12 agosto, 2007

PROMEMORIA 12 agosto 1985 - Un Boeing 747 della Japan Airlines, il Volo 123, si schianta sul Monte Ogura, in Giappone


Un Boeing 747 della Japan Airlines, il Volo 123, si schianta sul Monte Ogura, in Giappone, uccidendo 520 persone, nel più grande disastro aereo della storia in cui è rimasto coinvolto un solo aeroplano
Il volo Japan Airlines 123 era un volo domestico partito dall'aeroporto internazionale di Tokyo e diretto verso Osaka International Airport di Itami che precipitò sul monte Takamagahara, Giappone, il 12 agosto 1985. È uno dei più gravi incidenti aerei della storia, secondo solo al disastro di Tenerife: le vittime furono 520, tutti i 15 membri dell'equipaggio e 505 dei 509 passeggeri.
Dinamica
L'aereo, un Boeing 747-SR6 (JA8119), decollò dall'aeroporto Tokyo-Haneda alle 18:12 diretto all'aeroporto di Osaka.
Circa 12 minuti dopo il decollo, mentre stava sorvolando la Baia di Sagami, una grave avaria del sistema di pressurizzazione posteriore danneggiò integralmente l'impianto idraulico. La depressurizzazione improvvisa fu esplosiva: gli stabilizzatori verticali e altre appendici aerodinamiche si staccarono e finirono in mare. Tutte e quattro le linee dell'impianto idraulico furono inutilizzabili e l'aereo era di fatto ingovernabile, cominciando a variare quota repentinamente, un comportamento tipico degli aerei senza controllo conosciuto come "phugoid cycle" (in italiano "delfinamento").
In pochi minuti passò da una quota di 13500 piedi a circa 7000. I piloti tentarono di controllare l'aereo con il solo ausilio dei motori: riuscirono a riportare il velivolo a 13000 piedi, ma poi ci fu un'altra discesa, improvvisa e incontrollabile, quasi in picchiata tra le montagne. L'ultimo contatto radar avvenne a 6800 piedi alle 18:56.
Cause del disastro
Le cause ufficiali del disastro, secondo la Japanese Aircraft and Railway Accidents Investigation Commission, sono le seguenti:
· Il velivolo era stato coinvolto in un incidente all'Osaka International Airport il 2 giugno 1978 che aveva danneggiato il dispositivo posteriore per controllare la pressurizzazione. Durante il decollo, a causa di un errore del pilota, la coda aveva toccato terra riportando gravi danni.
· Le riparazioni furono mal eseguite dalla Boeing. In pratica dimenticarono di mettere una fila di rivetti. Questa mancanza ridusse del 70% circa la resistenza alla fatica del pezzo riparato.
· I tecnici Japan Airlines, nonostante numerose segnalazioni di fischi intermittenti nella parte posteriore della fusoliera, non avevano mai approfondito gli interventi in sette anni.
· L'esplosione del compressore danneggiò tutte e 4 le linee idrauliche.
L'inchiesta rivelò che la cause del disastro furono l'errata riparazione da parte dei tecnici Boeing e la scarsa manutenzione da parte dei tecnici della compagnia aerea.
I Soccorsi
Un elicottero Statunitense arrivò sul posto dopo solo venti minuti, ma fu richiamato alla base perché le squadre di soccorso giapponesi stavano arrivando. Poco dopo arrivarono gli elicotteri dell'esercito, ma l'oscurità e il terreno impervio "nascosero" i sopravvissuti ai soccorritori.
I soccorsi riuscirono a raggiungere i rottami del 747 solo via terra, 20 ore dopo, trovando 4 sopravvissuti in grave strato di ipotermia.

Nessun commento: