenente Enzo Fregosi
o Sottotenente Filippo Merlino
o Sottotenente Alfonso Trincone
o Maresciallo aiutante Massimiliano Bruno, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo aiutante Alfio Ragazzi, (Medaglia d'Oro di Benemerito della cultura e dell'arte)
o Maresciallo capo Daniele Ghione
o Brigadiere Giuseppe Coletta
o Brigadiere Ivan Ghitti
o Vice brigadiere Domenico Intravaia
o Appuntato Horatio Majorana
o Appuntato Andrea Filippa
• i militari dell'esercito
o Capitano Massimo Ficuciello
o Maresciallo capo Silvio Olla
o Caporal maggiore capo scelto Emanuele Ferraro
o Primo caporal maggiore Alessandro Carrisi
o Caporal maggiore Pietro Petrucci
• i civili
o Dottor Stefano Rolla (regista)
o Signor Marco Beci (cooperatore internazionale)
Inoltre provoca circa 140 feriti.
I militari caduti appartenevano alle brigate San Marco, Folgore, Trieste, Savoia, Trasimeno. Sono morti anche alcuni appartenenti alla brigata Sassari che stavano scortando la troupe cinematografica di Stefano Rolla.
La camera ardente per tutti gli italiani morti venne allestita nel Sacrario delle Bandiere del Vittoriano, dove fu oggetto di un lungo pellegrinaggio di cittadini. I funerali di Stato si svolsero il 18 novembre 2003 nella basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma, officiati dal cardinale Camillo Ruini, alla presenza delle più alte autorità dello Stato, e con vasta e commossa partecipazione popolare; le salme giunsero nella basilica scortati da 40 corazzieri a cavallo. Per quel giorno fu proclamato il lutto nazionale.
Il comando italiano si trova a Bassora. La base "Maestrale", dove è avvenuto l'attentato, si trova al centro della città di Nassiriya e durante il regime di Saddam Hussein era sede della Camera di Commercio. L'"Animal house", così era soprannominata, era occupata dalle MSU (Multination Specialized Unit), che avevano scelto quel luogo per avere un contatto maggiore con la popolazione. Dopo l'attentato tutti i soldati italiani che lavoravano nella città sono stati trasferiti alla base di "Camp Mittica" nell'ex aeroporto di Tallil, a 7 km da Nassiriya.
da Vikipedia
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