29 agosto, 2007
3 milioni di euro per 1100 bambini e 220 assistenti materne
La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Piero Marrazzo, ha varato una delibera che approva l'avviso pubblico e il relativo formulario per la presentazione di proposte progettuali finalizzate alla formazione di assistenti materne destinando a questo scopo 1.800.000 euro nell'ambito del POR (Piano Operativo Regionale).
La stessa delibera destina inoltre 1.500.000 euro all'avvio in sperimentazione del servizio nido familiare utilizzando risorse provenienti dal fondo nazionale per le politiche sociali. Le risorse complessive che la Regione mette quindi a disposizione per l'anno 2007 ammontano a 3.300.000 euro che serviranno ad incrementare i servizi e il sistema degli asili nido che rappresentano un elemento focale del welfare regionale. La pubblicazione del relativo bando è prevista per il prossimo 30 agosto.
La Regione Lazio intende promuovere l'occupazione femminile e al contempo contribuire alla promozione dei servizi di assistenza familiare assieme ai servizi territoriali per far fronte ai problemi delle mamme e dei papà che hanno l'esigenza di conciliare i tempi di vita e di lavoro. Con l'avvio di un servizio sperimentale di nidi familiari che prevede un sostegno economico ai genitori oltre ad ampliare l'offerta, la Regione Lazio intende anche abbattere le liste di attesa per l'accesso ai servizi per l'infanzia.
Nel Lazio gli 11 mila posti presenti nei circa 250 asili nido pubblici riescono a coprire meno del 6% della popolazione di bambini tra 0 e 3 anni. Attraverso la sperimentazione del servizio di Nido familiare la Regione si propone di raggiungere 1.100 bambini e di formare 220 Assistenti materne (una ogni 5 bambini).
"Questa iniziativa, che abbiamo condiviso con l'Assessorato alle Politiche sociali - ha detto l'Assessore all'Istruzione, Silvia Costa - è finalizzata a sperimentare ed a promuovere, in ambito regionale, la nascita ed il potenziamento di reti e di partenariati con gli attori locali e istituzionali, promossi prevalentemente da mamme, o giovani nonne, che accolgono nelle loro case i bambini fra 0 e 3 anni, con possibilità di estendere il servizio a quelli tra i 3 e i 6 anni. In tal modo molte famiglie avranno la possibilità di conciliare famiglia e lavoro. Accanto al potenziamento degli asili nido, all'estensione del servizio di scuola materna, alla prossima apertura delle Sezioni primavera per oltre 1.600 bimbi tra 2 e 3 anni, questa ulteriore azione strategica intende dare un forte segnale nell'investimento a favore della prima infanzia, dell'occupazione e dell'occupabilità femminile e del coinvolgimento attivo del Terzo settore- ha concluso l'Assessore Costa".
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