30 gennaio, 2010
Montino, realizzati 25 dei 39 punti Patto anticrisi
Montino, realizzati 25 dei 39 punti Patto anticrisi
"Abbiamo fatto quest'incontro con le tre delegazioni di Cgil, Cisl e Uil che avevano con noi sottoscritto nel 2009 i 39 punti del piano anticrisi. Abbiamo constatato, punto per punto, che 25 dei 39 sono applicati, ci sono già atti deliberativi, ci sono state decisioni, delibere d'appalto, cantieri in corso". Così Esterino Montino, vice presidente della Giunta Regionale del Lazio, al termine dell'incontro in regione con le delegazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil sul Patto anticrisi sottoscritto nel 2009. "Abbiamo sei punti - ha quindi sottolineato Montino - che riguardano questioni aperte con il governo nazionale, che sono incagliate per responsabilità del governo, e penso al Cipe. Non siamo riusciti ad avere l'approvazione del progetto per la Pontina. Come è incagliata anche la questione della Salaria".
"Ci sono altri sei punti - ha spiegato il vicepresidente - che riguardano atti legislativi, come la legge sugli appalti, che non sono di competenza della giunta, ma del consiglio regionale, che visto che siamo nell'ordinaria amministrazione, non si è potuto portare a termine". All'incontro con Montino hanno partecipato Claudio Di Berardino, segretario generale Cgil di Roma e Lazio, Salvatore Biondo, segretario regionale di Cisl Roma e Lazio e Luigi Scardaone, segretario generale di Uil Roma e Lazio.
Soddisfatto il segretario generale della Cgil Roma e Lazio, Claudio Di Berardino. "Abbiamo chiesto alla regione - ha detto - di dare un segnale evidente sull'equità sociale, e quindi di sviluppare delle prossime ore un intervento sul cosiddetto redditometro. Chi ha di più paga di più, chi ha di meno paga di meno. Non si capisce - ha aggiunto - perchè una persona che ha una difficoltà economica, deve pagare un ticket come una persona che ha una condizione economica diversa, magari più alta. E quindi questo redditometro finirebbe per essere un segnale di equità enorme".
"Noi nel 2009 - ha spiegato il sindacalista - abbiamo sottoscritto con la regione un protocollo non di fine legislatura, ma per affrontare la crisi. Quest'incontro è importante perché dimostra che le cose non solo si scrivono, ma si devono anche fare. La valutazione - ha detto Di Berardino - è positiva perché i punti attuati, 25, sono più di quelli che ancora non lo sono. Altri punti hanno avuto dei problemi perché il consiglio regionale non è più operativo, altri riguardano il rapporto con il governo e lì abbiamo chiesto alla regione di andare avanti. I finanziamenti alle infrastrutture - ha concluso Di Berardino - sarebbero uno dei modi in cui il Governo potrebbe intervenire. Se il Cipe blocca le opere pubbliche, il Lazio si ferma".
E il segretario generale di Uil Roma e Lazio, Luigi Scardaone ha chiesto un intervento sul consorzio Gaia. "Abbiamo chiesto un intervento a favore del consorzio Gaia, e abbiamo chiesto che se ci sono comuni che devono avere finanziamenti regionali, non li dessero a quei comuni che mettono in crisi Gaia. E poi ci dovrebbero spiegare - ha concluso - come mai un consorzio a totale capitale pubblico rimane operoso".
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