09 ottobre, 2007
PROMEMORIA 9 ottobre 1982 - Attentato alla sinagoga di Roma: muore un bambino di due anni e 35 feriti gravi
Il 9 ottobre '82 Stefano Tachè rimase ucciso nell'attacco terrorista alla Sinagoga di Roma. Aveva due anni. Il 7 ottobre Veltroni ha inaugurato «Largo Stefano Tachè», proprio a pochi passi dal luogo dell'attacco condotto da un commando di terroristi palestinesi di una frangia estrema dell'Olp.
Il piccolo Stefano, che oggi avrebbe ventisette anni, è il simbolo di quella tragedia, che rappresenta la pagina più drammatica della storia dell'ebraismo romano dalla Shoa ai giorni nostri.
Quel sabato mattina di ottobre in Sinagoga si celebrava lo «Sheminì Azzereth» che chiude la «festa delle capanne», ed anche Stefano, come centinaia di altri bambini, era lì insieme alla sua famiglia, i genitori poco più che trentenni e suo fratello di quattro anni. E proprio subito dopo la consueta benedizione dei bambini i terroristi attaccarono. All'uscita dalla Sinagoga, granate sulla folla, poi colpi di mitraglia per crearsi una via di fuga. A terra restano decine di feriti, poi trasportati nei vari ospedali della città.
Tra questi c'è il piccolo Stefano, che viene portato in condizioni gravissime al Fatebenefratelli. Per lui non c'è nulla da fare, il bambino morirà dopo pochi minuti.
Adesso che è passato un quarto di secolo da quei giorni di piombo, proprio Largo Tachè sarà il simbolo dell'indelebile memoria di quella ferita che non può guarire. Il Largo è posto di fronte alla Sinagoga, nel Vecchio Ghetto, il cuore pulsante della vita ebraica capitolina.
«L'idea di intitolare una strada a Stefano Tachè è nata qualche tempo fa. L'iniziativa l'ha presa il sindaco Veltroni- spiega il portavoce della Comunità ebraica capitolina, Riccardo Pacifici-. Di quel 9 ottobre dell' '82 resta un profondo dolore.
Stefano non è più qui con noi perché è stato ucciso per mano dell'Olp che in quegl'anni scorrazzava indisturbato in Europa. Non crediamo che quell'attentato sia stato "un fulmine a ciel sereno": purtroppo in quel periodo maturò la situazione che lo rese possibile. Il ricordo di Stefano ci serva come monito per il futuro».
Il Sindaco Veltroni tornerà il 9 ottobre a porre una corona sulla lapide che ricorda Stefano.
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