20 ottobre, 2010

Capitale Metropolitana. Periferie Comuni: presentato il rapporto di studio sulla condizione sociale, economica e territoriale


Capitale Metropolitana. Periferie Comuni: presentato il rapporto di studio sulla condizione sociale, economica e territoriale

Aumenta la popolazione nel territorio provinciale di Roma. Negli ultimi dieci anni, infatti, si e' registrato un incremento demografico del +12,2%. Questa dinamica si è però concentrata in modo particolarmente sensibile nella prima cintura dove la crescita di residenti (+22,4%) è stata quasi il triplo rispetto a quella registrata nel resto della provincia (+8,9%).

Sono queste le risultanze emerse dall’incontro “Capitale Metropolitana. Periferie Comuni: presentazione del rapporto di studio sulla condizione sociale, economica e territoriale”, iniziativa promossa dalla Provincia di Roma.

La giornata di lavori, cui è intervenuto il presidente dell’Amministrazione provinciale di Roma Nicola Zingaretti, si è tenuta presso l’Auditorium “Ennio Morricone” (Facoltà di Lettere e Filosofia – Università di Roma “Tor Vergata”, via Columbia 1).

Nel programma della giornata i saluti del Rettore dell’Ateneo, Renato Lauro e del Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Rino Caputo.

A seguire gli interventi di accademici, esperti, artisti ed amministratori locali. Tra questi si segnalano: Walter Enrico Perandini, sindaco di Ciampino; Carlo Eufemi, sindaco di Ardea; Sandro Medici, presidente del X Municipio di Roma; Maurizio Marcelloni, ordinario di Urbanistica; Franco Salvatori, docente universitario e presidente della Società Geografica Italiana; Enzo Proietti, Direttore Area Territorio di Provinciattiva e l'attore e scrittore Ascanio Celestini.

La Capitale e la periferia ma anche i Comuni limitrofi a Roma analizzati non soltanto dal punto di vista demografico ma anche per quanto concerne i servizi, la soddisfazione economica, spazi pubblici e mobilità. A fronte di un forte aumento demografico, il rapporto mette in evidenza carenze strutturali nelle funzioni per la cultura e lo svago, nella sanità e nei servizi commerciali.

Se però nel complesso la disponibilità di servizi alla popolazione è maggiore di quella rilevata nell'estrema periferia romana, Comuni come Pomezia, Bracciano e Monterotondo, che maggiormente sono cresciuti a livello di residenti, soffrono la carenza di servizi.

Tra le periferie dei Comuni di prima cintura, cultura, svago e aggregazione sociale, sanità, trasporti e scuole sono i servizi che mancano di più. Tra gli esiti della ricerca anche la mancanza di spazi pubblici come le piazze. Nel complesso, infatti, nei Comuni di prima cintura si contano 0,8% per ogni 1.000 abitanti. Altro aspetto considerato, l'accessibilità e la velocità di connessione alla rete Internet. In diverse aree analizzate le infrastrutture telematiche sono ancora inadeguate a soddisfare la domanda e, secondo il rapporto, "rappresentano un freno alle potenzialità di sviluppo del territorio".

Un altro aspetto considerato dal rapporto formato e' quello legato alla mobilità. Su 1000 residenti intervistati per i 24 quartieri presi in considerazione tra Roma ed i comuni della provincia di prima cintura, emerge che il 40,2% delle persone sentite e' costretto a recarsi quotidianamente nella Capitale per raggiungere il proprio posto di lavoro. Il dato e' ancora più marcato (53,6% del totale) tra gli studenti delle scuole superiori e universitari. Diffuso trasversalmente alle comunità locali, il pendolarismo su Roma e' particolarmente accentuato tra i componenti delle famiglie di recente insediamento.

"Bisogna fare molto - ha spiegato il presidente Zingaretti - ma bisogna pensare a quello che si deve fare. C'è stata un'esplosione di residenzialità senza servizi con un eccesso di mobilità di fronte alla quale occorre investire".

Per Zingaretti, in particolare, "si deve puntate al trasporto su ferro con nuove tecnologie e togliendo i passaggi a livello e ad una mobilità più efficace. E poi dobbiamo esaltare la vocazione dei territori perché l'economia si trova sui territori ma spesso non viene utilizzata”.

“Negli anni scorsi - ha proseguito ancora il presidente della Provincia di Roma - c'è stato uno sviluppo demografico che ha distrutto i paesaggi ed i territori. Dobbiamo invertire la tendenza: l'economia cresce se rilanciamo le vocazioni turistiche, archeologiche, enogastronomiche, una ricchezza molto diffusa che spesso non e' conosciuta”.

Quasi la metà del campione preso in considerazione per la realizzazione del rapporto "Capitale metropolitana, periferie comuni", a cura della Provincia di Roma, considera buono il livello di integrazione degli immigrati nei propri comuni. Il 4% ritiene alto l'indice di integrazione mentre per il 20% e' quasi nullo. Inoltre il 69% si dichiara molto d'accordo sulla necessità di favorire l'integrazione contro il 18% che ritiene corretta l'affermazione che 'non ci sia posto per gli immigrati’.

"Quando c'è una buona integrazione - ha detto Zingaretti - gli immigrati non vengono visti come un problema anzi spesso vengono visti come un' opportunità per rivitalizzare l'economia locale e questo fa giustizia delle tante sciocchezze che spesso si dicono per creare paura e lucrare su questo".

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