12 aprile, 2007

Acqua di Roma, acqua 'doc'


Arriva la carta d'identità per l'acqua di Roma: al posto dei dati anagrafici, i parametri chimici dell'acqua potabile. L'iniziativa è di Acea S.p.A., che ha consegnato la carta di identità 'numero 1' al sindaco Veltroni in visita alla sede di LaboratoRI, la società del gruppo Acea che si occupa dell'analisi qualitativa dell'acqua che esce da rubinetti e fontanelle della capitale.

Oltre ad attestarne la qualità, la 'carta dell'acqua' riporta altre voci importanti per l'identikit, come i dati chimici e sanitari, certificandone "l'assoluta sicurezza igienica, garantita dalla costante assenza di indici microbiologici, il discreto livello di mineralizzazione che ne determina la gradevolezza, la bassa concentrazione di nitrati e l'assenza di piombo, arsenico, cadmio, cromo e nichel". I dati riportati sulla carta sono quelli richiesti dal Decreto Legislativo n. 31 del 2001, entrato in vigore nel 2003, sulle acque destinate al consumo umano.

Il documento d'identità dell'acqua di Roma verrà distribuito a settembre nelle scuole, con incontri condotti dal geologo Mario Tozzi. Verrà distribuita inoltre agli sportelli Acea al momento della stipula dei contratti, allegata ai quotidiani e distribuita nel corso di iniziative mirate sia a Roma che negli altri comuni della provincia.

Tra maggio e giugno, inoltre, Acea lancerà una campagna di sensibilizzazione al risparmio idrico, con spot e manifesti che riprenderanno il tema della campagna pubblicitaria dell'anno scorso: gioielli, perle e diamanti per sottolineare che l'acqua è una ricchezza e non va sprecata.

Per saperne di più, vedere il comunicato Acea

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