04 marzo, 2011
Al via la mostra “Campi di Grano a Paestum”
Al via la mostra “Campi di Grano a Paestum”
Dal 4 al 14 marzo 2011 presso la Sala Egon von Fürstenberg di Palazzo Valentini si terrà la mostra di Roberto Angiolillo, “Campi di Grano a Paestum”.
L’ingresso, gratuito, è dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 19.00; sabato dalle 10.00 alle 13.00; domenica e festivi chiuso.
L’esposizione, la sua prima personale istituzionale, dopo l’interesse già suscitato nelle esposizioni internazionali di Berlino, Londra, Vancouver e Istanbul - nasce dalla volontà dell’artista di dare un personale contributo a difesa della natura attraverso un gesto tangibile che contribuisca a riaccendere l’interesse e il dibattito sull’ambiente.
Nato a Roma nel 1965, Angiolillo da anni vive e lavora a Monterotondo. L’artista ha fatto della natura il punto cardine della propria vita fin da quando giovanissimo si è innamorato della fotografia, e da lì della pittura. Ex membro del Club Alpino Italiano, l’artista considera l’ambiente la fonte primaria della sua ispirazione.
Attraverso la mostra “Campi di grano a Paestum” l’autore punta a sensibilizzare le coscienze di molti che a causa di un’esistenza frenetica o della totale assenza di educazione ambientale, non si curano di quello che gli accade intorno finendo col sprecare una ricchezza inestimabile come quella naturale.
In un Paese come l’Italia, dove da anni assistiamo quasi impotenti all’impoverimento del patrimonio naturale ed ambientale, è più che mai importante cogliere ogni occasione per veicolare messaggi in favore del territorio in cui viviamo, instillando dubbi nella società civile e nei potenti del mondo, attraverso la strada meno convenzionale dell’arte.
Un’operazione di sensibilizzazione concreta che ha colpito l’attenzione anche di partner forti come WWF e Biblioteche di Roma, motivandole a collaborare con Angiolillo. “Campi di grano a Paestum” infatti aderirà all’iniziativa L’ora della Terra, che il 26 marzo prevede lo spegnimento delle luci delle città del mondo per un’ora, a testimonianza dell’impegno nella lotta al cambiamento climatico. Durante il periodo della mostra (4-14 marzo) la Sala della Pace, che ospita l’esposizione, modificherà l’illuminazione, attenuandola, per dare il contributo del pittore all’iniziativa. Mentre con Biblioteche di Roma Angiolillo sta studiando una serie di mostre da portare in alcune delle 36 sedi, dislocate tra Capitale e dintorni, con l’intento di mettere i cittadini in contatto con l’arte contemporanea e le problematiche ecologiche.
Come ha spiegato il critico d’arte Francesco Giulio Farachi, “in un momento in cui l’arte contemporanea si rende spesso distante, Angiolillo tenta una via diversa in cui la modernità e l’attualità delle formule espressive mantengono il contatto con la coerenza e l’emozione”. Ciò che si propone di offrire Angiolillo è una proposta culturale differente, che attraverso 25 opere e l’ausilio di un tappeto musicale composto appositamente da Giovanna Cucinotta e Manrico Marcucci, punta a trascinare lo spettatore in un momento di grande vicinanza con la Madre Terra.
Catalogo a cura di Gangemi Editore. Per ulteriori informazioni www.robertoangiolillo.it
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