06 dicembre, 2006

PROMEMORIA - 6 dicembre 1978 - La Spagna approva la sua attuale costituzione con un referendum.


Costituzione spagnola del 1978, la norma suprema o massima dell'ordinamento giuridico spagnolo, conseguenza di un processo storico denominato Transición Española che convertì il regime franchista del 1975 in una Monarchia parlamentare.
La morte del dittatore Generale Francisco Franco, il 20 novembre 1975, rese possibile la proclamazione come Re di Juan Carlos I di Spagna, e poco dopo, nel giugno del 1976, la formazione di un Governo presieduto da Adolfo Suárez González, e designato secondo la legislazione vigente. Il Governo inviò alle Camere, nell'ottobre 1976, un progetto di Legge per la Riforma politica, che fu approvato dalle Camere e, posteriormente, e secondo tutti i requisiti previsti dalle Leyes Fundamentales (Leggi Fondamentali) sottoposto a referendum.
Questa Legge per la Riforma politica spagnola del 1977 supponeva una notevole alterazione delle leggi fondamentali, senza introdurre essa stessa un sistema democratico-costituzionale ma rendendo possibile la creazione di questo. La legge si inseriva formalmente nell'ordinamento vigente (la sua disposizione finale la definiva espressamente come Legge fondamnetale) ma differiva radicalmente nel suo spirito da questo ordinamento in quanto:
• riconosceva i diritti fondamentali dell'uomo come inviolabili (articolo 1);
• conferiva la potestà legislativa esclusiva alla rappresentanza popolare (articolo 2);
• prevedeva un sistema elettorale ispirato ai principi democratici e di rappresentanza proporzionale.
In seguito il Regio Decreto Legge 20/1977 regolò il procedimento per l'elezione delle Camere, elezione che si portò a termine il 15 giugno 1977, con le prime elezioni libere dal febbraio 1936.
Uno degli obiettivi prioritari delle Camere fu la redazione di una Costituzione. La Legge di Riforma politica prevedeva la possibilità che la iniziativa di riforma costituzionale fosse presa dal Governo o dal Congreso de los Diputados (Camera dei Deputati) e fu scelta questa seconda opzione. La Comisión de Asuntos Constitucionales y Libertades Públicas (commisione riguardo la Costituzione e le libertà pubbliche) del Congreso de los Diputados nominò nombró una Sottocommisione di sette deputati che elaborò una bozza di Costituzione. La bozza venne discussa nell'ambito della Commisione e, posteriormente, fu discussa e approvata dal Congreso de los Diputados. In seguito si procedette all'esame da parte della Commisione Costituzionale del Senado (Senato) e dell'assemblea plenaria dell'organo.
La discrepanza tra il testo approvato dal Congreso e quello approvato dal Senado resero necessario l'intervento di una Commisione Mista Congreso-Senado, che elaborò un testo definitivo. Questo fu votato e approvato dalle due Camere. Sottoposto a referendum venne ratificato il 6 dicembre , promulgato il 26 dello stesso mese dal Re e pubblicto nel BOE (Bollettino Ufficiale Spagnolo) il 29 dicembre (si evitò il giorno 28 poiché coincideva con la festa dei Santi Innocenti, tradizionalmente dedicato agli scherzi). Da allora il giorno 6 dicembre costituisce in Spagna un giorno di festa nazionale, il Día de la Constitución.

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