08 gennaio, 2010
“ Addio Giacomo Uomo. Benvenuto Giacomo Spirito”.
“ Addio Giacomo Uomo. Benvenuto Giacomo Spirito”.
Oggi il Consiglio del Municipio Roma V discute e delibera l'intitolazione della Sala Consiliare a Giacomo Innocenti
Un anno fa il nostro caro amico e collega Giacomo Innocenti, passava con un colpo d'ali da una vita all'altra, in un soffio, con pudore, quasi a voler testimoniare anche nell'ultimo istante lo stile schivo che lo ha sempre connotato; per ricordarlo, nel modo più intimo e più sentito, pubblichiamo la lettera che i colleghi del Municipio V hanno portato a Campagnatico, deposto nel luogo dove riposa, nella sua terra natia.
Gli amici e colleghi hanno voluto dare voce alla forza e della speranza che l'esempio di Giacomo ha suscitato in loro.
Caro Giacomo
è passato quasi un anno dalla tua dipartita…come dirti l'immenso dolore, il vuoto, il non senso lasciato in noi e fuori di noi.
Come rassegnarci a non incontrarti più, in ufficio, per le scale, al bar...o non seguire l'andamento ampio di un tuo discorso.
Impossibile dimenticare, questo lo sapevamo.
Eravamo tutti un po spaesati, come persi, ma non ci aspettavamo il franare, il frantumarsi delle coordinate personali e professionali che reggevano l'agire quotidiano.
Non c'eri più tu a farci da ancora, punto di riferimento, reale e ideale, a tenere insieme, a intrecciare gesti, parole, pensieri per trasformarli in azioni comuni, come sempre sottolineavi tu “per la realizzazione dei diritti di cittadinanza".
Ci manca e ci mancherà il tuo calore umano, la tua competenza la tua sensibilità e il tuo spessore culturale.
All'inizio il baratro sembrava aprirsi ogni giorno di più, ogni incrinatura mostrava abissi e sembrava dileguarsi quella forza, quel coraggio che tu sempre ci hai testimoniato.
Sappiamo che tu sei qui, ora, nello spirito " l'essenziale è invisibile agli occhi ", ma non ci basta.
I nostri sensi, le nostre mani, i nostri occhi vorrebbero incontrarti e parlarti ancora.
Abbiamo bisogno della tua generosità, intelligenza, della tua pazienza ...ma soprattutto della tua amicizia, quell'Amicizia Spirituale, che come scrive Simone Weill
" diventa Virtù Pubblica perchè racchiude in sé quel presentimento, quel riflesso dell’amore universale che fa da ponte tra il singolo e la comunità, rendendo possibile lo spazio di condivisione e trasformazione personale e collettivo”.
Ci hai insegnato che l’amicizia può diventare una qualità dell’etica pubblica e che vissuta nella pratica professionale si trasforma in una forza creatrice tesa ad intrecciare quella rete di affetti, interessi, ideali….che identifica una comunità civica e le istituzioni pubbliche che la rappresentano.
Tu non ci hai lasciati soli: arrivi a noi nelle intuizioni, nelle riflessioni, nei pensieri…e tutte le volte ci sproni ad andare avanti, a non arrenderci, a cercare e trovare vie nuove, soluzioni inedite.
È questo che ci manca di più di te: la costanza e la tenacia dell’idea e della azione, il radicamento nel reale e nello stesso tempo “il volo” negli spazi inesplorati per dare forma ad un nuovo sogno.
Come fare?...
Tu ci sorridi e lasci a noi il compito di interpretare e fare.
La tua grandezza sta anche nella fiducia nelle altrui capacità.
Abbiamo capito, allora, che il migliore segno di memoria sta nel coltivare i semi che ci hai lasciato e imparare a collegare i fatti con il loro senso profondo, così da connettere i singoli processi in quadro d’insieme.
Per questo, caro Giacomo, ti chiediamo di parlarci ancora, spronarci, sollecitarci, interpellarci ancora e ancora; noi fragili creature umane cercheremo di corrispondere ai tuoi richiami con quella tenerezza, sollecitudine e intelligenza che ti distinguevano.
In noi rimangono impressi i tratti più significativi della tua personalità: l’impegno civile e la laboriosità solerte e lieta che ispireranno il nostro lavoro.
Prima dei salutarti vorremmo testimoniare tutta la nostra vicinanza, solidarietà, affetto a tua moglie Rosanna, a Lorenzo e Luna, ai tuoi genitori e a tutti i tuoi affetti.
Ringraziamo in modo particolare l’amica e collega Rosanna per non aver ceduto al dolore, al non senso, alla solitudine e di essere rimasta accanto a noi come esempio di coraggiosa speranza.
Ti abbracciamo con le parole della scrittrice Isabella Allende, che come te ha speso la vita nell’impegno per gli altri:
“ Addio Giacomo Uomo. Benvenuto Giacomo Spirito”
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