04 luglio, 2010

PROMEMORIA 4 luglio 2005- Alle 7,52 (ora italiana) il modulo Impactor della sonda spaziale Deep Impact


Alle 7,52 (ora italiana) il modulo Impactor della sonda spaziale Deep Impact raggiunge e colpisce la cometa Tempel 1: l'impatto è avvenuto alla velocità di 13 mila chilometri orari. L'esplosione scaturita è paragonabile a quella di 5 tonnellate di tritolo, ed ha liberato nello spazio una nube di ghiaccio, polveri e detriti. Proprio questo era l'obiettivo della missione: analizzare i componenti di una cometa per avere più informazioni sui materiali presenti nello spazio.
Deep Impact è una sonda spaziale della NASA progettata per studiare la composizione dell'interno di una cometa. Alle 5:52 UTC del 4 luglio 2005 una parte della sonda ha impattato con successo il nucleo della cometa Tempel 1, portando alla luce i detriti provenienti dall'interno del nucleo.
Le precedenti missioni spaziali dirette verso comete, come la Giotto e la Stardust, erano semplicemente missioni di sorvolo con la possibilità di fotografare ed esaminare la superficie dei nuclei delle comete. La missione Deep Impact è la prima ad esaminare l'interno di una cometa e conseguentemente, come sperano gli scienziati, sarà la prima a svelare i segreti di questi piccoli corpi celesti congelati.
Nel primo briefing dopo l'impatto, alle 01:00 (del Pacifico) del 4 luglio 2005, le prime immagini processate rivelarono il cratere formatosi precedentemente nella cometa. Gli scienziati della NASA dichiararono che non erano ancora in grado di vedere il cratere e che l'unico modello riguardante la composizione delle comete che potevano scartare con certezza era quello che prevedeva che le comete fossero un insieme di materiale aggregato altamente poroso.

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