15 gennaio, 2010
PROMEMORIA 15 gennaio 1993 - Viene catturato e arrestato Salvatore Riina.
Viene catturato e arrestato Salvatore Riina.
Salvatore Riina, meglio conosciuto come Totò Riina, (Corleone, 16 novembre 1930), è un criminale italiano, componente dei vertici di Cosa Nostra, detenuto dal 1993. Veniva chiamato anche Totò u Cùrtu, per via della sua bassa statura (158 cm).
L'arresto
Il 15 gennaio del 1993 fu catturato dal Crimor (squadra speciale dei ROS guidata dal Capitano Ultimo) sulle indicazioni del suo ex autista Baldassare Di Maggio. Riina, latitante dal 1969, venne arrestato al primo incrocio davanti alla sua villa in via Bernini n. 54, insieme al suo autista Salvatore Biondino, a Palermo, nella quale trascorse alcuni anni della sua latitanza insieme alla moglie Antonietta Bagarella e ai suoi figli.
Il carcere
Fino al luglio del 1997 Riina è stato rinchiuso nel supercarcere dell'Asinara, in Sardegna. In seguito è stato trasferito al carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno dove, per circa tre anni, è stato sottoposto al carcere duro previsto per chi commette reati di mafia, il 41 bis, ma il 12 marzo del 2001 gli venne revocato l'isolamento, consentendogli di fatto la possibilità di vedere altre persone nell'ora di libertà. Nel 2003 gli è stata annullata tale revoca ed è stato assoggettato nuovamente al carcere duro.
Dal carcere di Opera, il 19 luglio 2009, esprime per la prima volta la sua convinzione secondo cui la strage di via d'Amelio sarebbe da imputare allo Stato italiano e ai servizi segreti, ovvero si sarebbe trattato di una strage di Stato.[2]
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