10 aprile, 2007

Fare 'rete' in città: dal Comune di Roma 1 milione di € alle imprese con detenuti e ex detenuti


Un milione di euro è la cifra che il Comune di Roma destinerà alle nuove imprese costituite da persone in carcere o alle imprese già esistenti che decideranno di procedere a nuove assunzioni riservate a detenuti, ex detenuti e condannati a misure alternative.

L'iniziativa è stata presenta in Campidoglio dal sindaco di Roma, Walter Veltroni, dall'assessore alle periferie, sviluppo locale e lavoro, Dante Pomponi, e dal vicecapo del Dap (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) Armando D'Alterio.

Al bando, pubblicato il 6 aprile, potrà concorrere qualsiasi tipo di attività economica fino all'esaurimento dei fondi disponibili. Potenzialmente interessati, tra gli altri, i beneficiari dell'indulto: nella provincia di Roma sono 1.245 le persone uscite, mentre restano reclusi negli istituti penitenziari romani 2.273 detenuti di cui 246 donne e 989 stranieri.

"Questo bando - ha specificato Veltroni - vuole garantire una prospettive di lavoro a chi ha avuto una esperienza di detenzione e vuole reinserirsi nella società, e rientra in quello che noi chiamiamo 'il fare rete in città'. Non solo forze dell'ordine, non solo numeri ma anche iniziative che riguardano il tessuto sociale e siano mirate all'integrazione. Questo bando ha un valore sociale - ha concluso - perché rivolto a persone con un difficile passato e rappresenta una polizza sulla sicurezza della comunità".

L'assessore Pomponi ha ricordato che "ogni impresa potrà ricevere massimo 100 mila euro di finanziamento. Il nostro messaggio è chiaro, lavorare in carcere non serve solo mantenere in piedi la struttura carceraria ma avvia un percorso che accompagna l'attività lavorativa dei detenuti anche fuori, consentendo loro di trovare un posto nella società. Un altro pezzo di carcere esce e va in città - ha concluso - e un pezzo di città entra nel carcere".

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