08 marzo, 2010

8 Marzo: alla Provincia di Roma niente rosa, ma "colore"


8 Marzo: alla Provincia di Roma niente rosa, ma "colore"

Quest’anno la Provincia di Roma celebra la Giornata Internazionale della Donna, lunedì 8 marzo, con un evento a Palazzo Valentini dal titolo “Colore”.

L’iniziativa, organizzata dal Comitato Pari Opportunità, è dedicata alle donne, al dialogo, all’incontro fra le diversità. Una giornata di musica, voci e arte che attinge alle tante culture che, oggi, si incontrano nel nostro paese.

La giornata prenderà il via alle 9.30 nell’Aula del Consiglio provinciale con il saluto del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Si proseguirà sino alle 14.00 con 'affreschi musicali”: cultura rom, musica afro, blues si incontreranno e dialogheranno sperimentando nuove possibilità.

Interverranno la presidente del Comitato Pari Opportunità Flavia Leuci e la presidente del Consiglio provinciale di Roma Giuseppina Maturani.

“La parola “Colore”, filo che unisce le diverse iniziative – spiega la presidente del Comitato Pari Opportunità Flavia Leuci – esprime questa varietà, racconta il valore della multietnicità”.

“Musica, poesie e pittura, tradizioni e fusioni – spiega la Leuci – sono al centro di una manifestazione che dà spazio al talento, all’arte e alla riflessione e ricorda a uomini e donne, che la diversità è un valore importante, un patrimonio di sensibilità che arricchisce incontri e confronti”.

Il gruppo PepeSoup si costituisce per l’occasione unendo soul e blues in brani che parlano di donne d’Africa, di donne nere nel mondo, mentre Alexian Ta Le Chavè porta echi di oriente, del mondo gypsy, attraverso il virtuosismo vocale e il talento strumentale di due ragazze romanì. Un’ espressione al femminile, unica nel genere, della cultura rom.

Alle parole darà speciale colore l’attore Massimo Wertmuller, in un omaggio di versi a tutte le donne.

E “Colore” è anche il titolo di una mostra che si inaugura, sempre l'8 marzo, di opere di Caterina Cucchi, i cui pennelli giocano con i colori per raccontare l’universo sociale e le tradizioni rom.

A tutte le donne verrà infine distribuito un dono che viene da lontano, fatto a mano e simbolo di come la tradizione possa diventare strumento d’emancipazione.

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