Il terremoto dell'Irpinia si verificò il 23 novembre 1980. Caratterizzato da una magnitudo 7 della scala Richter, con epicentro nel comune di Conza della Campania (AV), causò circa 300.000 sfollati, 10.000 feriti e 2.914 morti.
La Scossa
Sono le ore 19:34 del 23 novembre 1980. In queste zone comprese tra l'Irpinia e la Basilicata Nord-Occidentale la gente non è ricchissima, molti sono emigrati, molti riescono a fare nel 1980 una vita decente, altri magari sono a messa come dimostreranno i morti del comune più colpito Balvano (PZ). Iniziano i 90 secondi più lunghi che segneranno per sempre la gente di questi posti: una scossa senza paragoni magnitudo 7 della scala Richter spazzerà tutto via e nulla sarà come prima. La ricostruzione iniziata immediatemente ancor'oggi non è terminata. Tant'é che il terremoto dell'Irpinia è ricordato come il "terremoto infinito".
I comuni originariamente colpiti furono relativamente pochi, ma il loro numero è però lievitato nel corso degli anni. Alle aree colpite, infatti, venivano destinati numerosi contributi pubblici (stime del 2000 parlano di 58.640 miliardi nel corso degli anni), ed era interesse dei politici locali far sì che i territori amministrati venissero inclusi in quest'area.
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