21 luglio, 2010

PROMEMORIA 21 luglio 1970 - Dopo 11 anni di costruzione, la Diga di Assuan in Egitto viene completata


Dopo 11 anni di costruzione, la Diga di Assuan in Egitto viene completata
Con il termine diga di Assuan - chiamata in arabo: السد العالي, al-Sadd al-ʿĀlī , "Alta Diga" - si indica la più grande e più moderna delle due dighe sul Nilo che si trovano nei pressi della prima cateratta del Nilo, vicino alla città di Assuan (Aswān), in Egitto.
Normalmente ogni anno quando in estate le acque provenienti dall'Etiopia si dirigevano verso la parte bassa del Nilo questo inondava i terreni circostanti lasciando il limo, un sedimento di nutrienti e minerali sul suolo. Questi sedimenti sono stati quelli che hanno reso questi terreni nel corso della storia estremamente fertili e ideali per l'agricoltura. Le piene o i periodi di secca del fiume, però, non sempre si presentavano al momento ottimale portando talvolta alla perdita di interi raccolti o perché il fiume inondava i terreni in periodi dannosi per i raccolti o perché al contrario la piena arrivava troppo tardi, quando il raccolto si era seccato.
Questo rese necessaria la costruzione di una diga che regolasse queste inondazioni.

Storia della costruzione

Nel 1960 i britannici iniziarono a costruire una diga nei pressi di Assuan, terminandola nel 1971. Alcuni siti archeologici della zona, come il tempio di Philae, dovettero essere spostati per non essere sommersi dall'acqua del bacino che si sarebbe creato con la diga.
Il progetto iniziale prevedeva una diga lunga 1900 m e alta 54 m, ben presto queste dimensioni si dimostrarono inadeguate, per questo in due fasi successive si alzò la diga, prima tra il 1907 e il 1912 e poi tra il 1929 e il 1933. Quando, nel 1946 il livello dell'acqua quasi superò l'altezza della diga si decise che invece di aumentare per la terza volta l'altezza della diga sarebbe stato più utile costruire una nuova e più grande diga 6 km a monte della vecchia diga.

Il progetto della Grande Diga prese avvio nel 1952 esattamente dopo la rivoluzione di Nasser. All'inizio gli Stati Uniti si proposero per finanziare la costruzione con un prestito di circa 270 milioni di dollari.

Nel 1956 in seguito a disaccordi di tipo politico, l'offerta statunitense fu ritirata, il governo egiziano decise di proseguire nel progetto utilizzando le entrate dovute alla nazionalizzazione del Canale di Suez. Nel 1958 in piena guerra fredda intervenne l'Unione Sovietica proponendo di pagare come regalo all'Egitto un terzo dei costi della costruzione e di fornire assistenza sia a livello tecnico che progettuale, che di macchinari.
La costruzione iniziò nel 1960 e l'Alta Diga fu terminata il 21 luglio del 1970, mentre la creazione del bacino che avrebbe accolto le acque si era completata nel 1964 e da quel momento si era iniziato a riempire anche se la diga non era ancora stata completata, fino a raggiungere la capacità massima nel 1976.
La diga fin dall'inizio spaventò gli archeologi, in quanto il sito archeologico di Abu Simbel e molti altri templi della Nubia rischiavano di essere sommersi dalle acque del bacino che si sarebbe creato. Nel 1960 l'UNESCO lanciò una grandiosa operazione internazionale per risolvere questo problema, vennero localizzati i monumenti che sarebbero stati sommersi, quindi spostati in posti più sicuri e qualcuno fu regalato ai paesi che contribuirono a questa opera di salvataggio, come il tempio di Ellesija, ora conservato al Museo egizio di Torino, donato all'Italia. Gli altri templi si trovano a Madrid (Tempio di Debod), al Metropolitan Museum d'Arte di New York (Tempio di Dendur), al Museo Egizio di Berlino (la porta del Tempio di Kalabsha), mentre il Tempio Taffa è stato spostato al Rijksmuseum van Oudheden a Leiden, Paesi Bassi. Altri templi (Semna East, due templi della fortezza di Buhen, un tempio da Aksha e la pietra tombale di Djehutihotpe) furono trasportati a Khartoum in Sudan.

Benefici della diga

La diga nuova è un'opera immensa, è lunga 3600 metri e larga 980 metri alla base e 40 sulla sommità, per un'altezza di 111 metri, il volume è di 43 milioni di metri cubi. Le chiuse se aperte al massimo possono far uscire fino a 11000 metri cubi di acqua al secondo.
Il lago artificiale che ha formato, il Lago Nasser ha una superficie di circa 6000 chilometri quadrati, è lungo 480 km e largo fino a 16 km e contiene tra i 150 e i 165 km cubi di acqua.
Più di 90000 persone dovettero lasciare le loro abitazioni per non essere sommerse dal lago.
Gli effetti delle pericolose inondazioni del 1964 e del 1973 e delle carestie del 1972-73 e del 1983-84 furono mitigati dalla presenza della diga. Inoltre nelle vicinanze del lago Nasser si è sviluppata una industria di pesca che però non riesce a decollare poiché si trova lontana da mercati significativi.
La diga ha 12 generatori di corrente ciascuno di 175 megawatt e produce energia per più di 2 gigawatt. Riesce inoltre a generare più della metà dell'energia elettrica necessaria all'Egitto e negli anni Settanta permise a quasi tutti gli egiziani di avere per la prima volta una connessione elettrica.

Problemi ambientali

La realizzazione della diga di Assuan ha avuto grandi conseguenze sul fragile equilibrio dell'ecosistema che durava ormai da migliaia di anni, soprattutto perché in fase di progettazione non si è tenuto conto dell'impatto ecologico che l'opera avrebbe avuto sulla fauna, la flora e anche l'economia delle popolazioni che abitavano la zona.
Le conseguenze ambientali sono state numerose, si possono elencare:
sedimentazione eccessiva nelle acque a monte della diga,
erosione di quelle a valle, scomparsa di specie che migravano lungo il corso del Nilo,
distruzione e aumento della salinità dei delta (con la diminuzione della forza del Nilo, le acque salate del Mediterraneo sono avanzate lungo il Nilo),
diminuzione della produttività della pesca lungo il fiume,
diminuzione della fertilità dei terreni a valle della diga perché senza inondazioni il limo non raggiunge il suolo, migrazione di animali marini nel fiume a causa dell'aumento della salinità,
aumento del livello delle acque freatiche nei campi vicini al fiume con conseguente ristagno idrico (che a sua volta provoca la diffusione di patogeni fungini), inquinamento del fiume dovuto a fertilizzanti e pesticidi.
Per le popolazioni c'è stato un aumento di rischi sanitari visto che i canali di irrigazione e le rive del lago Nasser sono l'habitat ideale di animali che trasmettono malattie come la zanzara Anopheles che trasmette la malaria e alcune lumache che diffondono il parassita della bilharziosi.

1 commento:

sergio olivi ha detto...

c'è qualche ambiguità con le date.