03 luglio, 2010

PROMEMORIA 3 luglio 1969 - Rivolta di Corso Traiano a Torino. Anticipa l'inizia l'autunno caldo.


Rivolta di Corso Traiano a Torino. Forti cariche di polizia accompagnano una manifestazione operaia, per certi versi è l'inizio anticipato dell'Autunno caldo.
L'autunno caldo per definizione è la realtà di lotte sindacali operaie che si sviluppa a partire dall'autunno del 1969 in Italia. La grande mobilitazione sindacale, figlia del clima politico del Sessantotto, viene determinata dalla scadenza triennale dei contratti di lavoro, in particolar modo relativi alla categoria dei metalmeccanici.
In questo periodo le rivendicazioni salariali spontanee nelle grandi fabbriche si alleano alle agitazioni studentesche che reclamano un generalizzato "diritto allo studio" per tutti gli strati sociali. L'azione combinata del movimento degli studenti e degli operai costrinse il sindacato a recuperare la testa del movimento spontaneo.[senza fonte]
I rapporti di forza, le tecniche di sciopero, l'astensione dal lavoro e dallo studio, le occupazioni di fabbriche e scuole coordinate da una nuova coscienza politica e partecipativa permise di formalizzare negli anni successivi conquiste sociali di rilievo, prima fra tutte lo Statuto dei lavoratori.
L'autunno caldo è anche la culla di molte nuove formazioni politiche extraparlamentari che negli anni successivi preciseranno differenti strategie di antagonismo teorico e pratico che copriranno l'arco delle iniziative sociali dal riformismo al terrorismo.
Sul piano del diritto del lavoro le rivendicazioni e le pressioni dell'autunno caldo costrinsero lo stato ad uscire dalla fase di astensionismo legislativo che aveva caratterizzato il secondo dopoguerra con l'approvazione della legge 300/1970, meglio nota come Statuto dei Lavoratori.

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